Sono in programma con l’avvio dell’anno nuovo, nel mese di gennaio, i primi incontri con gli stakeholder dedicati al progetto del Parco del Mare per la trasformazione urbana dell’area di San Giuliano. Attualmente è in corso di completamento la progettazione dell’intervento di rigenerazione che dovrebbe essere definita entro la prima parte del nuovo anno, in modo tale da avviare i cantieri dopo l’estate. Il progetto è tra le principali azioni contenute nella strategia urbana ATUSS (Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile) del Comune di Rimini, un piano sostenuto dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito della programmazione dei Fondi strutturali europei 2021-2027, che mira a concretizzare il completamento della trasformazione “verde e blu” di Rimini. Obiettivo del progetto del Parco del Mare è quello di realizzare un disegno unitario all’arenile di San Giuliano, dando ad un ampio parco urbano, nel segno della riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’arenile e della sostenibilità e favorendo così una nuova fruibilità dell’area tutto l’anno. Un rinnovamento da mettere in campo attraverso l’impiego di soluzioni avanzate per la mitigazione degli effetti dell’ingressione marina e dei cambiamenti climatici, sull’esempio di quanto già perseguito per i tratti del Parco del Mare già realizzati. E in coerenza con l’opera pubblica che ha cambiato e sta
Manca davvero poco alla serata evento unico “La notte dei sogni” del 26 dicembre (ore 21) nella splendida sala Concordia del Palazzo dei Congressi che prevede la quarta edizione della consegna dei premi “San Martino d’Oro Città di Riccione” e il “Concerto di Santo Stefano”. Verranno consegnati due prestigiosi riconoscimenti: il “Premio San Martino d’Oro 2024” all’associazione Famija Arciunesa e il “Premio San Martino d’Oro 2024 come Ambasciatore di Riccione nel mondo” al designer Aldo Drudi. La prestigiosa onorificenza che prevede due categorie distinte, è destinata a chi, in diversi ambiti, ha contribuito al bene della città, distinguendosi in settori come cultura, scienza, industria, lavoro, sport, filantropia o per atti di coraggio ispirati ai valori della solidarietà umana. “Famija Arciunesa rappresenta un pilastro fondamentale per la nostra comunità, impegnata a preservarne la memoria storica, a promuovere la cultura e a sostenere il nostro futuro - osservano la sindaca Daniela Angelini e la vicesindaca Sandra Villa -. La recente scomparsa di Giuseppe Lo Magro, guida dell’associazione per quasi vent’anni, ha lasciato un grande vuoto, ma il suo esempio continua a ispirare chi porta avanti il suo lavoro. Aldo Drudi, invece, ha saputo portare la creatività di Riccione nel mondo con le sue opere
A pochi giorni dal Natale si è svolta, nel tardo pomeriggio di ieri, la tradizionale Cerimonia di Fine Anno al Teatro Astra, un momento voluto dall’amministrazione comunale per tracciare il bilancio dell’azione amministrativa, fissare gli obiettivi per il nuovo anno e per premiare i cittadini che si sono distinti nel corso del 2024. Dopo l’esibizione degli allievi del Centro Musicale Vivaldi, ha preso la parola il Sindaco Fabrizio Piccioni che ha fatto il punto sui progetti in corso e su quelli che attenderanno l’amministrazione comunale, rieletta sei mesi fa, nei prossimi anni. “Abbiamo ancora tanto lavoro da fare – ha detto il Sindaco -, abbiamo davanti ancora cinque anni e tante idee e progetti da realizzare pensando alla Misano del 2030 e non a quella di domani. Gli amministratori devono avere lo sguardo proiettato verso il futuro altrimenti non si vedono e non si colgono le opportunità. Per fare questo c’è bisogno dell’aiuto di tutta la Comunità, categorie, associazioni, comitati cittadini e tutti coloro che hanno a cuore Misano. A loro il mio ringraziamento; così come ringrazio vivamente la mia Giunta per il lavoro continuo e costante e il consiglio comunale nella sua interezza, anche chi non siede in minoranza, ma contribuisce
Dopo una laurea in Lingue e Letterature Straniere, un’esperienza di lavoro in Francia e anni di studio, oggi Giulia parla francese con la padronanza di una madrelingua. Ma il suo percorso non è stato sempre lineare. Come molti, ha dovuto affrontare difficoltà personali che l’hanno portata a rimettere in discussione sogni e ambizioni, e oggi lavora in un poliambulatorio, occupandosi di accreditamenti e dell’internazionalizzazione del sito. Luca, invece, ha seguito il percorso dell’economia del turismo. Anche lui ha una storia complessa alle spalle, ma non si è mai arreso: la sua determinazione lo ha spinto a costruire un futuro nuovo. E poi c’è Marco, il più grande dei tre, un uomo che vive di passione per la tecnologia, le luci e il suono, e che oggi contribuisce con competenze pratiche alle attività di accreditamento di un’azienda. Questi tre percorsi di vita (i nomi sono di fantasia) si intrecciano alla Job Station di Rimini, un progetto all’avanguardia e molto innovativo sul tema dell’inclusione e dell’inserimento lavorativo. Grazie al Progetto Itaca, infatti, da qualche mese in via Graf c’è una sede adibita a centro per smart working per persone con storie di disabilità psicofisiche e psichiche che qui possono lavorare in un ambiente protetto,