Rimini: venerdì un convegno sui consultori a 50 anni dalla costituzione
4 Dicembre 2024 / Redazione
A 50 anni dalla legge che in Italia istituì i consultori familiari (29 luglio 1975 n. 405 “Istituzione dei consultori familiari”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 27 agosto 1975, n. 227), servizi di base a tutela della salute della donna, del bambino, della coppia e della famiglia, le associazioni Rompi il Silenzio Aps e Coordinamento Donne Rimini Odv fanno il punto della situazione organizzando il convegno “Consultori ieri, oggi… e domani?” che si terrà venerdì 6 dicembre dalle 9.30 alle 17.30 al Palazzo del Turismo di Rimini, piazzale Fellini, ingresso libero.
Figli di una fase storica caratterizzata da una profonda e radicale trasformazione socio-culturale, e frutto della mobilitazione dei movimenti femministi, i consultori familiari sono stati una grande conquista per l’Italia. La loro realizzazione ha introdotto principi innovativi per l’epoca ma che ancora oggi li rendono orientati alla prevenzione e alla promozione della salute con un approccio multidisciplinare e integrato: dalla contraccezione all’accompagnamento alla nascita, dall’accesso allo spazio giovani al percorso per l’interruzione volontaria di gravidanza, dalla consulenza psicologica a quella sessuologica.
Ma – ci chiediamo – 50 anni dopo è ancora integro lo spirito originario? Che cosa offrono oggi i consultori familiari? Sono sufficienti? Quali le richieste degli utenti? E soprattutto, quale il futuro di un servizio così importante per cittadine e cittadini, primo vero servizio sociosanitario di prossimità?
Secondo i dati forniti a ottobre 2024 dalla Cgil (Area stato sociale e diritti), nel 2021 a livello nazionale risultano 1.871 consultori familiari pubblici, 1.078 in meno rispetto ai 2.949 necessari a garantire il livello standard di un consultorio ogni 20mila abitanti che viene garantito in sole tre Regioni: Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Umbria. In media c’è un consultorio ogni 32mila abitanti con profonde differenze tra le regioni: si passa da un bacino di 12mila abitanti per consultorio in Valle d’Aosta a 49mila in provincia di Trento, a 48mila in Molise fino a 66mila abitanti in Lombardia. E nell’ultima indagine dell’Istituto Superiore di Sanità risulta un generale sottodimensionamento del personale.
Cosa fare dunque per tutelare un tale, prezioso patrimonio di esperienze e competenze?
Qualche risposta potrà venire dal convegno che si apre alle 9.30 con l’iscrizione dei partecipanti, a cui seguono alle 10 i saluti istituzionali di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, e di Ivonne Zoffoli, direttrice Struttura semplice e responsabile dei Presidi di Santarcangelo di Romagna e Novafeltria ASL Romagna. Alle 10.15 la presentazione della giornata e l’avvio dei lavori.
La sessione mattutina inizia alle 10.30 con l’introduzione al convegno di Elvira Ariano e con l’approfondimento (ore 10.45) “Una storia importante. Alla vigilia dei 50 anni dalla legge 405/1975 sull’istituzione dei consultori famigliari”, relazioni di Vilma Bastianini, Daniela Daniele, Agnese Marchetti, Teresa Trappoli.
Alle 11.45 il microfono passa a Fatima Farina che interviene sul tema “Chi decide per me? La salute riproduttiva nella cornice degli autoritarismi”.
A seguire (ore 12.30) la discussione e alle 13 la pausa pranzo.
I lavori del convegno riprendono alle 14. La prima parte della sessione pomeridiana è dedicata all’approfondimento “Dalla 194 a oggi. Aspetti legislativi”.
Si comincia con i contributi di Cristina Cecchini, Giuditta Pini, Elena Scalcon su “Accesso ai consultori e tutela del diritto alla salute sessuale e riproduttiva: nuove e vecchie sfide”.
Alle 15 si continua con Silvana Agatone, Gina Ancora, Elisabetta Pillai, Monica Gambuti e Claudia Sarti che intervengono su “La situazione attuale alla luce del nuovo articolo 44-quinquies del decreto legge 2 marzo 2024, n. 19”.
Alle 16.15 Monica Gambuti apre lo “Spazio giovani” e alle 16.45 Federica Di Martino interviene su “L’attivismo sui social: Ivg, ho abortito e sto benissimo”.
Con “Prospettive future” (ore 17.15) Elvira Ariano, Vera Bessone, Giada Lami e Laura Viola danno il via al dibattito. Conclusione lavori ore 18.
RELATRICI E MODERATRICI:
Silvana Agatone, ginecologa cofondatrice di LAIGA (Libera Associazione Italiana Ginecologi non obiettori per l’applicazione della 194); Gina Ancora, direttrice Dipartimento salute donna, infanzia e adolescenza di Rimini ASL Romagna; Elvira Ariano, psicologa e operatrice Rompi il Silenzio; Vera Bessone, giornalista e presidente Coordinamento Donne Rimini; Vilma Bastianini, assistente sanitaria; Cristina Cecchini, avvocata e professoressa a contratto Università Lumsa Roma; Daniela Daniele, ostetrica; Federica Di Martino, psicologa psicoterapeuta; Fatima Farina, sociologa, professoressa associata Università degli Studi di Urbino; Monica Gambuti, ostetrica; Irene Gulminelli, giornalista; Giada Lami, avvocata, vicepresidente Rompi il Silenzio Aps; Agnese Marchetti, ginecologa; Elisabetta Pillai, direttrice UO Assistenza Consultoriale Asl Romagna; Giuditta Pini, politica, già deputata del Parlamento italiano; Claudia Sarti, coordinatrice ostetrica Consultori ambito di Rimini Asl Romagna; Elena Scalcon, giurista Università di Parma; Teresa Trappoli, assistente sociale; Laura Viola, pediatra.
Info:
346 50166665
In copertina: da sx Giulia Palloni, la vicesindaca Chiara Bellini e Laura Viola