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Finora oltre mille sfollati, 500 interventi dei Vigili del Fuoco, paura anche per le piene di Marecchia e Mavone


Romagna di nuovo in ginocchio per alluvione, treni sospesi fra Bologna e Rimini – VIDEO


19 Settembre 2024 / Redazione

Notte di paura a Rimini per le piene del Marecchia e del Mavone, ma per frtuna prima della mezzanotte la situazione ha iniziato a migliorare. Il colpo della piena con superament della soglia rossa è stat raggiunto alle 23.15, dopo di che il livello è tornato a livello arancione. Le condizioni del mare stanno aiutano i fiumi a scaricare la massa d’acqua piovuta in quantià record (159 litri per m² in due giorni). I Vigili del Fuoco restano comunque impegnati 24 ore su 24 soprattutto per scantinati sommersi e cadute di alberi. Come in piazzale Fellini dove sono collassati alcuni vecchi pini. In via Farnese a San Giuliano mare si sono allagati 10 garage. Problemi anche sulla spiagga, come al ristorante Battigia 46 dove ristagnano 20 centimetri d’acqua. Rinforzi sono giunti da Modena, mentre una colonna mobile è a sua volta partita verso le aree più critiche delle province di Ravenna e Forlì-Cesena.

Romagna di nuovo in ginocchio

Molto peggiore la situazione nel resto della Romagna. Fra le conseguenze, la paralisi dei treni fra Bologna e Rimini: la circolazione ferroviaria è sospesa dalla nottata tra Forlì e Faenza, tra Ravenna e Castelbolognese, tra Ravenna e Ferrara, e tra Ravenna e Faenza per condizioni meteo critiche.

Ci sono sette Alta Velocità e Intercity cancellati, 11 con limitazioni, cinque Intercity notte instradati su percorsi alternativi. Riprogrammato il servizio ferroviario a lunga percorrenza e Regionale con cancellazioni, limitazioni di percorso e deviazioni. Al momento non è possibile attivare servizi con autobus sostitutivi a causa dell’impraticabilità delle sedi stradali.

Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nelle ultime 24 ore sono stati effettuati oltre 500 interventi di soccorso. Colonne mobili di rinforzo sono partite da altre province della Regione, dal Friuli-Venezia Giulia e dalla Toscana.
Situazione più critica nel territorio della provincia di Ravenna, dove sono in azione anche due elicotteri Drago per l’evacuazione di persone bloccate in casa dall’innalzamento del livello dell’acqua causato dall’esondazione del torrente Senio a Cotignola e del Lamone a Bagnacavallo in località Traversara. A Casola Valsenio interventi in atto per diverse frane che hanno ostruito strade di collegamento.

Nella provincia di Forlì Cesena i soccorritori acquatici del Corpo nazionale hanno operato in via Zignola, a Forlì, per evacuare 14 persone, di cui 7 disabili in una residenza sanitaria, ed un centinaio di animali minacciati dall’acqua. Sempre a Forlì, nel quartiere di San Benedetto, in via Pelacano e in via Isonzo le squadre stanno operando per assistenza a persone in difficoltà per allagamenti e per il soccorso ad automobilisti in panne.

Il sindaco di Faenza: ‘La piena viaggia verso altri Comuni’

Come riferisce l’agenzia ANSA, è stata una notte difficilissima con l’attesa per il transito delle piene del fiume Lamone e del fiume Marzeno. Il fiume Lamone ha attraversato Faenza e oggi sta coinvolgendo le città che sono tra Faenza e Ravenna: sulla città di Faenza gli argini hanno tenuto e non è esondato e non ha coinvolto il centro storico come era avvenuto nel maggio del 2023″. Lo ha detto il sindaco di Faenza, Massimo Isola, intervenuto a Sky Tg 24.

Per quanto riguarda il Lamone, ha osservato, “abbiamo avuto due fenomeni di esondazione nella campagna tra Faenza e Ravenna in località Salvino e Pieve Cesato. Quello che invece non siamo riusciti a gestire neanche questa volta – ha aggiunto – è il fiume Marzeno, fiume di carattere torrentizio che scende da Modigliana estremamente aggressivo con una potenza ancora più forte che è esondato sul lato destro e ha coinvolto il quartiere di Via Cimatti che abbiamo chiamato la zona rossa fin dalla prima alluvione”.

Si tratta di “un quartiere che è stato coinvolto da un metro e mezzo-due metri d’acqua – ha evidenziato ancora Isola – nel quale siamo dovuti intervenire con i Vigili del Fuoco per evacuare una decina di persone. Avevamo fatto un piano di evacuazione complesso e importante che ci ha permesso di gestire anche questo tema molto delicato. Abbiamo da subito organizzato il Palazzetto dello Sport, con la Croce Rossa e cento persone sono state lì a dormire questa notte – conclude il sindaco di Faenza – una decina prelevate con il canotto nel corso della notte. Non ci sono cittadini in pericolo”.

Sindaco di Cesenatico: ‘Aperte le porte Vinciane per far defluire le acque’
A seguito del “miglioramento delle condizioni meteo marine e al fine di contribuire a far defluire le acque dei canali interni abbiamo appena provveduto a riaprire le porte Vinciane”. E’ quanto scrive sul suo profilo Facebook il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli.

“Le previsioni indicano ancora pioggia abbondante fino alle 14 del pomeriggio odierno – osserva -:.la situazione dei canali interni è ancora in fase di monitoraggio. In due giorni sono stati 200 i millimetri di pioggia accumulati”. Quindi, conclude Gozzoli, “si raccomanda attenzione: molte strade presentano importanti quantità d’acqua in accumulo e i canali sono tutti carichi di acqua”.

Le cosiddette porte vinciane, sono uno sbarramento mobile ad altezza fissa che sfrutta la variazione di livello del corso d’acqua. Sono dette ‘vinciane’ perché si presume che siano state inventate da Leonardo Da Vinci.

Comune di Lugo: ‘Rottura dell’argine del Senio, salire ai piani alti’
Nel ravennate “si è verificata una rottura dell’argine del Senio a Cotignola che potrebbe comportare problemi in particolare nelle zone di Lugo Sud e Lugo Est”. Lo comunica, sul suo profilo Facebook, il Comune di Lugo che invita “in via precauzionale a salire ai piani alti con acqua, cibo, medicinali, beni di prima necessità, cellulare e caricabatterie”.

Inoltre, viene evidenziato, “l’esondazione del Senio ha caricato il Canale Emiliano Romagnolo che potrebbe trasportare acqua anche nelle aree di Villa San Martino e Zagonara”. Anche in questo caso la raccomandazione è quella di salire in via precauzionale ai piani alti delle abitazioni.

Sindaco di Forlì: ‘Chi abita vicino al fiume vada ai piani alti’
A seguito delle situazione meteorologica che sta gravando sulla Romagna a Forlì “nella zona vicino al fiume Montone, i cittadini, soprattutto quelli che hanno avuto l’alluvione del 2023, salgano ai piani più alti, abbiano consapevolezza della possibilità di un fatto grave e quindi pensino prima di tutto alla propria vita e alla propria salute”. E’ l’appello, lanciato in un video messaggio postato sul suo profilo Facebook nelle scorse ore, dal sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini.

“Cerchino di mettere in sicurezza quello che possono – osserva -: le previsioni non sono certe, sono in continua evoluzione ma non sono esclusi fenomeni di estrema gravità e quindi spero che tutta la cittadinanza possa essere consapevole del rischio che stiamo correndo chiedo di potere condividere con tutti questa situazione di estrema gravità”.

In questo modo, prosegue il sindaco di Forlì, “cerchiamo di darci una mano. Siamo pronti a ogni evenienza e siamo in contatto costante con la Prefettura che condivide questo approccio prudenziale della situazione però, abbiate prima di tutto a cura la vostra salute e dei vostri familiari”.

A Ravenna monta la piena di Lamone e Montone, firmata un’ordinanza
A causa delle forti piogge che si stanno abbattendo sulla Romagna, la situazione dei fiumi Lamone e Montone, nel Ravennate è critica e Il Comune di Ravenna, nella notte, ha firmato un’ordinanza nella quale si invita la popolazione le cui abitazioni si trovano alla destra e alla sinistra di questi fiumi a recarsi ai piani alti.

Chi non ha questa possibilità, spiega l’Amministrazione comunale, può andare al Pala De Andrè di Ravenna, aperto come punto di accoglienza. Nelle scorse ore la situazione è risultata più grave nelle zone di confine con i comuni di Russi, Bagnacavallo e Forlì. La cittadinanza è invitata a evitare il più possibile gli spostamenti non necessari, a prestare la massima attenzione ai livelli dei fiumi, a stare lontana dagli argini dei fiumi e dalle zone allagabili, moli, dighe foranee e spiagge, a non accedere ai capanni e ai sottopassi se allagati.

La piena del Senio minaccia il ravennate, ordine di evacuazione
Anche la piena del fiume Senio, come quella del Marzeno e del Lamone, sta viaggiando verso valle, minacciando altri Comuni. Il sindaco di Alfonsine (Ravenna), Riccardo Graziani, ha detto che alle 5:30 il livello del fiume sugli argini registrava 12 metri e 77 cm, oltre la soglia rossa posta a 12,2 metri. Ha quindi emanato un ordine di evacuazione.

“Il livello del fiume Senio ha superato soglia 3: diviene pertanto imprescindibile abbandonare le abitazioni situate entro 50 metri dal fiume e tutti i piani terra entro un chilometro. Si ricorda a tutti i cittadini di mettere in atto tutte le misure di salvaguardia personale”, ha postato sui social.

Priolo: ‘Alcuni livelli di piena superano il massimo storico’
La Regione Emilia-Romagna sta seguendo senza sosta la situazione dei corsi d’acqua in piena per le forti piogge di questi giorni, con particolare attenzione “alle situazioni più critiche perchè abbiamo dei superamenti di soglia storici, come per esempio per il Senio nel ravennate”. Lo ha detto la presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, in un video diffuso su Facebook al termine dell’ultimo briefing meteo. Il prossimo è previsto per la mattinata.

“In questo momento abbiamo i colmi di piena dei fiumi che hanno superato soglia 3 che stanno iniziando ad andare nei tratti vallivi e sebbene sia prevista una moderazione delle piogge per le prossime ore – ha detto Priolo – ovviamente i colmi di piena continueranno a transitare e a restare sopra soglia 3”. I bacini interessati – ha ricordato sono nel bolognese, i bacini dell’Idice e del Sillaro, nel ravennate quelli del Senio e del Lamone, nel forlivese quello del Montone.

“In questo momento abbiamo una diminuzione della piena nei tratti appenninici, ma i picchi si stanno propagando nei tratti vallivi. Stiamo continuando a monitorare la situazione – ha aggiunto -, le colonne mobili si sono trasferite sul territorio e 190 volontari stanno supportando le amministrazioni comunali, popolazione e sindaci”. Priolo ha poi invitato tutti i residenti a mantenersi costantemente informati attraverso i siti e a seguire le indicazioni di sindaci e autorità. “L’attività non si ferma – ha detto – siamo in costante contatto con il centro funzionale e il dipartimento della protezione civile”.

Inondato Castel Bolognese, oltre mille sfollati in Emilia Romagna
Il fiume Serio è esondato a Castel Bolognese (Ravenna) e l’acqua sta raggiungendo il centro città, e in tutta la regione Emilia-Romagna sono ormai oltre un migliaio gli sfollati dopo il drastico peggioramento del maltempo con la pioggia che non accenna a diminuire e i fiumi in piena.

Oltre alle 800 persone evacuate nel ravennate, altre 165 sono state sfollate nel bolognese e per tutti la notte sta trascorrendo nei centri di accoglienza messi a disposizione da Comuni e prefetture. Appelli sono stati diffusi con gli altoparlanti e i sindaci continuano a diramare appelli via facebook alla popolazione, invitata a restare ai piani alti.