Archive

Si tratta di uno straniero denunciato anche per ricettazione, possesso di arnesi da scasso e per non aver ottemperato al decreto di espulsione

Nella mattinata dell’8 febbraio personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto un cittadino straniero per il reato di Rapina e Resistenza a Pubblico Ufficiale. Alle ore 5:40 circa, una volante della Polizia di Stato è intervenuta in Piazzale Kennedy poiché al numero di emergenza 112 – NUE, era giunta la segnalazione di un furto in atto presso il bar Nettuno. Era stata la videosorveglianza della Vigilar a far scattare l'allarme, collegato con la centrale operativa della Questura. Giunti sul posto, i poliziotti hanno avvistato un individuo all’interno dell’attività commerciale, con il registratore di cassa in mano, che, accortosi della presenza di agenti, si è dato alla fuga lanciandosi sulla spiaggia dalla finestra posteriore. Ma la zona era stata precedentemente circondata e l'inseguimento è stato breve. L'individuo, però, una volta bloccato sulla battigia, ha oposto un’accesa resistenza, ma gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo.  Addosso aveva del denaro contante, una carta di pagamento non a lui intestata, un cellulare e degli oggetti utili per lo scasso. In considerazione dei fatti accaduti, l’uomo è stato tratto in arresto ed accompagnato presso la locale Casa Circondariale in attesa di giudizio di convalida. Inoltre, lo straniero è stato denunciato in stato di libertà per

Un 25 enne fermato a San Benedetto del Tronto, in un vano segreto del suo suv anche 12 mila euro

Un cittadino albanese di 25 anni è stato arrestato in flagranza di reato mentre si apprestava a entrare in A 14 dal casello di San Benedetto del Tronto con il proprio veicolo per raggiungere Rimini, dove risiede. Le forze dell'ordine, agendo su qualche sospetto, hanno fermato l'uomo, già noto alle autorità della città di residenza. La sorpresa è stata grande quando, durante la perquisizione del SUV guidato dal giovane, sono stati scoperti 2,17 chili di cocaina e oltre 12.000 euro in contanti, accuratamente nascosti in un vano segreto. L'operazione, avvenuta qualche settimana fa, è stata resa nota solo recentemente. Il traffico di droga sembra essere stato organizzato in modo da far incassare al giovane albanese il provento della vendita nelle Marche. Tuttavia, la competenza territoriale del caso è passata al palazzo di giustizia riminese. L'ordinanza di custodia cautelare emessa dalle autorità marchigiane è stata confermata dal Gip del Tribunale di Rimini, dottor Vinicio Cantarini.  

Proseguono le indagini per individuare la causa dell'esplosione e si lavora alla sicurezza dell’impianto

A quindici giorni dall’incidente al termovalorizzatore di Coriano, da oggi, venerdì 9 febbraio, l’impianto torna operativo. In queste due settimane si è provveduto alla messa in sicurezza del nastro trasportatore danneggiato dall’esplosione e, grazie al doppio sistema d’alimentazione, da oggi sono nuovamente conferiti i rifiuti nella linea di trattamento. Sono invece ancora in corso le indagini per individuare la causa che ha portato alla deflagrazione e al ferimento di tre persone, due delle quali tornate al lavoro. Il terzo, ricoverato d’urgenza al Bufalini è stato dimesso e tornerà al lavoro tra qualche giorno. “Torniamo operativi ma proseguono i nostri accertamenti per individuare le cause e stiamo lavorando insieme alle maestranze per adottare ulteriori misure di sicurezza per prevenire altri episodi – spiega Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente – Siamo sollevati per i tre lavoratori che fortunatamente sono stati dimessi dall’ospedale. Ci tengo a sottolineare che, come ha comunicato Arpae, l’incendio non ha rivelato il superamento di limiti in termini di emissioni. Ringraziamo i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine per l’intervento tempestivo e il sindaco di Coriano Gianluca Ugolini per il sostegno fornito nelle ore successive all’incidente”.

Il traffico è ripreso alle 13.30 ma con cancellazioni e forti ritardi

Un cadavere è stato rinvenuto sui binari ferroviari della linea Bologna-Rimini. Per consentire gli accertamenti dell’autorità giudiziaria,  dalle 10.50 è stato interrotto il transito dei treni nel tratto tra Bologna e Castel S. Pietro. Alle 13.30 la circolazione è ripresa ma con forti rallentameti. Il traffico - a quanto riferisce l'Agenzia ANSA - si è fermato a seguito dell'avvistamento da parte di un treno in transito del corpo di una persona sui binari. Ancora da individuare le cause della morte, non è escluso che la persona possa essere stata investita da un treno precedente senza che qualcuno se ne sia accorto. Nel dettaglio, il treno Freccia Rossa 8810 Bari Centrale-Milano Centrale è fermo nei pressi di San Lazzaro di Savena dalle 11.30 mentre il treno Intercity 606 Bari Centrale-Bologna Centrale ha terminato la sua corsa a Faenza alle 12:27 e il treno Intercity 607 Milano Porta Garibaldi-Lecce a Bologna Centrale alle 11:56. Il treno Intercity 609 Bologna Centrale-Lecce avrà invece origine da Faenza alle ore 14:28. E' stato allestio un servizio di bus sostitutivi tra il capoluogo e Imola. A Rimini risultato cancelllati i treni Regionali 17549 e 17499 che dovevano arrivare rispettivamente alle ore 13.20 e 14.00. Inoltre il Frecciarossa 9805 proveniente da

In via Francesco Frioli, viale Carlo Matteucci, e via dei Partigiani il maggior numero delle infrazioni

A Rimini sono state 162 le violazioni registrate nel corso del 2023 dalle “fototrappole”, il sistema di videocamere a sensori posizionate vicino ai cassonetti della raccolta differenziata allo scopo di individuare coloro che non rispettano le regole per il corretto conferimento dei rifiuti. Si tratta di un sistema attivo a rotazione, che nel corso dell’anno ha consentito di monitorare oltre una trentina di postazioni ritenute maggiormente critiche e individuate sulla base delle verifiche condotte dall’ufficio ambiente del Comune su segnalazione dei cittadini, di Hera gestore del servizio di raccolta e delle Guardie Ecologiche Volontarie che operano in ausilio del Comune. In media le Fotocamere di Controllo Ambientale, autorizzate dalla Prefettura, restano installate per circa una settimana ad eccezione dei casi che si presentano più problematici, dove il periodo di videosorveglianza è più esteso. Secondo i dati rilevati da Hera, nel 2023 sono 3 le postazioni dove gli addetti incaricati hanno accertato il numero più elevato di infrazioni: via Francesco Frioli (91), viale Carlo Matteucci (21 violazioni) e via dei Partigiani(19 violazioni). Sono 3 le casistiche ricorrenti di chi commette l'infrazione: oltre ai residenti, la gente di passaggio e le attività commerciali. Rispetto alle tipologie di violazione, l'abbandono dei rifiuti fuori dai contenitori incide

Scatta l'allarme e l'uomo viene bloccato dalla Polizia mentre tenta la fuga sulla spiaggia

Nuovo tentativo di furto al Ristorante Nettuno di Piazzale Kennedy a Rimini, questa volta sventato perchè è scattato l'allarme presso la centrale operativa della Vigilar. Poco prima delle 5.30 un individuo ha sfondato una delle porte di emergenza laterali e una volta all'interno del locale ha arraffato il denaro del fondo cassa. Il tutto è stato però immortalato dalle telecamere della videosorveglianza, che ha attivato la richiesta di intervento delle forze dell’ordine. Sul posto si sono quindi precipitate  una volante della Questura di Rimini e un’auto della vigilanza privata. L'uomo ha tentato una fuga sulla spiaggia ma è stato bloccato dagli agenti. Gli sono stati trivati addosso degli oggetti e il denaro appena rubato.

L'anziana viveva da sola in un appartamento di via Costantinopoli a Miramare

Una donna di 81 anni è stata trovata senza vita questa mattina nella sua abitazione a Miramare. L'anziana viveva da sola in un appartamento al primo piano di via Costantinopoli. Sono stati i Vgili del Fuoco a entrare per primi nel domicilio e a trovare l'81enne esanime nel suo letto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 cn un'ambulanza che non hanno potuto fare altro che certificarne il decesso, dovuto dai primi esami a cause naturali. L'appartamento è stato trovato in perfetto ordine senza alcna traccia di violenza o effrazione. E' intervenuta anche una pattuglia della Polizia di Stato per i rilievi di legge; il magistrato di turno è stato avvertito. Erano stati i vicini a dare l'allarme non avendo più visto la donna da qualche tempo. E in effetti la morte dovrebbe risalire appunto ad alcuni giorni fa. L'81enne non aveva parenti in città.  

La società proprietaria del locale aveva presentato ricorso contro la sentenza del Tar Emilia-Romagna che è stata invece confermata

Il Consiglio di Stato ha stabilito che una sala scommesse di Rimini, in via Marecchiese, dovrà chiudere a causa della violazione delle norme distanziometriche. La società proprietaria del locale aveva presentato ricorso contro la sentenza del Tar Emilia-Romagna, che aveva annullato la richiesta di sospensiva della licenza. Secondo la legge regionale del 2013, l’installazione di apparecchi è vietata a meno di 500 metri da determinati luoghi sensibili, tra cui le scuole. La sala giochi aveva ottenuto delle proroghe per spostarsi nel comune di Forlì, ma il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso, sottolineando che il gestore aveva manifestato la volontà di trasferirsi a Forlì, rendendo infondata la sua richiesta di sospensiva. Inoltre, la sala giochi lamentava la mancata applicazione di una norma del 2019 che prevede un periodo di dieci anni per ammortizzare gli investimenti. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha confermato che questa norma si applica solo ai operatori economici che hanno già delocalizzato e che si trovano successivamente in prossimità di un luogo sensibile. Nel caso di Rimini, la prima mappatura del 2017 non individuava luoghi sensibili nelle vicinanze della sala giochi, mentre solo nel 2019 sono stati individuati tali luoghi. Il ricorso è stato respinto anche perché l’operatore

Professionista 46enne arrestato dai Carabinieri di Riccione, sarebbe stato ossessionato dalla gelosia

Un avvocato di 46 anni iscritto al Foro di Rimini è stato arrestato dai carabinieri di Riccione in seguito a una denuncia per maltrattamenti e percosse presentata dalla moglie. Il provvedimento è stato emesso dal gip Vinicio Cantarini al termine di un'indagine condotta dalla Procura di Rimini, che ha evidenziato ripetute aggressioni fisiche e verbali subite dalla donna nel corso del tempo. La vittima ha raccontato di essere stata vittima di aggressioni fisiche e verbali perpetrate dal marito, un avvocato che, secondo lei, era accecato dalla gelosia. Il professionista avrebbe cercato di controllare ogni suo movimento, dando vita a violente liti che non sono passate inosservate nemmeno dai vicini di casa. Durante questi episodi di rabbia, il marito avrebbe colpito la moglie con schiaffi, strattonandola con violenza e distruggendo il suo cellulare più volte. In una circostanza, si sarebbe spinto oltre, stringendole le mani al collo, insultandola e accusandola di tradimento. Dopo alcuni mesi di sopportazione, la donna ha confidato i maltrattamenti ai familiari e successivamente si è recata personalmente in caserma per denunciare l'avvocato. Quest'ultimo è stato arrestato e condotto in carcere. Difeso dall'avvocato Arturo Caiazzo del Foro di Napoli, il 46enne avrà l'opportunità di fornire la sua versione dei fatti

Per la terza volta gli inquirenti sono giunti alla conclusione che non vi fu omicidio

La prossima settimana saranno 20 anni dalla morte di Marco Pantani e con l'anniversario, probabilmente, arriverà anche la richiesta di archiviazione della terza indagine della Procura di Rimini sulla scomparsa del campione di ciclismo. Pantani fu ritrovato cadavere il 14 febbraio del 2004 in una stanza del residence `Le Rose´ di Rimini e per la terza volta in 20 anni gli inquirenti sono giunti alla stessa conclusione: non fu omicidio. Secondo quanto riferisce l'Agenzia ANSA, l'indagine del procuratore capo Elisabetta Melotti e del sostituto Luca Bertuzzi non è ancora formalmente trasmessa all'ufficio gip come richiesta di archiviazione, ma elementi nuovi non sarebbero emersi. Nel febbraio 2004, mentre i genitori partivano per una vacanza in Grecia, il Pirata affermò di voler andare in vacanza in montagna, passando da Milano. Secondo la testimonianza della madre, fece le valigie portando tre giubbotti, di cui uno da sci, che però avrebbe lasciato in albergo a Milano, quando, cambiata idea, decise di rientrare verso Rimini. Secondo quanto dichiarato da un tassista, il bagaglio di Pantani era costituito unicamente da una piccola busta in plastica, contenente medicinali. Nonostante ciò, i tre giubbotti furono trovati nella stanza del residence dove il ciclista alloggiava; non è appurato chi li portò, dal momento

La tragedia poco dopo mezzogiorno presso Senigallia, a Rimini cancellazioni e pesanti ritardi

Una persona è stata travolta e uccisa da un treno poco dopo mezzogiorno tra le stazioni ferroviarie di Marzocca e Senigallia. Secondo le prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario, mentre era in transito un regionale veloce diretto da Ancona a Piacenza. Sul posto sono in corso accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria. La circolazione dei treni è stata pertanto sospesa sulla linea ferroviaria Bologna-Ancona con pesanti conseguenze per i viaggiatori, con ritardi e cancellazioni. Alle 13.30 alla stazione di Rimini risultabano cancellati l'Intercity 608 delle 13:47 diretto a Bologna e il Regionale 4238 sempre destinato ad Ancona delle 15:05, mentre il Frecciarossa per Venezia delle 13.15 sta segnando 80 minuti di ritardo, quello per Taranto delle 13.43 15 minuti e 50 minuti per il Frecciarossa 8818 diretto a Milano Centrale delle 14.15. Sulla linea Bologna - Ancona la circolazione ferroviaria, è in graduale ripresa tra Montemarciano e Senigallia dopo l'autorizzazione alla ripartenza dei treni concessa dalle autorità competenti intervenute sul posto per l’investimento di una persona da parte di un treno. La circolazione è ripresa parzialemente alle 14.30, con rallentamenti fino a 120 minuti per 6 treni Alta Velocità e fino a 30 minuti per 2 Intercity e 10 Regionali, limitati nel

Tutti assunti da hotel e ristoranti, in un caso al Gros

Dall’inizio del corrente anno, il Gruppo di Rimini, sulla base delle direttive impartite dal Comando Provinciale, ha portato a termine alcune attività ispettive avviate lo scorso autunno nei confronti di imprese operanti nel Comune di Rimini in vari settori economici che hanno consentito di accertare l’impiego di 9 lavoratori irregolari di cui 7 completamente “in nero” e 2 “in grigio” (ossia retribuiti in contanti e senza che fosse stato comunicato il lavoro intermittente). In particolare, le operazioni hanno interessato una piadineria di Rimini dove è stata trovata, intenta a lavorare, una commessa risultata “in nero” da più di un mese che percepiva la retribuzione in contanti e non con mezzi tracciabili come invece previsto dalla legge. I successivi riscontri documentali hanno fatto emergere che anche un’altra commessa operante nella medesima attività commerciale, prima di essere assunta con contratto a chiamata, aveva lavorato per un periodo “in nero”.  Una volta assunta, il datore di lavoro, più volte ha impiegato irregolarmente la stessa, omettendo di effettuare la comunicazione preventiva prevista per il lavoro a chiamata.   In un hotel di Marebello sono stati scoperti tre lavoratori “in nero”, mentre in un ristorante-pizzeria di Rivazzurra, ne è stato scoperto un altro che svolgeva le mansioni di