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Aveva 79 anni, insegnò latino e greco, fu a lungo anche vice preside del "G. Cesare"

Nella notte di martedì 13 febbraio, Rimini ha perso una figura di spicco, la professoressa Cinzia Montevecchi, donna di cultura e dedizione alla formazione, vissuta intensamente tra i libri e il servizio alla comunità. Aveva 79 anni. Ne dà notizia sui social il professor Fabio Zavatta, già preside del Liceo Classico "G. Cesare" di cui Montevecchi fu la vice: "Desidero comunicare a tutti i miei ex alunni del liceo Giulio Cesare che questa notte ha cessato di vivere la indimenticabile professoressa Cinzia Montevecchi. Ho avuto la fortuna di averla a fianco come preziosa collaboratrice per molti anni e credo di poter affermare che per il liceo classico di Rimini la professoressa Montevecchi è stata per decenni un pilastro fondamentale. Il suo insegnamento pieno di sapienza, saggezza, equilibrio e umanità ha contribuito a formare la personalità di tante generazioni di giovani che oggi svolgono con passione e onestà la loro professione. Al caro amico Piergiorgio e ai suoi figli la mia vicinanza e il mio abbraccio". Nata a Ormea in provincoa di Cuneo il 18 novembre 1944, Montevecchi si era laureata in Lettere classiche presso l'Università degli Studi di Bologna. Ha trascorso gran parte della sua carriera insegnando lingua e letteratura latina e

La polizia locale sanziona locale che serve drink dopo le 3 e arresta un giovane con 19 granni di hashish in casa

Venticinque veicoli controllati, dodici guidatori sanzionati: è il bilancio della notte di controlli a contrasto della guida in stato di ebbrezza condotta nel weekend scorso dalla Polizia Locale. Durante il servizio 1-7 tra venerdì e sabato, il personale della squadra di polizia giudiziaria presente con un posto di controllo in zona viale Principe di Piemonte ha fermato 25 conducenti, portando al ritiro di undici patenti. Quattro automobilisti sono stati trovati con un tasso alcolemico compreso tra a 0,8 e 1,5 grammi per litro incappando così oltre che al ritiro della licenza di guida e alla decurtazione di 10 punti anche nella denuncia in stato di libertà all’autorità giudiziaria. Sette invece i guidatori trovati con un tasso alcolemico al di sopra del limite consentito (0,5 g/L) ma inferiore a 0,8 g/l: per loro è scattata la sola sanzione amministrativa. Durante i controlli è stato fermato anche un conducente di ciclomotore, risultato poi minorenne, sorpreso alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,5. Il ragazzo è stato sanzionato e sulla base dell’articolo 186 bis del codice della strada, è stato segnalato in quanto potrà conseguire la patente di guida di categoria B solo dopo il compimento dei 21 anni. La Polizia Locale nell’ambito

Un'altra persona originaria di Sassari arrestata dai Carabinieri, doveva stare nella sua città con obbligo di firma

Continuano i controlli con l’attività di perlustrazione e monitoraggio del territorio condotta dai Carabinieri della Compagnia di Rimini, mirati al contrasto dei reati in genere, con particolare attenzione a quelli di “spaccio di sostanze stupefacenti” e a carattere “predatorio”. Le attività esperite hanno permesso il conseguimento di risultati operativi tra i quali si segnalano i più rilevanti: Il 7 febbraio nei pressi della Stazione Ferroviaria, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Rimini hanno tratto in arresto in flagranza di reato un ventunenne nordafricano, in Italia senza fissa dimora, per l’ipotesi di reato di spaccio di sostanza stupefacente, in concorso con altra persona in via d’identificazione, di grammi 0.70 di stupefacente tipo hashish ad un minorenne, nonché per la detenzione ai fini di spaccio di gr. 32,03 della medesima sostanza. Inoltre, lo stesso, veniva denunciato in stato di libertà per aver ceduto, in più occasioni, dello stupefacente tipo hashish ad un minorenne. Il 9 febbraio i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Rimini, traevano in arresto una persona, quarantaduenne già nota alle Forze dell’Ordine, in atto sottoposta all’obbligo di dimora nel Comune di Sassari, in esecuzione della misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Rimini. Il provvedimento

"Il fatto non sussiste": il giudice ha riconosciuto l'uso personale per l'uomo fermato per strada dalla polizia locale con uno spinello

Assolto perchè il fatto non sussite. Così ha deciso il giudice monocratico di Rimini che doveva giudicare il caso di un professore di 45 anni, arrestato lo scorso 4 febbraio con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. La Squadra giudiziaria della polizia Locale di Rimini aveva effettuato l'arresto dopo aver trovato quasi 300 grammi di hashish e marijuana nella sua abitazione. Il docente, fermato in centro storico mentre passeggiava con la fidanzata, aveva uno spinello in bocca che avrebbe cercato di nascondere gettandolo a terra e calpestandolo alla vista degli agenti. La successiva perquisizione domiciliare aveva portato al sequestro di circa 40 grammi di marijuana e 240 grammi di hashish. Lo supefacente era occultato in buona parte in confesioni di barrette Mars. Il professore, difeso dall'avvocato Carlo Beltrambini, aveva sostenuto che le sostanze erano destinate al suo consumo personale e che non aveva alcuna intenzione di spacciarle. In attesa del processo, il docente era stato posto agli arresti domiciliari. Nonostante la richiesta del pubblico ministero di una condanna a un anno e mezzo di reclusione, il giudice ha assolto il professore perché, secondo la sentenza, il fatto non sussiste. Le motivazioni complete della sentenza saranno disponibili dopo 90 giorni.      

Il Responsabile Progetto RiminiLife smentisce il Comitato

“Come ricostruito dal Comitato ‘Basta degrado ex questura’, nei giorni scorsi in rappresentanza di ASI ho incontrato i cittadini riminesi, ai quali è stata ribadita la nostra posizione. Ho spiegato, carte alla mano, perché da parte del Comune il continuare a parlare di hub logistico significa non aver letto il nostro progetto, strumentalmente alterare il dialogo e disorientare i cittadini. Ma sono argomenti che insieme alla promessa della consegna formale di una seconda proposta abbiamo già dichiarato pubblicamente. Rispetto al racconto del Comitato devo invece smentire di aver detto che all’interno dell’area ci sono persone armate. Non abbiamo nessuna segnalazione, né sensazione di questo tipo, diversamente avremmo immediatamente informato la Questura con cui siamo in contatto che sarebbe intervenuta prontamente.": è la precisazione di Marco Da Dalto, Responsabile Progetto RiminiLife. Che prosegue: "Sarebbe invece importante che il Comitato, o comunque i cittadini, dopo aver incontrato Amministrazione e ASI, esprimessero chiaramente la loro opinione su qual è il percorso che risolve la situazione: da una parte i ragionamenti sull’ampio quadrante e il PUG coi suoi tempi, dall’altra la proposta di ASI che chiede il via libera al supermercato concedendo un’enormità di aree pregiate al Comune che potrà realizzare quanto di più utile

I Carabinieri Forestali hanno sequestrato un farmaco e denunciato l'istruttore

A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Rimini nell’ambito delle gare equestri, i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Rimini hanno individuato un caso di doping nei confronti di un cavallo. Le indagini hanno permesso di appurare che nelle fasi immediatamente precedenti una competizione equestre presso l’Ippodromo di Misano Adriatico, l’istruttore di un cavallo da corsa aveva effettuato una iniezione all’animale poco prima della partenza. Subito dpo il fatto erano stati intrapresi degli accertamenti disposti dalla Federazione Italiana Sport Equestri (F.I.S.E.), in base ai quali un flacone del farmaco e la siringa venivano inviati per analisi di laboratorio al Dipartimento Veterinario della F.I.S.E. A conclusione delle indagini svolte, l’istruttore equestre da ritenersi presunto innocente fino a definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile di condanna all’esito del procedimento penale, veniva indagato per i reati di: “Frode in competizioni sportive”, in quanto effettuava l’iniezione del farmaco “fenilbutazone”, un antinfiammatorio vietato nell’ambito degli eventi sportivi, giacchè ritenuto “dopante”. Il reato in questione è previsto e punito dall’art. 1 della L. 401/1988 e comporta la sanzione della reclusione da due a sei anni e la multa da euro 1.000 a euro 4.000.; “Maltrattamento di animali”, in quanto

Nell'incontro con il comitato contro il degrado ASI denuncia "la mancanza di trasparenza dell'attuale Amministrazione Comunale"

Nel corso di un incontro riservato del Comitato Civico di BASTA DEGRADO EX QUESTURA con la proprietà dell'edificio, Marco Da Dalto, Resp. del Progetto Rimini Life per ASI, ha sottolineato il suo impegno nei confronti della Comunità, evidenziando però una "mancanza di rispetto dei principi di lealtà Vs. privato" da parte del Comune di Rimini a cui questo è obbligato dalla Costituzione. Il Comitato le dicharazioni di Da Dalto, secondo il quale, nonostante gli sforzi di ASI, "l'Amministrazione Comunale non li ha mai ricevuti per discutere il primo progetto che poi sono stati costretti a presentare. Tale progetto comprendeva, da parte di ASI, la realizzazione, oltre che delle opere pubbliche, di uno studentato, residenze private e per le fasce deboli (in aggiunte a quelle del comune) ed un supermercato" Inoltre Da Dalto ha evidenziato "la mancanza di trasparenza dell'attuale Amministrazione Comunale, sottolineando che né il Sindaco né gli Assessori preposti hanno mai informato il Consiglio Comunale dei contenuti della loro prima proposta. L'opposizione stessa non era a conoscenza di tale offerta". Rispetto alla sicurezza, Da Dalto di Asi ha dichiarato che, "nonostante le azioni di dissuasione messe in atto, le loro ripetute segnalazioni e gli sforzi delle forze dell’ordine per proteggere l'edificio

I mezzi pesanti in corteo in via Coriano, Marecchiese e sulla Statale

La protesta dei rattori invade anche Rimini. Questa mattina, un corteo di agricoltori ha invaso le strade di Rimini con i loro trattori, unendosi a una serie di proteste che hanno recentemente coinvolto varie città italiane. Le strade coinvolte includono Via Coriano, Via Marecchiese, la Statale Adriatica e persino l'autostrada A14, dove i mezzi agricoli si sono schierati in fila prima di radunarsi in un campo vicino alla SS16, presso il torrente Ausa, nei pressi del cavalcavia sulla Via Marecchiese, vicino alla sede della Guardia di Finanza in Via Augusto Grassi. La protesta ha visto la partecipazione di circa un centinaio di trattori. Tra le principali ragioni della protesta, gli agricoltori chiedono una revisione del Green Deal europeo, contrastano la concorrenza sleale e si oppongono alla diffusione di "cibi sintetici". Inoltre, la protesta mira a ottenere il riconoscimento del valore del "made in Italy" nel settore agricolo. La manifestazione rappresenta il grido di dissenso degli agricoltori contro politiche e normative che ritengono svantaggiose per il settore. La presenza massiccia di trattori nelle strade simboleggia la determinazione della comunità agricola nel difendere i propri diritti e promuovere una visione più sostenibile e rispettosa dell'agricoltura italiana. [video width="478" height="850" mp4="https://www.chiamamicitta.it/wp-content/uploads/2024/02/WhatsApp-Video-2024-02-12-at-08.19.08.mp4"][/video]

Nella sua ultima telefonata aveva avvertito dell'incidente

Paolo Bertozzi, un consulente aziendale di 60 anni residente a Riccione, ha perso la vita il 2 febbraio scorso in un tragico incidente lungo la carreggiata sud dell'A14, all'altezza di Santamonica a Misano. La famiglia dell'uomo ha deciso di rivolgersi all'avvocato Stefano Caroli, poiché nella dinamica dell'incidente persistono alcuni nodi che richiedono ulteriori chiarimenti. Poco prima della tragedia Bertozzi aveva effettuato una breve telefonata alla fidanzata, nella quale lo informava dell'incidente e della necessità di disdire la prenotazione al ristorante a causa del ritardo. La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo sull'incidente e ha ordinato un'autopsia sul corpo del 60enne, affidata al medico legale Donatella Fedeli. Bertozzi si trovava ancora all'interno del suo Land Rover quando è avvenuto l'impatto con altri veicoli? O è stato investito quando era già uscito dalla sua vettura? Il consulente tecnico della famiglia, Pier Paolo Balli, ha redatto una relazione che evidenzia "gravissime lesioni traumatiche del capo, del collo e del torace", compatibili con "arruotamento e schiacciamento", specificando che potrebbero riferirsi alle ultime fasi dell'investimento di un pedone da parte di un veicolo. Le circostanze esatte che hanno portato all'incidente non sono ancora chiare. Si ipotizza che il Land Rover guidato da Bertozzi abbia improvvisamente compiuto una sbandata

Con la collaborazione della Polizia locale identificate oltre 150 persone e controllate circa 70 autovetture

Nel pomeriggio dell’8 febbraio  i Carabinieri della Compagnia di Riccione hanno effettuato una vasta operazione con a collaborazione di personale della Polizia Locale. I servizi, sviluppati tra Riccione, Misano Adriatico e Cattolica hanno visto in azione sia equipaggi di pattuglia che appustati numerosi posti di controllo in prossimità delle aree cittadine maggiormente isolate. Sono state identificate oltre 150 persone e controllate circa 70 autovetture. Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno arrestato: • un 41enne che negli spogliatoi dello stadio di Cattolica avrebbe tentato di asportare denaro contante ed una decina di telefoni cellulari,  sottraendoli dalle borse e dagli indumenti dei giovani calciatori in allenamento. • un 30enne nordafricano che, controllato da personale della Stazione di Riccione mentre si aggirava a piedi con fare circospetto, è risultato destinatario di un provvedimento definitivo di carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria riminese, per i reati di furto aggravato, resistenza ad un pubblico ufficiale e lesioni. E' stato pertanto accompagnato in caserma per le operazioni di rito e poi tradotto presso il carcere di Rimini; I militari dell’Arma hanno anche potuto denunciare in stato di libertà: • un 39enne est-europeo ed una donna di 58 anni che, in due distinte occasioni ed in due differenti supermercati, avrebbero tentato di sottrarre

La patttinatrice in ottobre era stata bloccata a Rivabella e il suo veicolo con la bimba a bordo preso a calci per una leggera distrazione alla guida

Lo scorso 31 ottobre Sara Venerucci, la riminese 33enne ex campionessa di pattinaggio era stata aggredita da uno sconosciuto, che subito dopo si era allontanato. Ora per quel fatto la Polizia ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano per il Reato di Violenza privata e Danneggiamento aggravato. La donna aveva raccintato, ancora scossa e spaventata, che mentre era alla guida della sua auto in zona Rivabella aveva invaso leggermente la corsia opposta, poiché si era girata a guardare la figlia piccola seduta nel seggiolino. Questa piccola distrazione aveva indispettito il conducente che proveniva dal senso di marcia opposto, a tal punto che faceva inversione, raggiungeva l’auto della pattinatrice, bloccandole la strada e costringendola a fermarsi. Una volta sceso dall’auto il soggetto inveiva contro la donna, colpiva l’autovettura con un calcio danneggiando vistosamente lo sportello e mandando in frantumi il vetro posteriore, per poi allontanarsi frettolosamente. Lì per lì la Venerucci, in evidente stato di agitazione e anche per la presenza della bambina, non era riuscita a fornire immediati elementi per poter ricercare l’autore del fatto. Aveva poi lanciato un appello sui social per chiedere aiuto ad eveuali testimoni. Le immediate attività investigative delle Volanti hanno verificato la presenza di telecamere di vigilanza

L'uomo avrebbe agito durante gli allenamenti delle squadre giovanili

Nel tardo pomeriggio di giovedì, un 42enne senegalese si è introdotto di nascosto negli spogliatoi lo stadio 'Calbi' di Cattolica ed ha fatto razzia di telefi cellulari e spiccioli. Il furto è avvenuto mentre diverse squadre giovanili del Cattolica calcio erano impegnate negli allenamenti sul campo. Sfruttando la confusione genertaa dagli allenamenti in corso, l'uomo ha cominciato a rovistare nelle borse da allenamento e nelle tasche dei pantaloni, sottraendo otto telefoni cellulari e qualche spicciolo appartenenti ai giovani atleti. Il malvivente ha tentato di fuggire inosservato, ma il personale dello stadio ha notato il suo comportamento sospetto. Gli addetti allo stadio hanno cercato di fermarlo, ma il senegalese è riuscito a darsela a gambe. I carabinieri della Tenenza di Cattolica sono stati immediatamente allertati e hanno avviato le ricerche. Poco dopo, lo hanno rintracciato non lontano dallo stadio, ma al momento dell'arresto, gli otto telefoni cellulari erano già stati gettati via. Il 42enne, già gravato da numerosi precedenti specifici, è stato arrestato per il reato di furto e successivamente trasferito in carcere su disposizione dell'autorità giudiziaria, in attesa del processo. Nell'udienza di rito direttissimo, il giudice ha disposto il carcere, considerando sia i numerosi precedenti che l'ingente refurtiva costituita dagli otto smartphone