Archive

E' bastato un camion in avaria che bloccava una corsia a provocare un gigantesco ingorgo

Pomeriggio di passione per chi a Bologna ha imboccato la A14 in direzione di Rimini. Dalle 15.45 circa un camion in avaria che è andato in fiamme al km 17.800 ha provocato lunghissime code. Dopo due ore tra Borgo Panigale e San Lazzaro la fila di veicoli aveva raggiuto i 10 km. Società Autostrade consiglia a chi proviene da Bologna di uscire a Borgo Panigale e rientrare a Bologna San Lazzaro dopo aver percorso la viabilità ordinaria. A chi proviene dalla A13 Bologna-Padova si consiglia di uscire a Bologna Arcoveggio, mentre chi proviene dalla A1 Milano-Napoli, si consiglia di uscire a Bologna Borgo Panigale per le provenienze da Milano e Casalecchio a chi proviene da Firenze. Sul posto sono presenti il personale di Autostrade per l'Italia e tutti i mezzi di soccorso.

Valeria Bartolucci: "Non è vero che ci siamo lasciati, i nostri rapporti sono solidi"

"Louis ed io non ci siamo lasciati. Io e mio marito siamo uniti come lo siamo sempre stati, perché finché non avrò le prove di tutto quello che si è detto in questi mesi, io credo a Louis". Lo ha detto Valeria Bartolucci all'ANSA smentendo le illazioni circolate negli ultimi giorni su un allontanamento di casa del marito. Valeria e suo marito Louis Dassilva sono i vicini di casa di Pierina Paganelli, la pensionata di 78 anni uccisa la notte del 3 ottobre nel garage del condominio di via del Ciclamino a Rimini. "I rapporti tra me e Louis - ha quindi ribadito Valeria - sono solidi e la nostra vita privata non deve essere passata continuamente nel tritacarne". L'attenzione mediatica sulla coppia era seguita a quella degli investigatori della squadra mobile di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Paci, che stanno indagando sulla morte della pensionata devota testimone di Geova. In particolare su Louis, su Manuela Bianchi, nuora di Pierina e il fratello Loris, si erano concentrate le verifiche della polizia perché tutti e tre presenti nel condominio di via del Ciclamino la sera dell'omicidio. In particolare Louis Dassilva sarebbe caduto in alcune contraddizioni, avendo dichiarato che il giorno del delitti era immobilizzato

Aveva 87 anni, fu assessora per due legislature e vice sindaca di Nando Fabbri

La comunità bellariese è in lutto per la morte di Clara Vasini. Così il Comune in una nota: “Ricordandone la passione e la dedizione, il sindaco Filippo Giorgetti, la Giunta e l’Amministrazione Comunale tutta si uniscono al lutto per la scomparsa di Clara Vasini, da vice sindaco di Bellaria Igea Marina protagonista del percorso che portò alla realizzazione dell’Isola dei Platani, per tanti anni figura attiva nella vita pubblica e politica della città”. “Se Bellaria Igea Marina - scrive l'ex sindaco Nando Fabbri su Facebook - nei decenni scorsi era riuscita ad essere un punto di riferimento per le altre comunità romagnole e per i turisti che frequentavano la Riviera adriatica questo lo dobbiamo anche al suo lavoro, al suo entusiasmo, alla sua capacità di guardare avanti e al garbo, alla dolcezza, alla serietà che l’hanno sempre contraddistinta. Ciao Clara. Grazie

Dopo settimane di silenzio è tornata a parlare alle telecamere della Rai Manuela Bianchi

Dopo settimane di silenzio si torna a parlare del delitto di Via Del Ciclamino a più di tre mesi dalla morte di Pierina Paganelli, uccisa nel sotto scala del condominio in cui viveva al civico 31. Ieri è stata definitivamente esclusa la correlazione tra il delitto e l'incidente di cui fu vittima a maggio il figlio della 78enne Giuliano Saponi, oggi è tornata a parlare la nuora della vittima, ritenuta una delle tre figure sospettate di aver commesso l'omicidio assieme al fratello e all'amante suo dirimpettaio. Come è noto i familiari di Pierina e la stessa anziana sono testimoni di Geova: intervista dalla Rai Manuela Bianchi ha raccontato di essersi dissociata dalla congregazione. “Con tutta la situazione grave che è venuta fuori in seguito alla morte di mia suocera, sono venute fuori tantissime altre cose personali, la mia vita privata è stata messa in piazza e questo ha creato non pochi problemi non solo alla mia famiglia, ma anche alla mia famiglia spirituale, perciò alla Congregazione. Sono…Ero una testimone di Geova - ha detto - la decisione che ho preso negli ultimi giorni è sicuramente una delle più difficili della mia vita ed è quella di dissociarmi dalla congregazione dei Testimoni di

Nato in Francia da emigrati romagnoli, studiò a Rimini e nel 1943 evitò per miracolo la deportazione: il cordoglio del sindaco Jamil Sadegholvaad

"La luce del “Maestro dello splendore del reale” si è spenta ieri. A 104 anni ci ha lasciato Fernando Gualtieri, pittore di fama internazionale con origini riminesi, precisamente di Talamello, dove dal 2002 è aperto al pubblico un museo-pinacoteca a lui dedicato": così il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. "Una vita che ha attraversato un’epoca - prosegue il sindaco - egnata dal dramma della seconda guerra mondiale, con una passione per la pittura che poi l’ha spinto fino a Parigi, dove ha incontrato la moglie Yvette e dove ha scelto di restare fino all’ultimo giorno. Il filo rosso con la sua terra natale però non si è mai spezzato e Rimini è sempre stato un suo approdo e punto di riferimento. Per questo anche la nostra città, così come la sua Talamello, troveranno il modo per ricordarlo e rendere il giusto omaggio al suo suggestivo e unico iperrealismo magico". "In questo momento mi stringo nel dolore della famiglia e dei tanti che hanno saputo apprezzare lo splendore della sua arte", conclud Jamil Sadegholvaad. Fernando Gualtieri era nato nato a Longlaville Francia il primo dicembre 1919 da genitori italiani: il padre Secondo era originario di San Carlo di Cesena e la madre Elena di

I fatti sono accaduti il 26 luglio scorso

 Era stato arrestato in flagranza dai Carabinieri di Misano Adriatico, nel Riminese, con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di due bambine, di 10 e 11 anni, mentre si trovavano al parco giochi di uno stabilimento balneare. L'uomo, un 47enne residente a Modena, ma originario del Napoletano, era stato salvato dai militari dell'Arma da un linciaggio della folla intervenuta ad aiutare i genitori delle due bimbe. Per il 47enne, il gip del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Luca Bertuzzi, e ha disposto il giudizio immediato davanti al tribunale collegiale, fissando l'udienza il prossimo 22 febbraio. Le accuse per il 47enne, difeso dall'avvocato Giampaolo Cristofori del Foro di Bologna, sono di violenza sessuale aggravata per averla compiuta su persone con un'età inferiore ai 14 anni e in circostanze che ne avrebbero limitato la difesa, ossia in un parco giochi. Come ricostruito dai Carabinieri, il 26 luglio della scorsa estate, il 47enne avrebbe tentato almeno due approcci con la bimba di 11 anni e poi, con la figlia piccola in braccio, avrebbe tentato di fare lo stesso con un'altra bambina di 10 anni. Le bambine in lacrime e spaventate avevano raccontato tutto ai genitori che

24enne bloccato in flagranza dai Carabinieri dopo segnalazioni di esercenti e residenti

Nel pomeriggio di ieri 10 gennaio 2024, i Carabinieri, hanno tratto in arresto per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un giovane, in Italia per motivi turistici, domiciliato in un albergo di Bellariva. A seguito di numerose segnalazioni degli esercenti della zona e residenti, i militari avevano un indagine (pedinamenti e servizi di osservazione) conclusasi nel pomeriggio di mercoledì. Il pusher veniva sorpreso, in flagranza di reato, mentre stava cedendo una dose di cocaina a un giovane riminese. A questo punto è scattato l’intervento dei militari che hanno fermato all’interno di un supermercato il pusher ed il giovane acquirente, quest’ultimo a richiesta dei militari consegnava spontaneamente la sostanza stupefacente appena acquistata, mentre il pusher aveva ancora in mano la banconota da 50 euro frutto della cessione, nonché un’altra banconota da 50 euro verosimilmente frutto di una precedente vendita. L’immediata perquisizione personale permetteva di rinvenire altre tre dosi di sostanza stupefacente tipo cocaina che il pusher nascondeva addosso, mentre la successiva perquisizione domiciliare, effettuata in un’altra abitazione poco distante che il pusher non aveva indicato ai militari, ma che era stata individuata a seguito dei pedinamenti effettuati nei giorni precedenti, permetteva di rinvenire ulteriori 15 dosi di sostanza stupefacente del

Veicolo restituito al proprietario, un indagato ma le indagini continuano

A conclusione di un'articolata attività d'indagine la Polizia Locale di Riccione è riuscita a restituire al legittimo proprietario un veicolo Range Rover Evoque rubato e riciclato mediante un'abile contraffazione del telaio. L’indagine avviata alcuni mesi fa, quando in seguito al costante controllo del territorio un equipaggio del Corpo Intercomunale di Polizia Locale di Riccione fermava per un controllo stradale un Suv Range Rover Evoque, regolarmente immatricolato in Italia con targhe italiane. Nonostante la genuinità delle targhe e della carta di circolazione, l'attenzione dell'Ufficiale del Corpo, Ispettore Giuseppe Sena, si è concentrata sul numero di telaio presente sul parabrezza del veicolo del tutto simile agli originali, ma che faceva sorgere alcuni dubbi sull'autenticità dello stesso. Si procedeva quindi al sequestro del veicolo al fine di approfondire i controlli tecnici a seguito dei quali è emerso che tutti i numeri di telaio presenti sul veicolo compreso quello della centralina erano stati abilmente contraffatti confermando pertanto le iniziali perplessità.  Grazie allo scambio di informazioni con la casa madre si è riusciti a risalire al telaio originale dell'autovettura corrispondente ad un veicolo Range Rover Evoque immatricolato in Italia e rubato in Puglia nel 2019 ed a seguito di una complessa attività d'indagine si accertava che al veicolo erano

Aveva 65 anni, dal 1978 protagonista nella vita politica ed economica della provincia

Dopo una breve malattia è deceduto Odoardo Gessi, dirigente della CNA e amministratore del Comune di San Giovanni in Marignano. Aveva 65 anni, essendo nato a San Giovanni in Marignano il 18 giugno 1956. Quella di Odoardo Gessi è una lunga storia professionale in CNA iniziata nel 1978 nella sua città per poi con il passare degli anni crescere con tante e composite esperienze. Nel 1982 diventa responsabile anche della sede di Morciano di Romagna per poi essere nominato responsabile dell’ Area Valconca nel 1993. Nel 1998 per un anno vive l’esperienza di direttore nell’ente dedito alla formazione Ecipar e poi arriva l’incarico in commissione provinciale con le associazioni artigiane. Dal 2000 Gessi diventa responsabile dei lavori atipici, dei panificatori, segue in prima linea le Aree Produttive della Provincia. Di seguito poi l’incarico di Responsabile Provinciale FITA CNA. Dal 2006 al 2009 l’esperienza amministrativa in Giunta nel Comune di San Giovanni in Marignano con le deleghe al Bilancio e Finanza, organizzazione e risorse Umane e Sport. Poi di nuovo in CNA con il solito entusiasmo tornando alle sue competenze legate agli autotrasportatori di FITA, gli insediamenti produttivi e come Responsabile politico Sindacale di Cattolica, San Giovanni in Marignano e Morciano di Romagna. Incarichi e responsabilità

Il libro della psicoterapeuta Virginia Ciaravolo: "Non solo anziani e donne: anche i giovani sono ormai vittime delle truffe amorose"

Basta una domanda, una frase striminzita per lanciare l’amo. Si passa poi, quasi in modo impercettibile, ad un pressing di confessioni, emoticon sentimentali, seduzioni, frasi romantiche e dichiarazioni solenni d’amore in un accerchiamento di chat, post, scritture virtuali martellanti che iniziano a costruire un mondo parallelo. Senza mai una videochiamata, senza mai un incontro. Il ‘catfishing’- così si chiama questa abilità predatoria virtuale – è servito. La preda viene circuita, accerchiata, avvinta in quello che si chiama “love bombing” e si arriva poi, scivolando in un isolamento e in una vera tortura mentale, al maltrattamento. Scenate di gelosia, sparizioni, derisioni. È la storia del forlivese Daniele Visconti che ha raccontato in un libro ‘Truffe amorose, da relazione virtuale a morte reale’ (Armando Editore 2023) che sta facendo il giro delle scuole d’Italia, scritto dalla psicoterapeuta Virginia Ciaravolo. La storia di Daniele scardina tutti i canoni e persino le casistiche delle vittime prescelte per quelle che sono le truffe amorose del web, indirizzate solitamente a anziani e donne over 50. Non era un ragazzo isolato, era bello, aveva un fisico sportivo, lavorava come geometra e viveva sereno nella sua famiglia. Un figlio come altri. Siamo in piena pandemia e nel suo cammino

Escluso il legame tra l'incidente di cui fu vittima Giuliano Saponi e l'assassinio della 78enne

C'è un'immagine, sulla quale sta lavorando la polizia scientifica di Roma, che potrebbe far risalire al veicolo che travolse e per poco non uccise Giuliano Saponi il 7 maggio 2023. Saponi, 54 anni, è il figlio di Pierina Paganelli la donna di 78 anni, testimone di Geova, uccisa la notte del 3 ottobre, nel garage del condominio di via del Ciclamino a Rimini con 29 coltellate. Sull'incidente sta indagando il sostituto procuratore Luca Bertuzzi e non vi sarebbero collegamenti diretti con l'altra indagine, quella per l'omicidio della madre, coordinata invece dal pm Daniele Paci. A riportarlo è l'Ansa. Gli inquirenti, magistratura e polizia stradale, sono riusciti ad isolare un fotogramma delle telecamere di sicurezza pubbliche in cui si vede quello che sembra essere un furgone o una jeep di colore bianco allontanarsi dal luogo dell'incidente negli orari compatibili con l'investimento. L'immagine ripulita nei laboratori della polizia forense di Roma potrebbe portare alla lettura della targa del veicolo e quindi all'identità del conducente. Durante le indagini, a seguito delle conclusioni della relazione medico legale del consulente della Procura dottor Mauro Pesaresi, si è appurato come Giuliano sia stato colpito alla testa dallo specchietto del mezzo che transitava a velocità sostenuta. (ANSA)

Mattinata di controlli a Marina Centro: trovanti anche un lavoratore in nero e sistemi antincendio non a norma

Nella mattinata di oggi, la Questura di Rimini ha organizzato un servizio finalizzato al controllo di due strutture ricettive nella zona di Marina Centro, che da precedenti attività inestigative risultavano ospitare soggetti dediti ad attività delittuose. L’obiettivo del servizio è la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di degrado urbano, dei reati contro il patrimonio, nonché dello spaccio di sostanze stupefacenti. Gli accertamenti, particolarmente capillari, hanno visto l’impiego di numerosi Agenti della Questura di Rimini, facenti parte dell’Ufficio Volanti, della Squadra Mobile, della Polizia Amministrativa, dell’Ufficio Immigrazione, della DIGOS, dell’Ufficio di Gabinetto, del Reparto Mobile di Bologna, nonché da militari dell’Arma dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro, dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia Locale con l’impiego anche delle loro Unità Cinofile. Il bilancio dei controlli è stato positivo: sono state identificate circa 60 persone, di cui molte pregiudicate e 45 stranieri. Personale della Divisione della Polizia Amministrativa ha rilevato la presenza di ospiti non registrati. Le volanti hanno accompagnato in Questura 2 cittadini stranieri sprovvisti di documenti ed irregolari, che saranno trattati dall’Ufficio Immigrazione. I militari dell’Arma dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro hanno rilevato la presenza di un lavoratore irregolare elevando sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro. Sono in corso ulteriori verifiche da parte