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Stasera alla Corte degli Agostiniani l’ultima fatica del fondatore del celebre Studio Ghibli

Stasera giovedì 18 luglio, presso la Corte degli Agostiniani di Rimini, verrà proiettato Il ragazzo e l’airone (2023) del maestro Hayao Miyazaki, che si è aggiudicata l’Oscar come Miglior film d’animazione nel 2024. La vicenda è ambientata a Tokyo, nel 1943. Il dodicenne Mahito, protagonista della storia, perde la madre mentre la Guerra imperversa. Il padre si risposa con la sorella della defunta moglie e Mahito si trasferisce con loro in una nuova abitazione isolata nel bosco. Appena giunto nella casa, entra in contatto con un airone cenerino che lo conduce in un mondo fantastico e pieno di misteri… Un film sulla morte e, di conseguenza, sulla vita: così si può riassumere Il ragazzo e l’airone, l’opera con cui Miyazaki è tornato alla regia circa dieci anni dopo Si alza il vento (2013). Ancor più di quel film, fortemente autobiografico, Il ragazzo e l’airone rappresenta il testamento artistico del maestro giapponese, dove si mescolano tutte le sue passioni (le trasformazioni; il viaggio di un giovane alla scoperta di sé) e le sue ossessioni (l’ambientalismo; il tema del volo) creando una straordinaria sinfonia audiovisiva in cui gli splendidi disegni animati danzano con la toccante colonna sonora di Joe Hisaishi. All’origine della storia vi sono elementi

Dopo i successi spagnoli nel calcio nel tennis, si proietta il film che vinse il Golden Globe come miglior film straniero e l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 2003

Stasera lunedì 15 luglio, nella Corte degli Agostiniani di Rimini, verrà proiettato il film Parla con lei – Hable con ella (2002) diretto dal celebre regista spagnolo Pedro Almodóvar, introdotto da Andrea Guerra. Benigno (interpretato da Javier Cámara, attore che ha collaborato più volte anche con il nostro Sorrentino) è un giovane infermiere dal carattere sensibile che si prende cura di Alicia (Leonor Watling), una ragazza in coma da quattro anni. Marco (Dario Grandinetti), invece, è accanto alla sua fidanzata Lydia (Rosario Flores), ormai in stato vegetativo. Le esistenze di questi quattro personaggi si intrecceranno e li condurranno verso un destino imprevedibile… Reduce dal clamoroso successo di critica e di pubblico con Tutto su mia madre (1999), Pedro Almodóvar riesce a combinare la raffinatezza del melodramma classico, la complessità narrativa del postmoderno e lo stile distintivo del grande cinema d'autore, mostrando una straordinaria capacità di sintesi. In Parla con lei gli elementi sono vari: la solitudine, le dinamiche di coppia e persino il cinema stesso, in un mix dove la musica (la voce vellutata di Caetano Veloso e la splendida colonna sonora di Alberto Iglesias) e la danza (le suggestive coreografie di Pina Bausch) arricchiscono una sceneggiatura di estrema puntualità drammaturgica, grazie anche all’aiuto

Proiezione gratuita introdotta da Marco Bertozzi del film tratto dal capolavoro di Gadda "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana"

Stasera giovedì 11 luglio, nella Corte degli Agostiniani di Rimini, verrà proiettato a ingresso gratuito il film Un maledetto imbroglio (1959) diretto da Pietro Germi, introdotto da Marco Bertozzi. La vicenda è ambientata a Roma, negli anni Cinquanta. Il commissario di Polizia Ingravallo (Pietro Germi) indaga su un furto in casa di un collezionista d'arte. Poche ore dopo, nello stesso palazzo, viene uccisa l’aristocratica signora Banducci (Eleonora Rossi Drago). L'indagine di Ingravallo lo porterà a sospettare del marito (Claudio Gora), del cugino della vittima (Franco Fabrizi) e infine della collaboratrice domestica Assuntina (Claudia Cardinale), oltre che di Diomede (Nino Castelnuovo), suo fidanzato. Prendendo ispirazione dal meraviglioso (ma al contempo molto complesso) romanzo Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1957) di Carlo Emilio Gadda, Germi e i suoi sceneggiatori (Alfredo Giannetti e Ennio De Concini) semplificano l'intricatissima trama, danno un volto al colpevole (la cui identità nel libro rimaneva oscura) e spostano soprattutto l'ambientazione dal ventennio fascista alla Roma di fine anni Cinquanta. Si delinea così un ritratto sociale arguto e pungente che utilizza le atmosfere del noir per descrivere un'umanità cruda e rozza, infelice e crudele. Germi assume il ruolo dell'investigatore e condivide il suo punto di vista ironico e distaccato, come un

Il film sarà girato la prossima estate, si cercano 8 attori e attrici anche senza esperienza

Per la realizzazione del film “Piove col sole“, le cui riprese verranno girate a Rimini nell’estate prossima, si cercano 4 attori e 4 attrici (ruolo protagonisti). Non si richiede esperienza pregressa che comunque verrà considerata un plus in fase di selezione. I ruoli ricercati sono i seguenti: Agnese – età scenica 15 anni, corporatura esile, capacità notatorie Laura – età scenica 35/40 anni, personaggio nervoso, stressata Melo – età scenica 20 anni, viso dolce, gentile, preferibilmente occhi chiari Mario – età scenica 40/45 anni, immaturo e impulsivo Carlotta – età scenica 15 anni, corporatura robusta, viso simpatico, accento romagnolo Perla – età scenica 50/60 anni, figura affascinante ed enigmatica, preferibilmente occhi e capelli scuri Filippo – età scenica 17 anni, di bell’aspetto Altiero – età scenica 60/70 anni, ex rock star, capelli lunghi, corporatura preferibilmente asciutta, segaligna Si cercano attori e attrici esclusivamente maggiorenni, ad eccezione dei ragazzi che compiranno la maggior età nel primo semestre 2025 (essendo le riprese del film previste a RIMINI per l’estate 2025). Il film “Piove col sole” sarà diretto da Kristian Gianfreda, già regista di “Solo cose belle” e anche assessore del Cmune di Rimini. Verrà prodotto da Coffee Time FILM. La ricerca è aperta a tutta Italia. La prima fase dei casting per

Aveva 73 anni ed è stato anche giornalista inviato di guerra e scrittore

"Ciao Bruno. Ciao Titta. Non ti dimenticheremo": è il saluto del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad a Bruno Zanin, morto oggi a 73 anni. Aveva interpretato il personaggio di Titta Benzi nell'Anarcord di Federico Fellini e oltre ad attore è stato giornalista e scrittore. Nel 2020 si era rivolto ai riminesi per chiedere un aiuto da fornire a una associazione di volontariato in Bosnia, dove era stato anni prima come inviato di guerra, non senza una nota polemica per non essere stato invitato in occasionedel centenario di Federico Fellini. Nato a Vigonovo, da piccolo frequenta i salesiani, che convincono i suoi genitori a mandarlo a studiare da prete in un collegio di Novi Ligure dapprima e di Canelli poi, dove rimarrà fino alla terza media. Durante quel periodo, quando Bruno ha 13 anni, un missionario abusa di lui: ciò gli provoca un forte trauma e lo convince a non tornare più in collegio a continuare gli studi per diventare sacerdote. Lasciato il collegio, Zanin sperimenta anche il carcere minorile e subito dopo l'ospedale psichiatrico di Brusegana (Padova) per un tentativo di suicidio. Nel 1967 diventa amico di Edward Melcarth, pittore e scultore statunitense ebreo di origine russa che lo prende a vivere

Si comincia dopodomani con il film di Margherita Vicario, Gloria!

Un mese di film sotto le stelle. Prende il via mercoledì 10 luglio per concludersi il 10 agosto, a cura di Approdi, il programma dell’Arena estate all’ex Cinema Apollo di Bellaria Igea-Marina, in via Muggia, nell’area antistante lo storico edificio liberty della zona Cagnona. Dodici appuntamenti concentrati nelle serate del mercoledì e nei fine settimana, selezionati tra i migliori titoli del panorama contemporaneo italiano e internazionale: dal cinema emergente italiano, al cinema d’autore ai blockbuster internazionali.   Si comincia dopodomani con il film rivelazione ed esordio alla regia della cantautrice Margherita Vicario, Gloria!: ambientato in un collegio femminile nella Venezia di fine ‘700, racconta la storia di Teresa, una giovane dal talento visionario, che, insieme a un gruppetto di straordinarie musiciste, scavalca i secoli e sfida i polverosi catafalchi dell’Ancien Régime inventando una musica ribelle, leggera e moderna. [caption id="attachment_475401" align="alignnone" width="470"] Gloria![/caption] Venerdì 12 e sabato 13, sul grande schermo dell’Arena Apollo si potranno invece vedere due capolavori d’autore che hanno segnato la stagione cinematografica di quest’anno: Perfect days di Wim Wenders (12 luglio), riflessione commovente e poetica sulla ricerca della bellezza nel mondo che ci circonda, seguendo il ripetersi quotidiano di un addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo. Mentre la

Da martedì torna Ciné Camp – Giffoni a Riccione, il campus organizzato in collaborazione con Giffoni Film Festival all’interno del programma di Ciné

Prende il via oggi, sabato 29 giugno, il ricco programma di Ciné in città che trasforma piazzale Ceccarini in un’arena a cielo aperto con proiezioni, film e eventi speciali dedicati al cinema. Dal 2 al 5 luglio torna Ciné Camp – Giffoni a Riccione, il campus organizzato in collaborazione con Giffoni Film Festival all’interno del programma di Ciné n.13. Sabato 29, domenica 30 e lunedì 1 luglio Ciné in città propone alle ore 19 la saga del film d’animazione “Cattivissimo me”. Sabato alle ore 21:30 è in programma il film “50 km all’ora” di Fabio De Luigi con Stefano Accorsi e Alessandro Haber mentre domenica  alle ore 21:30 l’evento speciale Rai Fiction con l’anteprima della serie “Gerri” di Giuseppe Bonito e la partecipazione dell’attore Giulio Beranek. Le proiezioni e gli eventi sono a ingresso libero. Dal 2 al 5 luglio si svolge la quinta edizione di Ciné Camp con un ricco programma dedicato al cinema e denso di attività rivolte a ragazzi e ragazze dai 10 ai 17 anni tra film, laboratori e “meet the star”. Saranno oltre 150 ragazzi e ragazze, provenienti da tutta Italia, che si incontreranno a Riccione per vivere infatti la magia del cinema. Tante le proiezioni

Sabato la regista Martina De Polo sarà presente in sala per incontrare il pubblico prima e dopo il film

Nel fine settimana, presso il Cinema Tiberio di Rimini, verrà proiettato il film Flora (2024) di Martina De Polo, all’interno della Rassegna FICE ACCADDE DOMANI. Sabato 29 giugno, in particolare, la regista Martina De Polo sarà presente in sala per incontrare il pubblico prima e dopo il film. La pellicola racconta la storia di Flora Monti, diventata staffetta partigiana a soli 12 anni, partendo dal momento in cui accettò l'incarico di trasmettere messaggi ai partigiani sull'Appennino tosco-emiliano. Quando nel 1944 arrivarono gli Americani, per lei e la sua famiglia iniziò una nuova avventura che la portò, come sfollata, a rifugiarsi in un luogo sorprendente come Cinecittà. Flora Monti è nata nel 1931 e la sua testimonianza, oggi, ha un valore inestimabile. A raccoglierla è stata l’intuizione della regista Martina De Polo, grazie a una produzione finanziata dalla Regione Emilia Romagna e, per alcuni aspetti della postproduzione, da un crowdfunding che ha manifestato un significativo interesse dal basso, assicurando una base di pubblico dalla quale partire. Questo film è cruciale (e Flora ce lo ricorda) in un periodo storico di revisionismo e di diffusa apatia nei confronti di un passato che potrebbe ripetersi, anche se in forme diverse. La sua è una narrazione che scende nei dettagli

Le Giornate di Cinema fino al 5 luglio trasformano la città nella capitale del cinema italiano

Torna a Riccione, dal 29 giugno al 5 luglio, la 13ma edizione di Ciné - Giornate di Cinema, il più grande evento dell’industria cinematografica, promosso da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), in collaborazione con ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici), con la partecipazione di ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema), sostenuto dal MiC, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Emilia-Romagna Film Commission e dal Comune di Riccione, e prodotto da Cineventi. Momento imperdibile di incontro e confronto per l’industria cinematografica, oltre alle convention delle società di distribuzione riservate ai professionisti del settore, Ciné mantiene un'anima festivaliera con anteprime, incontri e appuntamenti rivolti al pubblico e ai giovani. Dal 29 giugno, infatti, Ciné animerà la riviera riccionese con gli eventi di Ciné in Città nell'arena a cielo aperto in Piazzale Ceccarini, mentre CinéCamp – Giffoni a Riccione proporrà un palinsesto speciale per i più giovani, in collaborazione con Giffoni Film Festival.    Le principali società di distribuzione italiane e le major internazionali si riuniscono a Riccione per presentare in anteprima le novità della prossima stagione cinematografica, alla presenza di alcuni dei volti principali del cinema italiano. Dal 2 al 5 luglio il programma business, riservato agli addetti ai lavori, si svolgerà al Palazzo dei Congressi.

In programma anche la premiazione del concorso Giallo in città. La miglior vetrina e la specialità più originale a tema giallo

Dopo la due giorni di full immersion nel mondo di Abel Ferrara e i primi incontri con gli autori a Villa Marconi, il programma del MystFest prosegue con un appuntamento che unisce cinema e musica in collaborazione con Biglia - palchi in pista e il Centro Musica di Modena. Alle 21.30 in piazza 1° Maggio Roberta Sammarelli, storica bassista dei Verdena, e Collettivo Soundtracks 2024 sonorizzano dal vivo il film di Tod Browning The Mystic (USA, 1925).  I cinque musicisti del Collettivo Soundtracks 2024 - Maru Barucco, live electronics, Antonio Maria Rapa, batteria, Lorenzo Saini, violoncello e synth, Alessandro Trabace, violino, Lorenzo Valdesalici, chitarra - guidati sul palco da Roberta Sammarelli, si cimenteranno con un classico del muto americano, pietra miliare del noir, nella versione restaurata e digitalizzata da Criterion a partire da una copia conservata da MGM. Una pellicola esteticamente ricca di spunti interessanti, dalla fotografia alle scene con giochi di luce nel buio che contribuiscono ad aumentare la suspence.  La proiezione è accompagnata dall’audiodescrizione per non vedenti e ipovedenti a cura del Centro Diego Fabbri di Forlì. In apertura di serata è prevista la premiazione del concorso Giallo in città, per la miglior vetrina e la specialità più originale a tema

Il 24 giugno gli sarà consegnato il Premio Pinketts 2024, a seguire la proiezione di due suoi film

Sarà Abel Ferrara ad aprire l’edizione 2024 del MystFest, il festival del giallo e del mistero in programma dal 24 al 29 giugno. Il regista e sceneggiatore statunitense torna a Cattolica dopo esserci stato nel 1991 in concorso con King of New York e con una retrospettiva dei suoi lavori più importanti.  Lunedì 24 giugno (Salone Snaporaz ore 21, ingresso libero con prenotazione su Eventbrite)  Ferrara sarà il protagonista di una serata - evento dedicata alla sua carriera, un incontro in cui il regista dialogherà della sua arte e dei suoi lavori cinematografici con Marco Compiani e Andrea Cardarelli.  Abel Ferrara nasce a New York nel 1951 da padre italo-americano e madre di origine irlandese. Regista, sceneggiatore e attore, i suoi film, ambientati in metropoli notturne e infernali, narrano storie di redenzione, peccato, tradimento e violenza. È autore di culto per il pubblico, i cinefili, la stampa e i festival: provocatorio e spesso controverso e scomodo, ha firmato lavori che hanno segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo come L’angelo della vendetta, il già citato King of New York, Fratelli, Il cattivo tenente, The addiction. A questo appuntamento speciale parteciperà anche l’Associazione Andrea G. Pinketts poiché a Ferrara verrà consegnato il Premio

La scomparsa di Donald Sutherland pochi giorni dalla quella di Anouk Aimée

A pochi giorni dalla scomparsa di Anouk Aimée, la colta e raffinata “Anucchina”, che diede voce e volto ai personaggi di Maddalena ne La dolce vita e di Luisa in 8½, ci lascia “Donaldino”, un altro interprete e testimone di “Fellinia”, l’universo creato dall’immaginazione del regista riminese. Le loro strade si sono incrociate in occasione de Il Casanova. Dino De Laurentiis, il primo produttore del film che poi abbandonò, voleva un divo americano. Si fecero i nomi di Michael Caine, Jack Nicholson, Paul Newman, Robert Redford, fino a Marlon Brando. Fellini pensava invece a un italiano: Gian Maria Volontè, Vittorio Gassman, Alberto Sordi o l’eterno candidato a un ruolo felliniano, poi mai indossato, Ugo Tognazzi. La scelta, come noto, cadde poi sul canadese Donald Sutherland, l’odioso e ferocissimo fascista di Novecento di Bertolucci. A convincere Fellini della scelta, più che le qualità e la proverbiale meticolosità dell’attore, fu probabilmente l’affinità di quel ruolo con il ritratto, appunto da protofascista, che il regista intendeva tracciare dell’avventuriero veneziano. Fu una lavorzione difficile, un film tormentato che mise a dura prova l’attore e il regista. Tra Fellini e Sutherland non fu subito simpatia e lo scontro fu inevitabile: troppo consapevole l’attore per un regista come