HomeCulturaRimini: venerdì al Fulgor la mostra “Alberto Spadolini: arte, amori e spionaggio nella Parigi anni ’30”


Rimini: venerdì al Fulgor la mostra “Alberto Spadolini: arte, amori e spionaggio nella Parigi anni ’30”


22 Marzo 2023 / Redazione

Venerdì 24 marzo alle ore 12 verrà inaugurata la mostra fotografica “Alberto Spadolini: arte, amori e spionaggio nella Parigi anni ‘30”.

Nel “Palazzo del Fulgor” saranno esposte 25 immagini fotografiche, opera di Dora Maar (Parigi), Maurice Seymour (Chicago), George Hoyningen – Huené (Londra), Joe Pazen (New York), G. R. Aldò (Aldo Rossano Graziati) … Alcune di queste immagini sono state pubblicate da importanti riviste, fra cui Vogue e Vanity Fair.

La riscoperta di Spadò è dovuta ad alunni ed insegnanti dell’Istituto Statale d’Arte “Federico Fellini” di Riccione che nel 2005 hanno allestito la mostra “Cinema, danza, musica e pittura nella Parigi anni ‘30”, patrocinata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Da una vecchia soffitta riemerge l’incredibile storia di Alberto Spadolini, uno degli artisti più eclettici e meno noti del Novecento: ballerino, attore, regista, pittore e scenografo. Una vita vissuta come un’opera d’arte, quella di Spadò che dopo l’amicizia con Gabriele D’Annunzio e l’apprendistato artistico romano presso il Teatro degli Indipendenti dove è allievo di Giorgio De Chirico, emigra a Parigi ed in breve tempo diventa danzatore con Serge Lifar, coreografo apprezzato da Maurice Ravel, pittore ammirato da Jean Cocteau, attore con Jean Marais, regista con Django Reinhardt, cantante con Mistinguett e amante di Josephine Baker. Le sue esibizioni artistiche, all’insegna della modernità e dell’innovazione, gli valsero il soprannome di “Spado’ – il danzatore nudo”, un appellativo che si diffuse rapidamente nei principali palcoscenici d’Europa. Nel corso dei tragici eventi della Seconda guerra mondiale, si schierò in difesa della libertà e della democrazia, collaborando attivamente alla resistenza antinazista. Nel dopoguerra l’artista si esibisce con le sue danze e le sue mostre di pittura in tutto il mondo. Poi, negli anni ’60, apre un Atelier a Riccione e “ha dato vita alla nuova atmosfera del Night al Grand-Hotel di Rimini, leone di questa Riviera”.