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Dopo i recenti arresti per furti di attrezzi da cantiere un altro individuo denunciato per ricettazione

Nella giornata del 12 gennaio personale della Polizia di Stato di Rimini ha denunciato in stato di libertà un giovane per il reato di Ricettazione. Dopo gli arresti eseguiti dagli operatori della Sezione di Polizia Stradale di Rimini per furti di attrezzatura da cantiere, è immediatamente scattato il piano di controllo del territorio con diversi posti di controllo in corrispondenza delle principali vie di comunicazione cittadine. Alle ore 14 circa, un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha controllato un SUV sospetto con targa italiana, compatibile con una precedente segnalazione, che aveva attirato l’attenzione degli agenti vedendolo stracarico con gli ammortizzatori a fine corsa. I poliziotti hanno quindi proceduto al controllo del veicolo, trovadolo pieno di materiale di utenDopo sileria edile di ingente valore. Il conducente ha tentato di negarne la prvenienza illecita; tuttavia, da un accertamento sulle matricole delle attrezzature, si è risalito ai legittimi proprietari di alcuni attrezzi, ai quali era stata sottratta la merce in cantieri edili di Rimini ed anche in altre località romagnole. In considerazione dei fatti accaduti, l’uomo veniva denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione, mentre sono in corso ulteriori accertamenti per riconsegnare tutta la refurtiva.

Un passante in via Toscanelli aveva visto persone mascherate introdursi nella zona

Nella serata dell’11 gennaio, personale della Polizia di Stato di Rimini ha denunciato in stato di libertà un giovane per il reato di Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed invasione di terreni ed edifici. Alle ore 22.40 circa, una volante della Questura di Rimini transitando in Viale Toscanelli era stata avvicinata da un passante che segnalava delle persone sospette e mascherate che si introducevano all’interno di uno stabilimento balneare. I poliziotti hanno allora chiamato un secondo equipaggio per poi circondare l’area. Controllando la zona di spiaggia vi hanno trovato un individuo che deteneva circa 3,34 grammi di marjuana. Si è passato allora  a perquisire l’abitazione, dove è stata sequestrata altra sostanza stupefacente, nonché un bilancino di precisione e materiale di confezionamento. In considerazione dei fatti accaduti, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il questore si è impegnata ad una maggiore frequenza dei passaggi dei suoi uomini sul territorio

Una delegazione di Conflavoro guidata dal Presidente Corrado Della Vista, dal Vice Domenico Cimino da Vainer Nanni e Alessandro Lualdi è stata ricevuta venerdi 11.01 dal Questore di Rimini Dott.ssa Abbate Olimpia. Nell’incontro si è parlato di tante questioni inerenti al turismo e in particolare del problema della sicurezza. Il Presidente Corrado Della Vista si è soffermato sulla annosa questione dei tanti alberghi dismessi che rappresentano non solo un problema di immagine ma specialmente alimentano la percezione di insicurezza e di malessere nei cittadini e nei turisti. È stato presentato al Questore il progetto di installazione di telecamere intelligenti nell'Area Sud condiviso con i cittadini e gli operatori turistici. Un sistema di lettore targhe ai vari ingressi del lungomare e videosorveglianza nei punti critici oltre ad un potenziamento dell' illuminazione pubblica. Progetto già discusso e condiviso nei precedenti incontri con l'amministrazione comunale e che sta portando avanti di pari passo sul territorio. La Dott.ssa Abbate si è dimostrata molto attenta alle necessità presentate nell’incontro e si è resa disponibile, per quanto riguarda la propria competenza e nel limite del possibile, ad una collaborazione con le realtà territoriali e ad una maggiore frequenza dei passaggi dei suoi uomini sul territorio. Ha sottolineato l’importanza

Due uomini di 39 e 27 anni visti mentre saccheggiano un forgone di un artigiano e poi bloccati dopo un lungo pedinamento

Erano arrivati a Rimini appositamente da Napoli per razziare le auto in sosta, finchè non sono stai bloccati dalla Polizia stradale. Le zone più colpite sono state quelle dei parcheggi e le aree di sosta nei centri commerciali, nonché nelle vicinanze di bar e ristoranti I malviventi sfruttano queste occasioni per scassinare portiere e bagagliai alla ricerca di oggetti di valore. A seguito delle crescenti segnalazioni, le forze dell'ordine di Rimini hanno intensificato i servizi di controllo nelle aree a rischio. Questi sforzi mercoledì scorso sono stati crnati da successo , quando due ladri sono stati arrestati in flagrante dagli agenti della polizia stradale. I malintenzionati, due uomini di Napoli di 39 e 27 anni, sono stati presi in via Tonale, dove la coppia aveva preso di mira un furgone di un idraulico durante la sua pausa pranzo in un ristorante nelle vicinanze. Armati di cacciavite, erano riusciti a forzare il veicolo, rubando alcune scatole piene di attrezzi da lavoro. La pattuglia della polizia stradale ha notato l'azione criminale e ha seguito i ladri, che erano saliti su una macchina presa a noleggio. Il pedinamento è cntinuat fino alla consolare di San Marino: più o meno all’altezza del negozio PittaRosso le auto civetta

Questa volta oltre ai danni il bottino è consistente: circa 50 orologi, contanti e un pc

Nuova spaccata col tombino e questa volta nel cuore di Rimini. Dopo tre colpi a Riccione, altrettanti a Viserba, piazza Mazzini e nelle vie Caduti di Marzabotto, Valturio, Libero Misserini, Coletti a Rivabella, questa volta è toccato a via Mentana. Una serie infinta cui non pare si possa venire a capo. Vittima dell'ultimo assalto è Vittorio Marzi, titolare di "Officina", un negozio di articoli da regalo e di design. Marzi ha raccontato di essere stato avvisato da un amico che la vetrata del suo negozio era andata in frantumi, e quando è arrivato sul posto ha trovato la devastazione. Il bottino dei ladri include una cinquantina di orologi, l'intero fondo cassa e un computer portatile, con un danno stimato tra i 7.000 e gli 8.000 euro. Secondo il racconto del titolare, il furto è avvenuto poco prima delle 6 del mattino. "Ho chiesto notizie ai vicini residenti - spiega - e una signora mi ha detto di aver sentito una gran botta poco prima che le suonasse la sveglia, che aveva messo per le sei".  

L'imprenditore e mecenate è deceduto a 85 anni, il cordoglio dei dipendenti del colosso di S. Ermete e della sindaca di Santarcangelo Alice Parma

E' morto a 85 anni il Cavalier Giuseppe Berardi, ex patron di colosso Scrigno: non solo un imprenditore di successo ma anche un generoso mecenate e appassionato sostenitore dello sport. Berardi lascia dietro di sé un'eredità imponente a Santarcangelo e non solo. La sua azienda, conosciuta in tutto il mondo, ha rappresentato un faro di innovazione e crescita economica per la comunità locale. La Fondazione da lui voluta testimonierà nel tempo il suo impegno nella promozione di progetti culturali, sociali e sportivi. Uno dei progetti più ambiziosi che Berardi ha lasciato in eredità è il piano per un grande impianto sportivo a Sant'Ermete. Il progetto comprende un circuito ciclistico destinato a gare e allenamenti, un'accademia e campi da padel, il tutto inserito in un parco di 22 ettari. Nonostante la sua scomparsa, il sogno di Berardi prenderà forma nei prossimi anni, contribuendo al benessere e allo sviluppo della comunità locale. Oltre al suo impegno imprenditoriale, Berardi ha dimostrato una grande passione per il ciclismo, sponsorizzando una squadra professionistica negli anni '90 e giocando un ruolo fondamentale nell'organizzazione di una tappa del Giro d'Italia a Santarcangelo nel 1997. Gli ex dipendenti lo ricordano come un uomo con ideali profondi e un amore sincero per il

Alcide Perazzini se nè andato a 95 anni, fino ai 90 al suo bagno n. 13: il commosso ricordo della nipote Luna

Ci lascia Alcide Perazzini (Alce), lo storico bagnino di Marina Centro che fino all’età di 90 anni si è recato al bagno n. 13 continuando ad accogliere i suoi clienti che ormai erano diventati la sua famiglia allargata. Dopo aver iniziato con i bambini alle Colonie negli anni ’50 con il salvataggio e proseguendo come bagnino alle dipendenze di un importante hotel di viale Vespucci, nel 1972 diventa titolare del bagno 13 tutt’ora gestito dal figlio Giorgio. Tanti personaggi illustri sono passati tra le passerelle di quelle prime zone delle spiagge di Rimini ma il suo cuore è legato ai fedelissimi del numero 13. Dietro ai suoi occhiali scuri c’era sempre quel sorriso gentile e rassicurante per tutti; la partita a briscola e la battuta spiritosa rendevano l’atmosfera leggera e familiare nelle vacanze estive di tante generazioni riminesi e non. Si è spento all’età di 95 anni lasciando a numerose persone quel bellissimo ricordo dell’estate al mare di spensieratezza e allegria. I versi dedicati da una sua cliente: - E sculetta só e zo Slà pasarela Sempre attento e previdente Accontenta il suo cliente E col sorriso se ne va. L’è un caval ad raza feina, porta il numero vincente anche quand non si sente “e zampetta” tira e va. Con quell’occhio

Il 28enne Klajdi Mjeshtri è accusato di aver pestato a morte il vigile del fuoco presso un ristorante di Miramare

Dovrà rimanere in carcere in attesa del giudizio Klajdi Mjeshtri, il buttafuori 28enne di origine albanese accusato dell'omicidio del vigile del fuoco Giuseppe Tucci. Il giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, ha respinto l'istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati Massimiliano Orrù e Piero Ippoliti del Foro di Rimini. I fatti risalgono a sette mesi fa, quando Tucci, un vigile del fuoco di 34 anni, perse la vita dopo essere stato brutalmente picchiato da Mjeshtri nei pressi della discoteca Frontemare di Miramare. Il giudice ha evidenziato come i presupposti "di attualità e concretezza del pericolo" siano ancora presenti, sottolineando che le esigenze cautelari non sono venute meno nel corso del tempo. Il sostituto procuratore Davide Ercolani, che ha chiesto il giudizio immediato, si è espresso in modo categoricamente contrario alla scarcerazione di Mjeshtri, indicando la pericolosità dell'indagato. Mjeshtri è detenuto in carcere a Rimini dal 12 giugno, giorno dell'aggressione, e la vittima, originaria di Foggia e padre di un bambino, morì dopo ore di agonia successive al pestaggio. La vicenda ha avuto origine da uno screzio avvenuto all'esterno della discoteca, scatenato da una disputa legata a una ragazza. Il proseguimento delle indagini e la conferma della detenzione di Mjeshtri mettono in luce l'attenzione

I Carabinieri hanno eseguito un ordine di carcerazione del Tribunale di Urbino

Nella giornata di mercoledì 10 gennaio 2024, i Carabinieri della Stazione di Rimini Principale hanno tratto in arresto un giovane 24enne di origine nordafricana a seguito di un ordine di carcerazione emessa dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Urbino. L’uomo, domiciliato a Rimini ma di fatto senza fissa dimora, già noto alle forze dell'ordine, dovrà scontare una condanna alla reclusione di un anno e otto mesi per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e danneggiamento a seguito di incendio, tutti reati commessi nel luogo di residenza nel 2021. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Rimini, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Quello del 49enne bloccato in via Tripoli è già il terzo caso da aprile dello scorso anno a oggi

Stessa strada e identica dinamica, quella che a Rimini ha portato nel giro di meno di 48 ore al doppio fermo di un uomo classe ’74, mentre guidava senza patente, mai conseguita. Teatro della vicenda è via Tripoli dove, nel tardo pomeriggio di mercoledì 10 dicembre, è stato fermata un’auto che procedeva a fari spenti, nell’ambito delle operazioni di controllo effettuati dalla Polizia Locale e dalla squadra di polizia giudiziaria. Controlli che hanno evidenziato non solo che il conducente guidasse senza patente, ma che questa non fosse mai stata conseguita. Conducente che poi, rifiutandosi di sottoporsi all’accertamento etilometrico, si è visto aggiungere alla sanzione amministrativa per guida senza patente (5 mila euro, ai sensi dell' art 116 comma 15/17), anche il deferimento all’Autorità giudiziaria (ai sensi dell art 186 comma 7 CDS). Non solo, al termine dell’attività investigativa, l’auto – il cui proprietario al momento del controllo era seduto sul lato passeggero - è stata  sottoposta al  fermo amministrativo per tre mesi, ai fini della confisca, e affidato al proprietario. Stessa dinamica il giorno successivo, quando nel pomeriggio di giovedì gli stessi agenti, riconoscendo il mezzo fermato il giorno precedente, hanno nuovamente fermato e sottoposto al controllo il conducente – lo stesso

L'intitolazione avvenne il 1° dicembre 2012 in occasione del suo 93° compleanno alla presenza dell'amata moglie Yvette

"È giunta inattesa, nonostante i 104 anni compiuti l’1 dicembre scorso, la notizia della scomparsa del pittore Fernando Gualtieri, la cui maestria è cara a tutti i Prefetti che si succedono in questa Sede": così la Prefettura di Rimini in una nota. “Forse non tutti sanno”, ha evidenziato il Prefetto Padovano nell’esprimere il proprio cordoglio per la morte dell’artista, “che la Prefettura di Rimini ha dedicato proprio la sala attigua all’ufficio del Prefetto, luogo di incontro del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e di quasi tutte le riunioni di rilievo, al pittore Fernando Gualtieri. Era l’1 dicembre 2012, in occasione del suo 93° compleanno, quando alla presenza dell’amata moglie Yvette venne inaugurato lo Spazio Gualtieri con lo scoprimento della targa tutt’ora visibile all’esterno della sala”. “Ho rivisto alcune immagini di quella giornata”, ha proseguito il Prefetto, “e tra i tanti che c’erano in quella felice circostanza, mi piace sottolineare la presenza di una classe di scuola elementare, che a me appare paradigmatica di una forte continuità e di un indissolubile legame tra gli anziani e le giovani generazioni”. “Gualtieri è stato un formidabile esempio non solo di longevità artistica, ma anche di una vita spesa all’insegna di una passione che

Entrambi accusati di maltrattamenti in famiglia, uno dopo l'arresto è stato rimesso in libertà senza l'obbligo del dispositivo

Indagati per maltrattamenti in famiglia e sottoposti a provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con braccialetto elettronico, finiscono in carcere per mancanza del dispositivo elettronico. Almeno due i casi recenti a Rimini relativi entrambi a procedimenti per maltrattamento in famiglia per cui la Procura della Repubblica aveva chiesto e ottenuto dal Gip un provvedimento di misura cautelare in via d'urgenza di allontanamento e divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico. Una misura introdotta dalla recente normativa in materia di "codice rosso" che prevede il braccialetto anche per casi che non riguardano la detenzione domiciliare. Ad un cittadino di origine albanese, denunciato dalla moglie per maltrattamenti, lo scorso 23 dicembre è stata notificata un'ordinanza cautelare disposta dal Gip he prevedeva il divieto di avvicinamento alla moglie e l'allontanamento dalla casa familiare. L'indagato difeso dagli avvocati Andrea Muratori e Nicola Tassani, è stato portato in carcere in attesa che si trovasse il dispositivo di rintracciato. Il 27 di dicembre si è tenuto interrogatorio di garanzia davanti al gip Vinicio Cantarini durante il quale l'indagato ha negato tutti gli addebiti. Il Gip ha quindi scarcerato l'uomo il 28 dicembre su istanza dei difensori, nonostante il braccialetto elettronico non fosse ancora a disposizione, perché la moglie era