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S è sentita male nel parcheggio di un centro commerciale, ricoverata d'urgenza al pronto soccorso

Una quindicenne albanese è stata soccorsa mercoledì scorso dopo essersi ritrovata in gravi condizioni nel parcheggio del centro commerciale 'Le Befane' a Rimini, dove era arrivata dopo aver saltato la scuola in compagnia di alcuni amici. Secondo quanto emerso, la giovane ha ingerito una quantità eccessiva di superalcolici, finendo al limite del coma etilico. Gli operatori del 118 sono stati allertati dalla presenza di una ragazzina che non riusciva a reggersi in piedi e hanno prontamente trasportato la giovane al pronto soccorso dell'ospedale 'Infermi'. Qui i medici hanno dovuto trattare la paziente con urgenza per farle passare l'ubriachezza e valutare le condizioni di salute della paziente. Contemporaneamente, gli agenti di polizia dell'ospedale hanno contattato i genitori della 15enne per informarli sulla situazione. Dopo alcune ore di trattamento medico, la ragazza è fortunatamente uscita dallo stato di ubriachezza ed è stata dimessa per fare ritorno a casa. La giovane, insieme ad alcuni amici, era stata vista nel piazzale esterno del centro commerciale, dove avevano iniziato a bere. La ragazza ha esagerato con le bevande alcoliche, rendendo necessario l'intervento dell'ambulanza per evitare conseguenze più gravi. L'episodio è stato segnalato ai servizi sociali,    

Misure cautelari per altre otto persone: sono tutti professionisti del fitness

“I militari del Reparto Operativo del comando carabinieri per la Tutela della Salute, all’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della repubblica di Rimini – fanno sapere in una nota i carabinieri Nas –  hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di 11 misure cautelari personali (3 custodie cautelari in carcere e 8 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria), emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale, nei confronti di altrettante persone gravemente indiziate, a vario titolo,  di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente (in larga parte nandrolone, steroide anabolizzante inserito nella Tab. I del DPR 309/90), importazione dall’estero di sostanze dannose per la salute pubblica, ed autoriciclaggio. Tra gli indagati figurano professionisti del mondo del fitness (in particolare del body building) e della nutrizione, gestori di palestre e di esercizi commerciali specializzati nell’integrazione alimentare. L’attività investigativa ha avuto il suo avvio nel giugno del 2021, quando, su segnalazione dell’Agenzia delle Dogane, era stata individuata una spedizione contenente ingenti quantitativi di sostanze anabolizzanti ed ha visto la collaborazione, durante il suo svolgimento, anche del Corpo della Gendarmeria di San Marino. L’operazione, nel suo complesso, ha consentito di disarticolare un’organizzazione strutturata, con base a San Marino,

Nel processo il difensore ha sostenuto che la donna avrebbe tentato di aprire una partita IVA ma invano

Un'escort di lusso di nazionalità ungherese, attualmente residente negli Emirati Arabi, è al centro di un processo presso il tribunale monocratico di Rimini per omessa dichiarazione dei redditi e di IVA, relative a un periodo che va dal 2010 al 2014. La donna, che all'epoca risiedeva a Riccione e operava prevalentemente sulla Riviera con clienti altolocati, è accusata di aver accumulato un patrimonio di oltre 5 milioni di euro, eludendo il Fisco. Secondo quanto emerso durante l'indagine della Guardia di Finanza di Rimini, la escort avrebbe trasferito il denaro prima a San Marino, poi nel Principato di Monaco, per poi depositarlo su un conto corrente a Dubai, dove attualmente risiede da alcuni anni. Il processo si è svolto in assenza dell'imputata, che attualmente vive negli Emirati Arabi e non ha intenzione di spostarsi. Tuttavia, il suo difensore, l'avvocato Stefano Caroli, ha difeso la cliente chiedendo l'assoluzione, sostenendo che durante l'indagine siano state violate alcune norme procedurali che avrebbero compromesso il diritto di difesa della donna. La escort, nel corso del processo, ha sempre sostenuto di aver cercato di aprire una partita IVA per dichiarare i suoi guadagni, ma che le sue attività professionali non sono riconosciute dallo Stato italiano. Il procedimento giudiziario è stato

Raccolte oltre mille firme per potenziare i medici di base

Il Comitato Padulli ha promosso una raccolta di firme per potenziare il servizio di medicina di base nella zona. Troppo pochi due medici di famiglia per un quartiere in crescita di popolazione. L'appello all'Ausl Romagna e l'impegno a proseguire la protesta in mancanza di risposte. "Dopo la recente protesta del medico di Famiglia dott Camillini che appese un cartello (file dal medico, lui mette cartello: “Troppi pazienti, lamentatevi con l’Ausl”) Il Comitato in poche settimane ha raccolto 1100 firme di Cittadini infuriati perché stanchi di ore e ore di Fila e di attese. Con soli due Medici e' impossibile gestire migliaia di pazienti perché i Medici coprono un territorio molto vasto e diventa una impresa farsi visitare dal proprio medico di Famiglia. Ieri ho inviato la lettera alla AUSL Romagna di Rimini per far conoscere il disagio dei Cittadini del Quartiere Qual'ora fossimo inascoltati le proteste dei Cittadini che ora avvengono davanti alle salette dei Medici situata dietro la Farmacia San Gaudenzio in via Marecchiese le sposteremo sulle via della Città." Il presidente del Comitato Quartiere Padulli ing Turci Andrea

L'allarme della Regione che ha denunciato i messaggi fake alla Polizia postale: "Non cliccare, cercano solo di estorcere soldi o rubare identità"

Attenzione, i post che stanno circolando sui social network da circa una settimana su Facebook e che promettono abbonamenti gratuiti per bus o treni regionali per tutti i residenti dell’Emilia- Romagna, sono una truffa. Si tratta di una falsa campagna di comunicazione “Mi muovo” lanciata sulla piattaforma Meta da profili falsi per ottenere soldi o rubare l’identità dei cittadini. [caption id="attachment_466065" align="aligncenter" width="828"] Uno dei falsi messaggi che circolano sui social[/caption] Lo sottolinea la Regione che, in seguito alle numerose segnalazioni pervenute a Tper e all’Urp regionale a partire dal 30 aprile scorso, ha segnalato la frode alla Polizia postale e a Meta per individuare i responsabili e oscurare le pagine. Il falso messaggio, che può trarre in inganno perché riporta l’immagine della tessera regionale ‘Mi Muovo’, promette da uno a tre anni di abbonamento gratuito, in un’offerta speciale da attivare entro il 31 maggio, e invita l’utente a cliccare sugli Url https://healthquino.com/FcGkrWBz o multidalt.com. È importante non cliccare su quegli Url e controllare sempre prima sul sito della Regione (https://www.regione.emilia-romagna.it/) o quello della Mobilità (https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/) se sono attive iniziative di risparmio per gli abbonati ai mezzi pubblici. La Regione, ad esempio, mette a disposizione, con l’iniziativa Salta Su, l’abbonamento gratuito per gli studenti delle elementari,

Portato in ospedale a Cesena, ustioni sul 70% corpo

Viene sfrattato e si dà fuoco per protesta. è successo intorno alle 16.30 a Riccione, su viale Milano all'altezza del civico 3, dove un uomo di 47 anni, di origine albanese si è cosparso di liquido, pare abbia usato una lattina di carburante, e si è dato fuoco davanti alla moglie. L'uomo, che ha riportato ustioni sul 70% del corpo, è stato soccorso da alcuni passanti in strada che hanno quindi chiamato il 118 e i Carabinieri. Sul posto sono infatti intervenuti i sanitari dell'ospedale Ceccarini, ma poi il 47enne è stato trasportato al Bufalini di Cesena. Non è in pericolo di vita. Ad indagare sul gesto estremo dell'albanese - che a Riccione vive stabilmente e lavora come cameriere ed è sposato con una donna, cittadina rumena - sono i Carabinieri che cercheranno di appurare se sia dovuto allo sfratto subito e che ha costretto la coppia a vivere sul pianerottolo di un condominio. (Ansa)

Tentata rapina in pieno centro ma i Carabinieri costringono i malviventi alla resa

Drammatici momenti nella mattina di oggi 7 maggio in via Circonvallazione Occidentale a Rimini, a causa di una tentata rapina nella filiale della Banca San Geminiano e San Prospero, situata accanto alla gelateria Il Castello e nelle vicinanze di Castel Sismondo. Secondo quanto riportato dai primi resoconti, tre rapinatori armati di coltello a serramanico e con il viso nascosto da cappellini, occhiali da sole e scaldacolli: hanno fatto irruzione nell'istituto di credito intorno alle 12:00 minacciando il personale e i clienti in quel momento presenti impugnando dei coltelli. I malviventi sembrerebbero essere rimasti all'interno dell'istituto di credito in attesa che venisse aperto la cassaforte del bancomat, che è dotato di un congegno a tempo. Un'attesa per loro però fatae, poichè l'allarme è stato immediatamente attivato dalla filiale, richiamando sul posto le forze dell'ordine. I Carabinieri sono intervenuti prontamente in forze circondando tutta la zona. I rapinatori a quel punto non hanno opposto resistenza, consegnando i coltelli. La rapida risposta delle forze dell'ordine ha così permesso di neutralizzare l'azione criminosa senza ulteriori incidenti o danni nè alle persone nè alle cose. Le indagini sono in corso per ricostruire esattamente la dinamica dell'evento e accertare eventuali complicità. Per la precione, l'allarme era scattao alle 12.10: una

Festa grande per il secolo di vita del Carabiniere Francesco. Gli auguri del Comune e del comandante della stazione dei Carabinieri

È il terzo centenario cattolichino del 2024. Francesco Piccinni, nato il primo maggio di un secolo fa, a Salve, provincia di Lecce, ha festeggiato il suo traguardo anagrafico circondato dall’affetto dei suoi cari, figli, nipoti e pronipoti, ma anche di quello dell’Arma dei Carabinieri e dell’Amministrazione comunale, rappresentata dalla Sindaca Franca Foronchi e dall’Assessora Claudia Gabellini che lo hanno omaggiato di un mazzo di fiore a nome di tutta la città. Piccinni è un ex carabiniere. Ha indossato la divisa a 19 anni. Era il 1943, nella Roma occupata dai nazisti. Ricorda, come fosse oggi, di quando si è salvato dal fuoco dei tedeschi saltando un muro più alto di lui. E, di come all'epoca, si svolgeva il servizio in sella a una bicicletta. Poi, dopo tanti chilometri e anni di lavoro, il trasferimento a Cattolica. Da dove non è più andato via. Fino ad arrivare a segnare il suo grande traguardo: 100 anni. A portargli gli auguri dell'Arma a cui ha dedicato la sua vita, il comandante e vice comandante di Cattolica, Vincenzo Sirico e Piergiorgio Marchiseppe.

La donna avrebbe perso la vita per un'infezione a una gamba, viveva nel più estremo degrado

Il cadavere di una donna dell'apparente età di 60 anni è stato trovato questa notte dal 118 e carabinieri in una zona rurale del Comune di Santarcangelo di Romagna, in via Ceccarino. Non sono note le generalità esatte della donna, conosciuta da molti in paese come "Maria":  spesso la si vedeva cantare a ridosso della "macina" di via don Minzoni. A dare l'allarme il compagno della vittima che l'ha ritrovata in piena notte senza vita. Secondo una prima analisi del cadavere da parte del medico legale e dai sanitari del 118, la donna sarebbe morta per un'infezione alla gamba. Uno choc settico causato da una ferita  di qualche mese addietro che non sarebbe mai stata curata adeguatamente. Un morte naturale accorsa nelle più totale emarginazione sociale. La casa mobile è infatti in una zona molto isolata e stando a quanto riferito dai testimoni verserebbe in uno stato di totale abbandono e sporcizia. I carabinieri di Rimini e Santarcangelo sono adesso a lavoro per identificare compiutamente la donna che sarebbe anche sprovvista di documenti. Stando a quanto si apprende la coppia viveva nello spazio esterno di una casa inagibile di proprietà dell'uomo su cui era in corso un contenzioso legale. Riguardo la tragedia, l'amministrazione comunale di

L'uomo di 45 anni avrebbe intrattenuto una relazione platonica con la minorenne

La Procura della Repubblica di Rimini ha chiesto la condanna a un anno di reclusione per un professore delle medie residente all'Aquila accusato di adescare ragazzine sui social. L'uomo, 45 anni, difeso dall'avvocato Francesco Valentini, nel 2019, come riportano i quotidiani locali, avrebbe intrattenuto una relazione, platonica, con una 15enne riminese. La ragazzina di 15 anni era stata sorpresa dalla mamma a scattarsi foto nuda col cellulare e ad inviarle ad alcuni contatti. La denuncia della madre era stata quindi trasmessa per competenza alla Procura distrettuale di Bologna che era riuscita a risalire all'identità di tre persone. Tre contatti con la quale la ragazzina chattava abitualmente e in maniera esplicita parlando di sesso. Tra questi contatti maschili dell'adolescente riminese c'era anche quello del 45enne professore di lettere alle medie. Nel corso della perquisizione dell'abitazione del prof fatta dalla polizia postale erano stati sequestrati un telefono cellulare, un computer portatile, un hard disk e altri supporti informatici. Dalle analisi dei file, però, secondo l'avvocato difensore non erano state rinvenute foto della ragazzina riminese tanto che le accuse sarebbero basate solo su chat. La polizia però nel 2019 aveva anche scoperto foto e screenshot di frasi a luci rosse copiate in una chat di Instagram e

L'automobilista aveva anche reagito alla contestazione degli agenti

Il Comune di Riccione si costituisce parte civile nel procedimento penale davanti al Tribunale di Rimini a carico di una persona che, lo scorso gennaio, ha danneggiato un autovelox e ha reagito in maniera spropositata agli agenti disposti in presidio all'apparecchiatura. I fatti risalgono al 20 gennaio scorso quando, alle 23,30, un uomo ha urtato violentemente l’autovelox posto in viale Flaminia (in prossimità della cosiddetta Curva del fattore) danneggiando irrimediabilmente il delicato dispositivo a infrarossi. Il danno è stato quantificato in oltre 48 mila e 800 euro.  L’uomo identificato nell’immediatezza è stato denunciato in stato di libertà. Come parte civile il Comune di Riccione chiederà il risarcimento integrale del danno subito.

Previsto il rientro per domenica 5 maggio

Si conferma che tra i cittadini italiani presenti sull’isola di Socotra, nello Yemen, vi è anche una residente di Riccione, Melissa Giovanardi. Erano arrivati in Yemen con un volo da Abu Dhabi. Il gruppo di turisti sta bene, sull'isola non ci sono conflitti. Il Governo italiano, attraverso la Farnesina, ha attivato immediatamente tutte le procedure di assistenza necessarie. La situazione è stata monitorata con la massima attenzione sin dalla diffusione della notizia che un gruppo di italiani si trovasse bloccato sull’isola, a seguito delle difficoltà di rientro causate dalla guerra civile in corso. Ora la svolta. Il volo di rientro verso gli Emirati per il gruppo di italiani rimasto bloccato sull'isola di Socotra, in Yemen, è previsto per domani, domenica 5 maggio Secondo quanto si apprende, i connazionali sono stati già avvertiti e la situazione al momento non presenta ulteriori problemi. E' un'area del mondo "fortemente sconsigliata" dalla Farnesina. Ma i tour operator organizzano comunque viaggi al largo dello Yemen. "Noi ci siamo fidati e ora siamo bloccati da una settimana" racconta un 40enne bresciano che è tra i 15 italiani fermi sull'isola di Socotra. Il gruppo - composto da milanesi, bergamaschi un riminese e alcuni veneti - era partito da Abu Dhabi il 23 aprile con l'unico volo