Archive

Barbara Di Natale: “Oggi più che mai dobbiamo promuovere la tutela dell’ambiente e incentivare la sostenibilità"

Volge al termine il ricco cartellone di GEA – L’estate del rispetto, ciclo di incontri, escursioni e laboratori che incoraggiano all’adozione delle pratiche di rispetto e alla protezione di tutti gli esseri viventi per prevenire e contrastare la violenza di genere. GEA è ideato e promosso dalle pari Opportunità della provincia di Rimini e coordinato dalla consigliera delegata Barbara Di Natale, che sottolinea: “oggi più che mai dobbiamo promuovere iniziative concrete per la cura del territorio e la tutela dell’ambiente, dobbiamo incentivare la cultura della sostenibilità in una società che faccia proprio il valore del rispetto per ogni forma di vita e per ogni aspetto della natura affinché si realizzi una forte barriera contro tutti i tipi di violenza e di discriminazione.” Venerdì 29 settembre alle ore 18.00 presso il Mulino Sapignoli di Poggio Torriana si terrà l’incontro dal titolo: “Turismo sostenibile ed ecosostenibile. Esempi virtuosi tra pubblico e privato” è l’ultimo dei tre appuntamenti proposti da Futuro Verde aps, raccolti sotto al titolo Donne e turismo nella Green Economy. L’associazione, che ha respiro provinciale, ha inteso lanciare con questo tema una discussione sul peso dei ruoli femminili nelle aziende che si rifanno a principi green, rimarcando con decisione la necessità di procedere

Il monitoraggio servirà al contenimento della loro proliferazione

E’ stata richiesta da parte del Comune di Rimini la concessione del manufatto ad uso capanno da pesca, posizionato nella foce del Deviatore del Fiume Marecchia, sulla sponda destra in località San Giuliano a Mare. Un’area, appartenente al  Demanio idrico, che si vorrebbe utilizzare quale presidio tecnico-scientifico necessario per la ricerca, la raccolta di dati e altre informazioni, finalizzate ad una maggiore conoscenza e alla sperimentazione di azioni pilota sulle specie alloctone. L’iniziativa è finalizzata a promuovere la ricerca e il monitoraggio per il contenimento della proliferazione di specie alloctone, cioè non endemiche del territorio. Un obiettivo, che rientra nelle più ampie e recenti strategie previste nel settore pesca e acquacoltura dell’Emilia Romagna. Le attività di ricerca previste in questo capanno da pesca, si potranno integrare inoltre, anche con le attività e le iniziative culturali previste dal progetto ATUSS, la cui strategia è riassunta nel tema "Rimini di verde e di blu. Città di mare per l'economia verde e blu". In particolare per quanto riguarda la costituzione del “Rimini Blu Lab”, che porterà avanti attività di divulgazione, formazione e sperimentazione, la cui sede è prevista in un altro capanno da pesca posto poco distante più a mare.

Risparmiate circa 15 milioni di bottiglie di plastica, nel 2024 verranno installate tre nuove strutture

Dal 2011 ad oggi il servizio di promozione della rete idrica ha consentito di erogare 22.416.156 litri di acqua attraverso le 9 Case dell’acqua della città di Rimini, di cui 916.240 litri nei primi otto mesi del 2023. Sono questi i dati contenuti nel report di Adriatica Acque al 31 agosto 2023 riferiti al progetto delle sorgenti urbane, frutto di una collaborazione tra il Comune di Rimini e Romagna Acque, Adriatica Acque, Amir ed Hera. A 12 anni dall’installazione della prima “casa dell’acqua” - fatta il 22 marzo del 2011 nel parco Cervi - il totale dei litri di acqua erogati (liscia e gassata) fino al 31 agosto 2023, supera dunque i 22 milioni, a cui si aggiungono i litri erogati dalla casa dell’acqua Fortech inaugurata nel luglio 2022. Ottimi i consumi dell’ultima casa dell’acqua installata il 20 maggio 2023 in via Marecchiese che eroga quasi 500 litri al giorno e in poche settimane dalla sua inaugurazione ha totalizzato 45.700 litri di acqua erogati per un risparmio potenziale di 30.500 bottiglie di plastica in meno nell’ambiente. Un numero complessivo importante, che in questi anni ha portato ad un ‘risparmio’ potenziale di 14.943.838 bottiglie di plastica da un litro e mezzo evitate, che

Oltre 130 mila pasti recuperati in 14 anni nelle mense aziendali del Gruppo Hera

Oltre 130 mila i pasti recuperati dal 2009 ad oggi nelle mense del Gruppo Hera, per un valore totale di circa 550 mila euro, evitando la produzione di circa 58 tonnellate di rifiuti (corrispondenti a oltre 127 cassonetti) e l’emissione di circa 240 tonnellate di CO2. Senza contare i consumi di acqua, energia e terreno che sarebbero stati necessari per confezionare quei pasti. Sono questi i dati principali, diffusi in vista della “Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari” del 29 settembre, che riguardano CiboAmico, il progetto nato 14 anni fa dalla collaborazione tra il Gruppo Hera con Last Minute Market, impresa sociale e società spin off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale. Come funziona CiboAmico, al via anche a Modena e a Forlì Grazie a CiboAmico, nel pieno rispetto di tutte le norme igieniche e sanitarie previste, vengono recuperati e donati i pasti non consumati dalle mense aziendali del Gruppo Hera. CiboAmico finora ha coinvolto 6 mense emiliano-romagnole (Bologna, Granarolo dell’Emilia, Imola, Rimini Ferrara, Ravenna) e da quest’anno viene esteso anche a quelle di Modena e Forlì. Solo nel primo semestre del 2023 sono stati recuperati più di 6 mila pasti (3 tonnellate

Sarà costituito all’interno dell’amministrazione il tavolo tecnico permanente Environmental Hub

Con il “kick-off meeting” di ieri e la costituzione dello “stakeholder committee” di oggi, prende ufficialmente il via Life HELP - New approach for managing Holistic Environmental governance Practices - il progetto europeo che sceglie Rimini come piattaforma urbana di sperimentazione di un nuovo approccio di governance integrato e intersettoriale per migliorare le attività di pianificazione, gestione e valutazione delle politiche ambientali finalizzato a raggiungere in maniera più efficace gli obiettivi ambientali e climatici fissati dall’UE e dall’Agenda 2030. La durata dell’intero progetto è di 36 mesi e prevede entro il 2026 l’acquisizione da parte del Comune di Rimini della certificazione ISO 14001, della Registrazione EMAS e la firma del Green City Accord tre strumenti che proietteranno la città di Rimini verso un’innovazione del sistema di gestione delle politiche ambientali. Con l’inserimento dell’Obiettivo 11 “Città e comunità sostenibili” all’interno dell’Agenda 2030, l’ONU ha riconosciuto alle città un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità globali, tra cui la riduzione dell’inquinamento pro capite prodotto dalle città, in particolare per quanto concerne la qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti.  Questo traguardo ambizioso può essere raggiunto solo attraverso una pianificazione e una governance degli insediamenti partecipativa, integrata e sostenibile, che coinvolge i vari settori e livelli di

E’ in distribuzione in questi giorni il volantino informativo alle 2500 utenze interessate, mentre il 26 settembre si svolgerà un incontro pubblico e dal 2 ottobre sarà consegnato il kit completo per il sistema domiciliare, che inizierà il 20 novembre e prevede la raccolta di organico, indifferenziato, carta, plastica/lattine e vetro. Dal 28 novembre parte la rimozione dei contenitori stradali.   Al via l’attivazione del sistema di raccolta rifiuti “porta a porta” anche per la zona Bordonchio di Bellaria- Igea Marina. Prosegue dunque il passaggio al “porta a porta”, voluto dall’Amministrazione comunale per migliorare ulteriormente le prestazioni ambientali e il rispetto dell’ambiente e che permetterà di migliorare il decoro urbano.   Si tratta del sistema domiciliare, che partirà 20 novembre e prevede la raccolta “porta a porta” di tutte le tipologie di rifiuti (organico, indifferenziato, carta, plastica/lattine e vetro) attivo già per oltre 8000 utenze in tutto il comune.   La nuova modalità di raccolta rifiuti coinvolgerà 2500 utenze nella zona della zona di Bordonchio che in questi giorni sono destinatarie da parte di Hera del volantino informativo nel quale si ricorda che il 26 settembre si svolgerà un incontro pubblico con i cittadini nella sala parrocchiale di Bordonchio (piazzale Don Giovanni Verità, 3) per presentare

Tornano "La Grande Macchina del Mondo" e Un pozzo di scienza", il 25 e 28 settembre Open Day online per insegnanti

A pochi giorni dal rientro in classe, anche il Gruppo Hera si prepara con entusiasmo a tornare nelle scuole di ogni ordine e grado con i progetti di educazione ambientale e di divulgazione scientifica de La Grande Macchina del Mondo e Un pozzo di scienza, che lo scorso anno nella sola provincia di Rimini hanno coinvolto 456 classi, per oltre 9.300 alunni di 133 diversi istituti, di cui oltre 4.500 studenti di 216 classi in 54 scuole nel solo Comune di Rimini.   Oltre 70 nuove attività gratuite a scelta su energia, acqua, ambiente ma anche innovazione e sostenibilità. Un’offerta didattica che raccoglie da sempre grande partecipazione e sulla quale la multiutility investe da oltre 20 anni, integrandola ai programmi scolastici con lo scopo di affiancare insegnanti e studenti nell’approfondimento di temi urgenti come l’economia circolare, il riciclo, la raccolta dei rifiuti, i cambiamenti climatici e anche l’innovazione scientifica. “Solo nell’anno scolastico 2022/2023, abbiamo coinvolto quasi 100 mila studenti di oltre 4000 classi in circa 70 attività, e continuiamo a farlo anche quest’anno con una proposta didattica interdisciplinare di qualità, a disposizione gratuita di tutta la comunità scolastica. La nostra volontà è quella di stimolare una coscienza sempre più amica dell’ambiente, una

Il 22-23-24 settembre si svolge la storica campagna di volontariato ambientale di Legambiente

Il 22, 23 e 24 settembre 2023 torna in Emilia-Romagna l’appuntamento con Puliamo il Mondo, la storica campagna di volontariato ambientale che Legambiente organizza dal nord al Sud della Penisola. Obiettivo chiamare all’azione cittadini di tutte le età, ma anche amministrazioni e aziende, per ripulire insieme aree verdi, strade e piazze, angoli della città, ma anche sponde di fiumi e spiagge dai rifiuti abbandonati. Una tre giorni di mobilitazione in nome dell’ambiente e per il futuro del Pianeta che in questi 30 anni ha visto crescere il numero dei partecipanti. Tutela e valorizzazione dell’ambiente, città più pulite e vivibili, cittadinanza attiva e senso di comunità, ma anche pace e rispetto saranno come sempre i pilatri della campagna che avrà come motto “Per un clima di pace”. Oggi più che mai è necessario dimostrare come le comunità siano fautrici di una società che promuove la pace e il rispetto della diversità, rifiutando la guerra, ogni forma di pregiudizio violenza, di odio e discriminazione. Giunta alla 31esima edizione, Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean up the World, che Legambiente organizza dal 1993. Oltre alle tradizionali attività di pulizia, anche quest’anno i volontari di Legambiente organizzeranno anche dei monitoraggi nei parchi urbani per

Le grotte ono state riconosciute come Patrimonio mondiale Unesco

“Oggi è una grande giornata per il nostro territorio: le Grotte di Onferno sono state riconosciute come Patrimonio mondiale Unesco. Un riconoscimento che ci dà tantissima soddisfazione e ci porta a soffermarci su quanto sia importante valorizzare le ricchezze ambientali, storiche e culturali della nostra regione. Congratulazioni al Comune di Gemmano, al Comune di San Leo e a tutte e tutti coloro che si sono impegnati per questo significativo risultato”. Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, commenta con entusiasmo la notizia che le Grotte di Onferno a Gemmano e gli Evaporiti di San Leo siano stati iscritti insieme agli altri siti carsici emiliano-romagnoli nei registri del Patrimonio mondiale dell'Umanità UNESCO oggi a Riyad. Il lavoro per questo riconoscimento è durato sette anni con l'impegno di Regione Emilia-Romagna, dell'Assemblea legislativa, del Comune di Gemmano e del Comune di San Leo e dei gestori dei Siti naturali.

Oggi in Arabia Saudita è stato riconosciuto il valore delle Aree carsiche e gessose emiliano romagnole di cui fanno parte i due siti in provincia di Rimini

Oggi mercoledi 20 settembre  diventa una data storica per Gemmano e San Leo. E’ il giorno in cui 21 diplomatici di ogni parte del mondo si sono pronunciati a Riyad (capitale dell’Arabia Saudita) sul riconoscimento alle Grotte di Onferno di Patrimonio mondiale Unesco. Onferno fa parte del sistema delle Aree carsiche e gessose emiliano romagnole, candidate al prestigioso titolo, insieme ad altri siti della provincia di Rimini come alcune grotte presso San Leo. Sono sette infatti i siti interessati nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ravenna: Alta Valle Secchia, Bassa Collina Reggiana, Gessi di Zola Predosa, Gessi Bolognesi, Vena del Gesso Romagnola, Evaporiti di San Leo, Gessi della Romagna Orientale. Sono le “aree carsiche gessose”, un fenomeno, unico, di straordinario valore non solo geologico, ma anche biologico, archeologico, storico e culturale, ora  riconosciuto “Patrimonio mondiale ambientale dell’umanità Unesco”. Dalla preistoria ai giorni nostri, testimonianza suggestiva dell’antica presenza del mare, là dove oggi si erge la catena appenninica. Luoghi già ora ampiamente riconosciuti e protetti anche dal punto di vista ambientale: un’area dall’estensione di 3.680 ettari (che diventano 8.348 considerando anche le fasce “tampone”) che è tutelata da leggi regionali, nazionali e internazionali. Ma dal cui riconoscimento come bene Patrimonio mondiale

La decisione verrà presa da 21 diplomatici del mondo

Mercoledi 20 settembre 2023 potrebbe essere una data storica per Gemmano. E' il giorno in cui 21 diplomatici di ogni parte del mondo si pronunceranno a Riyad (capitale dell'Arabia Saudita) sul riconoscimento alle Grotte di Onferno di Patrimonio mondiale Unesco. Il condizionale è d'obbligo perché sarà necessario il voto favorevole di almeno 14 rappresentanti degli Stati componenti la Commissione internazionale. Noi facciamo parte del sistema delle Aree carsiche e gessose emiliano romagnole, candidate al prestigioso titolo, dove Onferno si presenta, con relazione tecnica positiva, come punto di forza per qualità e interesse del sito. Sette i siti interessati nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ravenna: Alta Valle Secchia, Bassa Collina Reggiana, Gessi di Zola Predosa, Gessi Bolognesi, Vena del Gesso Romagnola, Evaporiti di San Leo, Gessi della Romagna Orientale. Sono le “aree carsiche gessose”, un fenomeno, unico, di straordinario valore non solo geologico, ma anche biologico, archeologico, storico e culturale, ora candidato al riconoscimento di “Patrimonio mondiale ambientale dell’umanità Unesco”. Dalla preistoria ai giorni nostri, testimonianza suggestiva dell’antica presenza del mare, là dove oggi si erge la catena appenninica. Luoghi già ora ampiamente riconosciuti e protetti anche dal punto di vista ambientale: un’area dall’estensione di 3.680 ettari (che diventano 8.348 considerando anche le fasce “tampone”) che è tutelata da

Obiettivo è garantire la sicurezza di chi attraversa i percorsi naturalistici e ciclopedonali

È in pubblicazione l’ordinanza attraverso cui il Comune di Rimini introduce misure mirate a tutelare la pubblica incolumità nelle aree che costeggiano il percorso ciclo-pedonale e storico-naturalistico del fiume Marecchia. L’ordinanza, adottata per la prima volta nel 2018 a seguito delle criticità di pubblica incolumità e sicurezza connesse all’attività venatoria segnalate da cittadini, associazioni e dalle Forze dell’ordine, e stata poi riproposta negli anni successivi e adottata anche da altri comuni della Valmarecchia. Obiettivo: garantire la sicurezza di chi utilizza i percorsi naturalistici e ciclopedonali e di impedire il verificarsi di quegli incidenti registrati in passato, disponendo il divieto di caccia lungo il percorso, per il tratto che interessa il territorio comunale compreso tra la SS 16 e il confine comunale. In particolare, il divieto dell'esercizio venatorio, sia in forma vagante sia con appostamenti temporanei - fatti salvi gli appostamenti fissi regolarmente autorizzati dalla Regione - interessa una fascia di larghezza di cinquanta metri a destra e di cinquanta metri a sinistra del percorso storico naturalistico del Fiume. In tale fascia è inoltre obbligatorio tenere il fucile scarico e nelle zone adiacenti alla fascia di rispetto è inoltre vietato sparare in modo che la traiettoria di tiro attraversi il percorso stesso.