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Mi chiamava il lunedì pomeriggio se il pezzo gli era piaciuto

Mi chiamava il lunedì pomeriggio se il pezzo gli era particolarmente piaciuto, con quella sua sottile ironia che ha sempre accompagnato. Il Professore aveva talento e, come dice il Vangelo, i talenti non vanno tenuti nascosti, bisogna farli fruttare. Senza chiasso, senza clamore e senza alzare la voce, sapeva arrivare a punto da buon montanaro di Perticara. Passo lento ma costante, schiena dritta e occhio vispo di chi conosce il mondo e le sue debolezze. La politica come servizio, lo hanno detto in tanti, ma lui la viveva come cattolico coerente ed impegnato. Bravo il parroco di San Raffaele, ma si sa che a me i Preti sono sempre piaciuti ed anche a lui, che non ha voluto il funerale in Duomo, ma nella sua parrocchia. Questione di stile. Al mio mentore a Natale portavo l’olio di Coriano, quello buono, perché noi siamo così. A Dio. Rurali sempre, Enrico Santini

Al Bufalini di Cesena il secondo ciclista

Sabato pomeriggio verso le 18.30 tragico incidente a Novafeltria. Un auto sulla Marecchiese  in località Le Porte vicino a Novafeltria, ha investito due ciclisti. Un 54enne di Villa Verucchio è morto sul colpo mentre un secondo ciclista è stato trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, i Carabinieri di Novafeltria per i rilievi di legge. La dinamica dell’incidente è all’attenzione dei Carabinieri. Da una prima ricostruzione l’auto condotta da una donna stava procedendo in direzione Novafeltria – Pennabilli, quando, per cause in corso di accertamento, ha invaso la corsia opposta, dove pedalavano i ciclisti. Per il 54enne l’impatto con l’auto è stato fatale. I carabinieri hanno sentito subito la donna e vari testimoni, per ricostruire la dinamica dell’incidente. Rischia di essere indagata per omicidio stradale. I militari sono rimasti ieri per diverse ore sul luogo dell’incidente, per fare tutti gli accertamenti del caso e raccogliere le testimonianze e ogni elemento utile alla ricostruzione dei fetti.

Una rissa in piena regola è scoppiata questa mattina alle prime luci dell'alba in piazzale Toscanini a Rimini. Qui due gruppi di persone, identificate dalla Polizia sono venute alle mani, brandendo anche i bastoni. Non ci sarebbero stati feriti in gravi condizioni, mentre alcune persone saranno denunciate per rissa. Da valutare anche se chi, tra le persone colpite, deciderà di fare querela. Al momento nessuno si è mosso in questa direzione, pur interpellato dagli agenti.

L'uomo in passato era stato accusato da un collega infermiere di abusi sessuali su una 94enne e poi completamente scagionato

Seguendo l'ipotesi dell'omicidio suicidio, senza che però ad ora sia stata individuata una prova decisiva a suffragare la teoria investigativa più accreditata, i carabinieri continuano a indagare a ritmo serrato sulle ultime ore di vita di Stefano Del Re, 55 anni compiuti mercoledì scorso, e Lorena Vezzosi, 53, i coniugi separati, originari del Cremonese ma residenti da alcuni anni a Santarcangelo di Romagna, trovati morti nella loro auto finita nel fiume Po giovedì notte a Casalmaggiore. Ad emergere, proprio questa mattina, un dettaglio che potrebbe anche rivelarsi significativo: giovedì sera, intorno alle 20, Del Re ha fatto visita ai genitori. Sarebbe stato - secondo quanto si è appreso - un saluto rapido: pochi minuti per due chiacchiere e per annunciare al padre e alla madre che stava andando a cena con l'ex compagna. In casa il 55enne sarebbe entrato solo. Dov'era Lorena? In auto ad attenderlo o, invece, in macchina già morta? E cosa è accaduto prima e dopo? Domande a cui i militari dell'Arma cremonesi, in collaborazione con quelli romagnoli che hanno posto sotto sequestro l'abitazione della coppia nel riminese, stanno provocando a dare risposta, anche raccogliendo una serie di testimonianze, a partire ovviamente da quelle già acquisite dei Del Re. In passato

Il primo cittadino: "La comunità e sconvolta, stiamo valutando iniziative di solidarietà in favore dei figli minori"

Un’intera comunità, quella di Santarcangelo, letteralmente sconvolta per quello che è accaduto nella notte tra giovedì e venerdì, quando due santarcangiolesi, un 55enne e una 53enne, sono morti dopo che con la loro automobile sono finiti nel Po nei pressi di Casalmaggiore. “Siamo profondamente sconvolti per la tragedia che ha colpito la nostra comunità e seguiremo con attenzione gli sviluppi delle attività di indagine, con la massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine competenti – spiega il sindaco di Santarcangelo Filippo Sacchetti -.Per i figli minori della coppia, affidati ai nonni dai Servizi sociali, stiamo valutando eventuali misure di solidarietà per le quali sono già arrivate proposte dalla comunità di Santarcangelo. Per testimoniare invece il cordoglio della città, le bandiere del Municipio da oggi sono a mezz’asta e il Festival, nel suo atto inaugurale che si è svolto proprio ieri, ha voluto testimoniare la sua vicinanza osservando un minuto di raccoglimento in piazza Ganganelli – conclude il primo cittadino -. Anche in relazioni all’esito delle prime indagini, attesi per i prossimi giorni, valuteremo poi ulteriori iniziative pubbliche che non mancheranno di coinvolgere la comunità santarcangiolese”. (Nell'immagine di apertura le bandiere del Municipio a mezz'asta)

Polizia mobilitata insieme a tutte le altre forze dell'ordine

È iniziata la Notte Rosa in Riviera senza particolari criticità. La Polizia di Stato ha effettuato due arresti, attuati nella serata di venerdì. Il primo arrestato è un cittadino straniero per il reato di possesso e fabbricazione di documenti falsi ed il secondo, anch’esso straniero, per il reato di resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. Nello specifico, alle ore 22 circa, la Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nell’effettuare il controllo di un veicolo, con all’interno cinque persone, identificava un cittadino croato, il quale esibiva un documento di identità che faceva sorgere il dubbio sull’autenticità dello stesso. Da un successivo controllo di perizia tecnica veniva accertata la falsità del documento valido per l’espatrio. L’uomo veniva tratto in arresto per il reato di possesso e fabbricazione di documenti falsi, in attesa dell’udienza di convalida con il rito direttissimo prevista nella mattinata odierna. Il secondo arresto riguarda un cittadino straniero che alle ore 23.30 circa, in Piazza Fellini, luogo interessato da uno dei principali eventi musicali, si trovava in totale stato di alterazione psicofisica, dovuto all’assunzione di sostanze alcoliche, e assumeva atteggiamenti molesti verso tutti i presenti. I poliziotti con non poca fatica cercavano di calmare il soggetto, il quale metteva in atto

75 mila sono le carte dei Pokemon contraffatte sottoposte a sequestro

Iniziativa della Guardia di Finanza di Rimini per il contrasto alla contraffazione sottoponendo a controllo due distinte attività commerciali del centro storico di Rimini operanti nel settore della commercializzazione all’ingrosso e dettaglio di prodotti non alimentari. Al termine dell’intervento, sono stati sottoposti a sequestro oltre 21 mila articoli tra accessori di abbigliamento, portachiavi, carte collezionabili da gioco e accessori per telefonia, tutti riproducenti loghi e segni distintivi di titolarità di marchi quali Nike, Apple, Nintendo, Walt Disney, Pokemon, indebitamente apposti, tanto da poter, a tutti gli effetti, confondere gli acquirenti, ignari di trovarsi di fronte a prodotti non originali. Risalendo la filiera del falso, mediante l’incrocio dei dati in possesso, con ricerche effettuate attraverso l’utilizzo di banche dati in uso al Corpo e l’effettuazione di pedinamenti e appostamenti sono state individuate ulteriori due attività commerciali situate nel centro storico di Rimini, operanti nella vendita al dettaglio ed all’ingrosso di articoli vari. L’azione di contrasto ha permesso di giungere all’ingente sequestro di ulteriori 150 mila prodotti tra giocattoli, carte collezionabili, portachiavi, accessori d’abbigliamento e di telefonia, anche in questo caso, riproducenti indebitamente loghi e segni distintivi di titolarità di marchi quali Nike, Apple, Nintendo, Walt Disney, Pokemon, Gucci e Louis Vuitton, risultati contraffatti. In particolare,

La loro auto è finita nel fiume in provincia di Cremona, tutte le ipotesi al vaglio. Il cordoglio del comune

Due santarcangiolesi, un 55enne e una 53enne, sono morti dopo che con la loro auto sono finiti nel Po nei pressi di Casalmaggiore, in provincia di Cremona ma al confine con quella di Mantova. I fatti sono avvenuti nella notte tra giovedì e venerdì (4-5 luglio) intorno alle 3.30. Come riporta l’Ansa, la Nissan con i due corpi a bordo è stata recuperata questa mattina, prima delle 8, dai vigili del fuoco. E su questo tragico fatto di cronaca si allunga l'ombra dell'ennesimo femminicidio. Gli inquirenti indagano per omicidio-suicidio. Le immagini delle telecamere mostrano la donna inerme nell'abitacolo prima che la vettura finisca in acqua e l'uomo che poi cerca di salvarsi aggrappandosi a una barca con la mano fuori dal finestrino. A far sospettare gli inquirenti il fatto che il rapporto si fosse incrinato negli ultimi mesi. Le vittime sono Stefano Del Re e Lorena Vezzosi, di 53 e 51 anni, originari del Casalasco e residenti a Santarcangelo di Romagna. Qui la loro abitazione è posta sotto sequestro (nell'immagine in apertur) e si indaga anche su alcune presunte macchie di sangue rivenute al piano terra. Da una prima ricostruzione, l’auto ha imboccato una rampa che porta sull’argine del fiume e poi, per cause

La Procura aveva chiesto la condanna per quattro imputati fra dirigenti comunali, un funzionario della Soprintendenza e il titolare dell’impresa che realizzò i lavori

Tutti assolti. Così ha deciso il giudice del tribunale di Rimini nel processo che vedeva imputate quattro persone per la passerella pedonale che conduce al Ponte di Tiberio, fissata alla muraglia del porto canale. La procura aveva chiesto una condanna a nove mesi per ciascun imputato: l’ex funzionario della Soprintendenza Vincenzo Napoli, gli allola ra dirigenti comunali Daniele Fabbri e Federico Pozzi e il titolare dell’impresa che realizzò i lavori, Antonio Petrone. La vicenda era scoppiata nel marzo 2018, quando l'opera che permetteva ai pedoni di ammirare il ponte romano e scendere lungo il canale senza dover affrontare il trafficatissimo imbuto di via Bastioni Sttentrionali ha aveva fatto esplodere la polemica politica contro l'amministrazione del sindaco Gnassi, con  interrogazioni in consiglio comunale, in Regione e due esposti in Procura. Si parlò di "scempio" per i 90 fori di mezzo metro di diametro l’uno, pratcati lungo le mura per inserirvi i sostegni in grado di reggere la passerella. Mura medievali di epoca  malatestianasoggette a tutela? La Soprintendenza aveva dato il via libera ai lavori e monitorato il cantiere, ma secondo la Procura occorreva anche l’ok del ministero dei beni culturali.I difensori degli imputati hanno sostenuto il contrario: l'opera era stata correttamente autorizzata

Alle Celle, trovato un biglietto scritto dalla donna. Il cordoglio del sindaco ai famigliari

Una donna si è lanciata dal tetto di un condominio di cinque piani, con in braccio in figlio di sei anni.  Entrambi sono morti. E' successo a Rimini, in via delle Piante, nel quartiere Celle. Sul posto la Squadra Mobile di Rimini e il commissario capo Marco Masia. Non vi sono dubbi sull'intento suicida delle donna, perché la polizia ha trovato un biglietto scritto da lei dove chiede scusa del gesto. La donna, una 40enne che lavorava in un negozio del centro come commessa, soffriva di depressione e da qualche giorno aveva iniziato una terapia con un professionista. Nella sua borsa, oltre ai biglietti, sono stati trovati anche farmaci ansiolitici. Era residenre a Viserba, ma in questo periodo accompagnava il bambino dai propri genitori alle Celle, che poi lo portavano a un centro estivo. Ma questa mattina secondo quanto ricostruito invece di fermarsi al pianerottolo dei nonni è salita col figlio fino al terrazzo della sommità del condominio e da lì si è lanciata nel vuoto. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. "Non posso neanche lontanamente immaginare il peso del vostro dolore in questa tragica circostanza. Permettetemi soltanto di condividervi la mia vicinanza e partecipazione e lo faccio anche a

Piero Leoni: “Ci mancherai Guido, mancheranno alla nostra città le tue numerose qualità, le tue competenze e la tua saggezza”

La Filarmonica Banda città di Rimini piange la scomparsa del m° Guido Zangheri, punto di riferimento della cultura musicale riminese, protagonista e mentore, nella sua qualità di insegnante e direttore del Lettimi della formazione musicale di tanti giovani artisti. Per lui la musica è stata la grande passione della sua vita, passione e competenze che ha trasmesso a chi avuto la fortuna di incontrarlo e di averlo come maestro nel proprio percorso formativo. Con Guido se ne va un valente musicista, un formatore esemplare e un amante della sua Rimini. Le formazioni musicali della Filarmonica città di Rimini e in primis la Banda città di Rimini con cui il m° Zangheri ha gestito una proficua collaborazione, il presidente della Filarmonica Pietro Leoni, il consiglio di gestione e tutti i soci sono vicini con affetto la moglie Carla, ai tre figli Maria Cecilia, Ilaria e Aldo Maria, ai sette nipoti, sette come le note musicali e partecipano al loro grande dolore. “Ci mancherai Guido, mancheranno alla nostra città le tue numerose qualità, le tue competenze e la tua saggezza”, dichiara Piero Leoni.

La bara sotto i gonfaloni del Comune e della Provincia di Rimini

Molte centinaia di persone oggi pomeriggio si sono incontrate nella Chiesa di San Raffaele Arcangelo all’INA Casa per dare l’ultimo saluto a Ermanno Vichi, e si sono stretti attorno alla sua famiglia: la moglie Franca e i figli Giovanni, Elena e Lucia. La bara sotto i gonfaloni del Comune di Rimini e della Provincia di Rimini. La gente dentro e fuori la Chiesa. Vichi, non ancora trentenne, nei primi anni Settanta iniziò la sua lunga militanza all’interno della Democrazia Cristiana riminese: consigliere comunale, consigliere regionale, da sempre negli organismi dirigenti del Partito, deputato, Segretario della DC riminese, Presidente di AMIA, nel Consiglio di amministrazione di Hera, primo Presidente della neonata Provincia di Rimini, tra i fondatori del PD riminese. Professore di lettere negli istituti superiori di Rimini, operò attivamente per tanti decenni per far nascere e crescere la sede universitaria di Rimini. Uomo di cultura, ma anche uomo di potere, impregnato di una profonda cultura cattolica che lo portava ad impegnarsi per la soluzione dei problemi del nostro territorio e per il bene comune. Non era un uomo facile, empatico, incuteva spesso soggezione. Non amava comparire, ostentare un potere vero che aveva, eppure per decenni del mondo cattolico riminese, ma non solo, Vichi è