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Da martedì torna Ciné Camp – Giffoni a Riccione, il campus organizzato in collaborazione con Giffoni Film Festival all’interno del programma di Ciné

Prende il via oggi, sabato 29 giugno, il ricco programma di Ciné in città che trasforma piazzale Ceccarini in un’arena a cielo aperto con proiezioni, film e eventi speciali dedicati al cinema. Dal 2 al 5 luglio torna Ciné Camp – Giffoni a Riccione, il campus organizzato in collaborazione con Giffoni Film Festival all’interno del programma di Ciné n.13. Sabato 29, domenica 30 e lunedì 1 luglio Ciné in città propone alle ore 19 la saga del film d’animazione “Cattivissimo me”. Sabato alle ore 21:30 è in programma il film “50 km all’ora” di Fabio De Luigi con Stefano Accorsi e Alessandro Haber mentre domenica  alle ore 21:30 l’evento speciale Rai Fiction con l’anteprima della serie “Gerri” di Giuseppe Bonito e la partecipazione dell’attore Giulio Beranek. Le proiezioni e gli eventi sono a ingresso libero. Dal 2 al 5 luglio si svolge la quinta edizione di Ciné Camp con un ricco programma dedicato al cinema e denso di attività rivolte a ragazzi e ragazze dai 10 ai 17 anni tra film, laboratori e “meet the star”. Saranno oltre 150 ragazzi e ragazze, provenienti da tutta Italia, che si incontreranno a Riccione per vivere infatti la magia del cinema. Tante le proiezioni

Sabato la regista Martina De Polo sarà presente in sala per incontrare il pubblico prima e dopo il film

Nel fine settimana, presso il Cinema Tiberio di Rimini, verrà proiettato il film Flora (2024) di Martina De Polo, all’interno della Rassegna FICE ACCADDE DOMANI. Sabato 29 giugno, in particolare, la regista Martina De Polo sarà presente in sala per incontrare il pubblico prima e dopo il film. La pellicola racconta la storia di Flora Monti, diventata staffetta partigiana a soli 12 anni, partendo dal momento in cui accettò l'incarico di trasmettere messaggi ai partigiani sull'Appennino tosco-emiliano. Quando nel 1944 arrivarono gli Americani, per lei e la sua famiglia iniziò una nuova avventura che la portò, come sfollata, a rifugiarsi in un luogo sorprendente come Cinecittà. Flora Monti è nata nel 1931 e la sua testimonianza, oggi, ha un valore inestimabile. A raccoglierla è stata l’intuizione della regista Martina De Polo, grazie a una produzione finanziata dalla Regione Emilia Romagna e, per alcuni aspetti della postproduzione, da un crowdfunding che ha manifestato un significativo interesse dal basso, assicurando una base di pubblico dalla quale partire. Questo film è cruciale (e Flora ce lo ricorda) in un periodo storico di revisionismo e di diffusa apatia nei confronti di un passato che potrebbe ripetersi, anche se in forme diverse. La sua è una narrazione che scende nei dettagli

Le Giornate di Cinema fino al 5 luglio trasformano la città nella capitale del cinema italiano

Torna a Riccione, dal 29 giugno al 5 luglio, la 13ma edizione di Ciné - Giornate di Cinema, il più grande evento dell’industria cinematografica, promosso da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), in collaborazione con ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), con la partecipazione di ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema), sostenuto dal MiC, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Emilia-Romagna Film Commission e dal Comune di Riccione, e prodotto da Cineventi. Momento imperdibile di incontro e confronto per l’industria cinematografica, oltre alle convention delle società di distribuzione riservate ai professionisti del settore, Ciné mantiene un'anima festivaliera con anteprime, incontri e appuntamenti rivolti al pubblico e ai giovani. Dal 29 giugno, infatti, Ciné animerà la riviera riccionese con gli eventi di Ciné in Città nell'arena a cielo aperto in Piazzale Ceccarini, mentre CinéCamp – Giffoni a Riccione proporrà un palinsesto speciale per i più giovani, in collaborazione con Giffoni Film Festival.    Le principali società di distribuzione italiane e le major internazionali si riuniscono a Riccione per presentare in anteprima le novità della prossima stagione cinematografica, alla presenza di alcuni dei volti principali del cinema italiano. Dal 2 al 5 luglio il programma business, riservato agli addetti ai lavori, si svolgerà al Palazzo dei Congressi.

In programma anche la premiazione del concorso Giallo in città. La miglior vetrina e la specialità più originale a tema giallo

Dopo la due giorni di full immersion nel mondo di Abel Ferrara e i primi incontri con gli autori a Villa Marconi, il programma del MystFest prosegue con un appuntamento che unisce cinema e musica in collaborazione con Biglia - palchi in pista e il Centro Musica di Modena. Alle 21.30 in piazza 1° Maggio Roberta Sammarelli, storica bassista dei Verdena, e Collettivo Soundtracks 2024 sonorizzano dal vivo il film di Tod Browning The Mystic (USA, 1925).  I cinque musicisti del Collettivo Soundtracks 2024 - Maru Barucco, live electronics, Antonio Maria Rapa, batteria, Lorenzo Saini, violoncello e synth, Alessandro Trabace, violino, Lorenzo Valdesalici, chitarra - guidati sul palco da Roberta Sammarelli, si cimenteranno con un classico del muto americano, pietra miliare del noir, nella versione restaurata e digitalizzata da Criterion a partire da una copia conservata da MGM. Una pellicola esteticamente ricca di spunti interessanti, dalla fotografia alle scene con giochi di luce nel buio che contribuiscono ad aumentare la suspence.  La proiezione è accompagnata dall’audiodescrizione per non vedenti e ipovedenti a cura del Centro Diego Fabbri di Forlì. In apertura di serata è prevista la premiazione del concorso Giallo in città, per la miglior vetrina e la specialità più originale a tema

Il 24 giugno gli sarà consegnato il Premio Pinketts 2024, a seguire la proiezione di due suoi film

Sarà Abel Ferrara ad aprire l’edizione 2024 del MystFest, il festival del giallo e del mistero in programma dal 24 al 29 giugno. Il regista e sceneggiatore statunitense torna a Cattolica dopo esserci stato nel 1991 in concorso con King of New York e con una retrospettiva dei suoi lavori più importanti.  Lunedì 24 giugno (Salone Snaporaz ore 21, ingresso libero con prenotazione su Eventbrite)  Ferrara sarà il protagonista di una serata - evento dedicata alla sua carriera, un incontro in cui il regista dialogherà della sua arte e dei suoi lavori cinematografici con Marco Compiani e Andrea Cardarelli.  Abel Ferrara nasce a New York nel 1951 da padre italo-americano e madre di origine irlandese. Regista, sceneggiatore e attore, i suoi film, ambientati in metropoli notturne e infernali, narrano storie di redenzione, peccato, tradimento e violenza. È autore di culto per il pubblico, i cinefili, la stampa e i festival: provocatorio e spesso controverso e scomodo, ha firmato lavori che hanno segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo come L’angelo della vendetta, il già citato King of New York, Fratelli, Il cattivo tenente, The addiction. A questo appuntamento speciale parteciperà anche l’Associazione Andrea G. Pinketts poiché a Ferrara verrà consegnato il Premio

La scomparsa di Donald Sutherland pochi giorni dalla quella di Anouk Aimée

A pochi giorni dalla scomparsa di Anouk Aimée, la colta e raffinata “Anucchina”, che diede voce e volto ai personaggi di Maddalena ne La dolce vita e di Luisa in 8½, ci lascia “Donaldino”, un altro interprete e testimone di “Fellinia”, l’universo creato dall’immaginazione del regista riminese. Le loro strade si sono incrociate in occasione de Il Casanova. Dino De Laurentiis, il primo produttore del film che poi abbandonò, voleva un divo americano. Si fecero i nomi di Michael Caine, Jack Nicholson, Paul Newman, Robert Redford, fino a Marlon Brando. Fellini pensava invece a un italiano: Gian Maria Volontè, Vittorio Gassman, Alberto Sordi o l’eterno candidato a un ruolo felliniano, poi mai indossato, Ugo Tognazzi. La scelta, come noto, cadde poi sul canadese Donald Sutherland, l’odioso e ferocissimo fascista di Novecento di Bertolucci. A convincere Fellini della scelta, più che le qualità e la proverbiale meticolosità dell’attore, fu probabilmente l’affinità di quel ruolo con il ritratto, appunto da protofascista, che il regista intendeva tracciare dell’avventuriero veneziano. Fu una lavorzione difficile, un film tormentato che mise a dura prova l’attore e il regista. Tra Fellini e Sutherland non fu subito simpatia e lo scontro fu inevitabile: troppo consapevole l’attore per un regista come

Opera prima basata su un soggetto vincitore del prestigioso Premio Solinas nel 2017

Al Cinema Tiberio di Rimini, nell’ambito della rassegna FICE “Accadde domani 2024”, è in programmazione il film Io e il secco (2023) diretto da Gianluca Santoni. Io e il Secco è l’opera prima di Gianluca Santoni basata su un soggetto (vincitore del prestigioso Premio Solinas nel 2017) e una sceneggiatura scritti con Michela Straniero. Denni (con la i) ha dieci anni, un padre violento e una madre che subisce le aggressioni del marito. Il bambino coltiva il desiderio di mettere la mamma in salvo, e quando la sua amica Eva gli racconta di avere un cugino killer a pagamento pensa di aver trovato la soluzione ideale. Dunque Denni avvicina il cugino di Eva, soprannominato il Secco, e lo incarica di fare fuori papà, promettendogli un compenso che il bambino preleva dalla cassaforte del padre. Ma il Secco è solo un piccolo delinquente che ha causato l’incarcerazione del fratello maggiore a causa della sua imbranataggine e vigliaccheria, e dunque non sembra il tipo più adatto a portare a termine l’incarico. Però i soldi gli farebbero comodo, dunque promette il suo aiuto a Denni, e intanto lo mette al riparo dai bulletti del quartiere che gli avevano rubato la bicicletta. Fra i due non può che nascere un

Il film diretto da Oliver Parker è ispirato a fatti realmente accaduti

Da giovedì 20 giugno, presso il Cinema Fulgor di Rimini, è in programmazione il film Fuga in Normandia (2024) diretto da Oliver Parker. La pellicola, ispirata a fatti realmente accaduti, è interpretato da un cast d’eccezione che comprende due mostri sacri come i premi Oscar Michael Caine e Glenda Jackson. La vicenda è ambientata nella città britannica di Dover, celebre località affacciata sul canale della Manica, nel 2014. Bernie Jordan (interpretato da un magistrale Michael Caine) ha quasi novant'anni e un grande sogno: quello di partecipare al 70esimo anniversario dello Sbarco in Normandia, l'evento storico cui l'uomo ha partecipato come giovane recluta in Marina il 6 giugno del 1944. Irene detta Rene (Glenda Jackson), sua moglie da 70 anni, è malata e ricoverata in una casa di cura dove anche Bernie ha deciso di trasferirsi per non stare lontano da lei, anche se lui è ancora abbastanza autonomo e indipendente. Quando scopre di essere arrivato troppo tardi per prenotare il viaggio organizzato dai reduci di Dover intenzionati a partecipare alle celebrazioni del D-Day, Bernie decide di partire da solo, con il benestare di Rene che non avverte il personale della casa di cura affinché non impedisca al marito di realizzare il suo sogno. Durante il viaggio

E’ la prima grande esposizione monografica dedicata al celebre attore a oltre 100 anni dalla nascita

“Ugo di noi. 101 anni di Tognazzi in mostra” è il titolo della esposizione - curata da Marco Dionisi Carducci con la supervisione di Ricky Tognazzi - che sarà ospitata negli eleganti spazi del Grand Hotel di Rimini in occasione degli incontri culturali della “Terrazza della Dolce Vita” condotti da Simona Ventura e Giovanni Terzi. Dal 31 luglio al 15 settembre sarà possibile visitare gratuitamente la prima mostra monografica in onore di uno dei più grandi attori italiani di tutti i tempi: Ugo Tognazzi. Il percorso espositivo è diviso in aree tematiche, dagli esordi teatrali all’esperienza da regista, passando per i 150 film da attore, senza dimenticare le passioni più grandi: il calcio e la cucina. Filo conduttore della mostra è il “Tognazzi pensiero”: la poetica di un autore che ha trovato nutrimento nei rapporti umani, nella satira, nei piaceri della vita, nella denuncia di modelli sociali, economici e sessuali feroci che lo hanno reso artista coraggioso e controcorrente. Il progetto, che si avvale della collaborazione archivistica del Centro Sperimentale di Cinematografica e dell’Istituto Luce si snoda attraverso fotografie, testi, audiovisivi, interviste, aree multimediali ed emozionali, locandine, sceneggiature, diari e oggetti personali, premi (materiale personale inedito e d’archivio). Si pone come strumento in

L’appuntamento estivo dell’industria cinematografica che porta in città anteprime, iniziative speciali e grandi ospiti

Torna a Riccione, dal 29 giugno al 5 luglio, la 13esima edizione di Ciné-Giornate di cinema, il più grande evento dell’industria cinematografica italiana. Oltre alle convention delle società di distribuzione, riservate ai professionisti del settore, Ciné mantiene un'anima di festa con un ricco calendario di anteprime, incontri e appuntamenti rivolti al pubblico e ai giovani. Dal 29 giugno, infatti, la kermesse porterà a Riccione gli eventi di “Ciné in città” nell'arena a cielo aperto in piazzale Ceccarini, mentre “CinéCamp – Giffoni” proporrà un palinsesto speciale per i più giovani. Il programma definitivo sarà svelato nei prossimi giorni. “Ciné è uno degli appuntamenti più attesi del palinsesto della nostra città che unisce intrattenimento, cultura e approfondimento, con un occhio particolare riservato alle nuove generazioni - ha commentato la vicesindaca e assessora alle Politiche giovanili e alla Cultura del Comune di Riccione, Sandra Villa -. Ciné, grazie alle sue numerose iniziative aperte a tutti, si rivolge non solo ai ragazzi, che vengono coinvolti nella valorizzazione della loro creatività, ma anche tutta la città e i suoi ospiti”. Ciné in città: film, eventi e ospiti del cinema italiano per il grande pubblico Dal 29 giugno al 4 luglio, l'arena di piazzale Ceccarini ospiterà ogni sera proiezioni

Anteprima della terza edizione del Festival della Cultura sportiva, in calendario dal 5 all’8 settembre

Torna al cinema Fulgor di Rimini il Festival della Cultura sportiva. Un’anteprima della terza edizione, in calendario dal 5 all’8 settembre di quest’anno, è in programma già per venerdì 14 giugno: alle 20.30 sul grande schermo del Fulgor verrà proiettato “Copa 71”, il documentario sul Mondiale femminile di calcio del 1971. Nonostante si sia trattato in pratica della prima Coppa del Mondo femminile, il torneo è stato in realtà cancellato dalla storia, non riconosciuto dalla FIFA e dalle federazioni calcistiche nazionali. Oggi “Copa 71” gli rende giustizia. È l’agosto 1971. Le nazionali di Inghilterra, Argentina, Messico, Francia, Danimarca e Italia si ritrovano nell’assolato stadio Azteca di Città del Messico. La portata del torneo è monumentale: sponsor sontuosi, ampia copertura televisiva, merchandising a ogni angolo di strada e folle di oltre 100.000 tifosi scatenati che partita dopo partita trasformano il mitico stadio in un inferno. I media sono in adorazione e l’atmosfera evoca i più grandi momenti della storia del calcio internazionale. Ma questo torneo è diverso da tutti i precedenti: in campo sono tutte donne.  Il documentario è stato acclamato nei Festival di Toronto 2023, BFI London 2023, IDFA 2023, Red Sea 2023, CPH:DOX 2024. “Copa 71” è solo uno dei tre

Il progetto ha coinvolto 60 ragazzi della comunità. Il cortometraggio sarà presentato in luglio al Giffoni Film Festival

Si sono chiuse ieri a San Patrignano le riprese del cortometraggio realizzato dai ragazzi e dalle ragazze che hanno partecipato al progetto Sanpa Cine Lab, ideato e portato avanti in comunità dal regista e attore Paolo Ruffini. Cinque giorni intensi di lavoro, da venerdì a martedì, dalla mattina alla sera, a conclusione di un lavoro iniziato a gennaio, dove 28 ragazzi della comunità si sono ritrovati prima a studiare e poi mettere in pratica quanto appreso sulla settima arte, con l’obiettivo finale di dar vita ad un cortometraggio da presentare al Giffoni Film Festival. “Al momento abbiamo due possibili titoli e saranno i ragazzi stessi a scegliere quello definitivo. Ma, titolo a parte, son convinto che il corto sarà molto bello - ha spiegato Paolo Ruffini -. Ho visto dei talenti recitativi e tecnici incredibili. I ragazzi non volevano parlare di dipendenza e di droga, e così hanno scelto di raccontare quattro storie d’amore incrociate, una fra un ragazzo e un cane, una storia d’amore interrotto, con un ragazzo che scrive una lettera alla donna più importante della sua vita, quella di un ragazzo minorenne che non riesce ad amare sé stesso ed una storia d’amore vera fra due ragazzi”.