Il Museo Archeologico di Verucchio presenta tre esperienze imperdibili con "Il Direttore racconta”. Un viaggio affascinante attraverso le epoche antiche guidato dalla direttrice, Cristina Giovagnetti. Il programma: Domenica 26 gennaio alle ore 10 Genti in movimento sulle strade della storia. Il periodo tra la fine dell’età del bronzo e l’inizio dell’età del ferro mostra grandi cambiamenti e novità sotto molti punti di vista: con l’aiuto dei materiali archeologici rinvenuti negli scavi di Verucchio si ripercorrono quegli anni e gli eventi che hanno fatto nascere il villaggio villanoviano e hanno creato il ricco ceto aristocratico che controllava la via del Marecchia. Domenica 2 febbraio alle ore 10 Le armi, i cavalieri… Villanoviani Come si combatteva 2800 anni fa? Quali erano le risorse del guerriero, quali le sue abilità e le tecniche? Esaminando gli oggetti d’arme restituiti dalle tombe, si scoprono tante curiosità e risorse, insieme alle caratteristiche tecniche di una attività di fabbri fonditori di altissimo livello. Provvedere alle armature era una delle molte capacità artigianali di un villaggio che vedeva gli uomini di rango fregiarsi di questi attributi guerrieri anche solo come segno esterno di potere. Domenica 9 febbraio alle ore 10 Echi di terre lontane Spesso è fonte di stupore conoscere la grande capacità di spostamenti, viaggi e commerci nel mondo preistorico. Si ripercorrono le
L'area archeologica di Rimini, a partire dall'anfiteatro romano, è "un bene di valore culturale per troppo tempo trascurato". Per cui "non era possibile indugiare oltre". Come riferisce l'agenzia DIRE, il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, rispondendo oggi a una interrogazione della parlamentare riccionese di Fratelli d'Italia Beatriz Colombo, aggiorna sullo stato di avanzamento dell'operazione di valorizzazione dell'anfiteatro romano di Rimini, esplicitando l'impegno del ministero per "garantire la piena valorizzazione e fruibilità dell'area archeologica". Area in una "situazione di degrado e incuria". Infatti, spiega Mazzi, "già da tempo" la Soprintendenza ha sollecitato il Comune di Rimini alla "presa in carico di un'organica progettualità volta a valorizzare l'area dell'anfiteatro romano", di cui Palazzo Garampi è proprietario. Garantendo "tutto il sostegno necessario" e sostenendo la necessità di "una prodromica attività di ricerca d'archivio e bibliografica che possa ricostruire in maniera piena e compiuta la storia dell'area". Dallo scorso ottobre, prosegue il sottosegretario, è in corso un confronto tra ministero e Comune per avviare gli approfondimenti archeologici anche nel settore dell'anfiteatro attualmente occupato dal Centro educativo italo-svizzero di Rimini sulle effettive potenzialità dell'area. E alla fine dello scorso anno è stato affidato ad archeologi professionisti il preliminare recupero della documentazione d'archivio. I risultati di questa
Sono anni che scrivo di tutto e di tutti. D’altra parte sono una tuttologo, certamente non all’altezza di Davide Pioggia, ma comunque lui rimarrà il mio allievo. Non ho conosciuto la miseria cantata e scritta benissimo, da quella gran penna komunista, della Grazia Nardi. Il pane nel forno di mio babbo non è mai mancato. Ho avuto la fortuna, alla quale non credo, di grandi preti: don Michele Bertozzi, l’Arcangelo di Santarcangelo e don Oreste Benzi da Sant’Andrea in Casale. Sono andato a scuola dai Salesiani a piazza Tripoli, che rimarrà per sempre piazza Tripoli e nel campo spelacchiato dell’Osar, ho imparato a giocare bene a pallone perché i preti sotto la tonaca, nascondevano anche quello. Prima sono state le Maestre Pie ad imprintarmi, nella casa madre di Coriano. Insomma non potevo sbagliare. Ho avuto alle spalle una famiglia molto tradizionale: nonni, genitori, fratello e anche gli zii che per la ma generazione sono stati importanti. Ho vissuto alla grande, gli anni più belli, quelli dei Beatles e dei Rolling Stones, e a Riccione all’Hotel de la Ville facevo, come tutti, la stagione. Urbino mi ha educato al bello, alla filsosofia della scuola di Francoforte, e alla chitarra di Ivan Graziani al
Domenica 29 dicembre, al Mamì Bistrot di Rivabella, grande serata consacrata all’arte del burlesque. Dalle ore 19, sul palco di via Paolo Toscanelli, saliranno le allieve della “Chez Blanche Burlesque Academy”, una delle più rinomate scuole italiane di burlesque che ha inaugurato a Rimini lo scorso mese di ottobre. Il live-show delle “beginners” - che si esibiranno in una coreografia in chiave natalizia - sarà nobilitato dalla presenza di alcune guest-star, come le celebri perfomer Claire Gatsby, affermata award winner internazionale, e Tuna Tartare, burlesquer pluripremiata per la sua originale genialità. La serata, 15 euro il biglietto d’ingresso con inclusa la prima consumazione (info 366 502 5515), sarà condotta da Nuit Blanche (nome d’arte di Giulia Moser), sangue italo-austriaco, ma residente da sempre a Bologna, una delle performer italiane più premiate: N° 31 nella TOP50 dei migliori artisti di burlesque al mondo, N° 10 nella TOP20 europea e vincitrice dei più prestigiosi festival internazionali. La Chez Blanche Burlesque Academy (Info giulia.nuit.blanche@gmail.com) nasce dalle ceneri della Silk Ribbon Burlesque Academy, che Nuit ha fondato nel 2009 e ha diretto fino al 2020. In questi anni di esperienza ha affinato diverse tecniche di insegnamento, che hanno portato alla formazione di performer vincitori di numerosi premi e riconoscimenti