Home___primopianoRischia di affogare, marinaia di salvataggio acciuffa la sua vita per i capelli

Arcigay: "Sofia Scarparo è una transessuale: gli ambienti di lavoro possono essere inclusivi"


Rischia di affogare, marinaia di salvataggio acciuffa la sua vita per i capelli


12 Luglio 2023 / Redazione

Una vita acciuffata per i capelli. E’ quella di una signora salvata nella mattinata di mercoledì 12 luglio a Riccione grazie all’intervento provvidenziale di Sofia Scarparo, bagnina di salvataggio che lavora in uno stabilimento della Perla da cinque anni. Era uscita a bordo del suo moscone e aveva scorto la sagoma della signora riversa a testa in giù nell’acqua. Il tutto cinque minuti prima del reale orario di inizio del turno. Grazie all’intervento dei marinai di salvataggio degli stabilimenti vicini, la signora è stata riportata in battigia e poi soccorsa dal 118.

Ora è ricoverata in ospedale, all’Infermi, in rianimazione e in prognosi riservata.

Sul tema è intervenuta anche Arcigay, dopo che dalla stampa era trapelata la notizia che la marinaia di salvataggio, Sofia Scarparo è una giovane transessuale.  “Sul salvataggio di una bagnante a Riccione da parte di Sofia Scarparo, bagnina trans, riteniamo importante sottolineare alcuni aspetti. Sofia stessa ha ritenuto importante sottolineare la sua condizione di donna trans soprattutto per dichiarare la positività e l’inclusività della cooperativa in cui lavora da 5 anni.

È una cosa importante da far sapere perché spesso le persone trans sulla stampa vengono associate solitamente al mondo della cronaca nera, non di rado con espressioni e forme inadatte a rispettarne la dignità umana. In questo caso invece si racconta non solo di un caso positivo di cronaca ma si fa sapere che esistono ambienti lavorativi inclusivi e rispettosi.

Non è purtroppo l’esperienza di molte persone trans che vengono discriminate sul lavoro, quando non pretestuosamente licenziate, e che comunque devono subire condizioni difficili da sopportare. La storia di Sofia è importante per molte persone trans, giovani e meno giovani, perché ci mostra che un mondo migliore non solo è possibile ma esiste già oggi, e che bisogna prendere esempio per progredire sempre di più.

Rendersi visibili come persona trans senza ritrosie e con la forza di un’esistenza è un bellissimo gesto di amore e di supporto per tante persone che ogni giorno subiscono discriminazioni perché dona loro la speranza di poter aspirare a una vita libera e soddisfacente”, spiega Marco Tonti presidente di Arcigay.