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I passanti hanno visto la vettura muoversi senza poterla fermare, recuperata dai Vigili del Fuoco chiamati dalla Guardia Costiera

Probabilmente la dimenticanza del freno a mano e una Fiat 500 è finita nel porto canale del Ventena fra Cattolica e Gabicce Mare. L'auto, di proprietà di una donna residente a Cattolica, era stata parcheggiata presso la banchina sulla sponda marchigiana, in un punto con una leggera pendenza; quanto è bastato a metterla in movimento quando l'automobilista non era più sul posto. Poco prima delle 10 di questa mattina alcuni passanti hanno così visto la vettura avviarsi lentamente verso il canale per poi precipitarvi, senza poter far nulla per fermarla. Avvertiti dai presenti, sul posto sono intervenuti i marinai della Guardia Costiera, Ufficio Locale Marittimo di Cattolica, che ha competenza sul porto canale. Sono stati chiamati i Vigili del Fioco del locale distaccamento, giunti con una gru e la squadra sub equipaggiata di gommone. I sommozzatori hanno verificato che all'interno dell'utilitaria adagiata sul fondale non ci fosse nessuno e poi l'hanno agganciata per il recupero.  Nel frattempo i colleghi avevano provveduto a stendere nelle acque circostanti le barriere anti-inquinamento per conterene la dispersione del carburante. Le operazioni di recupero, svoltesi sotto gli occhi di una piccola folla di curiosi, si sono concluse intorno alle 13.

La Polizia è stata costretta a intervenire per sedare gli animi tra il padre del pompiere e l'imputato

Il Gup del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini ha concesso il rito abbreviato per Klajdi Mjeshtri, accusato di aver ucciso il vigile del Fuoco Giuseppe Tucci lo scorso 12 giugno davanti al Frontamare. In aula, questa mattina, il clima è stato segnato da un forte stato di tensione tra il padre di Giuseppe Tucci, Claudio e l'imputato e per sedare gli animi è dovuta intervenire la Polizia. il buttafuori 28enne di origine albanese accusato dell’omicidio del vigile del fuoco Giuseppe Tucci. Il giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati Massimiliano Orrù e Piero Ippoliti del Foro di Rimini. I fatti risalgono a sette mesi fa, quando Tucci, un vigile del fuoco di 34 anni, perse la vita dopo essere stato brutalmente picchiato da Mjeshtri nei pressi della discoteca Frontemare di Miramare. Il giudice ha evidenziato come i presupposti “di attualità e concretezza del pericolo” siano ancora presenti, sottolineando che le esigenze cautelari non sono venute meno nel corso del tempo. Il sostituto procuratore Davide Ercolani, che ha chiesto il giudizio immediato, si è espresso in modo categoricamente contrario alla scarcerazione di Mjeshtri, indicando la pericolosità dell’indagato. Mjeshtri è detenuto in carcere a Rimini dal 12 giugno,

Difensore Civico del Comune e fortemente impegnato a favore dei bisognosi

La città di Riccione piange la scomparsa di Pietro Cavallaro. Difensore civico del Comune di Riccione durante le giunte Pierani, Masini e Imola, fortemente impegnato nel sociale, Pietro Cavallaro, morto ieri a causa di un tumore, ha speso la sua vita in funzione degli altri. Ottantatré anni, era arrivato a Riccione nel 1961 da Aci San Filippo, paese in provincia di Catania. Il suo primo lavoro in Riviera era stato quello di ragioniere tuttofare in una ditta di ortofrutta a Torre Pedrera, poi negli anni successivi era stato la colonna portante di alcuni tra i principali studi notarili della città di Riccione e della provincia. Sposato con Mariella, conosciuta sull’autobus che lo portava al lavoro a Torre Pedrera, Pietro Cavallaro lascia quattro figli: Davide, Amanda, Sara e Gennaro. Sono tantissimi i segni lasciati a Riccione e nel mondo da Pietro Cavallaro, come la raccolta fondi per la costruzione dell’ospedale provinciale di Smara ai campi profughi Saharawi nel deserto algerino, le tante missioni di aiuto promosse dall’associazione riccionese Amici dell’Albania, la battaglia per la  “deistituzionalizzazione” dei minori condotta al fianco di don Oreste Benzi. La sindaca: “Quello di Pietro Cavallaro è un lascito morale di grande spessore” La sindaca di Riccione Daniela Angelini si unisce

Nominata consulente dalla difesa di Louis Dassilva e di sua moglie Valeria Bartolucci

L'avvocato Riario Fabbri ha annunciato che la criminologa Roberta Bruzzone sarà consulente per la difesa di Louis Dassilva e di sua moglie Valeria Bartolucci nel caso di Pierina Paganelli, la pensionata di 78 anni trovata senza vita nel garage di via del Ciclamino a Rimini lo scorso 4 ottobre 2023, uccisa con 29 pugnalate. Dopo cinque mesi di indagini, senza alcuna svolta da parte di Polizia e Procura, la difesa ha deciso di agire autonomamente, nominando Bruzzone come consulente. La criminologa, nota anche per le sue apparizioni televisive in trasmissioni di approfondimento, ha confermato di essere stata incaricata e ha incontrato l'avvocato Fabbri, Louis e Valeria la settimana scorsa a Rimini. Le indagini difensive sono iniziate con un nuovo sopralluogo sulla scena del crimine. Nel frattempo, gli investigatori, sotto la guida del sostituto procuratore Daniele Paci, hanno focalizzato l'attenzione sia sui vicini di casa che sulla nuora della vittima, Manuela Bianchi. È stata la stessa Bianchi a scoprire il cadavere la mattina del delitto e ad essere interrogata per lunghe ore. La nuora e i coniugi Dassilva vivevano sullo stesso pianerottolo di Pierina Paganelli, alimentando così ulteriori sospetti.

L'aggressione era avvenuta il 21 febbraio in pieno giorno in viale Tripoli, oggi l'arresto di un 30enne senza fissa dimora

La Squadra Mobile di Rimini ha arrestato questa mattina un tunisino di 30 anni, senza fissa dimora in Italia, responsabile di una violenta rapina avvenuta lo scorso 21 febbraio in pieno giorno lungo viale Tripoli a Rimini. L'operazione è stata condotta in seguito a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice Vinicio Cantarini, su richiesta del pubblico ministero Luca Bertuzzi. La vittima, una donna riminese, stava passeggiando lungo viale Tripoli quando è stata avvicinata dal nordafricano, che le aveva afferrato il collo strappandole una collana d'oro di valore. Per fuggire il rapinatore aveva gettato la donna a terra, causandole lesioni per una prognosi di 6 giorni. Le Volanti erano intervenute immediatamente, e successivamente le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile. Gli investigatori hanno acquisito immagini dalle telecamere di sorveglianza di un negozio e di un'abitazione privata vicino al luogo della rapina. L'analisi dei filmati ha permesso di identificare il rapinatore e di correlare le immagini con quelle ottenute da un controllo su strada successivo, durante il quale è stato fermato un uomo nordafricano che indossava gli stessi abiti e aveva la stessa fisionomia del sospettato. La vittima ha confermato l'identità del rapinatore tramite un fascicolo fotografico dettagliato. Il tunisino è stato arrestato

Una peruviana di 49 anni era stata aggredita Bellariva: oltre alla violenza sessuale, naso fratturato e 35 giorni di prognosi

A Rimini il 16 luglio 2022 una transessuale peruviana di 49 anni era stata vittima di una violenza brutale da parte di due giovani. La vittima, aggredita mentre si trovava sotto il porticato dell'ufficio postale di Bellariva, era stata afferrata per i capelli, colpita con forti pugni al volto e trascinata con la forza. Il suo aguzzino, un 23enne marocchino con diversi precedenti penali, aveva abusato di lei con disprezzo mentre cercava di fuggire. Intanto l'amico del violentatore, un 21enne di origini nordafricane nato a Bologna, bloccava la vittima con la forza. Oggi entrambi gli aggressori sono stati condannati in rito abbreviato dal giudice Manuel Bianchi. Al 23enne è stata inflitta la pena di 6 anni di reclusione, 4 ann al 21enne. Entrambi sono stati anche obbligati a risarcire la vittima con una somma di 25mila euro, in solido fra loro. Sono state così accolte le richieste di condanna avanzate dal pubblico ministero riminese Luca Bertuzzi. La coraggiosa reazione della vittima, che era riuscita a chiedere aiuto e a fuggire grazie all'intervento di due passanti, aveva contribuito all'arresto dei due aggressori da parte delle forze dell'ordine. Inoltre, un video di 20 secondi girato da uno dei testimoni ha svolto un ruolo cruciale nell'identificazione

8 dosi scovate dal cane Bruce in un mobile, sequestrati 775 euro

Si è conclusa ieri pomeriggio una breve operazione di contrasto allo spaccio, che ha portato ieri pomeriggio la Polizia Locale di Rimini ad arrestare un giovane di 21 anni con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Sequestrati dagli agenti in borghese 70 grammi di hashish, 8 dosi di cocaina, oltre a 775 euro, ritenuti provento dello spaccio. Già da qualche giorno il giovane era stato notato dalla squadra di Polizia Giudiziaria mentre era impegnato in alcune attività sospette. Attività fatte di contatti frequenti, in diversi luoghi della città e sempre con persone già note alle forze dell’ordine. Nel pomeriggio di ieri, nell’ambito di un’operazione di pedinamento, gli agenti in borghese hanno individuato l’abitazione del sospettato, in una zona centrale di Rimini, dove - con il parere favorevole del magistrato di turno - hanno deciso di procedere per una perquisizione domiciliare. Una ricerca che ha dato esito positivo in quanto nella camera dove alloggiava il ragazzo sono stati trovati due involucri contenenti complessivamente 70 grammi di hashish, un bilancino di precisione, il materiale per il confezionamento delle dosi e una scatola con 775 euro, ritenuti provento dello spaccio. Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro. All’esterno dell’abitazione, sul pianerottolo delle scale,

Nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 marzo scritte demenziali contro ztl, vaccini e negando cambiamento climatico

Nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 marzo, la sede della direzione generale di Arpae, in via Po 5 a Bologna, è stata imbrattata con scritte farneticanti. I vandali, che hanno usato vernice rossa e probabilmente anche utilizzato delle scale, essendo arrivati a un’altezza di 7-8 metri, hanno disegnato simboli riconducibili ai movimenti no vax e apposto scritte contro la ztl, contro i vaccini anti-Covid, contro la lotta al cambiamento climatico. L’Agenzia ha avvisato le forze dell’ordine, che potranno visionare i filmati delle telecamere di sorveglianza. Il direttore generale di Arpae, Giuseppe Bortone, esprime sdegno per quanto avvenuto: “Si tratta di un atto insensato, che colpisce un’istituzione impegnata quotidianamente nella tutela dell’ambiente, nello studio scientifico del clima, nella produzione di dati e analisi essenziali per la comprensione dell’ambiente intorno a noi. Non si capisce davvero quale messaggio si voglia far arrivare, ma sono azioni da non sottovalutare. Inoltre si danneggia un patrimonio pubblico, che richiederà un impegnativo e urgente intervento di pulizia e ripristino. Ci auguriamo che le forze dell’ordine siano in grado di rintracciare gli autori di questo scempio”.

L'uomo era stato fermato dopoaver infastidito i clienti di un bar del centro aver rifiutato l'identifcazione

Infastidisce i clienti, rifiuta di farsi identificare ed aggredisce gli agenti di Polizia; Daspo urbano per un uomo, italiano di 35 anni, che per un anno non potrà frequentare nessun locale pubblico della Provincia di Rimini, dopo essere stato arrestato peri reati di resistenza, minaccia e lesioni personali a Pubblico Ufficiale. Nella tarda serata del 10 marzo, verso le ore 22:00 circa, un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura era stato inviato presso un bar del centro cittadino dove era stata segnalata la presenza di tre soggetti molesti. Giunti sul posto, gli operatori sono entratiall’interno del bar e, avvicinati i tre, li conducevano, con non poca fatica, all’esterno dell’esercizio. Due di loro si mostravano, sin dal primo momento, non collaborativi e mostravano un atteggiamento molto aggressivo nei confronti del personale operante, rifiutandosi di fornire le proprie generalità. A quel rifiuto, i poliziotti hanno tentato di farli salire a bordo della volante per condurli in Questura, ma i due si sono opposti tanto da dover fare intervenire un altro equipaggio. Anche presso gli uffici della Questura il comportamento non cambiava, in particolare di uno dei due, un 35enne italiano , che cercava di fuggire venendo a contatto con uno degli agenti.

Una fiat 500 usata come ariete: rubata merce per un valore di oltre 10mila euro

Un colpo da più di diecimila euro è stato messo a segno nella notte tra domenica e lunedì da una banda di ladri a Cattolica ai danni del negozio "Spazio Pritelli"di Piazza Mercato. I malviventi usando una Fiat 500 come ariete hanno sfondato la vetrina del negozio per entrare all'interno dei locali. Sono state prelevate una decina di borse tutte di marca. L'allarme è subito scattato ma i ladri sono riusciti a fuggire con tutta la refurtiva. Sui fatti indagano i carabinieri di Cattolica.

L'aggressore di Karim Sadegholvaad individuato dai Carabinieri grazie alla videosorveglianza del Metromare

Karim Sadegholvaad, il fratello del sindaco di Rimini Jamil, è stato vittima di una violenta rapina avvenuta il 26 gennaio nel sottopasso pedonale di viale Madrid a Rivazzurra L'aggressione è avvenuta poco dopo le 21, e un passante, udendo le grida della vittima, ha prontamente soccorso Karim, allertando poi i carabinieri che sono intervenuti. Secondo quanto appurato dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Rimini, il fratello del sindaco è stato avvicinato da un giovane africano a bordo del Metromare, identificato successivamente come un maliano di 26 anni. Il malvivente ha seguito Karim dopo che questi è sceso alla fermata Fiabilandia, per poi assalirlo violentemente nel sottopasso di viale Madrid, gettandolo a terra. Il rapinatore avrebbe quindi strappato denaro contante, approssimativamente 50 euro, e si sarebbe dato alla fuga. Dopo un mese di indagini, il maliano è stato individuato grazie alle immagini delle telecamere presenti sui mezzi del Metromare. Alla fine di febbraio, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, su richiesta della Procura, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del maliano. L'arresto è stato eseguito dai carabinieri di Rimini circa dieci giorni fa. Attualmente detenuto ai Casetti, il malvivente ha respinto le

"Sicurezza stradale durante le gare ciclistiche e manifestazioni sportive e agonistiche"

Il Comune di Montefiore Conca ospiterà, martedì 19 marzo al teatro comunale Malatesta, un corso di formazione dal titolo “Sicurezza stradale durante le gare ciclistiche e manifestazioni sportive e agonistiche”. La partecipazione al corso è gratuita e riservata agli agenti di Polizia Locale, Volontari dotati di Patentino ASA e volontari attivati dall’ente richiedente o dalla Protezione Civile (il numero massimo di posti disponibili è 150). La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali del sindaco di Montefiore Conca, Filippo Sica, e del vice sindaco, Francesco Taini. L’apertura dei lavori sarà affidata a Silvana Paci (presidente nazionale ANVU). A seguire gli approfondimenti a cura dei relatori Silvano Antonelli (formatore F.C.I. e presidente Progetti Scorta) e William Albano (operatore di polizia locale e vice presidente provinciale ANVU). Saranno proposti degli approfondimenti sul funzionamento delle scorte tecniche con autopattuglie e moto di servizio; sulle operazioni di delimitazione di ostacoli e percorso attraverso veicoli di servizio, bandelle, transenne; sulla chiusura temporanea della circolazione stradale e le limitazioni al traffico; sul posizionamento da seguire nella gestione delle intersezione e del traffico e sulla comunicazione più efficace da adottare; su altre tematiche di rilievo.