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Il PM10 non molla la presa, prossimo rilevamento mercoledì 31 gennaio

Continua l'allerta smog in Emilia-Romagna, dove sono state prorogate fino a mercoledì 31 gennaio compreso le misure emergenziali per la qualità dell'aria: tra queste, lo stop ai diesel Euro 5. Il provvedimento rientra tra quelli previsti a livello regionale, in base alle misure adottate dalla Regione Emilia-Romagna e collegate al Pair. È quanto stabilito in seguito alle proiezioni di Arpae relative al possibile sforamento dei valori limite giornalieri delle polveri sottili pm10. Pertanto anche a Rimini e Riccione nelle aree interessate dalle restrizioni della circolazione, dalle 8.30 alle 18.30 resta in vigore il divieto di circolazione per i veicoli benzina Euro 0 (pre euro), Euro 1 e Euro 2, veicoli diesel Euro 0 (pre euro), Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 e ampliata a tutti i veicoli diesel Euro 5, veicoli GPL/benzina o metano/benzina Euro 0 (pre euro) e Euro 1, ciclomotori e motocicli Euro 0 (pre euro) e Euro 1. Inoltre è prescritta la riduzione di 1 °C della temperatura negli ambienti di vita riscaldati (sono esclusi da queste indicazioni gli ospedali e le case di cura, le scuole ed i luoghi che ospitano attività sportive): fino a massimo 19°C (+ 2°C di tolleranza) nelle case, negli uffici, nei luoghi per

I controlli del weekend della Polizia Locale: sorprese cinque persone con tasso alcoolemico fuori norma

Weekend intenso di controlli per la Polizia Locale di Rimini. Nella notte tra venerdì e sabato quando gli agenti della polizia locale, intorno alle ore 02,30 del mattino di sabato, hanno dovuto interrompere i loro controlli a causa di un incidente accaduto sul lungomare, all’altezza dei bagni 56-57. Giunti sul posto, gli agenti si sono trovati davanti un’auto che aveva terminato la sua corsa dopo aver perso anche un pneumatico, contro una bicicletta in sosta, danneggiandola. La sorpresa maggiore, però, riguardava il conducente, risultato irregolare sul territorio nazionale e senza documenti. Per lui si è quindi reso necessario il trasferimento in Comando per essere sottoposto al foto-segnalamento. All’esito dei controlli con etilometro di domenica mattina, 2 conducenti sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico accertato tra 0,80 e 1,50 g/l, reati aggravati dall’aver commesso il fatto in ora notturna. Per altri due conducenti, invece, è scattata la sanzione amministrativa perchè trovati anch'essi con un tasso alcolemico oltre i limiti consentiti dalla legge. In ogni caso, per tutti e quattro i conducenti sanzionati è scattato l’immediato ritiro della patente di guida, cui seguirà un periodo di sospensione dalla guida disposto dalla Prefettura. Vista la presenza di

"Sandrocchia" aveva 90 anni, ha interpretato oltre 70 film con i maggiori registi italiani

Èmorta Sandra Milo, aveva compiuto 90 anni nel 2023. Si è spenta nella sua abitazione e tra l'affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. Sandrocchia, come l'aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano. Sandra Milo, all'anagrafe Salvatrice Elena Greco, era nata a Tunisi l'11 marzo 1933. Una settantina i film all'attivo: si va da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci a Federico Fellini, da Luigi Zampa a Dino Risi, da Luciano Salce a Duccio Tessari, da Pupi Avati a Gabriele Salvatores fino a Gabriele Muccino, solo per citarne alcuni. Socialista ai tempi di Bettino Craxi che frequentò per due anni, per diciassette anni amante di Federico Fellini (una cosa confessata per la prima volta a Porta a porta nel 2009), si può dire che abbia fatto della sua vita affettiva un vero e proprio film. E questo già dalle nozze nel 1948, a quindici anni, con il marchese Cesare Rodighiero (matrimonio durato 21 giorni), fino alla relazione di undici anni con Moris Ergas (da cui nacque Deborah) per arrivare, infine, all'unione con Ottavio De Lollis (da cui ha avuto Ciro e Azzurra). Sempre

Per un 55enne l'accusa di occultamento ai fini di distruzione di corrispondenza e sospensione dal lavoro

Senza avvertire nessuno nell'ufficio in cui lavora, compreso il direttore della sede, ha iniziato a consegnare la posta e i pacchi non recapitati, portandoli ai destinatari nei fine settimana. Protagonista della vicenda - riportata dai quotidiani locali - un portalettere 55enne in forza ad una filiale delle Poste nel Riminese finito per essere denunciato con l'accusa di occultamento ai fini di distruzione di corrispondenza e sospeso dal lavoro fino allo scorso novembre. Secondo i giornali riminesi, l'uomo - tra la fine del 2022 e i primi mesi del 2023 - avrebbe passato i sabati e le domeniche a consegnare le missive e pacchi di dimensioni contenute che lui e i colleghi non erano riusciti a recapitare al primo tentativo e che, riportati in ufficio, venivano messi nel cesto del non corrisposto da cui, poi, l'uomo pescava per effettuare le sue consegne 'bis' durante i week-end. Insospettito dalla diminuzione delle giacenze e preoccupato che la posta mancante potesse essere stata rubata o distrutta il direttore dell'ufficio ha segnalato la cosa ai Carabinieri di Riccione che, avviati i controlli del caso, sono risaliti all'autore delle consegne. A seguito dell'attività di indagine per il 55enne è scattata l'accusa di occultamento ai fini di distruzione di corrispondenza e,

Dopo essere stato investito avrebbe chiesto un risarcimento trppo alto rispetto ai danni subiti

Un ex poliziotto riminese di 63 anni è attualmente sotto indagine per presunta truffa all'assicurazione in seguito a un incidente stradale avvenuto nell'agosto del 2021. L'uomo, già in pensione al momento del fatto, era stato investito da un'auto mentre usciva da un parcheggio in sella ad uno scooter, fortunatamente, senza gravi conseguenze fisiche. Tuttavia, le indagini sono scattate quando l'uomo ha presentato una richiesta danni all'assicurazione, chiedendo un risarcimento di 1.500 euro. Nella denuncia, l'ex poliziotto aveva affermato che nel cadere si erano danneggiati  un paio di occhiali di marca, un cellulare iPhone e delle costose scarpe. Ma la giovane donna alla guida dell'auto investitrice subito dopo l'incidente aveva scattato delle fotografie non solo allo scooter ma anche all'uomo che lo conduceva. E quelle immagini mostravano chiaramente che l'ex poliziotto non indossava scarpe di marca, bensì ciabatte, e che il telefono e gli occhiali non corrispondevano a quelli menzionati nella richiesta di risarcimento. L'automobilista ha segnalato l'incongruenza e i carabinieri di Rimini hanno avviato un'indagine sotto la supervisione del sostituto procuratore Davide Ercolani. L'indagato è difeso dall'avvocato Marco Ditroia del Foro di Rimini. La vicenda mette in luce l'importanza delle indagini approfondite nei casi di richieste danni contestate, con le autorità pronte a

Noi orgogliosi di Silvano, si capiva che avrebbe fatto strada

La fortuna di chi nasceva in paese, era che prima di parlare in pubblico dovevi passare al vaglio degli “anziani”. Ancora non c’era Umberto Eco, e loro non perdonavano. La cabina telefonica era una per tutti, come il biliardo, e pure quel cassone che si illuminava ed emetteva suoni e tintinnii… il flipper! Da Odo, il figlio della Carolla ci si incontrava tutti: il Sindaco, il farmacista, il dottore, il maresciallo, Ciro la guardia ed anche qualche ladro di polli. I soliti giocavano a briscola fra le battute e i consigli (“cherga”) degli esperti di turno, sospesi fra il fumo delle Nazionali e le prime sigarette americane. A racontare di nuovi orizzonti, di terre lontane, di cinema e canzoni, di un mondo che si vedeva solo in bianco e nero, c’era anche lui il giovane e magro Silvano Balducci della Pedrolara, per tutti semplicemente “Pain”. Il dialetto è una lingua romanza, parlarlo non è facile, ma Silvano speakkava Inglese e in quegli anni erano due o forse tre in tutto il contado. Si capiva che avrebbe fatto strada il virgulto, perché aveva voglia e sete. I talento, se li hai, vanno spesi Pain li ha spesi tutti, e bene. Cominciando dalla sua

Stanchi del degrado e dei furti che stanno subendo

I residenti vicini all'ex questura, stanchi del continuo degrado e dei furti che stanno subendo da parte di "sbandati" che frequentano la zona hanno organizzato una petizione popolare indirizzata a Comune, Asi (la società proprietaria dell’immobile) e Prefetto. "Noi, cittadini di Rimini, esprimiamo profonda preoccupazione per la persistente situazione di degrado e criminalità nell'area dell'ex Questura di via Ugo Bassi. Noi, residenti delle zone limitrofe a tale struttura, oltre a subire l'estrema incuria e il totale abbandono dell'area, da oramai venti anni, ed in modo sempre crescente, siamo vittime di continui furti e danneggiamenti perpetrati dagli inquilini abusivi che trovano rifugio nel tristemente famoso edificio. Chiediamo quindi al Comune di agire prontamente per risolvere questo problema che sta danneggiando l’immagine di Rimini e compromettendo la sicurezza e la qualità della vita dei residenti. In particolare sollecitiamo le seguenti azioni: Urgenti interventi di Sicurezza. Richiediamo immediate misure concrete per garantire la sicurezza nell'area, attraverso un'efficace sorveglianza e interventi per contrastare le sempre più diffuse attività criminali; Coinvolgimento della nostra Comunità. Chiediamo che venga prevista una maggiore partecipazione dei cittadini del quartiere, in modo tale che le soluzioni proposte rispecchino le reali esigenze, e le necessarie tutele in termini di sicurezza pubblica. Riqualificazione urbanistica. Dopo venti anni di attesa,

I pompieri sono intervenuti ieri pomeriggio in viale Tommaseo

I vigili del Fuoco di Rimini sono intervenuti intorno alle 17.30 a Riccione,  chiamati da una donna bloccata in casa con un principio di incendio. I pompieri hanno salvato due persone, fratello e sorella, lei 64 anni lui 58. Entrambi sono stati accompagnati in ospedale per gli accertamenti per aver respirato parecchio fumo che ne aveva provocato un principio di 'intossicazione. L'incendio ha interessato un appartamento al primo piano e al piano superiore in via Tommaseo 2, a Riccione Paese. Le fiamme sono state spente in una mezz'ora e l'appartamento è stato dichiarato temporaneamente inagibile..  

Era stato accusato da un finanziere arabo per il mancato acqusito della sammarinese Banca Cis

L'imprenditore riccionese Flavio Pelliccioni è stato assolto dall'accusa di truffa nel processo che lo vedeva coinvolto insieme a Giovanni Covino. Il giudice monocratico di Rimini ha dichiarato che il fatto non sussiste. Pelliccioni è stato difeso dagli avvocati Alessandro Petrillo e Monica Rossi. L'indagine ruotava attorno alle trattative per un potenziale acquisto, mai concluso, della Banca Cis da parte del finanziere arabo Mohammed Alì Turki, cittadino inglese. Le accuse di Turki riguardavano l'imprenditore Pelliccioni, cittadino sammarinese ma notissimo a Riccione come fondatore del Beach Vllage al Marano, e l'egiziano Mohammed Ali Ashraf, accusati di averlo ingannato e indotto a pagare una polizza di 1,15 milioni di euro. In cambio, gli era stata prospettata l'ottenimento di un finanziamento di 50 milioni di euro attraverso una società lettone, necessario per acquisire la banca sammarinese. Il giudice ha accolto la richiesta di assoluzione avanzata dai difensori di Pelliccioni, sostenendo che mancavano elementi a dimostrare l'esistenza di un legame tra i vari soggetti coinvolti finalizzato a compiere un raggiro ai danni di Alì Turki. Le trattative, secondo la difesa, si erano svolte in presenza di un notaio, e l'erogazione del finanziamento era stata bloccata dalla finanziaria a causa di un'attività di 'diligence' svolta sul profilo finanziario

Potenziata anche l’attività di contrasto all'abusivismo commerciale

Riscontri importanti dagli investimenti sulla sicurezza e sulla dotazione di uomini e mezzi, potenziamento dell’attività volta al contrasto dell'abusivismo commerciale, aumento dei servizi di prossimità e di front office, diminuzione delle multe per divieto di sosta e dei sinistri stradali: sono questi gli aspetti salienti dell’attività condotta dal Comando di Polizia Locale di Bellaria Igea Marina nell’anno 2023.    “La performance della nostra PM nell’anno appena concluso è frutto di una progettazione di lungo periodo”, la premessa dell’Assessore alla Sicurezza Cristiano Mauri, “in primis per quanto riguarda gli investimenti compiuti dall’Amministrazione Comunale sul fronte della sicurezza e nel rispetto delle competenze che afferiscono alle altre forze di polizia e militari. Penso a quanto fatto in termini di capitale umano, ultima in ordine di tempo la scelta di Antonio Amato in qualità di Comandante, figura di grande levatura per competenze, formazione e conoscenza del territorio. La cui entrata in servizio ha consegnato a Bellaria Igea Marina, per un anno intero, un dirigente alla PM a pieno servizio: cosa che non avveniva da oltre dieci anni. Un’individuazione che si unisce alle implementazioni in tema di parco mezzi e dotazioni, e soprattutto a quello che è stato un progressivo potenziamento dell’organico: il quale conta oggi

37 dipendenti con un pugno di mosche, insorgono i sindacati che convocano un presidio davanti all'azienda per il 31 gennaio

Niente cassa integrazione per i lavoratori della Fontanot S.p.A.: "Traditi gli intenti del Patto per il Lavoro e il Clima della Regione Emilia-Romagna", insorgono  FILLEA CGIL Rimini, FILCA CISL Romagna e FENEAL-UIL, che proseguono lo stato di agitazione per scongiurare le gravi conseguenze sociali. L'azienda Fontanot S.p.A. - impresa specializzata nella produzione di scale - occupava 111 lavoratori in provincia di Rimini negli stabilimenti di Cerasolo di Coriano e Villa Verucchio. Il destino occupazionale dei 37 lavoratori attualmente in forza, minacciato dalla crisi aziendale, era appeso alla possibilità che il Curatore della liquidazione giudiziale dell’impresa, Dott. Alessandro Bonfè, avviasse celermente le procedure per la CIGS (cassa integrazione guadagni straordinaria) per cessazione attività; come richiesto dalle Organizzazioni Sindacali lo scorso 29 dicembre. "Tale richiesta - spiegavano i sindacati - oltre che legittima sulla base delle Leggi vigenti (il Parlamento ha prorogato al 2024 l’utilizzo della CIGS per cessazione attività) è in linea con quanto previsto, in caso di crisi aziendale, dai patti per il Lavoro ed il Clima della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini; in tal senso sia il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che la Regione Emilia-Romagna hanno formalmente espresso la loro disponibilità a prestare tutto il supporto

I Vigili del Fuoco hanno evitato che le fiamme si propagassero a una falegnameria adiacente

Incendio in un magazzino di San Vito presso un'abitazione privata. Questa mattina alle ore 5:10, il personale dei Vigili del Fuoco di Rimini è intervenuto in via Rustico riuscendo a contenere le fiamme evitando che si propagassero in una falegnameria adiacente. I pompieri sono intervenuti con un auto pompa serbatoio e un autobotte per un totale di sette uomini, si è riuscito a ripristinare le condizioni di sicurezza dopo due ore circa. I danni sono stati quindi circoscritti al materiale contenuto all'interno non interessando l'attività produttiva adiacente nè la vicina abitazione dei due anziani proprietari. Sul posto è interventuta anche la Polizia di Stato che sta indagando sulle origini del rogo. [video width="848" height="480" mp4="https://www.chiamamicitta.it/wp-content/uploads/2024/01/VID-20240126-WA0006.mp4"][/video]