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Con l'operazione Popilia la Guardia di Finanza aveva portato alla luce un vasto sistema di illegalità nel turismo che giungeva a Chianciano e Castrocaro

Dopo due anni di indagini e processi, a Rimini giungono le prime condanne per i componenti del gruppo di imprenditori calabresi accusati di essersi spacciati per affiliati alla ’ndrangheta nella Riviera romagnola. Il caso, esploso nel 2021, ha portato a una serie di condanne che vanno da un massimo di tre anni e nove mesi a un minimo di un anno e nove mesi, oltre a quattro rinvii a giudizio. Il contesto e l'operazione "Popilia" L’indagine, condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Rimini e coordinata dal pubblico ministero Luca Bertuzzi, è stata denominata "Operazione Popilia". Aveva portato alla luce un sistema di illegalità radicato tra il 2018 e il 2021, che coinvolgeva un gruppo di imprenditori di origine calabrese operanti in Romagna. Il gruppo gestiva attività turistiche, tra cui un hotel e un chiringuito sulla spiaggia di Viserba, attraverso intestazioni fittizie di beni e società, retribuzioni irregolari e minacce rivolte a dipendenti e fornitori. Un dipendente, vessato e non pagato, aveva avuto il coraggio di denunciare, dando avvio a un’indagine che ha svelato una sfilza di reati, tra cui: Estorsione; Detenzione e porto illegale di arma da fuoco (una pistola calibro 7,65 utilizzata per minacciare il personale e i locatori); Intestazione fittizia

Il saluto di fine anno del sindaco Jamil Sadegholvaad: "Italia più povera di 15 anni fa, preoccupazioni reali per il turismo"

E’ stato assegnato all’Istituto Maccolini, la storica residenza per anziani nel cuore della città che da 124 anni opera al servizio degli altri e alla cura delle persone più fragili, e a Mario Guaraldi, pioniere dell’editoria, il 'Sigismondo d'Oro' 2024, il riconoscimento civico attribuito ai riminesi che abbiano onorato, con la propria attività, la città di Rimini Come ormai tradizione, la consegna del riconoscimento è stata preceduta dal saluto di fine anno del Sindaco, Jamil Sadegholvaad. Al termine dell’intervento di saluto di fine anno, la vicesindaca Chiara Bellini ha preso la parola per dare lettura della biografia e della motivazione del Sigismondo d’oro conferito a Mario Guaraldi e ricevuto da Maria Perchiazzi Guaraldi che ha fatto le veci del marito. Dopo il discorso di ringraziamento di Maria Perchiazzi Guaraldi, la presidente del consiglio comunale Giulia Corazzi ha introdotto la seconda assegnazione del riconoscimento, leggendo la lunga storia biografica dell’Istituto Maccolini nato il 15 ottobre 1900 grazie alla Signorina Anna Maccolini che decise di dedicare la sua vita alle “povere vecchie abbandonate”. Terminata la lettura, la Superiora Provinciale d’Italia delle Suore di Carità di Maria Bambina, Suor Caterina Bonalda, ha ricevuto l’onorificenza e ha preso la parola per il suo discorso di ringraziamento. [caption id="attachment_503783"

Avanti con le opere pubbliche: il Triangolone di Marina Centro, il "nuovo" Rds Stadium", il parco del Mare nella zona Sud

Con 19 voti favorevoli e dieci contrari il Consiglio Comunale nella sua ultima seduta del 2024 ha approvato il Bilancio di previsione 2025/2027. Un via libera che arriva dunque entro la fine dell’anno, come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali e che consegna una manovra che poggia su pilastri fondanti: l’invarianza dei tributi comunali a carico dei cittadini riminesi, la riduzione del debito, la conferma sulla quantità e la qualità dei servizi ai cittadini partendo da scuola e fasce deboli e puntando sulla presenza diffusa sul territorio, la volontà di continuare ad investire per proseguire nello sviluppo e nella rigenerazione della città. “Approviamo un bilancio serio, rigoroso ma al tempo stesso ambizioso – ha sottolineato il sindaco Jamil Sadegholvaad - nel contesto di un Paese che sta vivendo un momento di crisi socio economica dovuta ad una congiuntura che va oltre i confini nazionali e che tocca l’Europa, basti guardare al momento di difficoltà di Francia e Germania. In questo quadro complesso, Rimini è in controtendenza a livello di contenimento della pressione tributaria, di investimenti strategici per la città. E questo a fronte di una costante riduzione del debito comunale (siamo tra i comuni col livello procapite più basso) e di una trasformazione

Il rettore dell'Alma Mater Giovanni Molari: "Nonostante il taglio al Fondo di finanziamento ordinario manteniamo esenzione tasse per Isee sotto 27mila euro""

Nonostante il taglio del Fondo di finanziamento ordinario, l'Università di Bologna non tocca le misure di diritto allo studio tra cui l'esenzione dal pagamento delle tasse per chi ha un Isee inferiore a 27mila euro. Tuttavia i proventi della contribuzione studentesca, che rappresentano la seconda fonte di entrata per importanza per l'Alma Mater sono previsti nel 2025 a 127,85 milioni in aumento di 4,5 milioni rispetto al precedente bilancio. La stima, spiega l'Università in una nota, si basa su un calo del 5% degli esoneri e un incremento del 4% degli iscritti nelle fasce di Isee superiore a 27mila euro. Ciò significa però una diminuzione percentuale degli studenti con redditi più bassi. "Stiamo notando un cambiamento di dinamica - ha spiegato il rettore Giovanni Molari - Crescono gli studenti internazionali, ed è positivo, e ci sono meno studenti da fuori regione, un aspetto non positivo". Insomma, a pesare è l'aumento del costo della vita a Bologna, trainato dall'esplosione degli affitti. A proposito dei costi per gli studenti, Molari si è detto "molto meravigliato che il Cisia (Consorzio interuniversitario sistemi integrati per l'accesso, ndr) nella sua assemblea, abbia proposto un aumento dei costi dei Tolc (i test online per l'ingresso all'università) da 30 a 35 euro,

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