Si accumulano le condanne definitive per Guido Lolli nella vicenda Rimini Yacht. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del broker nautico, 57enne di Bertinoro  condannato in primo e in secondo grado a 4 anni e 6 mesi per associazione a delinquere. La Corte di Appello di Bologna aveva confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Rimini. Lolli era già stato condannato in via definitiva dopo l’indagine della Procura di Bologna per il fallimento della Rimini Yacht.

Resta ancora aperta in Cassazione la vicenda relativa al traffico d’armi durante la latitanza in Libia, finita nel dicembre del 2019 quando Lolli fu arrestato dai carabinieri di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore, Davide Ercolani, titolare dell’indagine sulle truffe e l’associazione a delinquere.

“L’ultimo pirata”, così come Lolli amava definirsi, era stato quindi estradato nel 2019 dalla Libia, dove era fuggito e aveva preso parte alle rivolte contro Gheddafi. In Libia l’infinita storia del “pirata” si era conclusa con una condanna all’ergastolo per terrorismo e fiancheggiamento di un gruppo estremista separatista. Arrivato in Italia, i giudici della prima corte d’assise di Roma, avevano quindi condannato Lolli a 9 anni di reclusione diventati 5 in Appello.

“Non credo che questa sia la fine, c’è da attendere la Cassazione sulla sentenza di Roma e poi faremo nuove valutazioni”, ha detto l’avvocato Antonio Petroncini.

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