Rimini verso la prima Comunità Energetica Rinnovabile: in arrivo sei impianti fotovoltaici
5 Dicembre 2024 / Redazione
Prosegue il percorso verso la realizzazione della prima Comunità Energetica Rinnovabile del Comune di Rimini con l’obiettivo di aumentare la produzione sul territorio comunale di energia elettrica da fonte rinnovabile e per far sì che diventi una risorsa per la collettività.
Un progetto innovativo, che porta sia benefici per l’ambiente sia sociali, unendo ente pubblico, privato e famiglie intorno ad un obiettivo comune e che ora compie un decisivo passo in avanti con la pubblicazione, ieri, della procedura aperta di gara per istituire un partenariato pubblico-privato per gli interventi di efficientamento energetico dei siti individuati nel Comune di Rimini, in concomitanza con l’istituzione della prima Comunità Energetica Rinnovabile.
La procedura aperta di gara intende affidare il contratto di concessione, da realizzare mediante finanza di progetto, per la progettazione esecutiva, la direzione lavori, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e l’esecuzione delle opere di efficientamento energetico che riguarderanno la realizzazione di sei impianti fotovoltaici da realizzare su immobili o aree di proprietà del comune di Rimini e l’istituzione della prima comunità energetica rinnovabile (CER) con un periodo di gestione pari a 20 anni.
Nello specifico si tratta di sei impianti fotovoltaici per la produzione di energia da fonte rinnovabile a servizio dei cittadini che sono da collocare sui tetti dell’associazione Parco Marecchia in via de Warthema, sulla copertura della palestra “Casa del Volley” in Via Bidente, dello stabile della Polisportiva Celle in Viale Euterpe, del Centro Sportivo “Sara Brancia” in Via Aleardo Aleardi e sulla copertura della Scuola Primaria “Madre Teresa di Calcutta” in Via Sforza. Inoltre è prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico, adeguando le pensiline esistenti, nella parte comunale del parcheggio del centro commerciale Le Befane. Si parla di una potenza complessiva installata pari a 1,75 Megawatt e ottenuta senza alcun consumo di suolo, ma solo utilizzando i tetti e le coperture degli edifici comunali.
La gara fa seguito all’approvazione da parte della giunta, nell’aprile scorso, della dichiarazione di fattibilità e di pubblico interesse della proposta di partenariato pubblico privato che le Società Plangreen 2E Srl aveva presentato al Comune nel settembre 2023 per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico con l’obiettivo finale di realizzare la prima comunità energetica, rinnovabile e sociale del Comune di Rimini, capace di coinvolgere oltre 2 mila famiglie.
A seguito dell’approvazione della proposta di partenariato pubblico-privato presentata dal promotore e dell’inserimento della proposta nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2024-2026, ora il Comune dà avvio alla procedura aperta ai concorrenti, compreso il promotore, mediante finanza di progetto per la realizzazione, la gestione e la manutenzione dei sei impianti fotovoltaici e la costituzione e gestione della CER a servizio della cittadinanza del Comune.
Il valore stimato dell’affidamento a base d’asta e remunerazione della concessione è di 8.589.920,00 euro, iva esclusa, con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo.
Le famiglie aderenti alla comunità energetica saranno selezionate attraverso un bando pubblico istituito dal Comune, con regole e criteri che rispondano alle finalità sociali del progetto, pensato per venire incontro alle esigenze delle famiglie maggiormente esposte economicamente e in situazioni più fragili.
“Un nuovo passo in avanti – commenta l’assessora alla Transizione Energetica Anna Montini – verso l’istituzione di una comunità di produttori e consumatori di energia dove si permette ai membri in condizioni di povertà energetica di ottenere una riduzione nella bolletta dell’energia elettrica, attraverso una virtuosa collaborazione tra il pubblico – che mette a disposizione i tetti dei propri immobili comunali – e il privato che si assume i rischi di impresa. Un modello virtuoso che permette di partecipare attivamente alla transizione energetica e che andrà ad integrare gli impianti di energia rinnovabile, pubblici e privati, già presenti su tutto il territorio comunale” – conclude l’assessora.