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Sfondano la vetrina con un suv e poi fanno razzia di borse di lusso. Colpo nella notte alla boutique Gaudenzi di Riccione in viale Ippolito Nievo, dove due individui col volto copert da passamontagna. I due malviventi sono poi fuggiti con un bottino ancora da quantificare. Il mezzo utilizzato per la spaccata non è ancora stato ritrovato. Sull'episodio il coordinatore di Fratelli d'Italia Stefano Paolini non ha il minimo scrupolo a scatenare la polemica politica. Immemore che il suo partito ha governato la Perla verde per otto anni, facendo finta di non sapere chi è al governo nazionale adesso ed ha pertanto la reponsabilità della forze dell'ordine, oggi prima attacca sul degrado delle ex- colonie - "non si può ridurre Riccione in questo stato" - poi prende spunto dal fatto criminoso per dichiarare: "Servirebbero rinforzi nella pianta organica della Polizia Locale da destinare a quelle zone ripetutamente colpite dalla criminalità. O forse bisognerebbe muoversi per l’installazione della fibra ad alta definizione, un investimento importante senza il quale la città non può dotarsi delle telecamere su cui, come noto, Fratelli d’Italia si batte da sempre. Perché non investire qui risorse economiche anziché pensare ad altro? Gaudenzi, purtroppo per la seconda volta in

L'uomo nell'opporsi all'arresto ha anche ferito due Carabinieri e invece di andare nel tribunale di Rimini è salito sul tetto di casa urlando di essere innocente

A San Giovanni in Marignano sabato scorso un individuo di 50 anni è stato arrestato per atti osceni e resistenza nei confronti dei carabinieri, con l'accusa di essersi masturbato in auto davanti a una scuola elementare. Il fatto è stato segnalato attorno alle 12.45 dalle maestre della scuola primaria, le quali, osservando dalla finestra, hanno notato un veicolo fermo proprio di fronte all'edificio scolastico, con la portiera aperta. All'interno dell'auto, sul sedile del conducente, c'era un uomo parzialmente svestito intento a compiere atti osceni. Subito le insegnanti hanno chiamato i carabinieri della tenenza di Cattolica. Quando i militari sono giunti sul posto, hanno trovato l'uomo con i pantaloni abbassati mentre guardava materiale pornografico sul suo smartphone. I carabinieri, avvicinandosi, gli hanno richiesto di consegnare il telefono e mostrare i documenti. A questo punto, l'uomo avrebbe reagito in modo violento, non solo rifiutandosi di consegnare il telefono, ma insultando e minacciando pesantemente i carabinieri. Poi il 50enne, ormai fuori controllo, si è scagliato contro i militari, spintonandoli e cercando di divincolarsi, provocando la loro caduta a terra. Entrambi i carabinieri hanno subito ferite che hanno richiesto cure al pronto soccorso. L'intervento tempestivo di un passante ha contribuito a fermare il papapiglia. Ulteriori pattuglie sono giunte

Il cantante è testimone in un processo per truffa: la vicenda è quella dei concerti saltati alla Darsena

Questa mattina a sorpresa in tribunale a Rimini è arrivato Al Bano. Il cantante è stato chiamato come teste della parte civile in un processo per truffa. La vicenda è quella dei concerti, poi saltati, da tenersi alla darsena di Rimini e i fatti risalgono al 2018. Quell'anno i big della musica italiana e internazionale avrebbero dovuto esibirsi nel Beat village, il maxi villaggio degli eventi allestito alla darsena. Ma alla fine la kermesse si era rivelata una vera e propria truffa. Uno dopo l'altro, tanti artisti - Renzo Arbore, Vinicio Capossela, Loredana Bertè, Patty Pravo, Tony Hadley, Massimo Ranieri, Ray Wilson dei Genesis, fino ad arrivare ad Al Bano e Romina - avevano dato forfait, segnalando "inadempienze contrattuali", con una raffica di concerti annullati e migliaia di biglietti da rimborsare. Nella bufera era finito l'ex ingegnere e consulente aziendale Willer Dolorati. Società truffata risulta invece essere la pony Catering che oggi ha chiamato il famoso cantante. Tante le persone che questa mattina hanno voluto farsi fotografare con il cantante, fan, avvocati, impiegati delle cancellerie scesi appositamente dagli uffici per chiedere l'autografo. Fonte Ansa

I ricordi commossi di Claudio Cecchetto, Linus e della sindaca Angelini

"A te degh me cum cus fa": te lo dico io come si fa. "Io" era Silvano Balducci, uno dei padri fondatori di Aquafan nel 1987. Era nato a Coriano 88 anni fa e se n'è andato dopo una lunga malattia. Lascia la moglie Luciana, le figlie Valentina, Cristiana e Caterina. Albergatore che non aveva mai rinnegato le sue radici contadine, il dialetto corianese come lingua principale se non esclusiva, Silvano pur con il suo modesto 5% era uno dei front men del parco acquatico riccionese. Con la sua innanata simpatia, ma anche l'attenzione imprenditoriale, aveva fatto grande un progetto che all'inizio sembrava solo una scommessa e delle più improbabili, come quella di "portare il mare in collina". "Se Aquafan esiste - lo ricorda infatti oggi il parco a tema sui social -  è anche grazie a te. Sei stato una colonna portante, punto di riferimento per tanti, amico e ‘zio’ di tutti. E naturalmente colui che consacrava il rito di apertura dei cancelli di Aquafan, a ogni inizio stagione. Custode dei ricordi e delle emozioni che hanno accompagnato milioni di persone su e giù per gli scivoli. Ogni anno pochi minuti prima dell’apertura, le chiavi finivano nelle tue mani e mentre

Grazie per la tua amicizia, le tue belle serate a Bologna, in casa assieme durante l'Università

Caro Marco Bongiovanni, tu eri "custode della bellezza e la trasmettevi" ma eri la bellezza fatta persona, perchè per primo sperimentavi su di te una Bellezza sulla tua vita, grazie anche alla grande Fede che avevi

I funerali sabato mattina alle 9,30 nella chiesa di Sant'Agostino

E' morto a soli 56 anni Marco Bongiovanni,  nato di Rimini ma da tempo figura di spicco nel settore ricettivo sardo. Era amministratore delegato di Baja Hotels e presiedeva Baja Hotels Travel Management. La sua scomparsa è stata causata da un improvviso malore cardiaco che non gli ha dato scampo. Lascia la moglie, quattro figli e i genitori, Renzo ed Eliana Testoni. Bongiovanni aveva inaugurato appena un anno fa "Baja Way", un progetto innovativo che comprendeva le attività di Baja Hotels, Sardinia 360, Gastaldi Holidays e del rinomato ristorante stellato Somu. La storia imprenditoriale della famiglia Bongiovanni inizia a Rimini, dove il padre di Marco gestiva la pensione Impero a Miramare, frequentata negli anni '50 dalla famiglia Berlusconi in vacanza. Negli anni '60, la famiglia si trasferisce in Sardegna e avvia l'attività turistica con il Club Hotel, la prima struttura ricettiva di Baja Sardinia, sulla punta nord della Costa Smeralda verso Arzachena. Una zona fino ad allora completamente disabitata, rocciosa e priva perfino di strade. Nonostante le iniziali difficoltà, l'impresa decolla nel 1974 con l'arrivo dei turisti tedeschi. La forza della loro attività è rimasta sempre l'essere un'impresa familiare. Negli anni '80 avviene l'acquisizione dell'hotel La Bisaccia, seguita dalla creazione di una catena

La Polizia di Stato ha arrestato due individui che avevano tentato la fuga

Nella tarda serata di giovedì 18 gennaio la Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto due cittadini stranieri per il reato di rapina aggravata. I fatti sono accaduti in Via Roma, nei pressi del Parco Cervi: gli agenti sono intervenuti in seguito a più segnalazioni di urla. Sul posto, i poliziotti hanno raggiunto una ragazza che aveva accusato due soggetti, presenti nelle vicinanze, di aver rapinato un altro ragazzo, suo amico, anch’egli sul posto che aveva  il labbro inferiore tumefatto e sanguinante e una vistosa ferita d’abrasione alla mano sinistra. I due, alla vista degli uomini in divisa, iniziavano una precipitosa fuga verso l'Arco D'Augusto: sono stati però tempestivamente raggiunti e bloccati dagli agenti senza opporre ulteriore resistenza. Dai successivi accertamenti, la persona offesa, un cittadino straniero, riferiva che alle ore 22.30, mentre si trovava alla fermata dell’autobus di Piazzale Cesare Battisti, insieme ad una sua amica, veniva avvicinato da un gruppo di persone a lui sconosciute che visibilmente ubriache e con delle bottiglie in mano, li invitavano a seguirli nel vicino parco, senza apparente motivo. Il ragazzo, spaventato, scappava verso il parco Cervi, perdendo durante la corsa il cellulare, e poco dopo veniva raggiunto dal gruppo, scaraventato a terra, picchiato

In tribunale di Rimini ha riconosciuto i reati di violazione di domicilio e offesa a confessione religiosa

Un fotografo faentino di 54 anni è stato condannato a 4 mesi di reclusione con pena sospesa per i reati di violazione di domicilio e offesa a confessione religiosa. Il caso risale al luglio del 2015, quando l'uomo si introdusse all'interno della chiesa della Pace a Trarivi, frazione sulle colline del comune di Montescudo-Monte Colombo. Nella chiesa, chiusa al culto ma mai sconsacrata, il fotografo scattò delle foto provocatorie, ritraendo due donne vestite da suora che si scambiavano un lungo bacio appassionato, mentre un uomo travestito da prete, alle loro spalle, benediceva l'unione. Tutto questo avvenne proprio davanti a una croce d'altare. Le immagini attirarono l'attenzione dei presenti, che chiamarono immediatamente i carabinieri. I tre attori coinvolti, due donne vestite da suora e un uomo da prete, sono stati invece assolti. La sentenza emessa dal tribunale monocratico di Rimini ha imposto al fotografo di risarcire simbolicamente con 500 euro sia il Comune che il parroco e di coprire le spese legali. Il fotografo, difeso dall'avvocato Fabiomassimo Del Bianco, aveva cercato di giustificare il suo gesto come una provocazione artistica, sottolineando di aver ottenuto regolari permessi per allestire il set fotografico nella chiesa. Tuttavia, parroco e amministrazione comunale, costituiti parte civile nel processo, hanno

Un 52enne addetto alla sicurezza di un supermercato appare nelle immagini della videosorveglianza mentre palpeggia la piccola

Nel luglio scorso, un addetto alla sicurezza di un supermercato a Rimini è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una bambina di 8 anni. Attualmente detenuto a Pesaro, il 52enne, senza legami affettivi, difeso dall'avvocato Gianmaria Gasperoni, affronterà il processo nei prossimi mesi, con il pubblico ministero Davide Ercolani che ha richiesto il giudizio immediato. Il presunto aggressore aveva ammesso durante l'interrogatorio di aver compiuto dei palpeggiamenti, dichiarandosi incapace di comprendere il gesto e affermando di essere "tornato in sé" solo pochi secondi dopo l'atto. Le immagini a circuito chiuso del supermercato hanno catturato la scena, fornendo prove cruciali contro di lui. La vittima, una bambina di 8 anni, si trovava con la madre e la sorella maggiore nel supermercato di Rimini. La minorenne si era allontanata brevemente per recarsi davanti agli scaffali dei giochi e delle scarpe quando l'addetto alla sicurezza l'aveva avvicinata, mettendole una mano sulla spalla e palpeggiandola sopra i pantaloncini, come confermato dalle telecamere. La madre e la sorella maggiore sono state informate circa un'ora dopo l'accaduto, quando si trovavano in un bar. La bambina aveva denunciato il gesto dicendo: "Mi ha toccato quello della vigilanza". La madre aveva immediatamente presentato denuncia ai carabinieri,

"Non vogliono condividere la difesa con la famiglia di Manuela Bianchi"

Caso Pierina: i vicini di casa Valeria Bartolucci e il marito Louis Dassilva hanno un nuovo legale, l’avvocato Riario Fabbri del Foro di Rimini. Lo hanno confermato all’Ansa spiegando che “non vogliono condividere la difesa con la famiglia di Manuela Bianchi. E’ quindi da novembre che abbiamo un altro avvocato”, hanno detto. Valeria e Louis, condividono lo stesso pianerottolo di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli che la mattina del 4 ottobre 2023 ritrovò la 78enne testimone di Geova uccisa con 29 pugnalate nel garage di via del Ciclamino a Rimini. Valeria e Louis vivono in un appartamento sullo stesso pianerottolo di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli per il cui assassinio ancora non c’è nessun indagato.

Nel 2023 oltre 10mila interventi effettuati, 16 patenti ritirate e meno multe

Il 2023 segna un forte aumento degli interventi e dei controlli da parte della Polizia locale della bassa Valmarecchia: quasi 10mila quelli effettuati complessivamente tra Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana. L’incremento più consistente è quello sugli interventi inerenti la circolazione stradale (2.194) mentre restano stabili le altre attività di controllo su schiamazzi e rumori, nomadi nonché quelli effettuati su segnalazione dei cittadini. Quasi quattro pattuglie al giorno quelle eseguite negli ultimi 12 mesi (1.289 il totale), mentre prosegue il trend di crescita dei posti di controllo che passano da 668 a 834, con un aumento pari al 25%. Di questi, 271 sono stati realizzati con strumentazione elettronica per la verifica della velocità, 186 finalizzati al controllo specifico dei ciclomotori e 43 con etilometro, svolti nell’ambito del progetto di sicurezza stradale del Comune di Rimini “Fermami amico” al quale ha aderito anche la Polizia locale della Valmarecchia. In forte aumento (+83%) anche i controlli appiedati nei centri storici e nei parchi pubblici: 235 nel 2022, nel 2023 arrivano a quota 435. Diminuiscono invece le violazioni accertate, che passano da 8.451 nel 2022 a 7.558 nel 2023: in totale, gli agenti della Polizia locale hanno rilevato quasi 4.500 violazioni al Codice della strada non

L'esplosione avvenuta il 22 gennaio scorso nell'area dell'impianto Hera, "sottolinea l'importanza di un'analisi approfondita sulla salute e sicurezza dei lavoratori coinvolte in attività di appalto e subappalto": lo dicocono le organizzazioni sindacali CGIL Rimini, CISL Romagna e UIL Rimini che nel contempo esprimono solidarietà alle famiglie dei lavoratori ed auspicano una pronta guarigione dei feriti I dati sugli infortuni in provincia di Rimini Dal 2002 all’agosto 2022 in provincia di Rimini hanno perso la vita per lavoro 106 lavoratori, sono stati denunciati quasi 150.000 infortuni e 7.366 malattie professionali. Sebbene i dati disponibili a novembre 2023 evidenzino una riduzione del 2% sull'anno precedente rispetto agli infortuni denunciati (4.688), "è del tutto evidente che l'esplosione avvenuta ieri nell'impianto Hera di Raibano segnala l'esigenza di un'ulteriore analisi del fenomeno e di maggiore attenzione ai temi di salute e sicurezza. Il settore dell’igiene ambientale inoltre, nell’ambito della sua filiera produttiva, è caratterizzato da un’alta incidenza di infortuni sul lavoro". Appalti e sicurezza: l'urgenza di un'analisi trasversale del fenomeno infortunistico "E' da sottolineare che l'esplosione è avvenuta in un'area dell'impianto Hera dove operano imprese che gestiscono processi in appalto ed in subappalto. In attesa che le indagini ad ogni livello facciano il loro corso su questa vicenda, è