«Intorno alle 5 del 20 aprile sono stati collocati dei piccoli artefatti incendiari in modo da dare alle fiamme due auto della polizia ferroviaria parcheggiate nella stazione di Rimini». Con questo messaggiopubblicato il 25 aprile scorso su lanemesi.noblogs.org, sito di controinformazione che si dichiara collegato alla galassia anarchica, è stato rivendicato l’attentato incendiario alla stazione di Rimini che ha distrutto due autovetture della Polfer.
Nel messaggio si spiega: «Si è scelto di attaccare con il fuoco la polizia ferroviaria» in quanto «addetta all’infame compito della salvaguardia della sicurezza in ambito ferroviario. Il loro ruolo di guardiani dei cosiddetti confini di stato ha rappresentato un motivo in più per fargli visita proprio sotto casa loro. Infatti il costante monitoraggio che la polfer agisce su presunte persone senza documenti rappresenta un serio ostacolo per chi vuole muoversi liberamente». La rivendicazione prosegue con un riferimento a Mónica Caballero e Francisco Solar, anarchici cileni a processo nel loro Paese per diversi attacchi, ed al «compagno Alfredo Cospito, che da poco ha interrotto uno sciopero della fame durato 6 mesi contro il 41 bis ed il carcere ostativo. Forza compagno la lotta continua». Quindi vengono citati gli ex brigatisti Roberto Morandi, Marco Mezzasalma e Nadia Desdemona Lioce, condannati per l’omicidio di Marco Biagi.
La Digos di Rimini mantiene il massimo riserbo sia su questa rivendicazione che sulle indagini in corso, che al momento continuano a non escludere alcuna pista. La telecamera di sorveglianza del parcheggio aveva ripreso due individui incappucciati che si erano introditto nel parcheggio e dopo aver estratto qualcosa da alcune buste di plastica e armeggiato attorno alla parte anteriore dei veicoli, si erano velocemente allontanate.