E’ una storia giudiziaria che sta andando avanti da anni quella tra la famiglia Paesani e lo Stato. Ora vi è una prima conclusione con il rinvio a giudizio e il processo che inizierà l’11 novembre. Sequestrati anche 600 mila euro. Soldi che secondo i finanzieri e la Procura, che ha ipotizzato l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, sarebbero dovuti servire a coprire le spese del progetto di riqualificazione dell’hotel Vasco di Viserba, di proprietà della famiglia Paesani.

Soldi destinati ai lavori di ristrutturazione e anche all’acquisto di impianti e attrezzature entro 9 mesi dall’erogazione. Interventi che, sostengono gli inquirenti, non sarebbero mai stati realizzati. Contestato anche il fatto che la società non risultava intestataria della proprietà o di contratti di locazione di alcun immobile. I Paesani hanno sempre respinto ogni accusa rivendicando l’assoluta buona fede e la trasparenza del loro operato. Ora il processo

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