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Due imprenditori ultrasessantenni erano ospiti di un hotel di Verucchio in occasione del Sigep

Da cinque anni si danno battaglia nei tribunai per una banalissima lite scoppiata a Verucchio. Due imprenditori ultra sessantenni, giunti a Rimini per partecipare al Sigep, si trovano al centro di processi paralleli come imputati e persone offese, in seguito a una rissa scoppiata nella sala colazioni di un hotel a quattro stelle di Verucchio nel gennaio 2018. La zuffa aveva richiesto l'intervento dei carabinieri e ha portato a due procedimenti legali distinti. L'origine del diverbio era stata una pinza da toast lasciata accidentalmente a contatto con la piastra del tostapane, divenendo incandescente. Quando uno degli imprenditori ha cercato di afferrarlasi è scottato dolorosamente la mano. Ciò ha scatenato una serie di imprecazioni e insulti reciproci, culminando in una rissa. L'ustionato avrebbe afferrato l'altro imprenditore alle spalle, bloccandogli le gambe e trascinandolo a terra. Successivamente, avrebbe cercato di soffocarlo mettendogli le mani al collo. L'altro si sarebbe difeso colpendolo con calci e manate.Un terzo ospite dell'hotel era riuscito poi a separarli. Convinti entrambi di essere nel giusto, ognuno ha deciso di presentare querela, dando il via a una battaglia legale che continua a distanza di cinque anni dall'incidente. Nell'ultima udienza, sono stati esaminati il punto di vista di una delle parti offese e

Avrebbe preso fuoco un flacone di alcol utilizzato per ravvivare la brace, ustionato in modo lieve anche il marito

Una donna di 78 anni è ricoverata in gravissime condizioni al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena, dopo l'incidente domestico che le è occorso oggi verso mezzogiorno. Secondo quanto ricostruio, l'anziana stava preparando un barbecue e per ravvivare le braci avrebbe utilizzato un flacone di alcol. Il liquido ha però preso fuoco facendo addrittura esplodere la bottiglietta, con la fiammata che ha investito la donna in pieno. Bruciature, anche se molto meno gravi, anche per il marito ultra-ottantenne che ha cercato di soccorrerla. Il fatto è avvenuto a Miramare in via Zurigo, dove si sono precipitati i sanitari del 118. Da quanto trapela, la donna avrebbe riportato ustioni sull'80% del corpo. E' stata pertanto trasportata al nosocomio cesenate con il codice di massima urgenza, volando con l'elicottero del 118 giunto da Ravenna e atterrato in un campo vicino. Anche l'aziano marito, ricoverato in un prio tempo all'ospedale Infermi di Rimini, è stato poi trasferito al"Bufalini" di Cesena, ma le sue condizioni non destano preoccupazioni. Sul posto anche i Vigili del Fuoco, che hanno provveduto a mettere il sicurezza l'appartamento, dove si era incendiata anche una sedia, e la Polizia di Stato.

Si stanno chiudendo davanti a tribunale di Rimini le controversie legali seguite alla messa in onda della fortunata docu-serie

Il gip del Tribunale di Rimini ha archiviato il fascicolo aperto per diffamazione contro Netflix per la messa in onda della serie "Sanpa" sulla storia della comunità terapeutica per ex tossicodipendenti fondata a Coriano da Vincenzo Muccioli. La richiesta era stata formulata dal pm Davide Ercolani lo scorso anno. Andrea e Giacomo Muccioli si erano rivolti alla magistratura il 6 aprile del 2021 per la presenza di alcuni passaggi sulla presunta morte per Aids del padre e per l’ipotizzata omosessualità e misoginia dello stesso Vincenzo Muccioli. Il pm Davide Ercolani aveva tratto la conclusione che non sono stati lesi “l’onore e il decoro” di Muccioli non solo sulla base del materiale mandato in onda, definito “un collage, privo di qualsiasi commento, di interviste e di materiale televisivo-giornalistico dell’epoca”, ma anche del contenuto di atti delle numerose inchieste giudiziarie sulla figura del patron della comunità di recupero per tossicodipendenti che tuttora ha sede a Coriano, nel Riminese. Agli autori viene riconosciuto che “la narrazione dei fatti è avvenuta con modalità e forme rispettose delle varie tesi, senza che nella narrazione vi sia un’adesione a una versione piuttosto che a un’altra”. Ma la vicenda aveva provocato anche un'altra controversia: Walter Delogu ex autista e stretto collaboratore di Vincenzo Muccioli aveva

L'ultimo il 4 gennaio dopo essere stato sorpreso in un albergo

È stato condotto in carcere ieri sera un uomo che la Polizia Locale di Rimini, in nove mesi, ha denunciato una volta e arrestato tre volte, per reati di spaccio e inottemperanza al divieto di dimora nella Provincia di Rimini. Il 46enne è stato sorpreso lo scorso 4 gennaio durante un controllo in una struttura ricettiva. Successivamente alla segnalazione degli agenti, il Giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere. Si era chiuso nel bagno quando, lo scorso 4 gennaio, ha sentito gli agenti della Polizia Locale di Rimini che stavano controllando la struttura alberghiera dove era alloggiato. Una volta fermato e identificato, le divise comunali si sono rese conto che si trattava di una vecchia conoscenza, in quanto l'uomo era già stato denunciato una volta e arrestato ben 3 volte negli ultimi nove mesi. Gli agenti della squadra Giudiziaria hanno così informato immediatamente il Giudice procedente, il quale ha disposto l'aggravamento della misura: dal divieto di dimora alla custodia cautelare in carcere. Una misura eseguita ieri sera, quando gli agenti sono andati a prenderlo nella struttura alberghiera e, dopo gli atti di rito, lo hanno accompagnato in carcere. La vicenda è iniziata lo scorso maggio, quando il 46enne viene denunciato, per

34nne sotto processo per un colpo a mano armata ne ammette anche un altro: "Sto cercando di uscire dalla tossicodpendeza"

Ha confessato davati al giudice anche un colpo per il quale probabilmente sarebbe stato assolto per insufficiebza di prove. Il 34enne brasiliano Junior Paolo Zini è stato condannato a tre anni e dieci mesi di reclusione per aver compiuto due violente rapine a Rimini nel 2022. Le rapine, avvenute ad aprile, sono state commesse con l'utilizzo di una pistola giocattolo, impiegata per intimidire le vittime. L'imputato si è presentato in tribunale difeso dall'avvocato Monica Gabrielloni, e il giudice monocratico Raffaella Ceccarelli ha emesso la sentenza durante un rito abbreviato, che è valso uno sconto di un terzo della pena, tenendo anche conto del fatto che Zini ha ammesso le proprie responsabilità, dichiarando che questo rappresenta il primo passo verso un cambiamento. L'uomo, affetto da dipendenze, che ha indicato come il motivo alla base delle rapine, aveva già avviato un percorso terapeutico per liberarsene, Le rapine contestate all'imputato rigardavano quella all'hotel Card di via Dante, dove Zini si era presentato come fattorino delle pizze, indossando un cappellino, una mascherina e un giaccone con il logo di un'azienda di delivery. Puntando una pistola poi rivelatasi giocattolo, ha minacciato un impiegato dell'albergo e rubato 550 euro dal registratore di cassa. La seconda rapina è avvenuta

Ben prima del covid si erano rivolti a un medico di Pesaro ormai deceduto, i Ris di Parma testimoniano in aula

Oggi si è tenuta la prima udienza istruttoria davanti al Tribunale monocratico di Rimini per 19 genitori indagati per falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico. Questi genitori avevano ottenuto certificati di avvenuta somministrazione di vaccini obbligatori per i loro figli, ma con documenti falsi rilasciati da un medico ultraottantenne di Pesaro, ormai deceduto. L'inchiesta riguarda il biennio 2016-2017 e si è aperta grazie all'indagine avviata nel 2018 dai carabinieri di Riccione. I carabinieri   del Ris di Parma sono stati ascoltati durante l'udienza. Gli specialisti del Reparto Investigazioni Scientifiche hanno dimostrato come la maggior parte dei certificati di vaccinazione fosse falsa, utilizzando una metodologia per la ricerca di incisioni e di scrittura latente. Il medico di Pesaro, convinto no vax, avrebbe chiesto 100 euro per ogni falso certificato. L'inchiesta, inizialmente aperta con l'ipotesi di corruzione, ha subito un ridimensionamento con l'attenuazione del titolo di reato, rendendo inutilizzabili le intercettazioni telefoniche svolte. I genitori, difesi dagli avvocati Diego Pensalfini, Monica Castiglioni, Paola Zoli, Stefano Leardini e Isabella Gianpaoli, risiedono principalmente tra Montescudo Montecolombo, Gemmano e Riccione. Le false certificazioni attestavano avvenute vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse, morbillo, rosolia e varicella. L'indagine era partita nel maggio del 2018 quando, durante il richiamo vaccinale di

A scontrarsi un pullmino addetto al trasporto disabili e un camion della raccolta rifiuti, ferito anche un 52enne

Spaventoso incidente stradale questa mattina a Morciano di Romagna. Verso le 9.30 in via Ventena, in un tratto rettilineo, per cause che ancora non è stato possibile chiarire, un furgone Fiat Ducato dei volontari di Sos Taxi Riccione ha invaso la corsia opposta e si è schiantato frontalmente con un camion del trasporto dei rifiuti della Cooperativa 134. Al volante del Ducato c'era un 71enne che è stato soccorso dal sanitari del 118 subuto accorsi con due autoambulanze. Date le sue gravi condizioni, è stato trasportato con il codice di massima urgenza all'ospedale "Bufalini" di Cesena. Su di lui sono state riscontrate fratture multiple, ma non sarebbe in pericolo di vita. Ferite, ma molto meno gravi, anche per il 52enne autista del camion; è stato ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale "Ceccarini" di Riccione. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco e i Carabinieri di Morciano per i rilievi e la gestione del traffico. Al momento dello scontro, il Ducato, che è addetto al trasporto di anziani e disabili, non aveva nessuno a bordo oltre al conducente. Il mezzo è andato completamente distrutto.

Retata nel parco Cervi, sequestrati hashish e cocaina con un arresto

A Rimini continua l’attività di controllo alla circolazione stradale da parte della Polizia Locale, che nella notte fra venerdì e sabato scorso ha fermato oltre 25 conducenti nei servizi di prevenzione agli incidenti stradali, sospendendo 7 patenti per guida in stato d’ebbrezza. Sono stati gli agenti in borghese della squadra Giudiziaria - in un posto di controllo a Miramare, sulla via Principe di Piemonte - a fermare e sottoporre oltre 25 conducenti al test dell’etilometro, per la verifica della guida in stato d’ebbrezza. Sette le persone che hanno fatto registrare allo strumento un valore superiore a quello consentito dal Codice della Strada. Tra queste, quattro ritiri di patente hanno riguardato la sanzione amministrativa con la multa di 544 € e la sospensione da 3 a 6 mesi. Due invece le patenti sospese, che hanno attivato la procedura penale che fa scattare la denuncia all’Autorità Giudiziaria in quanto i conducenti sono stati trovati con un tasso superiore allo 0.8 g/l. Sanzione che prevede, oltre alla possibilità dei lavori socialmente utili, anche una sospensione della patente di guida che va da 6 mesi ad 1 anno. Per l’ultimo, la sanzione elevata invece è stata quella prevista dall’art. 186 comma 7, in quanto si è

Entro gennaio inaugura la nuova centrale radio operativa

Avanza il “piano regolatore” per il potenziamento della rete di videosorveglianza in attuazione del programma per l’estensione del sistema degli occhi elettronici che vigilano sul territorio riminese. Entro il 2024 si passa a 422 telecamere complessive, inclusi i nuovi dispositivi ad uso specifico, dotati di intelligenza artificiale. Il 2024 prende il via con un importante piano di potenziamento che prevede l’installazione di 113 nuove telecamere che si andranno ad aggiungere alle 309 già installate che includono le 12 telecamere a tecnologia OCR (Optical Character Recognition) già installate, capaci di leggere la targa dei veicoli in transit. La corposa rete di telecamere, a presidio di tutto il territorio comunale, sarà via via integrata per affiancarsi alla presenza fisica della Polizia Locale sul territorio, ampliandosi, sia dal punto di vista del numero dei dispositivi installati, che sul fronte dell’innovazione tecnologica, con opportunità sempre più performanti e sistemi di nuova generazione. Alla fine del 2024 il network di videosorveglianza attivo sul territorio vedrà l’installazione di 113 nuovi occhi posizionati dal mare alle periferie, a presidio dei punti più critici del territorio, oltre a diversi incroci importanti della rete stradale comunale e gli accessi alla città. Luoghi scelti tenendo conto delle esigenze delle forze di

Il Costa d'Oro di Bellariva è già stato sgomberato più volte, all'arrivo dei pompieri tutti gli occupanti erano fuggiti

Incendio nella notte appena trscorsa a Bellariva poco dopo le 4.00. Le fiamme sono divampate all'ultimo piano dell’ex hotel Costa D’Oro in viale Regina Elena. La struttura è chiusa da tempo e posta in vendita, come altri esercizi di quello stabile; in attesa di un compratore viene periodicamente occupata da persone senza tetto in cerca di un rifugio notturno. L'ipotesi più probabile è quindi che qualcuno abbia acceso un fuoco per scaldarsi, per poi perdere il controllo del falò. L'allarme è stato dato da una residente che si è accorta di un denso fumo nero che usciva da una finestra. I Vigili del Fuoco di Rimini sono accorsi con due automezzi e sette uomini, ma non hanno trovato nessuno all'interno dei locali: gli occupanti si erano già tutti allontanati. L'interveto ha limitato al massimo i danni e fatto sì che l'incendio non si propagasse. Sul posto anche i Carabinieri, che ben conoscono il luogo per diverse operazioni di sgombero effettuate in passato. (In apertura: immagine d'archivio)

Due auto e un furgone erano di proprietà della stessa famiglia

Due mezzi dei Vigili del Fuoco e cinque uomini sono intervenuti verso le 7 di questa mattina (7 gennaio) per domare un incendio che stava bruciando in via Mincio a Cattolica due auto, una Volvo XC 70 e una Ford Fiesta, e un furgone Daily Iveco nell'adiacente via Arno. Gli incendi sono di natura dolosa. Su questo i vigili del fuoco non hanno dubbi dopo il ritrovamento della bottiglietta che conteneva il liquido infiammabile usato dai piromani. L’intervento dei vigili del fuoco si è concluso due ore dopo. Non risultano danni alle abitazioni circostanti. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri per le indagini del caso. Fondamentale saranno i filmati delle telecamere di videosorveglianza ed eventuali testimoni.

E' stato presidente dell'ordine dei commercialisti di Rimini

Addio a Giuseppe Maria Farneti. Il docente universitario è morto giovedì 4: già ordinario di Economia aziendale presso l’Università degli Studi di Bologna, è stato ricercatore e professionista nell’ambito della economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Lascia una moglie e due figli. Farneti, tra l’altro, ha contribuito alla creazione della Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara nel 1998, in qualità di componente del consiglio ordinatore insieme a Patrizio Bianchi, che così lo ricorda: “Senza la caratura umana e scientifica di Farneti, ciò che è oggi il Dipartimento di Economia e Management, non sarebbe stato possibile. Il suo insegnamento rimarrà sempre con noi”. Si aggiunge al cordoglio anche la Rettrice Unife, Laura Ramaciotti, già direttrice del Dipartimento di Economia e Management: “Ho ancora di lui l’esempio vivido della passione e visione che mise nella creazione dell’allora Facoltà di Economia e che ci ha permesso di crescere e di contribuire sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo alle missioni dell’Ateneo”. Originario di Rimini si è laureato in economia e commercio all’università di Urbino. Numerosi gli incarichi che ha ricoperto E’ stato Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Rimini. Ha svolto attività di curatore fallimentare in numerosi procedimenti, è stato incaricato come consulente tecnico d’ufficio o come esperto presso