Archive

Una delle quattro vittime dimessa dall'ospedale di Cesena racconta l'aggressione del 23 enne egiziano nella notte di San Silvestro

Ha 18 anni ed è una delle vittime di Muhammad Abdallah Hamid Sitta, il 23 enne egiziano che nella sera di San Silvestro dopo aver ferito a coltellate quattro persone è stato ucciso dal maresciallo dei Carabinieri Luciano Masini. Il ragazzo è stato dimesso dall'ospedale "Bufalini" di Cesena, per fortuna le ferite ricevute non lo avevano messo in pericolo di vita. Questo è il suo racconto di quella drammatica notte. “Ero a Verucchio, per festeggiare il capodanno a casa di un amico. Ad un certo punto sono sceso al distributore vicino per comprare le sigarette. Sarei rientrato dopo cinque minuti se non fosse successo quello che è successo”. “Ero in fila al distributore, dietro di me c’era un'altra persona. Un paesano, che come me era lì per comprare le sigarette. Ad un certo punto dietro di me percepisco del trambusto. L’uomo che aspettava il suo turno ha urlato qualcosa impaurito dietro le mie spalle è comparso l’assalitore. Mi ha colpito più volte. Non so perché abbia scelto me e non quello che era dietro di me”. “Lì per lì ero certo di essere vittima di un rapinatore. Mi sono reso conto che mi stava accoltellando e che al contempo di lì a poco mi avrebbe

Autrice del furto sarebbe una turista 68enne individuata dalle telecamere

Ha avuto un lieto fine una brutta vicenda che ha interessato, suo malgrado, un’anziana riccionese alla quale la vigilia di Natale era stato sottratto il deambulatore che aveva lasciato per pochi istanti incustodito in piazzale Azzarita mentre entrata in edicola, acquistava un quotidiano. Ricevuta la denuncia da parte della 68enne, i Carabinieri della Stazione di Riccione hanno avviato indagini e così, in pochissimo tempo sono riusciti, attraverso la visione di telecamere e l’escussione di testimoni, ad individuare il presunto autore del furto, risultata una 66enne lombarda in vacanza in Riviera. Oltre a scoprire l’autore, i militari sono riusciti a recuperare il deambulatore, immediatamente restituito alla signora, la quale, commossa, ha calorosamente ringraziato i Carabinieri per quanto fatto.

Arrivato l'esito dell'autopsia, prima di accoltellare le sue vittime l'egiziano avrebbe pronunciato una professione di fede islamica

  Proseguono serrate le indagini da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini, coordinati dalla locale Procura della Repubblica in relazione ai fatti occorsi la notte del 31 dicembre a Villa Verucchio (RN). Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto dalle ore 22 alle 24 dell’ultima sera dell’anno, nel corso della quale un cittadino egiziano di 23 anni Muhammad Abdallah Hamid Sitta  ha ferito, armato di coltello, 4 persone che si trovavano nel centro della frazione per trascorrere il Capodanno, prima di essere individuato dal Comandante della Stazione dei Carabinieri del luogo che, aggredito anch’esso, ha esploso colpi d’arma da fuoco attingendo mortalmente il 23enne. A seguito dell’autopsia, eseguita nel pomeriggio di ieri presso l’Ospedale Infermi di Rimini, sono emerse prime indicazioni sui dodici colpi complessivamente esplosi. Il giovane presentava lividi compatibili con due colpi di rimbalzo alle gambe (trattasi ragionevolmente  di due dei primi colpi di avvertimento, sparati a terra dal Comandante, nella fase di avvicinamento del giovane, armato del coltello). I colpi, che  hanno attinto il 23enne, sono stati cinque, di cui uno alla spalla destra e gli altri tra il torace ed il capo. Tali dati andranno valutati dal medico legale e dall’ esperto

L'editore aveva 83 anni, è stato un protagonista assoluto della cultura italiana

"Se ne è andato stamattina Mario Guaraldi": l'annuncio è del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, che poco prima di Natale aveva attribuito all'editore il riconoscimento del Sigismondo d'Oro. Per le sue condizioni di salute Guaraldi non aveva però potuto ritirare di persina il premio, incaricando la moglie. "Una grande perdita per la nostra città e per il mondo culturale italiano - prosegue il sindaco -  di cui Mario è stato grande protagonista come pioniere di una editoria indipendente che ha dato un formidabile contributo allo svecchiamento intellettuale e alla diffusione popolare di testi e autori sconosciuti, dimenticati, ai margini della cultura ufficiale, parte fondamentale anch'essa di una indimenticabile e più ampia stagione della libertà e dei diritti". "Al dolore e il cordoglio che Rimini offre oggi spontaneamente al suo figlio scomparso, ai suoi cari, a tutti quanti lo hanno conosciuto si unisce una consapevolezza che, se vogliamo, è già una consolazione: proprio in extremis, Mario e Rimini hanno saputo e voluto tornare a darsi idealmente la mano, dopo l’amarezza e le incomprensioni che l’avevano segnato, in un rapporto talvolta conflittuale con la sua città. In una riflessione di qualche anno fa, Guaraldi scrisse di avere già messo a parte alcune persone della

/