Il 2024 segna un importante segnale di ripresa demografica per il Comune di Rimini: un dato positivo, in controtendenza, delle nascite, con 917 nuovi arrivati, pari al +5,28% rispetto all’anno precedente, a cui si aggiunge la tendenza in continua crescita, anno dopo anno, dei nuclei famigliari con 68.978 famiglie, un aumento di 146 unità rispetto al 2023 e di 4.084 rispetto a dieci anni fa. Sono alcuni dei dati contenuti nella fotografia della città di Rimini scattata dal report annuale demografico elaborato dall’ufficio statistica del Comune di Rimini per l'anno 2024, che evidenzia una dinamica caratterizzata da segnali di ripresa, ma anche da alcune sfide come il progressivo invecchiamento della popolazione, in linea con il fenomeno di invecchiamento demografico che caratterizza l'intera popolazione italiana, un lieve calo dei residenti (-80 unità) rispetto all’anno precedente, la diminuzione dei matrimoni (-21) e del numero di cittadini stranieri (-55 unità). Nel 2024, la popolazione residente di Rimini registra un lieve calo rispetto all’anno precedente, attestandosi a 150.343 abitanti, con segnali positivi come la ripresa delle nascite e la stabilità nei decessi, mentre se si allarga lo sguardo all’ultimo decennio, il numero di residenti è aumentato complessivamente di +2.656 unità. Il saldo migratorio 2024 rimane
L’Amministrazione comunale di Rimini invierà nelle prossime ore una comunicazione formale al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, nonché ai responsabili della Rete Ferroviaria Italiana, per porre all’attenzione le conseguenze legate all’allungamento dei tempi di attesa ai passaggi a livello a seguito delle modifiche introdotte dall’ANSFISA, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Tali aggiornamenti hanno comportato un notevole prolungamento dei tempi di chiusura per i passaggi a livello a mezza sbarra, che già in queste prime settimana di applicazione ha avuto riflessi impattanti sulla viabilità cittadina, in particolare in corrispondenza del passaggio a livello di via XXX Marzo 1831, nella zona di Rivabella. "Il dilatarsi dei tempi di attesa ha infatti ripercussioni su un quadrante viario della città di particolare rilevanza - sottlinea la nota dell'amministrazione comunale - sia in quanto snodo che conduce al polo scolastico di Viserba, sia perché arteria di collegamento tra la zona nord e il mare e il cento storico, provocando una congestione del traffico soprattutto negli orari di punta, con code di auto e incolonnamenti che pesano sulla circolazione. Una situazione già di per sé complessa e che assume i caratteri dell’urgenza in previsione dell’imminente apertura
Quelli che non mollano la poltrona Il governo impugna la legge della Campania, che apre la strada al terzo mandato da Presidente di Vincenzo De Luca, e ricorre alla Corte costituzionale. Vi è stato lo strappo della Lega da sempre favorevole al terzo mandato per Zaia presidente del Veneto. Il Pd è da sempre d’accordo sui due mandati. La norma è inserita nello statuto del Pd e riguarda tutte le cariche istituzionali. “Gli iscritti al Partito Democratico non possono ricoprire una carica monocratica di governo o far parte di un organo esecutivo collegiale per più di due mandati pieni consecutivi o per un arco temporale equivalente”. Per i parlamentari vi è il limite dei tre mandati. Sono d’accordo con queste norme, anzi sarei più restrittivo. Dopo due mandati in un organo collegiale non ci può candidare alla carica monocratica di quella istituzione. Sul presidente della regione Campania De Luca vi è in corso un vero e proprio scontro con il Pd, contrario ad un terzo mandato di De Luca. A questo proposito condivido totalmente le considerazioni del presidente della regione Toscana Eugenio Giani: “Io ritengo pienamente sufficienti due mandati per un amministratore. In dieci anni, se l'impegno viene preso di petto, si riesce perfettamente a realizzare un progetto.
Nell’ambito di un vasto piano d’intervento, durante le Festività Natalizie, appena trascorse, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini hanno effettuato accessi, ispezioni e controlli in circa 40 esercizi commerciali della provincia e con il sequestro di oltre 13 mila prodotti “non sicuri” e circa 400 mila prodotti contraffatti. In particolare, tutti i prodotti “non sicuri” sono risultati privi di etichettature indicanti la provenienza o i canali di importazione, non erano riportate indicazioni sulla composizione o sui materiali utilizzati per la fabbricazione, né avvertenze in grado di informare i consumatori circa le corrette modalità di utilizzo o su eventuali rischi connessi ad un uso improprio. L’indicazione di queste informazioni, obbligatorie ai fini della regolare commercializzazione sul territorio nazionale, garantisce al consumatore finale la conoscenza necessaria in merito al prodotto che acquista e permette di garantire la sicurezza per la propria salute nell’utilizzo del prodotto. I giocattoli, in particolare, erano di qualità scadente e potenzialmente pericolosi e dannosi per la salute umana. L’impegno delle Fiamme Gialle riminesi di Rimini a tutela dei consumatori, nel corso dell’anno appena concluso, è stato davvero incessante ed imponente, tanto da contare il sequestro di numerosissimi articoli contraffatti o non sicuri (giocattoli, calzature, accessori