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"Arrivato il momento di raccogliere il grido di allarme dei cittadini"


Riziero Santi: “La sanità pubblica va potenziata”


26 Agosto 2023 / Riziero Santi

E’ arrivato il momento di raccogliere il grido d’allarme dei cittadini e degli utenti sullo stato della sanità pubblica che, già dal post pandemia, ha cominciato ad evidenziare la necessità di una rotta da correggere anche sul territorio della provincia di Rimini.  Sono ormai quotidiani gli appelli che raccogliamo e le manifestazioni di preoccupazione per le difficoltà con cui gli operatori sanitari, soprattutto quelli del Pronto Soccorso, sono costretti a lavorare, generando tempi di attesa e difficoltà operative di diversa natura. Occorrerà ottimizzare l’utilizzo delle professioni mediche sgravandole delle attività burocratiche e affiancandole con personale infermieristico e amministrativo. Per quanto riguarda invece la medicina di base, la pandemia ha fatto emergere le difficoltà che devono sostenere i medici di medicina generale  mettendo in luce una evidente crisi di sistema.

In attesa della realizzazione delle Case della comunità, con cui una volta a regime si potrà concretamente dare un supporto all’efficienza dei servizi, rimane aperto un nodo sostanziale che riguarda il depauperamento delle figure mediche, della struttura organizzativa dell’ospedale di Riccione e dei servizi di medicina di base.

E’ ormai evidente a tutti quanto si stia ingrossando, proprio a causa di queste disfunzionalità del sistema pubblico, il volume di affari dei poliambulatori e delle cliniche private. Il sistema è convenzionale ma non deve diventare esclusivo, né tanto meno parassita. Assistiamo invece ad un fenomeno sempre più evidente, dove il sistema sanitario pubblico è chiamato a farsi carico delle attività più critiche e ad alto costo e rischio, mentre il privato si occupa della cura e della diagnostica ordinaria, col risultato che in ospedale, quindi al pubblico, arrivano i casi più complessi e più costosi, considerando anche che in generale l’alta complessità comporta un alto rischio di contenzioso.

Sarà fondamentale pertanto che la politica apra un confronto con la Direzione generale di Ausl Romagna, per una analisi approfondita della situazione, affinché possa essere garantito un maggiore equilibrio territoriale in ambito di Area Vasta Romagna, insieme alla buona continuità operativa del presidio ospedaliero riccionese, prevedendone anche il potenziamento/ampliamento, e il giusto investimento sulla medicina di base e sull’emergenza, oltre che nelle tecnologie  e strumentazioni moderne per la cura e per gli interventi.

La Regione Emilia-Romagna ha da sempre risposto alle istanze concrete dei territori ed è proprio in forza di questa convinzione che il Pd riccionese intende aprire il confronto con l’azienda e con la Regione al fine di mettere a terra ogni azione correttiva utile a garantire gli elevati standard a cui siamo da sempre abituati.

Con le risorse del PNRR si mettono in atto investimenti infrastrutturali e tecnologici per rafforzare l’offerta e la qualità dei servizi: Case della Comunità, Centrali Operative territoriali, Ospedali di Comunità. Mentre con il Decreto del Ministero della Salute n. 77 del 23 maggio 2022 sono stati definiti modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale e di prossimità.

Ciò che serve ora è una programmazione finanziaria pluriennale di risorse aggiuntive e stabili per far fronte anche ai conseguenti maggiori costi per la gestione e il funzionamento delle strutture di nuova costruzione (OSCO, COT e Case della Comunità) e il superamento del vincolo assunzionale del personale in sanità.

E’ molto importante e tempestiva in questa situazione l’iniziativa della Regione Emilia-Romagna per una Legge di iniziativa regionale con l’obiettivo di portare la spesa sanitaria dal 6,9% del Pil al 7,5%, per un progressivo allineamento alla media europea, oggi all’8,1%. Su questi  temi il Pd di Riccione fornirà tutto il sostegno politico possibile alle iniziative di riforma e riordino nazionale e regionale a garanzia del sistema sanitario pubblico e universalistico.

Riziero Santi