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L'imprenditore riminese ha acquistato lo stabilimento della fonte Tinnea in provincia di Fermo, nessuna riapertura per i locali clementini


Rino Mini lascia i ristoranti di Santarcangelo e torna alle acque minerali


3 Novembre 2023 / Redazione

Rino Mini è uno degli imprenditori più attivi nello scenario riminese e non solo. Dopo avere ceduto la Galvanina a un fondo americano si è “tuffato” in una delle sue attività sempre amate, la ristorazione.

Anche quando guidava la Galvanina aveva aperto locali anche a Riccione, oltre allo storico (ora chiuso) Pomod’oro. Una volta ceduta la storica fonte e la relativa, floridissima, azienda di acqua minerali, l’impegno nella ristorazione era aumentato con un progetto che andava oltre i confini di Rimini e della Romagna.

Ha iniziato con un importante investimento su Santarcangelo. L’apertura di un forno di prima qualità ed eccellenza, poi del ristorante Ferramenta in piazza Ganganelli. Un ristorante fortemente innovativo dove per la prima volta sul nostro territorio, ha visto la pizza gourmet, oltre altre specialità di carni da tutto il mondo. E ancora, l’apertura dei “Galletti”. Il Covid ci ha messo del suo nel segnare una difficoltà oggettiva per la ristorazione italiana e di conseguenza per i nuovi locali di Rino Mini. Ma non basta a giustificare il disimpegno totale di Mini su Santarcangelo.

Chiuso il panificio, chiusi i “Galletti”, chiuso il ristorante la “Ferramenta” nella piazza centrale di Santarcangelo. Ci sono motivi particolarim ma soprattutto Rino Mini ha rilevato, dal suo punto di vista, un ostracismo da parte delle istituzioni locali nei suoi confronti. Ai “Galletti”, si è lamentato più di una volta Mini, spesso si presentavano i vigili alla sera per fare multe ai clienti del locale che avevano l’auto in divieto di sosta. Ostracismo confermato anche in una intervista al Resto del Carlino. Per queste ragioni ha deciso un disimpegno totale da Santarcangelo. Non riaprirà il forno, non riapriranno i “Galletti”.

Per il “Ferramenta” Mini cerca soci per la gestione. Attualmente Rino Mini ha aperto la “Chesa de Vein” a Rimini. Chiuso per altri motivi, di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi, il “Ferramenta” di Rimini.

Nel frattempo a Mini è ritornata la “voglia” di gestire uno stabilimento di acque. Ha comprato all’asta la sorgente di Monterfortino e il vicino stabilimento che produceva l’acqua minerale Tinnea, nella provincia di Fermo. È un marchio storico per un’acqua ricavata dalla fonte sui monti Sibillini. Il piano di Mini prevede l’avvio della produzione a Marzo 2024.  Con un investimento di 8 milioni di euro e 40 assunzione a regime. Mini garantisce che andrà avanti anche con la ristorazione. Vedremo nelle prossime settimane e mesi