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Prevista l’asfaltatura dei tratti di strada ammalorati, l'allestimento di segnaletica, protezioni, e servizi di presidio lungo il percorso

In vista del passaggio della prima tappa (Firenze-Rimini) della 111^ edizione del Tour de France prevista per il prossimo 29 giugno, questa mattina il Prefetto Rosa Maria Padovano ha nuovamente riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per una disamina conclusiva dei principali profili organizzativi inerenti l’ordinario svolgimento della manifestazione sportiva, anche sulla base del lavoro portato avanti dai tavoli tecnici appositamente convocati. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il vice questore vicario, il comandante provinciale dei Carabinieri, un rappresentante del Comando provinciale della Guardia di Finanza, un rappresentante della Gendarmeria della Repubblica di San Marino, il Comandante della Capitaneria di Porto, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, nonché i referenti delle specialità delle Forze dell’Ordine (Roan, Polizia Stradale e Polizia di Frontiera Marittima ed Aerea), dell’Esercito Italiano (7° Aves “Vega”), delle Polizie Locali, i sindaci di San Leo e Talamello, i rappresentanti della Provincia di Rimini, gli assessori dei Comuni di Rimini, Coriano, Novafeltria, i rappresentanti dell'ANAS, del Servizio 118, di Autostrade per l’Italia, del Servizio di Protezione Civile della Repubblica di San Marino, nonché, in collegamento da remoto, il rappresentante di RCS, referente per l’Italia della società francese organizzatrice dell'evento. Nel corso della riunione, sono

Dal 2019, quasi 1200 i servizi svolti dagli agenti Bruce, Jago, Dexter e Pablo che hanno portato all’arresto di 44 persone

Si chiamano Bruce, Jago e Dexter i cani specializzati nella ricerca di sostanze stupefacenti mentre, il più esperto Pablo, è specializzato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Quattro unità cinofile che, da oltre 5 anni, hanno consentito migliaia di risultati e soprattutto maggiore sicurezza per gli agenti: quasi 1200 servizi, a cui se ne devono aggiungere circa 250 come ausilio ai servizi organizzati dalle altre Forze dell’Ordine. L’attività delle quattro unità cinofile, in dotazione alla Polizia Locale di Rimini, dal 2019 viene organizzata con costante continuità, per diverse tipologie di servizio a presidio di tutto il territorio comunale, soprattutto in riferimento alle azioni antidroga. Le unità cinofile dal 2022 sono entrate a far parte del Nucleo Sicurezza Urbana e hanno ormai raggiunto una piena operatività, cambiando drasticamente anche i metodi e alcune tipologie di servizi svolti dalla Polizia Locale. Un impegno che ha consentito anche di continuare, sul campo, il particolare addestramento ricevuto prima del loro ingresso nel Corpo, rivolto sia al cane che al conduttore, raggiungendo ora una professionalità sfruttata e riconosciuta anche dalle altre Forze dell’ordine. Il loro impiego è molto diversificato: si va dai servizi specifici per il contrasto allo spaccio, alle perquisizioni per la ricerca di sostanze stupefacenti, ai

L'aggressione in un distributore di benzina: a un uomo è stata strappa la borsa poi il malvivente ha picchiato i poliziotti

Violenta rapina nella notte tra il 17 e il 18 giugno in zona Celle a Rimini, dove un uomo è stato aggredito da un giovane che prima lo ha afferrato per il collo poi lo ha trascinato in una zona buia di un distributore di benzina per poi rapinarlo della sua borsa, dopo una breve colluttazione. Per la cronaca, la vittima stava aspettando un amico al distributore di benzina, quando è stato avvicinato dal suo rapinatore. Dopo aver dato l'allarme gli agenti di Polizia si sono precipitati sul posto e dopo aver ascoltato le parole della vittima, che aveva cercato di descrivere nei dettagli il suo rapinatore hanno cominciato le ricerche. Poco dopo avevano intravisto poco distante dal luogo dove era accaduto il fatto, un giovane che cercava di nascondersi tra le auto in sosta. Mentre si dirigevano verso di lui, un uomo che corrispondeva appieno alla descrizione prima riportata dalla vittima, questi alla loro vista si dava alla fuga, cercando di dirigersi verso il canale non illuminato del fiume Marecchia. Dopo un breve inseguimento, gli operatori fermavano l’uomo che, nel tentativo di divincolarsi, sferrava calci e pugni all’indirizzo degli agenti, che tuttavia lo assicuravano, riportando comunque delle lesioni personali. Il fermato

Il comandante ha consegnato le ricompense di ordine morale concesse ai militari che si sono distinti in alcune delle principali operazioni di servizio

Nella mattinata di lunedì, il comandante Regionale della Guardia di Finanza dell’Emilia Romagna, Generale di Divisione Ivano Maccani, ha fatto visita al Comando Provinciale di Rimini. Accolto dal comandante Provinciale – Col. t.ST Alessandro Coscarelli, il generale ha incontrato una rappresentanza dei militari in forza ai Reparti dipendenti e alcuni soci delle Sezioni dell’A.N.F.I. di Rimini e Riccione elogiandone l’attaccamento all’Istituzione. Nell’occasione, il generale Maccani ha invitato i finanzieri a continuare nell’importante e meritoria attività svolta a tutela della legalità, esprimendo parole di sincero apprezzamento per l’impegno profuso e per la professionalità dimostrata. Inoltre, ha sottolineato l’importanza che riveste per la collettività e, in particolar modo, per le famiglie in difficoltà, l’azione instancabile della Guardia di Finanza per prevenire e contrastare ogni forma di illecito economico-finanziario, a salvaguardia dei cittadini e delle imprese oneste e rispettose delle regole. L’ufficiale superiore ha quindi consegnato le ricompense di ordine morale dallo stesso concesse ai militari distintisi in alcune delle principali operazioni di servizio concluse di recente. Successivamente, nel corso di un briefing operativo, il comandante Provinciale di Rimini ha illustrato i diversi aspetti caratterizzanti la realtà socio-economica della provincia, l’assetto e le linee d’azione dei Reparti dipendenti, nonché le operazioni di maggior rilevanza in corso di esecuzione. Il

Probabilmente è stato vittima di un malore, saranno svolti esami tossicologici

Un uomo di 42 anni è deceduto nella tarda serata di domenica al Becky bay di Bellaria Igea Marina sotto gli occhi della compagna incinta. Sulle cause del decesso ancora non sono emersi dettagli inequivocabili. In un primo momento si era temuto potesse essersi accasciato in seguito ad un battibecco, circostanza al momento smentita dai carabinieri che stanno facendo accertamenti sul caso. Sono stati disposti esami tossicologici ma ancora non è stato aperto alcun fascicolo in Procura. Molto probabilmente l'uomo è stato vittima di un grave malore. La compagna aveva raccontato che nei momenti precedenti il 42enne si era scatenato in pista, durante il cosidetto "pogo", durante la Bay fest in corso nel locale bellariese sulla spiaggia. Il 42enne era un turista nato a Roma ma che viveva a Como ed era a Rimini in vacanza.

Nessuna nuova svolta per ora, ma continuano le indagini

Si continua ad indagare sulla morte di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a Rimini in via del Ciclamino la sera del 3 ottobre del 2023, con 27 coltellate nel seminterrato del condominio in cui viveva. Dopo l'iscrizione del vicino Louis Dassilva al registro degli indagati non è tempo di nuove svolte nel giallo ma di nuovi interrogatori. Nella mattinata di oggi è stata sentita la nipote della vittima, di 16 anni che la sera del delitto era con la madre Manuela Bianchi e con lo zio Loris, ospite a cena, in un altro appartamento vicino a quello di Pierina. La giovane era già stata sentita in Questura e al centro del colloquio potrebbe esserci stato il ruolo di Loris Bianchi Dal primo racconto reso dalla ragazza alle orecchie degli inquirenti, il pm Daniele Paci e la squadra mobile, era emerso un dettaglio non da poco:  lo zio sarebbe uscito di casa poco dopo alle 22.10 per poi rientrare dopo pochi minuti. Lo stesso del delitto, che avvenne proprio alle 22.10 come risulta dalle registrazioni – solo audio – di una videocamera di sicurezza installata in un box garage nel piano interrato del condominio in cui viveva la vittima a pochi passi dal

Quattro avventori denunciati dopo aver consumato una cena da quasi 400 euro

Finirà con un’inevitabile denuncia il brutto episodio di cui é stato vittima, suo malgrado, il titolare del ristorante “Bell’Aria” sul lungomare Alfonso Pinzon, dove venerdì sera quattro individui, dopo aver consumato una cena stellata, sono scappati senza pagare il conto: “Sono piombati nel locale senza prenotazione - spiega Nicola Calò - ed hanno insistito per avere un tavolo. Io mi trovavo al ristorante Alice e mia moglie, dopo diverse insistenze, li ha fatti accomodare. Erano quattro giovani, italiani, vestiti in maniera piuttosto trasandata, e subito hanno cominciato ad ordinare i piatti più costosi: dal plateau Royal di Crudità fino ai nostri dessert, il tutto accompagnato da due bottiglie di Cremant Rosée per un conto finale di 388 euro. Al momento di pagare, l’operazione al Pos non é andata a buon fine e, a quel punto, uno di loro si é offerto di pagare con un bonifico istantaneo. In realtà, dall’analisi della ricevuta bancaria, ci siamo subito accorti che aveva fatto un semplice bonifico ordinario che poi, ovviamente, ha subito annullato". "A quel punto - prosegue il titolare -  appurato che i soldi non erano arrivati sul conto, mi sono precipitato al ristorante dove ho iniziato un’accesa discussione. Poiché non avevano intenzione

Nel fine settimana anche due denunce a piede libero e tre patenti ritirate per alcol

Nel corso del fine settimana appena trascorso, i Carabinieri della Compagnia di Riccione hanno potenziato la propria presenza sul territorio della Perla Verde e hanno dato luogo ad una serie di servizi specifici, dedicati alla prevenzione e al contrasto dei reati contro il patrimonio e contro la persona. "L’aumento di turisti in città, registrato in questi giorni con l’approssimarsi della stagione estiva, determina una condizione potenziale di incremento dei fenomeni di microcriminalità", avverte l'Arma. I militari hanno pertanto intensificato le pattuglie, svolgendo servizi mirati di controllo alla stazione ferroviaria di Riccione - per identificare soprattutto i giovanissimi in arrivo in città - e predisponendo pattuglie a piedi lungo i viali principali del centro della movida riccionese e  aprendo il presidio di piazzale Ceccarini, oltre, ovviamente, a proseguire le consuete perlustrazioni del territorio. Nel corso di questi servizi,  nella notte tra sabato e domenica, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza dell’ipotesi di reato di rapina, un nordafricano appena diciottenne. Il giovane, infatti, è indiziato di essersi fatto consegnare, sotto minaccia di un coltello, una sigaretta elettronica da un turista ventenne che transitava in piazzale Roma. All’arrivo dei Carabinieri della Stazione di Riccione, l’uomo, pur essendosi disfatto dell’arma che è stata comunque rinvenuta in

Una quarantenne era riuscita ad allertare i soccorsi senza tuttavia poter comunicare la posizione esatta

Hanno trascorso due ore in mare dopo che lo loro barca a vela aveva "scuffiato" durante una manovra di strambata e si sono salvati dopo l'intervento di una motovedetta e di un battello veloce della Capitaneria di Porto. La manovra era stata complicata raffiche di vento che ieri pomeriggio andavano dai 19 ai 25 nodi, quindi 50-60 chilometri orari. Lo sono tre amici, un 36enne, un 56 enne e una 40enne di Riccione, che nel primo pomeriggio di ieri erano usciti in mare partendo dal porto della Perla con una piccola imbarcazione lunga non più di 7 metri. Inormo alle 18 quando si trovavano in linea d'aria a due miglia dalla Colonia Bolognese, tra Rimini e Riccione, la barca si è ribaltata,. Gli sportelli dei gavoni, che di norma possono contenere acqua per la zavorra, in quel momento erano aperti e la barca ha iniziato rapidamente a imbarcare acqua. In cinque minuti è andata a picco e i tre si sono ritrovati in balia del mare. La quarantenne è stata abile a chiamare subito i soccorsi, senza tuttavia riuscire a comunicare la posizione esatta. In due ore la Capitaneria li ha trovati setacciando la zona e riportati poi sulla terraferma. I tre amici

Presso Secchiano l'uomo è stato sbalzato violentemente sull’asfalto, inutili gli sforzi del 118

Tragedia della strada questa mattina sulla Marecchiese. A perdere la vita di un motociclista di 62 anni,  M.G. residente in Alta Valmarecchia. L'incidente fatale è avvenuto nei pressi di Secchiano, intorno alle 7 del mattino. La vittima era in sella a una Ducati Multistrada e stava percorrendo la Sp258 in direzione monte. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, all'ingresso dell'abitato, da una strada laterale è sbucata una Fiat Panda. Il motociclista, trovandosi improvvisamente davanti l'utilitaria, non ha potuto evitare lo schianto. L'impatto è stato tremendo: il 62enne è stato sbalzato dalla moto di grossa cilindrata, finendo violentemente sull'asfalto. I primi soccorritori del 118, giunti sul luogo dell'incidente, hanno immediatamente compreso la gravità della situazione. Nonostante i tentativi di rianimazione, le condizioni del motociclista si sono rivelate troppo gravi e il medico non ha potuto far altro che dichiararne il decesso. Per i rilievi di rito e per ricostruire con esattezza la dinamica del sinistro, sul posto sono intervenuti i carabinieri di Novafeltria. A causa dell'incidente, la Marecchiese è stata temporaneamente chiusa al traffico, causando disagi alla circolazione.  

Minacciava le vittime con una pistola giocattolo

Un 48enne siciliano domiciliato in un residence a Rimini, è stato arrestato dai Carabinieri per quattro rapine avvenute tra le 22 e l’una di notte dal 19 al 30 maggio e dal 7 al 9giugno sul lungomare di Viserba. Le vittime sono tre donne ed un uomo. Le rapine avvenivano tutte nello stesso modo: in sella alla sua bicicletta, intercettava altre persone in sella a una bici, tagliava loro la strada e le minacciava con una pistola giocattolo. L’indagato ha rapinato i malcapitati di borse, zaini, portafogli e smartphone. Le indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura si concentrate proprio sulla bicicletta che non era di tipo “normale”. Infatti aveva due colori. Una volta individuato il sospettato è stato possibile al suo domicilio con un meticoloso pedinamento da parte dei Carabinieri. Le immagini delle telecamere e il riconoscimento da parte delle vittime hanno permesso ai Carabinieri di stringere il cerchio: l’attività di perquisizione nella stanza di residence ha permesso di rivenire la bicicletta e indumenti compatibili con quelli indossati dal rapinatore immortalato dalle telecamere. Nella mattinata di venerdì (14 giugno) è scattato il provvedimento di fermo da parte della procura eseguito dai Carabinieri. Il 48enne, difeso dagli avvocato Thomas Coppola e Mirko

All'origine del rogo ci sarebbe un cortocircuito ad un'asciugatrice

Momenti di paura all’hotel Concordia di Miramare, dove per cause in corso di accertamento si è sviluppato un incendio nella area adibita alla lavanderia al sesto piano dell’hotel verso le 0,40 di sabato. Molto probabilmente una asciugatrice è andata in corto circuito ed ha provocato l’inizio dell’incendio. Nell’hotel vi erano 139 persone. Sono scattati subito gli allarmi antincendio, il personale ha fatto evacuare l’albergo in modo ordinato e senza scene di panico. Mentre il personale controllava l’incendio con gli estintori in attesa dei Vigili del fuoco. I soccorsi sono arrivati nel giro di pochi minuti. Vigili del fuoco, mezzi del 118 e forze dell’ordine. L’incendio è stato spento nel giro di due ore. Verso le tre di notte gli ospiti dell’hotel hanno fatto rientro nelle loro camere. I danni si sono limitati ai locali della lavanderia ed altre stanze per il personale. I sanitari del 118 che hanno prestato soccorso a tre dipendenti delle struttura rimasti lievemente intossicati dal fumo per essere intervenuti nel locale lavanderia