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Il Consorzio presieduto da Franco Vanucci invia una PEC a Ministeri e Regioni invitando cittadini e imprese a fare altrettanto

Nella Perla Verde si va ancora all'attacco contro le pale eoliche nel male Adriatico. Si è tenuta oggi la conferenza stampa indetta dal Consorzio Riccione Turismo in merito al progetto della centrale eolica antistante la costa tra Rimini e Cattolica di Energia Wind 2020 S.r.l. Il Consorzio Riccione Turismo, che aggrega oltre 80 imprese alberghiere ed extra alberghiere riccionesi, "è certamente preoccupato dell’impatto che il progetto può avere sul turismo e sull’ambiente". "Gli operatori - si legge in una nota - esprimono la propria preoccupazione per un progetto che è oggettivamente e concretamente idoneo a incidere negativamente sul territorio interessato. Preoccupazione che è condivisa anche dalla stessa Soprintendenza Speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che nella sua pronuncia del 31.05.2024 scrive: "… esaminati complessivamente gli elaborati progettuali, verificata la situazione vincolistica delle aree del territorio regionale marchigiano interessate dalla percezione dell'impianto eolico offshore, tenuto conto della distanza dalla costa dell'iniziativa in questione, ritiene che, sulla scorta della documentazione presentata, l'impatto percettivo creato sulle visuali tutelate del paesaggio possa essere ritenuto a livello di Intervisibilità da attenuare ulteriormente in relazione al contestuali interessi pubblici che l'intervento si pone l'obbiettivo di perseguire". Pertanto al fine di ridurre ulteriormente l'intervisibilità riscontrata, anche in

L'assessora: "Ma è una transizione energetica che i territori dovrebbero accettare e tollerare"

Si poteva forse fare di più per ottenere piena convergenza sul progetto del parco eolico offshore di fronte alla costa riminese. L'assessore alla Blue economy del Comune di Rimini, a margine di una conferenza europea sulla strategia S3, interviene sul progetto sottolineando che c'è stata "sinergia tra territorio e comunità locali per chiedere uno spostamento più al largo". E nell'ultima progettazione, "quella che ha ottenuto un consenso quasi generale", è oltre le 12 miglia. Si tratta, prosegue, di "una forma di transizione energetica che i territori dovrebbero accettare e tollerare". Poi "è chiaro - chiosa - che vogliamo vicino a noi il migliore dei progetti possibili e ci poteva essere una forma più lontana e accettata da tutti". Comunque, conclude, la transizione energetica "si fa a partire dai territori e il nostro investe molto sul fotovoltaico. Questo caratterizza un aspetto innovativo e di rigenerazione delle comunità locali e noi ci siamo". (Agenzia DIRE)

Una tre giorni di incontri, convegni e dibattiti per riflettere su presente e futuro della transizione ed efficienza energetica  

Uno sguardo sulla transizione energetica. Studi, ricerche e Osservatori, ma anche incontri, convegni e dibattiti per riflettere su presente e futuro della transizione e dell’efficienza energetica, con l’obiettivo di accelerare sempre di più il cammino verso la decarbonizzazione. E' questo l'obiettivo del Comitato Tecnico Scientifico di KEY – The Energy Transition Expo, presieduto dal professor Gianni Silvestrini e formato da Istituzioni, Associazioni industriali di categoria, Associazioni tecnico-scientifiche, Enti e Fondazioni, è al lavoro per definire il palinsesto convegnistico della prossima edizione dell’evento, organizzato da IEG (Italian Exhibition Group) e punto di riferimento in Europa, Africa e nel bacino del Mediterraneo. L’appuntamento è dal 5 al 7 marzo 2025 alla Fiera di Rimini. ForumTech: nella prima giornata di manifestazione, mercoledì 5 marzo 2025, tornerà come ogni anno a KEY il ForumTech dell’associazione Italia Solare, l’appuntamento che riunisce esperti del settore, ricercatori, accademici e professionisti per discutere le novità e le tendenze future nel campo del fotovoltaico ed esplorare ultime tecnologie, materiali innovativi e soluzioni avanzate per migliorare l’efficienza e l’integrazione del fotovoltaico nelle infrastrutture esistenti. Città smart e sostenibili, con industrie ed edifici sempre più efficienti. Dal settore industriale a quello sportivo, dalla riqualificazione del patrimonio immobiliare al ruolo della Pubblica Amministrazione, dall’edilizia sostenibile

Progetto realizzato da Atersir e Regione con la collaborazione di Basta Plastica in Mare, reCycle e Switch on Lab

Una lezione speciale quella a cui hanno preso parte questa mattina gli alunni e le alunne della Scuola Primaria e Secondaria di I grado dell'Istituto Comprensivo Statale di Cattolica. Ai cittadini e cittadine in erba, infatti, gli assessori alla sostenibilità ed ambiente Alessandro Uguccioni e alle politiche educative Federico Vaccarini, hanno consegnato più di 900 kit-antispreco alimentare, ovvero delle “student box” lavabili e riutilizzabili per riportare a casa frutta o pane avanzati della mensa o, viceversa, per portare in classe merende home-made prive del dannoso packaging monouso. Un prezioso strumento che rientra nell’ambito di un progetto più ampio di “Cittadinanza attiva”, finalizzato a rendere autonomi e consapevoli sul fronte delle tematiche ambientali i più piccoli, e illustrato nei dettagli da speciali “docenti” come Franco Bergogno, divulgatore scientifico esperto di ecologia, scrittore e guida ambientatale, pres.onorario BPinMARE, Germano Gemini, co-fondatore Switch on Lab e Manuela Fabbri - presidente Associazione APS Basta Plastica in Mare Network. Dopo le borracce per ridurre l’uso della plastica, il “Kit-antispreco” è la nuova azione concreta messa in campo dall’Amministrazione comunale, capofila del progetto che mira a promuovere la progressiva eliminazione degli sprechi alimentari e a ridurre i rifiuti a partire dalle scuole, realizzato grazie al sostegno di Atersir

Arianna Lanci: "Le ruspe stanno devastando l'area, la pioggia continua a cadere e per il fiume non è prevista alcuna pulizia”

Ieri pioveva, oggi continua a piovere- e ho già letto di un allarme meteo arancione, segno che la pioggia non si fermerà. Mi chiedo allora cosa ne sarà di quell'ammasso di rifiuti che ho segnalato più di una settimana fa, visto che mi è stato risposto che i tempi sono lunghi perché deve essere tutto raccolto in sacchi- ma non da Hera- e poi ritirato da Hera- ma più in alto. Ricordo che lungo il fiume Marecchia non è prevista alcuna pulizia, neanche prima dei grandi sfalci. E ricordo che in queste settimane la Regione non si limita a sfalciare, ma sta facendo terra bruciata di un ecosistema, o meglio sta ammassando cumuli di terra che viene da chiedersi che fine faranno, dove verranno portati. Viene da chiedersi quale rispetto ci sia in un simile trattamento verso un habitat prezioso per tante specie viventi. Viene da chiedersi se questa violenza contro la natura non finirà per ritorcersi contro di noi. Detto questo, un servizio del Comune che in risposta alla segnalazione di una cittadina possa in tempi rapidi levare di torno tutta quella sporcizia, quello no, quello non esiste, non è previsto. Le foto le ho scattate sabato pomeriggio- volevo vedere i cormorani,

Al via dall’8 dicembre il servizio di pulizia del centro in occasione delle festività natalizie

Pulizie straordinarie nel periodo natalizio, potenziamento del sistema di raccolta rifiuti nel centro commerciale naturale, implementazione della segnaletica turistica e dei parcheggi: queste le misure messe a punto con l’obiettivo di migliorare il decoro urbano del centro storico di Santarcangelo. In tema di pulizia e raccolta rifiuti, partirà domenica 8 dicembre il servizio straordinario che il Comune ha richiesto a Hera, che prevede la presenza di un operatore addetto allo svuotamento dei cestini e alla pulizia puntuale dove necessario, dalle ore 16 alle 22 di tutte le domeniche di dicembre e lunedì 6 gennaio. Pulizie extra sono previste, come di consueto, in occasione del Capodanno in piazza: l’Amministrazione comunale ha infatti richiesto a Hera la fornitura di quasi quaranta cassonetti aggiuntivi e il loro svuotamento entro le ore 7 di mercoledì 1° gennaio, oltre alla pulizia completa dell’area dell’evento.   È già partito con i primi locali, invece, il nuovo servizio di raccolta porta a porta dell’organico riservato a ristoranti: a partire dai prossimi giorni l’attività verrà estesa anche ad altri ristoranti, mentre quelli non inseriti attualmente nella raccolta potranno richiedere di essere aggiunti contattando l’ufficio Ambiente del Comune. I passaggi del servizio – che agevola la gestione dei rifiuti da parte

Fiocco Verde: la pratica di molti Comuni e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna per festeggiare ogni nuova nascita o adozione

Un albero per ogni nuovo bambino. Una pratica seguita da molti comuni e sostenuta concretamente in Emilia-Romagna dalla Regione per festeggiare ogni nuova nascita o adozione con un gesto a favore dell’ambiente. Nel 2024 i nuovi alberi che verranno messi a dimora sono 7.591: lecci, olmi, farnie, frassini, sorbi, tigli, per citare solo alcune delle circa 30 specie autoctone fornite dai vivai regionali. "Un gesto dall’alto valore simbolico e un investimento sul futuro di tutti noi, che come Regione sosteniamo con convinzione– sottolinea l’assessora regionale ai Parchi e biodiversità Barbara Lori -. E rivolgiamo un invito alle amministrazioni locali, perché sempre in maggior numero si avvalgano di questa opportunità prevista da una legge nazionale. In questa legislatura abbiamo sostenuto l’attività vivaistica con molte iniziative e ora sono ben tre i vivai pubblici che tra i loro compiti hanno proprio la coltivazione e distribuzione di piante autoctone certificate a partire da quelle per ogni bambino nato, oltre a una preziosa azione di divulgazione e promozione ambientale“. Le piante vengono assegnate dalla Regione sulla base delle richiese fatte dai singoli comuni. Quelle assegnate quest’anno si riferiscono ai nuovi nati nel 2022 e 2023 e provengono dai tre vivai pubblici presenti in Emilia-Romagna: Scodogna a Collecchio

Un progetto per fare di Riccione un modello di innovazione sostenibile, riducendo la povertà energetica, abbattendo i costi e coinvolgendo la comunità nella transizione ecologica

Il Comune di Riccione compie un passo fondamentale verso la sostenibilità energetica e ambientale con il lancio del progetto “Riccione Città Solare”. Questa iniziativa ambiziosa mira a trasformare la città in un modello di innovazione e consapevolezza, incentivando l’uso di energie rinnovabili, riducendo la povertà energetica e promuovendo la partecipazione attiva della comunità nella transizione ecologica, migliorando al contempo la qualità della vita di cittadini e imprese. La sindaca Daniela Angelini ha sottolineato l’importanza della collaborazione di tutta la comunità per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità: “Riccione vuole essere una città pioniera nella transizione energetica, dimostrando che un approccio sostenibile e inclusivo è possibile e vantaggioso per tutti. Questo progetto rappresenta un’opportunità straordinaria per coniugare tutela ambientale, innovazione tecnologica e benessere sociale. Invitiamo tutti i cittadini e le imprese a unirsi a noi in questo percorso per costruire insieme il futuro della nostra città”. “Riccione Città Solare” mira a rendere la città un punto di riferimento per la produzione e l’uso di energia rinnovabile, abbattendo la dipendenza dalle fonti fossili e riducendo le emissioni di CO2. Il progetto si rivolge direttamente a cittadini, imprese e attività commerciali, invitandoli a unirsi in Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer), realtà che consentono di produrre e condividere

Gli alunni delle classi quinte della scuola Falavia Casadei hanno appeso le decorazioni realizzate con dischetti da computer

A Viserba nei giorni scorsi un centinaio di bambine e bambini hanno decorato il grande albero di Natale allestito in piazza Pascoli dal Comitato turistico. Gli alunni delle cinque classi di quinta elementare della scuola Flavia Casadei, accompagnati dalle insegnanti, hanno appeso le decorazioni costruite nei giorni precedenti utilizzando materiali di recupero, soprattutto dischetti da computer. Grazie a brillantini e colori vivaci l'albero si è così trasformato in un bell'esempio di riciclo creativo; allo stesso tempo i ragazzi si sono sentiti importanti per la partecipazione alla cura degli spazi pubblici.  

Più tutela ambientale e partecipazione dei cittadini, ma dal 30 aprile il limite di esposizione ai campi elettromagnetici è stato elevato al livello nazionale ed europeo

Ieri sera il consiglio comunale di Rimini, con 17 voti favorevoli, 2 contrari e 5 astenuti ha approvato le modifiche e l’aggiornamento del Regolamento comunale per l’insediamento territoriale degli impianti per la telefonia mobile e la minimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici. Successivamente, con 17 voti favorevoli, 3 contrari e 7 astenuti, è stato approvato il Piano comunale delle installazioni degli impianti per la telefonia mobile e assimilabili - Anno 2025. Il Piano rientra in un sistema di regolamentazione avviato tre anni fa per disciplinare le richieste dei gestori di telefonia. I gestori sono tenuti a presentare i propri progetti entro il 30 settembre di ogni anno, in un quadro normativo volto a garantire una gestione chiara delle installazioni e a ridurre l’esposizione della cittadinanza ai campi elettromagnetici. "Questo approccio - spiega l'amministrazione comunale - è stato ideato per bilanciare lo sviluppo tecnologico con l’attenzione per l’ambiente e la salute pubblica. L’aggiornamento del regolamento, in particolare, si è reso necessario a seguito delle modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 48/2024, che ha aggiornato il Codice delle Comunicazioni Elettroniche". Tra le novità rilevanti figurano il recepimento di nuove norme autorizzative, un rafforzamento delle tutele ambientali e paesaggistiche e l’introduzione di strumenti per una maggiore partecipazione dei

Campagna di sensibilizzazione realizzata grazie al sostegno di Atersir e della Regione Emilia-Romagna

Dopo le borracce per ridurre l’uso della plastica, ora arriva a scuola anche il “Kit anti-spreco” alimentare, prezioso strumento attraverso il quale si dà avvio a una nuova quotidianità̀ da compiere tra famiglie e scuola, affinché i nostri cittadini e cittadine in erba crescano consapevoli di poter contrastare con un piccolo gesto lo spreco di cibo. Si tratta di un contenitore lavabile e riutilizzabile per riportare a casa frutta o pane avanzati della mensa o, viceversa, per portare in classe merende home-made prive del dannoso packaging monouso.  È la nuova azione concreta messa in campo dall’Amministrazione comunale di Cattolica, capofila di un progetto realizzato grazie al sostegno di Atersir e della Regione Emilia-Romagna, nato dalla collaborazione tra l’associazione ambientale Basta Plastica in Mare Network insieme alla startup svizzera milanese reCyrcle e l’associazione Switch on Lab. Progetto che mira a promuovere la progressiva eliminazione degli sprechi alimentari e a ridurre i rifiuti a partire dalle scuole, attraverso il coinvolgimento di alunni e alunne con l’obiettivo di educarli sin da giovanissimi a gesti piccoli ma molto importanti.  La campagna prenderà il via lunedì 9 dicembre dall’Auditorium della Scuola Secondaria di primo grado “E. Filippini” (via Del Partigiano 10) e vede coinvolti gli alunni e

L’assessora Montini: “Un modello virtuoso tra pubblico e privato che permetterà di partecipare attivamente alla transizione energetica"

Prosegue il percorso verso la realizzazione della prima Comunità Energetica Rinnovabile del Comune di Rimini con l’obiettivo di aumentare la produzione sul territorio comunale di energia elettrica da fonte rinnovabile e per far sì che diventi una risorsa per la collettività. Un progetto innovativo, che porta sia benefici per l’ambiente sia sociali, unendo ente pubblico, privato e famiglie intorno ad un obiettivo comune e che ora compie un decisivo passo in avanti con la pubblicazione, ieri, della procedura aperta di gara per istituire un partenariato pubblico-privato per gli interventi di efficientamento energetico dei siti individuati nel Comune di Rimini, in concomitanza con l'istituzione della prima Comunità Energetica Rinnovabile. La procedura aperta di gara intende affidare il contratto di concessione, da realizzare mediante finanza di progetto, per la progettazione esecutiva, la direzione lavori, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e l’esecuzione delle opere di efficientamento energetico che riguarderanno la realizzazione di sei impianti fotovoltaici da realizzare su immobili o aree di proprietà del comune di Rimini e l’istituzione della prima comunità energetica rinnovabile (CER) con un periodo di gestione pari a 20 anni. Nello specifico si tratta di sei impianti fotovoltaici per la produzione di energia da fonte rinnovabile a servizio dei