HomePoliticaRimini: “Trovare una soluzione per i senza tetto di via Dario Campana”

Appello della Rete Sociale per le persone senza casa dopo l'acquisizione del Comune dell'area ex Amir per costruire i propri uffici


Rimini: “Trovare una soluzione per i senza tetto di via Dario Campana”


25 Ottobre 2024 / Redazione

Il Comune di Rimini ha aquistato l’area ex Amir in via Dario Campana per costruirvi i suoi nuovi uffici, ma nei capannoni abbandonati dell’area detta anche “Forlani”, come aveva ricordato l’asssessore Francesco Bragagni, trovano rifugio una trentina di senzatetto.

E per loro interviene la Rete Sociale per le persone senza casa di Rimini di cui fanno parte Associazione Papa Giovanni XXIII, Associazione Caritas Rimini Odv e Associazione Rumori Sinistri Odv.

“Come Rete Sociale per le persone senza casa – scrivono – composta dagli ETS che si occupano a vario titolo degli interventi rivolti al fenomeno dell’homelessness e della marginalità adulta, siamo a richiedere una soluzione per le persone che vivono nell’area Forlani e per le altre persone senza casa della città di Rimini. L’inverno è alle porte, le ‘allerte meteo’ dovute dagli effetti dei cambiamenti climatici che stanno colpendo il nostro territorio sono costanti e la crisi abitativa si fa di giorno in giorno più feroce. Tutti i nostri servizi sono saturi di bisogni e richieste. Per questo occorrono risposte sociali, non azioni repressive e forzate come avvenuto di recente all’ex Questura, azioni che spostano il problema altrove”.

“Come Rete Sociale, insieme ai servizi socio sanitari, abbiamo da tempo speso energie ed interventi a supporto delle persone che vivono in quegli spazi e per la loro salute fisica e mentale. I capannoni dell’area Forlani sono stati a Rimini l’unico luogo che ha assunto “l’impossibile responsabilità di essere luogo per i senza luogo”.
Di essere riparo (anche durante la pandemia) per tutte quelle persone che, a causa del razzismo strutturale e del mercato di locazione turistico, anche in presenza di regolari contratti di lavoro, sono discriminate dal mercato immobiliare o non riescono a trovare alloggi a prezzi equi”.

“Abbiamo portato avanti queste azioni nell’interesse di tutta la collettività e per la salvaguardia dei diritti umani nella nostra città e della sicurezza sociale. Per queste ragioni facciamo appello a tutta la città, alle imprese e alle istituzioni, affinché si metta in campo una risposta e soluzione immediata – anche temporanea – per non lasciare nessuna persona in strada questo inverno.
A partire dalle persone che vivono in quei capannoni. Servono poi interventi strutturali per affrontare la crisi abitativa che sta colpendo anche il nostro territorio. Noi siamo a disposizione per immaginare e mettere in campo soluzioni, ma le risposte vanno trovate collettivamente”, è l’appello delle assocazioni.