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Il Comune di Rimini aderisce al bando della Regione Emilia Romagna per la promozione di “azioni di sistema per il supporto agli enti locali sui temi della transizione energetica”, che destina contributi ai Comuni per l’attivazione di azioni volte sia ad accrescere la formazione del personale amministrativo sia a potenziare l’informazione ai cittadini su temi come sostenibilità ed economia circolare. Il progetto presentato dal Comune di Rimini e approvato dalla Giunta nell’ultima seduta si sviluppa su due percorsi sinergici - “LAB.T.EC RIMINI e TRANSITION DAYS” - sul tema della transizione energetica ed ecologica come risposta alla crisi climatica e prevede l’attivazione di strumenti di informazione e assistenza delle comunità rispetto all’efficientamento energetico e alla produzione, autoconsumo e condivisione di energie rinnovabili, che rappresenta una delle grandi sfide della contemporaneità. Un progetto significativo anche alla  luce del percorso avviato anche a Rimini verso la creazione delle “comunità energetiche”, un modello  innovativo di produzione e gestione dell’energia che punta alla centralità del cittadino consumatore/produttore. Il LAB.T.EC Rimini proporrà i laboratori divisi per aree urbane, organizzati su due incontri in presenza Il percorso laboratoriale si focalizzerà sul tema dell’energia condivisa, a sostegno dell’attivazione di progetti di Gruppi di autoconsumo collettivo e Comunità Energetiche Rinnovabili. Il

Le postazioni individuate sulla base delle criticità rilevate

È attivo da ieri, mercoledì 13 settembre, il sistema di fototrappole per il controllo sul corretto conferimento dei rifiuti: i tre dispositivi mobili resteranno operativi per un mese nelle adiacenze di altrettante isole ecologiche in cui si verificano più spesso illeciti, per individuare e sanzionare chi conferisce i rifiuti in modo irregolare.   Le fototrappole – che permettono di rilevare in tempo reale i movimenti, scattare foto a colori di giorno e in bianco e nero di notte, anche in caso di assenza totale di illuminazione, nonché alle eventuali targhe rilevate – saranno poi spostate e ricollocate in altre postazioni dove si verificano criticità.   Rispetto alle informazioni rilevate dalle fotocamere, secondo quanto stabilito nell’accordo con l’Amministrazione comunale, Hera è titolare del trattamento dei dati e si avvarrà dell’impresa specializzata Geotech engineering. A cadenza settimanale, i dati verranno estratti e inviati all’Amministrazione comunale per le dovute verifiche su illeciti amministrativi e penali, procedendo eventualmente all’invio delle sanzioni o alla trasmissione dei dati alle autorità competenti.   Il termine di conservazione delle immagini è di sette giorni come stabilito dal Gdpr, mentre i fotogrammi relativi a eventi verbalizzati saranno conservati per 24 mesi dalla data di esportazione del file: in ogni caso, i procedimenti legati al

Sabato 16 settembre alle 12:20 Elisa Isoardi farà tappa al parco Oltremare

Sabato 16 settembre alle 12:20 Elisa Isoardi farà tappa al parco Oltremare Family Experience Park di Riccione, per raccontare su Rai Uno, al pubblico di ‘Linea Verde Life’, quali progetti di ricerca il family experience park sta portando avanti con i ricercatori del CNR-IRBIM di Ancona e del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione UNIVPM. Un focus interessante sugli studi dedicati alla tutela dei delfini in mare e approfondimenti sulle nuove frontiere di comunicazione tra addestratori e tursiopi. Con la collaborazione di Oltremare e dello staff di addestratori e biologi, i ricercatori hanno registrato per oltre 48 ore le emissioni sonore e il comportamento dei delfini presenti nel parco: 5 esemplari di tursiope femmine e 2 maschi. Una raccolta di dati fondamentale che nell’ambito del progetto europeo Life Delfi ha aiutato gli studiosi a progettare innovativi dissuasori acustici, noti come pinger, in grado di ridurre le interazioni fra delfini e l’attività di pesca in mare aperto. I delfini, e in particolare i tursiopi, sono infatti noti per le capacità cognitive e di adattamento alle attività antropiche. Nel corso degli ultimi decenni hanno modificato le proprie abitudini alimentari per sfruttare nuove opportunità di alimentazione, legate alle attività di pesca. I delfini si avvicinano alle

Laura è rimasta circa un anno e mezzo al Centro di Recupero Tartarughe Marine di Riccione

Domani giovedì 14 settembre riprenderà il mare la piccola Laura, rimasta circa un anno e mezzo al Centro di Recupero Tartarughe Marine di Riccione in cura a causa di un problema di carattere neurologico che aveva compromesso l’utilizzo delle pinne anteriori. Laura, arrivata al Centro gestito da Fondazione Cetacea Onlus a marzo 2022 a seguito dall’abbassamento improvviso della temperatura marina che ne aveva causato l’ipotermia, dopo poco tempo aveva manifestato questo problema di paralisi che ne comprometteva la possibilità di una vita autonoma in mare. Dopo un lungo percorso di fisioterapia terminato con un periodo presso la Caletta per la Riabilitazione di Pesaro, un’area recintata in mare dove da anni Fondazione attua dei percorsi per rendere autonome tartarughe marine con problemi motori o altri deficit, Laura ha ripreso l’utilizzo delle pinne anteriori in maniera coordinata e ha dimostrato di poter vivere libera nel suo ambiente naturale, immergersi in profondità, cacciare per nutrirsi.  Il percorso di autonomia di Laura è stato supportato da volontari e sostenitori che sia fattivamente che economicamente hanno contribuito alle spese sostenute e alle attività finalizzate alla sua riabilitazione: non da ultimo essenziale è stato il contributo della “Caletta”, recinzione in mare frutto degli sforzi congiunti di Fondazione

Un sistema di contenitori intelligenti per aumentare quantità e qualità della raccolta differenziata

A Bellaria Igea Marina la raccolta dei rifiuti diventa sempre più comoda, ecologica, ma anche innovativa e rispettosa dell’ambiente: grazie alla collocazione e all’attivazione, nei prossimi giorni, di due nuove postazioni ‘Eco Smarty”, una nel parcheggio di Via Pertini a Igea Marina e una nel parcheggio di via Indro Montanelli. Le Eco Smarty fanno parte del sistema di contenitori intelligenti pensato dal Gruppo Hera per aumentare quantità e qualità della raccolta differenziata. Protette da videocamere e dotate di fotocamere che registrano gli errati conferimenti, le postazioni sono costituite da cinque contenitori per la raccolta di tutte le tipologie di rifiuti: indifferenziato, organico, carta, plastica e vetro. Si tratta di strutture modulari personalizzabili, dotate di sistema di igienizzazione per indifferenziato e organico; igiene che viene favorita anche dall’assenza di maniglie o leve, e quindi dalla possibilità di conferire i rifiuti senza contatto fisico con i contenitori. Sicure, sostenibili e innovative, queste casette hanno dimensioni e caratteristiche particolarmente adatte ai centri storici e alle località turistiche. “Si tratta a Bellaria Igea Marina di un’ulteriore implementazione, dopo l’installazione di postazioni Eco Smarty avvenuta in via Perugia e via Tibullo: strutture per il conferimento molto utilizzate e apprezzate”, spiega l’Assessore all’Ambiente Adele Ceccarelli. “Un servizio prezioso”, continua, “a supporto del sistema

Dal 16 ottobre la raccolta di organico, indifferenziato, carta, plastica/lattine e vetro. Dal 25 ottobre rimozione dei contenitori stradali

Al via il porta a porta anche per tre nuove zone della città. Si parte in via Turchetta, al Ghetto Tomba Nuova e in via Santa Cristina all’altezza della via Grottazza E’ in distribuzione in questi giorni un volantino informativo alle 1400 utenze interessate, mentre dal 25 settembre sarà consegnato il kit completo per il sistema domiciliare integrale, che inizierà il 16 ottobre e prevede la raccolta di organico, indifferenziato, carta, plastica/lattine e vetro. Dal 25 ottobre rimozione dei contenitori stradali   Al via l’attivazione del sistema di raccolta rifiuti “porta a porta” anche per le vie zone Turchetta e Ghetto Tomba Nuova, oltre alla Santa Cristina angolo Grottazza nel comune di Rimini. Prosegue dunque il passaggio al “porta a porta”, voluto dall’Amministrazione comunale per migliorare ulteriormente le prestazioni ambientali e il rispetto dell’ambiente e che permetterà di migliorare il decoro urbano.   Si tratta del sistema domiciliare integrale, che partirà 16 ottobre e prevede la raccolta domiciliare di tutte le tipologie di rifiuti (organico, indifferenziato, carta, plastica/lattine e vetro) attivo già per oltre 20.000 utenze in tutto il comune.   La nuova modalità di raccolta rifiuti coinvolgerà 1.200 utenze nella zona della Via Turchetta che sarà servita da porta a porta integrale “modello residenziale”,

Sono in distribuzione da oggi, lunedì 11 settembre, i calendari per la raccolta domiciliare dei rifiuti porta a porta. A ricevere l’utile calendario e guida saranno 400 famiglie e attività della zona extraurbana di San Giovanni in Marignano. Il nuovo calendario non ha subito modifiche: le frequenze e i giorni di raccolta restano le medesime dello scorso anno. Il servizio rifiuti in questa zona prevede un sistema di raccolta domiciliare integrale, che riguarda tutte le tipologie di rifiuti: indifferenziato, carta/cartone, plastica/lattine e vetro. I turni settimanali di raccolta sono indicati nel calendario consegnato a tutti gli utenti.  Quest’ultimo, in vigore dal 1° ottobre 2023 al 30 novembre 2024, è stato realizzato anche quest’anno in formato tascabile, utilizzabile sia come guida, sia come calendario da parete, all’interno del quale sono riepilogate le linee guida del ‘sistema di raccolta domiciliare dei rifiuti integrale’, il calendario con i giorni di raccolta, i consigli per una migliore raccolta differenziata e per diminuire la produzione di scarti. ​​​​​​​I canali di contatto Hera Per eventuali richieste di chiarimenti è possibile contattare il Servizio Clienti 800.999.500 per le famiglie e 800.999.500 per le attività (numeri verdi gratuiti attivi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18).

Trazione meccanica su quattro alberature, sostituzione del pino caduto e sistemazione del parapetto danneggiato

Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato il progetto e lo stanziamento di risorse per la verifica straordinaria di stabilità degli alberi presenti in via Massani, affacciati sullo Sferisterio, in seguito alla caduta di un pino nei giorni più intensi del maltempo che ha colpito la Romagna nel mese di maggio. Rispetto ai 5mila euro stimati inizialmente, il progetto redatto dai Servizi tecnici comunali prevede una spesa di circa 8.400 euro, che consentirà di effettuare la rimozione della ceppaia rimasta all’interno dell’aiuola dopo la caduta della pianta e la messa a dimora di un nuovo albero d’alto fusto in sostituzione del pino, la sistemazione del tratto di parapetto metallico danneggiato e l’esecuzione di verifiche visive e prove di trazione sui quattro pini rimasti per verificarne la stabilità. Dopo l’approvazione del progetto e lo stanziamento delle risorse, sono in corso le procedure di affidamento dell’intervento a un’impresa specializzata, per poter procedere nel più breve tempo possibile all’esecuzione dell’intervento.

Sparita anche una delle casette per le api "ma il progetto andrà avanti"

In occasione dell’arrivo dei mesi invernali, fondamentali per la svernamento e la riproduzione di api e insetti impollinatori , Futuro Verde, realtà associativa di azione e sensibilizzazione sulla crisi climatica, nei giorni scorsi ha provveduto a effettuare un sopralluogo nella città di Riccione per verificare le condizioni dei Bee hotel, che fanno parte del progetto “ Bee Hotel a Riccione” di Bee Kind e Futuro Verde A.P.S. , patrocinato dal Comune di Riccione. Purtroppo, il sopralluogo ha portato come risultato la scomparsa di una delle tre piccole casette e anche di tutte e tre le targhe esplicative del progetto nei punti sparsi in città. I bee hotel sono stati inaugurati assieme alla cartellonistica lo scorso giugno, in occasione della giornata mondiale dell’ambiente, alla presenza delle classi terze e quarte della scuola primaria Paese dell'I.C. Zavalloni di Riccione. Le casette servono a offrire ospitalità e luogo di svernamento agli insetti impollinatori nei mesi invernali. La scomparsa di una di esse unita a quella delle tre targhe provoca amarezza, ma al contempo volontà e desiderio di proseguire con il progetto di Be Kind e Futuro Verde A.P.S. . Grazie alla donazione a Futuro Verde A.P.S., da parte di Coop Alleanza 3.0, di una casina per

"C'erano altri posti per costruire il capannone senza disastri"

Il Comitato VISERBAPUNTOEACAPO insorge contro il taglio di alberi per costruire la nuova piscina comunale nel parco Don Tonin Bello. "Rimini si candida a Città della Cultura - scrive Marco Gobbi - e poi nella cultura dell'ambiente si comporta in modo da insufficienza. Sui banchi della scuola in ecologia occupa l'ultima fila, quella di chi non sente bene la lezione che ovunque si sta impartendo. Questo cimitero odierno di alberi decennali non lascia tanto spazio alle controprove. Si dirà che verrà rimpiantata altra flora, certo, ma dovremmo aspettare ben 40 anni per avere la stessa grandezza e capacità di produrre ossigeno, specie in questa zona di densità edilizia importante". Ciò premesso, si vene al punto: "Lo sa anche un ripetente che inserire una piscina coperta, ovvero un capannone alto più di 8 metri, in un parco va contro ogni logica di gestione urbanistica ed anche contro il buon senso. Nel territorio riminese sono tante le aree più giuste per inserire una struttura sportiva con attrattiva extracomunale. Qui nessuno afferma che non si può fare la piscina a Viserba, ci sono siti meglio gestibili, anche in relazione alla viabilità, che non avrebbero causato la distruzione del parco Don Tonino Bello". "Ci appelliamo quindi

Circa 50 i residenti presenti all’incontro con l’Amministrazione comunale

Anche il secondo appuntamento di “L’accento sulle frazioni”, che si è svolto ieri (mercoledì 6 settembre) alla scuola Biancaneve di Sant’Ermete ha ottenuto un ottimo riscontro di partecipazione, con circa cinquanta persone presenti alla serata dedicata ai progetti relativi ai laghi Azzurro e Santarini, nonché agli interventi di sicurezza idraulica per la frazione. Dopo l’apertura della sindaca Alice Parma, l’assessore alla Pianificazione urbanistica Filippo Sacchetti ha sottolineato come in nessun’altra parte del territorio comunale siano previsti investimenti per il recupero ambientale e la sicurezza idraulica paragonabili a quelli che interesseranno le frazioni di Sant’Ermete e San Martino dei Mulini. Per i due laghi, in particolare, sono previsti un intervento per il riutilizzo delle acque finanziato con 15 milioni di euro dal Pnrr e due progetti privati pensati per rinaturalizzare e rendere più vivibili i due bacini, nel segno del benessere e della sostenibilità. Una riqualificazione complessiva che, unita al collegamento ciclopedonale in corso di realizzazione, cambierà il volto di Santarcangelo sull'asse monte-mare. In seguito all’introduzione del presidente, Stefano Francia, i tecnici del Consorzio di Bonifica – ingegneri Andrea Cicchetti e Alberto Vanni – hanno illustrato gli interventi di prossima realizzazione per la sicurezza idraulica della frazione e il contrasto alla scarsità d’acqua

"Rafforzare competenze e risorse delle Province e dare più autonomia e risorse ad ARPAE"

RECA - Rete Emergenza Climatica Ambientale chiede il ritiro della delibera della Giunta Regionale 1407 del 7 agosto 2023, dal titolo “Precisazioni in ordine ai compiti e ai contenuti della relazione istruttoria di ARPAE nell'ambito delle istruttorie di ValSAT di piani urbanistici”. "Se è vero che con essa non viene cancellata la VAS-ValSAT prevista dalla LR 24/2017, sicuramente però viene rivisto pesantemente il ruolo di ARPAE nel suo supporto alla attività istruttoria delle Province e della Città metropolitana di Bologna sui procedimenti dei piani urbanistici e territoriali e in particolare sui procedimenti di valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale (ValSAT). Quello che viene infatti modificato è il fatto che il parere di ARPAE non è più “dovuto” e soprattutto diventa oneroso e, se richiesto, dovrà essere oggetto di una specifica convenzione. In più, le stesse Province e la Città metropolitana, non devono più tener conto della valutazione, positiva o negativa, del parere istruttorio di ARPAE. Il rischio reale e concreto è che da domani non ci sarà mai più nessuno che farà valutazioni perché abbiamo le Province che, se va bene, hanno un funzionario che si occupa di queste cose, non hanno più persone competenti per la parte ambientale (che sono finite