Archive

Weekend di lavoro intenso per la Polizia, su tutti i fronti

Nelle prime ore del pomeriggio di domenica una volante della Polizia di Stato ha intercettato un veicolo con tre soggetti a bordo che si aggirava in maniera sospetta nei pressi delle proprietà in zona Santa Cristina. I soggetti, alla vista dei poliziotti, si davano alla fuga, innescando un inseguimento prima in auto, poi a piedi per i campi. Due di questi venivano raggiunti, bloccati ed arrestati. La Polizia Ferroviaria ha invece rintracciato e arrestato un cittadino polacco colpito da un mandato di cattura europeo, emesso dall’ Autorità Giudiziaria del paese di origine, a seguito di diversi reati contro il patrimonio per i quali era latitante da quasi 9 anni. Gli agenti delle Volanti eseguivano un arresto in flagranza di reato di un soggetto che, all’interno di un negozio del centro commerciale “Le Befane”, aveva asportato articoli sportivi. Gli agenti della Squadra Mobile, a seguito del monitoraggio delle attività illecite di spaccio di sostanze stupefacenti in zona mare, nella giornata di venerdì, assicuravano alla Giustizia un soggetto peruviano, in possesso di diverse dosi di marijuana e denaro contante, che veniva sequestrato in quanto provento dell’attività di spaccio. La Polizia Stradale ha svolto un servizio mirato contro le “stragi del sabato sera” in località Riccione, controllando

Mani legate ai Comuni, più potere ai prefetti e norme più stringenti su limiti e segnali di avviso

La stretta sugli autovelox sta per diventare legge. Il decreto, che introduce lo stop ai dispositivi di rilevazione della velocità nelle strade in cui il limite è inferiore a 50 km/h, verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale domani (28maggio). La stretta riguarderà innanzitutto i Comuni perché con l'entrata in vigore del decreto  spetterà ai prefetti decidere dove collocare gli autovelox. Le amministrazioni locali dunque non potranno più beneficiare dell'autonomia finora esercitata, ma dovranno coordinarsi con la prefettura anche nel caso dei cosiddetti "dispositivi mobili", ovvero quelli generalmente montati su treppiedi e utilizzati dalla polizia locale. Non solo, i Comuni saranno tenuti a fornire un'adeguata dimostrazione della necessità di posizionare un nuovo autovelox su una determinata strada. Nella documentazione da allegare alle Prefetture infatti, le amministrazioni locali dovranno attestare che in quel tratto stradale il tasso di incidenti è particolarmente elevato e che la causa principale dei sinistri risulta imputabile all'alta velocità. Gli occhi elettronici inoltre non potranno essere più collocati su qualunque strada. Il decreto introduce lo stop agli autovelox nei centri abitati in cui i limite è inferiore ai 50 km/h. Al di fuori delle città invece, le nuove norme proibiranno di posizionare i dispositivi su quei tratti in cui il limite

Cattolica non c’è pace per gli stabilimenti balneari. Dopo la devastazione il 18maggio scorso al bagno 84, poche sere fa un gruppo di ragazzini ha devastato il bagno 76. La denuncia arriva dallo stesso titolare del bagno, Lorenzo Ercoles che pubblica sulla sua pagina Fb (“Le Patacate del Lorenz) un video con i danni subiti e commenta: “Una desolazione spiazzante, una furia ingiustificata, immotivata e la sensazione di impunità. Una generazione impazzita, come un'orda di barbari. Ercoles era passato a vedere il bagno dopo una cena con amici. Li ha trovato il gruppo di ragazzini che, senza un motivo si scagliati contro ombrelloni e sdrai con l’obiettivo di fare più danni possibile. Ercoles che ha chiamato i Carabinieri ma il gruppo si è dato alla fuga. Il video con il commento del bagnino Ercoles

Non si esclude che siano stati prelevati da un'area archeologica

Un turista di Rimini in partenza da Olbia per Livorno è stato segnalato alla sezione operativa territoriale dell’Agenzia delle Dogane. Aveva nel bagagliaio dell'auto una ventina di sassi di grandi dimensioni (nell'immagine in apertura) prelevati durante un soggiorno nell'isola. Non si esclude, come nel caso di qualche giorno fa, che alcune pietre, per la particolare conformazione, siano state prelevate da aree archeologiche. Non è a prima volta che accadono fatti del genere. Per lo stesso motivo l'8 maggio scorso era toccato a una coppia di turisti toscani a essere bloccati al momento dell'imbarco sul traghetto in partenza da Olbia per Livorno: anche loro avevano il bagagliao dell'auto pieno di sassi, in quel caso prelevati dalla zna di Fordongianus, nota fin dall'epoca romana per le sue terme.

La procura ha anche chiesto lo smantellamento della passerella

Uso non conforme di bene storico e danneggiamento di bene pubblico sono le accuse nei confronti di due funzionari del Comune di Rimini e di un dirigente della Soprintendenza di Ravenna a processo per i lavori alla passerella al Ponte di Tiberio. Per la Procura della Repubblica la realizzazione della passerella pedonale al Ponte di Tiberio, ad opera del Comune di Rimini, danneggiò irreparabilmente le mura medievali e malatestiane. Sotto accusa i 90 buchi, del diametro di mezzo metro ciascuno, praticati nelle antiche mura per ancorare la passerella. La Soprintendenza diede il via libera ai lavori, sorvegliando costantemente il cantiere. Ma per la a Procura, occorreva l’ok del ministero prima di avviare il cantiere. Secondo la pubblica accusa un danno tuttora esistente e che continua a produrre effetti. Il pubblico ministero aveva contestato, durante il rpocesso, anche l'accusa di danneggiamento di bene pubblico e storico ai quattro impuntati Vincenzo Napoli l'allora funzionario incaricato della Soprintendenza di Ravenna di valutare il progetto del Comune di Rimini e la regolare realizzazione di questo, l'allora responsabile del procedimento Daniele Fabbri e il direttore dei lavori Federico Pozzi entrambi per il Comune di Rimini, più il legale rappresentante della ditta esecutrice, Antonio Petrone. Quest'ultima accusa è servita

Nato a Urbino e residente a Saludecio, fra le colonne del Summer Pride, aveva animato le notti della riviera e mezza Europa

Se n'è andato a 64 anni Claudio Tempesta, storico dj che aveva animato le notti più trendy d'Europa fin dal 1976; una lunga malattia non gli ha dato scampo. Nato a Urbino e residente a Saludecio , iniziò ad esibirsi nel 1976 nei locali fra Romagna e Marche. Nel 1980 si era trasferito a Roma per frequentare l’Accademia di Costume e Moda. Ma intanto passava dalle consolle del Joy di Madrid, Taboo ed Heavendi Londra, Le Bain Douche e Rex Club di Parigi, Le Subway di Nizza. In riviera fu resident deejay della Baia Imperiale di Gabicce dall'87 all'89; al Bikini e all'Insomnia di Cattolica; al Barcelona, Ripa Discoscesa, Io Street Club di Rimini; al Peter Pan, Pascià e New Jimmy di Riccione; alla Villa delle Rose di Misano. E ancora, allo Skorpio, Club 83, Q Club, Makkia Disco Club di Urbino; all'Empyre di Forlì; al Club dei 99 di Gradara; al Made in Bo e La Vie en Rose di Bologna; Crisco e Meccanò di Firenze; nonchè curatore del Dj Set ai live dei Baustelle. Era stato anche producer con le etichette  REBELABEL e TEMPESTA RECORDS, presente su altre labels tra cui 9 Records, Clatch Records, PP Music Rec. Lo ricorda con

La Polizia ha fermato un cittadino durante i controlli: l'uomo aveva precedenti anche per lesioni e rapina

Durante i controlli congiunti tra le forze di Polizia, l’attenzione si è concentrata in particolare su luoghi potenzialmente frequentati da pregiudicati, identificando circa 150 persone. Tra queste, il personale della Questura decideva di sottoporre a controllo un gruppo di sei individui particolarmente sospetti. Dall’accertamento emergeva che, uno di questi, un cittadino rumeno, risultava già conosciuto alle forze di Polizia, in merito a numerosi reati compiuti quali: sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione nei confronti della compagna, pretendendo dalla stessa, somme di denaro derivanti dall’attività di prostituzione, maltrattamenti contro familiari, in quanto per diverso tempo umiliava, minacciava e picchiava la compagna, provocandole ansia, lesioni personali e rapina. Per tali reati, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini aveva emesso un ordine di carcerazione. Pertanto, lo stesso veniva accompagnato in Questura e, successivamente, tradotto presso la casa circondariale di Rimini per espiare la pena di tre anni e tre mesi di reclusione.

Un 47enne aveva perso la vita nel 2022 presso il supermercato Diamante, il tribunale di Rimini ha respinto anche la richiesta di risarcimento dei famigliari

Un 65enne di Pesaro, legale rappresentante del supermercato Diamante di Cattolica, era finito sotto processo per la morte di un uono, travolto dai bancali depositati nel cortile mentre tentava di rubare un bottiglietta d'acqua. Ma il tribunale di Rimini lo ha assolto "perché il fatto non sussiste". Spiega il suo difensore, avvocato Gian Paolo Colosimo: "Dal dispositivo, le cui motivazioni verranno emesse nel termine di giorni 90, si coglie come il giudicante abbia svolto operosa applicazione dei principi delineati dalla giurisprudenza penale attuale, con particolare riguardo alla pronuncia emessa nel giudizio di Cassazione inerente la c.d. "strage di Viareggio", ritenendo non sussistente il fatto nella sua materialità per assenza di nesso causale tra le condotte astrattamente riferibili alla gestione del responsabile aziendale imputato e l'evento luttuoso, avendo la vittima attivato - per volontario e autonomo fatto proprio - un comportamento eccentrico rispetto all'area di rischio riferibile all'attività di impresa. In altri termini, dell’infortunio non risponde il garante datoriale della sicurezza laddove il terzo - come nella vicenda di specie, in cui è stato asportato un quantitativo di acqua minerale pari a un/terzo della superficie di appoggio del bancale (del peso complessivo di circa una tonnellata) - abbia posto in essere

Una donna albanese di 31 anni, residente a Rimini con regolare permesso di soggiorno è stata denunciata per ricettazione dalla Guardia di Finanza. Durante un normale appostamento fuori del casello di Rimini Nord ai finanzieri ha destato sospetto un uomo che si è avvicinato ad una Mercedes, con in mano una grossa borsa che consegnato alla donna alla guida dell’auto. Dopo questo passaggio l'albanese ha messo in moto si è allontanata dalla piazzola di sosta. Un viaggio corto perché l’auto è stata fermata dopo pochi metri da una pattuglia della Guardia di Finanza che avevano seguito lo scambio. Immediata la richiesta di vedere il contenuto della borsa che era appoggiata sul sedile posteriore. All’interno vi erano 240 mila euro in contanti confezionati con vari tagli, da 20 a 200 euro. La donna non ha risposto alle domande e non ha reso nessuna spiegazione sull’origine di tanto contante. La valigetta con il contante è stato sequestrato. L’albanese è difesa dall’avvocato Massimiliano Orrù. Sono in corso accertamenti sulla provenienza delle banconote. La donna lavora in una ditta di autonoleggio ed ha una situazione economica molto modesta.

Un 32enne è stato colpito al volto da una scheggia metallica, ricoverato all'ospedale "Bufalini" di Cesena

Un operaio di 32 anni, originario della Campania, è stato trasportato d'urgenza in eliambulanza all'ospedale "Bufalini" di Cesena dopo aver subito un grave trauma facciale. L'incidente è avvenuto nella tarda mattinata di giovedì, mentre l'uomo era impegnato in lavori lungo la linea ferroviaria tra le stazioni di Rimini e Santarcangelo. Secondo i primi riscontri, l'incidente si è verificato intorno alle 11.30. L'operaio, insieme a una squadra di addetti, stava lavorando in un cantiere di Rfi nella stazione ferroviaria. Mentre era intento alla manutenzione di un mezzo pesante, un pneumatico è esploso per cause ancora da accertare. L'esplosione ha scagliato una scheggia mteallica di un cerchione che ha colpito l'operaio al volto. I colleghi hanno immediatamente prestato soccorso e allertato i servizi di emergenza. I sanitari del 118, valutata la gravità della situazione, hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza da Ravenna. L'operaio è stato stabilizzato sul posto e successivamente trasportato al nosocomio cesenate, dove i medici si sono riservati la prognosi. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri e il personale della Medicina del Lavoro per indagare sulla dinamica esatta dell'accaduto e verificare eventuali responsabilità.

I Carabinieri della forestale, polizia locale, tecnici dell Asl e Capitaneria di Porto durante un controllo in un ristorante di Rimini Nord hanno posto sotto sequestro 70 chili di pesce con una multa di 2mila euro. Durante il controllo infatti, sono state riscontrate la presenza di pesce non tracciato, pronto a essere servito alla clientela, e gravi carenze igienico sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, oltre all'inadeguatezza delle procedure di autocontrollo basate su sistema HACCP I controlli hanno individuato anche un dipendente che lavorava in nero. E’ stato anche riscontrato la mancanza dei prezzi su alcuni prodotti preconfezionati e in vendita per il pubblico

Un 40enne trovato con serra casalinga di marijuana

Nella serata del 22 maggio i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Rimini hanno proceduto all’arresto in flagranza per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, di un giovane di origine nordafricana. Il medesimo veniva notato, in zona litoranea di Miramare, raccogliere un oggetto abbastanza voluminoso occultato tra alcune piante e metterlo repentinamente nella tasca sinistra della tuta da ginnastica che indossava, dopo di che veniva affiancato da un altro giovane ed insieme proseguivano verso la spiaggia. I militari procedevano quindi al controllo dei due giovani, all’esito del quale, nella tasca sinistra della tuta da ginnastica del primo soggetto notato, veniva rinvenuto un panetto aperto di sostanza stupefacente del tipo hashish dal peso di 94,47 grammi, confezionato in cellophane trasparente con sopra l’adesivo di una fotografia del defunto ex calciatore Diego Maradona, conservato in un sacchetto grigio dei rifiuti. Il controllo sul secondo giovane conduceva a ritenerlo totalmente estraneo in ordine a quanto rinvenuto. Notiziato il Pubblico Ministero di turno ed espletate le formalità di rito il giovane veniva dichiarato in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Rimini, in attesa di essere sottoposto al rito per direttissima che sarà celebrato