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Fra i pochi visitabili dei 9 siti che hanno ottenuto il riconoscimento, "esperienza di totale immersione nella natura pochi chilometri dalla costa adriatica"

Serata di orgoglio e di passione quella dedicata alla presentazione del percorso che ha portato al riconoscimento di Patrimonio Unesco delle Grotte di Onferno, con la partecipazione fra gli altri dell’Assessore regionale Barbara Lori. “Di fronte ad un riconoscimento così straordinario – ha esordito il Sindaco Riziero Santi - i sentimenti sono tanti e forti: orgoglio, gratitudine, riconoscenza, speranza, ma anche preoccupazione di essere in grado di preservare e valorizzare questo patrimonio. Nessuno può rimanere insensibile, in ognuno deve scattare la consapevolezza e la curiosità di capire di cosa si tratta”. L’Assessore Barbara Lori l’ha detto chiaramente: “sembra incredibile ma è così, vent’uno paesi hanno riconosciuto il carsismo, le grotte e le nostre evaporiti uniche al mondo, settanta scienziati che hanno studiato il fenomeno a livello mondiamo hanno scritto al Comitato scientifico per dire che siamo i migliori”. L’Assessore Lori ha poi raccontato il percorso che ha seguito la candidatura e la sua esperienza a Riyad. Si tratta di un sito di tipo seriale fatto di 9 aree dell’Appennino Settentrionale, una delle quali è costituita dalla Riserva Naturale e dalle Grotte di Onferno. “Sono aree accomunate dalla presenza di rocce – ha spiegato Piero Lucci della Federazione regionale di speleologia - che si sono

"La fragilità idrogeologica del nostro territorio è evidente"

Il comitato Crinali Bene Comune interviene sull'impianto eolico denominato "Badia del Vento" in alta Valmarecchia: "catastrofi annunciate". "Piove qualche giorno in modo intenso e la montagna frana (maggio 2023). Un’operazione di carotaggio della società che dovrebbe provvedere al ripristino di strade, a seguito dei lavori per il metanodotto, fa esplodere una falda acquifera causando un cedimento del terreno con conseguente chiusura dell’edificio in cui hanno sede due delle poche attività della zona le quali danno lavoro ad almeno dieci famiglie (3 ottobre 2023 - Molino di Bascio). La fragilità idrogeologica del nostro territorio è evidente. L’Appennino è un ecosistema delicato costituito da terra argillosa e da una estesa rete di falde acquifere rispetto a cui ogni evento o intervento straordinario costituisce una seria minaccia. La vegetazione è l’antico e primo garante indispensabile di un equilibrio davvero precario. Pochi giorni fa si è svolta la prima riunione della Conferenza dei Servizi che entro 90 giorni dovrà chiudere il procedimento autorizzativo per l’impianto eolico denominato Badia del Vento che troverebbe collocazione sul versante toscano del Monte Loggio, appena al di sotto del crinale che segna il confine fra la Toscana e l’Emilia Romagna (Valmarecchia). Il Monte Loggio, come tutta la nostra zona, è ricco di falde

PlanGreen si occupa di efficientamento energetico, analisi dei consumi, riqualificazione e rigenerazione

Le aziende della provincia di Rimini fanno squadra e si mettono in rete. Per abbattere i costi legati al consumo energetico, generando allo stesso tempo risorse economiche da destinare al miglioramento del welfare per i dipendenti.   E' questa la filosofia alla base della "CER Clorofilla", prima Comunità Energetica Rinnovabile in Italia dedicata al welfare aziendale, sviluppata da PlanGreen per il comparto produttivo di Raibano, che comprende industrie di Riccione e Coriano. Una Comunità che ora si allarga, coinvolgendo nel proprio progetto virtuoso una nuova azienda che andrà ad arricchire e implementare quanto già essere nella zona industriale al confine tra Riccione, Misano e Coriano.   E’ stato infatti siglato un accordo con Specialisti del Vivo, un'importante realtà con sede in via dell'Industria specializzata nell'importazione e commercializzazione di crostacei vivi e prodotti ittici di qualità.   Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) si occupano di sviluppare il welfare aziendale e l’adesione di Specialisti del Vivo conferma l’interesse su questo tema. Il nuovo membro genererà incentivo per la CER, e riceverà una parte di quanto generato, con il vincolo di utilizzo per i benefit ai dipendenti. In altre parole: Specialisti del Vivo potrà produrre del valore aggiunto semplicemente continuando a consumare. Un consumo che virtualmente

Lunedì 16 ottobre a Gemmano la presentazione ufficiale del prestigioso riconoscimento

"Di fronte ad un riconoscimento così straordinario nessuno può rimanere insensibile, in ognuno deve scattare la curiosità di capire di cosa si tratta": così il sindaco di gemmano Rizieri Santi dopo il riconoscimento ottenuto dalle Grotte di Onferno, quello di Patrimonio mondiale Unesco. Onferno fa parte del sistema delle Aree carsiche e gessose emiliano romagnole insieme ad altri siti della provincia di Rimini come alcune grotte presso San Leo. "Per esaudire questa legittima curiosità - annuncia il sindaco - facciamo un primo incontro Lunedì 16 alle ore 20.45 al Palazzo Pillitteri di Gemmano, in cui narriamo il percorso seguito nella candidatura UNESCO, presentiamo i nostri partner e facciamo raccontare le motivazioni che hanno portato al riconoscimento dai protagonisti del tavolo scientifico che ha istruito le relazioni tecniche di candidatura". "Quasi non sembra vero ma non è una finzione - prosegue Santi - l’Italia ha presentato la candidatura del Carsismo e Grotte Evaporiti – fra queste Onferno - e ventuno paesi di ogni parte del mondo hanno valutato e votato a favore, riconoscendo la nostra straordinaria originalità. Il Comitato Scientifico ha ricevuto 70 lettere di endorsement da parte di scienziati che hanno studiato lo stesso fenomeno in tutto il mondo. Ciò che provo

Qualità della vita dei residenti e dei ‘cittadini temporanei’ e alla mobilità sostenibile

Sono 50 gli studenti dell’ITIS che hanno partecipato all’INNOVATION CAMP nell’ambito del progetto europeo “Re-Value”, che vede il Comune di Rimini tra i 25 partners europei impegnanti a dimostrare come sia possibile, con un approccio olistico, costruire modelli di governance locale, basati su qualità urbana e sostenibilità climatica. Rimini come destinazione turistica attenta all'ambiente costiero e marino, alla qualità della vita dei residenti e dei ‘cittadini temporanei’ e alla mobilità sostenibile, capace di incoraggiare il delivery ecologico attraverso l'adozione di metodi di consegna basati sulla mobilità elettrica e le biciclette per ridurre l'inquinamento legato ai trasporti. Sono questi alcuni dei temi trattati in occasione delle due giornate che si sono svolte al Laboratorio Aperto con alcuni studenti delle scuole secondarie di secondo livello del territorio riminese (età 16-19 anni) organizzata da Jaia Italia con la tecnica del "world café". Gli studenti, suddivisi in gruppi di 10 e coordinati da tre professori hanno svolto un lavoro operativo su tematiche ambientali - nell’ambito della Missione “Neutralità climatica e Smart Cities” del programma Horizon Europe 2021-2027 – con l’obiettivo di mostrare come attraverso la qualità urbana si possa creare valore per concorrere all’obiettivo della neutralità climatica. Il prossimo Innovation Camp si svolgerà nel mese di

Le aree si trovano anche in provincia di Rimini nei Comuni di Gemmano e San Leo

Un eccezionale patrimonio ambientale di altissimo valore scientifico e naturalistico da custodire, tutelare e valorizzare. Sono i Gessi e le grotte dell’Appennino settentrionale, sette siti geologici localizzati in provincia di Reggio Emilia, Bologna, Ravenna e Rimini, estesi su un’area complessiva di 3.680 ettari, che di recente sono stati inseriti nella lista dei beni naturali del Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco. Un elenco che comprende Alta Valle Secchia, Bassa Collina Reggiana, Gessi di Zola Predosa, Gessi Bolognesi, Vena del Gesso Romagnola, Gessi della Romagna Orientale ricomprese negli ambiti dei Parchi regionali della Vena del Gesso e delle macroaree Emilia Centrale ed Emilia Occidentale e del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Zone situate all’interno di aree protette e caratterizzate dalla presenza di rocce che si sono formate nel corso dei millenni in seguito all’evaporazione delle acque marine che le ricoprivano e alla concomitante concentrazione di sali minerali tra cui, appunto, il gesso. [caption id="attachment_433059" align="alignleft" width="1500"] Vena del Gesso Romagnola - La stanza del laghetto nella Grotta Tanaccia @Piero Lucci[/caption] Per festeggiare l’assegnazione del prestigioso riconoscimento - seconda volta che succede per un bene naturale dell’Emilia-Romagna dopo le Faggete vetuste delle Foreste Casentinesi – la Regione ha organizzato un convegno, oggi pomeriggio in Terza Torre, al quale hanno

“Auspichiamo una larga partecipazione da parte delle famiglie”, è l’invito dell’assessore all’ambiente Nicola Schivardi

Domenica 15 ottobre è in programma l’iniziativa promossa dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Misano di pulizia dell’Ecovia del Conca. Il ritrovo è fissato per le 9:30, presso il Comitato di frazione Santa Monica. Muniti di sacchi e guanti, i partecipanti contribuiranno a riqualificare e ripulire di uno dei luoghi più suggestivi del territorio di Misano. “Auspichiamo una larga partecipazione da parte delle famiglie”, è l’invito dell’assessore all’ambiente Nicola Schivardi. L’iniziativa fa parte della campagna di volontariato di Legambiente “Puliamo il Mondo”, che quest’anno promuove il messaggio “per un clima di pace”.  

"Il governo deve sbloccare i fondi almeno con misure-ponte, dove sono i ristori al 100%?"

Partirà da piazzale della Vittoria a Forlì, alle 10 di domani, il corteo che si muoverà verso piazza Ordelaffi, per la "Manifestazione generale delle terre alluvionate" che chiede "una risposta adeguata per tempi, entità e certezza di risorse, alle urgenze dei territori e delle persone coinvolte". A quasi cinque mesi dall'alluvione, dice infatti il comitato promotore, "riteniamo gravi i ritardi e le insufficienze che espongono le realtà alluvionate ai pericoli di un periodo autunno-invernale, che rischia di approfondire ed allargare ulteriormente le criticità ancora aperte". Da qui l'appello a tutti "perché aderiscano a questa iniziativa ormai improrogabile". Le parole d'ordine della manifestazione sono "basta con ritardi, contraddizioni ed incertezze. Occorre che il Governo sblocchi i fondi e che si accelerino i tempi delle riparazioni e dei risarcimenti, fornendo risorse certe, disponibili ed adeguate alle urgenze di territori, aziende e cittadini". Le richieste sono di una particolare attenzione "ad un'area di storica fragilità, anche di natura economica e sociale, come l'Appennino romagnolo ponendolo al centro di una strategia di prevenzione idrogeologica generale, necessaria per evitare un ulteriore spopolamento". In attesa dei ristori al 100%, poi il comitato chiede misure-ponte per "sostenere il reddito delle famiglie colpite e delle aziende la cui attività

Turchetta e Ghetto Tomba Nuova, oltre alla Santa Cristina angolo Grottazza le nuove aree

Al via da lunedì 16 ottobre l’attivazione del sistema di raccolta rifiuti “porta a porta” anche per le zone Turchetta e Ghetto Tomba Nuova, oltre alla Santa Cristina angolo Grottazza nel comune di Rimini. Prosegue dunque il passaggio al “porta a porta”, voluto dall’Amministrazione comunale per migliorare ulteriormente le prestazioni ambientali e il rispetto dell’ambiente e che permetterà di migliorare il decoro urbano. Si tratta del sistema domiciliare integrale, che prevede la raccolta domiciliare di tutte le tipologie di rifiuti (organico, indifferenziato, carta, plastica/lattine e vetro) attivo già per oltre 20.000 utenze in tutto il comune. La nuova modalità di raccolta rifiuti coinvolgerà 1.200 utenze nella zona della Via Turchetta che sarà servita da porta a porta integrale “modello residenziale”, mentre alle altre 200 utenze della zona Ghetto Tomba Nuova e di Via Santa Cristina/Grottazza verrà esteso il modello “extraurbano” che, rispetto al residenziale ha dotazioni e frequenze di passaggio diverse per carta e plastica/lattine, come già avviene nelle zone vicine.   Le 1.400 utenze interessate (esclusivamente agli intestatari del contratto o, in loro assenza, a una persona diversa solo se dotata di delega) in questi giorni hanno ricevuto a casa le dotazioni. Il pratico kit è costituito da contenitori differenti, in base alla

La costante manutenzione spetta ai gestori pubblici ma anche ai proprietari dei fondi

Questa mattina il Settore Infrastrutture e Qualitá Ambientale del Comune di Rimini ha inviato una comunicazione agli enti pubblici e ai gestori di infrastrutture stradali pubbliche,  per  chiedere di prestare la massima attenzione alla manutenzione e pulizia dei fossi stradali. Una richiesta, che è indirizzata anche ai proprietari e ai conduttori di terreni agricoli, per quanto riguarda la costante manutenzione e pulizia dei fossi di guardia e di quelli interpoderali, dei terreni e degli stabili agricoli. Si tratta di un’attività, posta a carico di tutti i soggetti pubblici e privati, proprietari, conduttori, gestori di immobili, terreni e infrastrutture pubbliche, affinché vengano attuati tutti gli accorgimenti tecnici ed operativi per mantenere in uno stato di massima efficienza il reticolo di canali e fossi. Un impegno importante, previsto anche dal “Regolamento sulla gestione dei suoli a prevenzione del rischio idrogeologico e a tutela del territorio”, con cui si disciplina la tenuta e la cura dei fossi stradali, di guardia e di quelli interpoderali, dei tombinamenti e qualsiasi altra sistemazione del terreno per lo smaltimento delle acque in eccesso. La comunicazione, inviata per prevenire il rischio idrogeologico e per evitare disagi, danni e situazioni potenzialmente pericolose per la pubblica incolumità, si estende anche ai proprietari dei fondi agricoli, che

Prodotti in netto anticipo, foglie che non cadono, fiori che continuano a sbocciare. Assessora Montini: "Come affrontare il clima impazzito"

L’ondata di caldo continua a posticipare l’autunno del 2023 a Rimini come nel resto d’Italia portando l’emergere anche di situazioni anomale e particolari sia a livello climatico che ambientale. Agricoltura Alcune varietà di finocchi che dovrebbero essere pronti a dicembre sono già quasi da raccogliere e similmente accade per alcune tipologie di cavolo. Diverse colture registrano una forte accelerazione nei tempi così come le olive, che sono in netto anticipo rispetto alla ‘campanella’. Allo stesso tempo molte foglie di alberi che dovrebbe cominciare a cadere, sono invece ancora verdi, senza quelle sfumature che vanno dall’arancio al marrone che caratterizzano i colori autunnali. Anche le piante perenni come salvie, verbene, perovskie e gaure non cessano di fiorire. Fino a due settimane fa, addirittura, alcuni agricoltori raccoglievano ancora i cocomeri, frutto tipico della ‘bella stagione’. Le rose continuano a produrre boccioli, così come gli oleandri. Una situazione analoga vale anche per la fauna, che vede il protrarsi della presenza di insetti dalla vita tipicamente legata alla stagione più calda. Stato della disponibilità di acqua Nella Diga a Ridracoli si contano attualmente 15,5 milioni di mc (metri cubi) su 33 milioni di mc che ne denotano il massimo possibile il che significa che vi è una disponibilità

A settembre, la pioggia è diminuita del 65%, si rischiano gravi danni all'agricoltura

Le temperature registrate in questo ottobre caldissimo rischiano di provocare forti danni all'agricoltura. L’allarme arriva dalle cooperative agricole associate a Legacoop Romagna,  già alle prese con la difficile gestione del post alluvione. A settembre, la pioggia è diminuita del 65% e ormai a metà ottobre le temperature superano i 30 gradi. Queste condizioni stanno alterando il ciclo vegetativo delle piante. Le cooperative agricole non riescono a preparare un idoneo letto di semina a causa del terreno arido, con  ritardi nelle semine di diverse colture come cicoria, colza, grano e erba medica. La mancanza di umidità del terreno impedisce una nascita e crescita corretta delle piantine come per i vivai di orticole a cui occorre una quantità di ore di freddo  sempre più difficile raggiungere, a scapito della loro qualità. Per le viti, l'alta temperatura potrebbe ritardare il blocco vegetativo, ossia la fase in cui le piante riposano e accumulano nutrienti per il futuro. Per quanto riguarda la frutticoltura sono già gravi in tutta Italia gli effetti delle temperature anomale e fuori stagione. Particolarmente colpiti mele, kiwi verdi, uva da tavolo. Si lamentano riduzioni della quantità delle produzioni, ritardo nella fase terminale della maturazione di alcuni frutti (che ad esempio non riescono a raggiungere la corretta coloratura delle bucce),