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Le due si sono rifugiate da una vicina che ha chiamato la Polizia, ultimo episodio di lunga serie scatenato dal rifiuto di soldi per le sigarette

Un uomo di 37 anni di origine asiatica è stato arrestato a Rimini il 5 gennaio, accusato di maltrattamenti su moglie e figlia. La vicenda è venuta alla luce grazie alla chiamata della polizia da parte di una vicina preoccupata per quanto stava sentendo nella stanza accanto. La situazione era già stata segnalata in passato dalla stessa vicina, che si era accorta di scene di violenza che si ripetevano nei mesi precedenti. Quando la Volante è intervenuta, la madre e la figlia undicenne erano in lacrime ospitate dalla vicina. La figlia, l'unica della famiglia a parlare fluentemente italiano, ha raccontato degli abusi subiti dal padre nel corso del tempo. L'episodio più recente sarebbe stato scatenato dalla richiesta di denaro da parte dell'uomo per comprare sigarette. Di fronte al rifiuto della moglie, l'uomo avrebbe reagito strappando i libri di scuola della figlia, lanciato il telefono contro la moglie e colpito entrambe con degli schiaffi. Nell'appartamento, i poliziotti hanno trovato oggetti distrutti e segni evidenti di violenza. Quando sono entrati, il 37enne ha mostrato loro un sex toy a forma femminile, definendolo sarcasticamente "la sua moglie di plastica". La bambina, ascoltata in un'audizione protetta, ha raccontato agli agenti degli abusi subiti dal padre nei confronti

Assurda lite venerdì sera iniziata in via Casti, la Polizia arresta un uomo di 41 anni e uno di 35

Violento episodio di aggressione nella notte tra venerdì e sabato a Rimini, in zona via Casti. Un uomo di 38 anni è ora ricoverato in ospedale con una profonda ferita al volto, mentre altri due, rispettivamente di 41 e 35 anni, sono stati arrestati per lesioni gravi. La vicenda ha avuto inizio venerdì sera, quando i due arrestati, entrambi riminesi, si trovavano in un locale insieme alla fidanzata della vittima, una donna di 40 anni. La relazione tra i due era in corso da circa 8 anni, con frequenti tensioni a causa della gelosia dell'uomo. Durante la serata, il fidanzato della donna è arrivato nel locale e ha iniziato a fare commenti poco lusinghieri sulla sua compagna. Successivamente, dopo essersi allontanato per un po', il fidanzato ha chiamato la donna chiedendole di andarlo a prendere, poiché si trovava senza macchina. I tre sono saliti a bordo dell'auto della donna e sono andati a recuperare l'uomo. Durante il tragitto, il fidanzato ha continuato ad avere atteggiamenti prevaricatori, chiedendo un bacio come prova della fedeltà della donna e insinuando che avesse attrazione per il 41enne. Alle 3:50, in via Moretti, i due amici sono scesi dall'auto, e qui si è verificato l'imprevedibile. Il 41enne ha

Ieri anche la presentazione delle nuove divise, in 15 hanno già le competenze per il supporto alle attività dalla Protezione Civile

È stata presentata ufficialmente ieri, e oggi ha prestato il primo servizio al Tuffo in Mare della Befana, l’Associazione di volontari Misano 2030. Costituita a fine 2022 e diventata operativa nel 2023 con gli incontri per presentarsi alla cittadinanza e l’avvio dei primi percorsi di formazione, l’associazione conta oggi oltre 50 iscritti, di cui 15 che hanno già acquisito le competenze di base necessarie per poter essere di supporto alle attività svolte dalla Protezione Civile. Ieri anche la presentazione, da parte del direttivo e del presidente Enzo Gliatta, delle nuove divise, alla presenza del sindaco Fabrizio Piccioni, dei componenti della giunta comunale, del coordinatore del Centro Sovracomunale di Protezione Civile Mario Sala e del coordinatore del centro operativo comunale Alberto Gerini. “L’Associazione Misano 2030 rappresenta un ausilio fondamentale per l’amministrazione comunale nelle attività di protezione civile che, purtroppo, sono sempre più necessarie – le parole del sindaco Fabrizio Piccioni -. L’attenzione, su questo fronte, è sempre molto alta, tanto è vero che siamo il primo comune ad aver approvato il nuovo Piano di Protezione Civile”. “È stato un lungo percorso, ma oggi l’associazione, con il primo servizio di assistenza al bagno in mare della Befana, è finalmente operativa a tutti gli effetti. –

La tragedia nella mattinata di ieri nella zona industriale di Ciarulla

Tragedia presso Serravalle, nella Repubblica di San Marino. Un uomo di 71 anni è precipitato dal terzo e ultima piano di un edificio nella zona industriale di Ciarulla. L'allarme è stato dato da un passante che, ieri mattina verso le 10.30, ha visto il corpo senza vita nel piazzale dell'edificio. Il sammarinese, proprietario di alcuni appartamenti nello stabile, si trovava lì per svolgere lavori di manutenzione. Secondo quanto riferito successivamente agli agenti dalla famiglia della vittima, l'uomo stava pulendo e sistemando alcune finestre e vetrate dell'edificio. La dinamica esatta dell'incidente non è ancora chiara, ma si ipotizza che l'uomo potrebbe aver perso l'equilibrio mentre si sporgeva durante le pulizie, o che la caduta potrebbe essere stata causata da un improvviso malore. La Centrale operativa interforze sammarinese ha risposto prontamente alla chiamata di aiuto del passante, inviando una pattuglia della Gendarmeria che è arrivata sul luogo dell'incidente in pochi minuti. Tuttavia, il medico intervenuto con l'ambulanza ha potuto solo constatare il decesso dell'uomo. Le indagini delle forze dell'ordine e dell'autorità giudiziaria sammarinese sono in corso per stabilire la dinamica esatta dell'incidente. Si sta considerando l'opzione di un'autopsia.

Tanti danni per rubare poche decine di euro nel negozio "Prezzi Pazzi" di via Coletti

Ormai è l'incubo di ogni notte a Rimini. Le spaccate col tombino continuano e anzi si fanno ancora più frequenti. Ad appena 24 ore dal raid che aveva colpito Viserba,  riecco un colpo con le medesime modalità, questa volta a Rivabella. Stessa ora, stessa "tecnica" per assalire il negozio di articoli da regalo e generi vari "Prezzi Pazzi" di via Coletti. Verso le 4.30, le telecamere di sicurezza hanno registrato un individuo che, usando il solito tombino, ha sfondato la vetrina e un a volta entrato si è diretto subito verso il registratore di cassa, facendo incetta di monete. Un bottino, davvero esiguo, circa una decina di euro, ma in compenso danni considerevoli per il vetro da sostituire. La polizia di Stato ha avviato un'indagine basandosi sulle riprese delle telecamere consegnate dagli esercenti. Questo è solo l'ultimo capitolo di una serie di spaccate che ha coinvolto Rimini, ma anche Riccione, nelle ultime settimane. Olte ai tre colpi di Viserba (una boutique e due bar), l'ignoto o gli ignoti hanno agito nella Perla Verde nella zona di viale Dante (tre esercizi colpiti in una notte), a Rimini in piazza Mazzini (una tabaccheria, con bottino ingente), nelle vie Caduti di Marzabotto, Valturio, Libero

Consigliere Politico di Romano Prodi, è stato coordinatore dell’Area Programmazione e Bilancio della Regione Emilia-Romagna

“Giulio Santagata è stato un grande rappresentante delle nostre istituzioni. Il suo cammino politico, che lo ha portato a fondare l’Ulivo assieme a Romano Prodi e ad Arturo Parisi e ad essere protagonista di quel lungo percorso che ha condotto alla nascita del Partito Democratico, è iniziato qui, in Emilia-Romagna. Una terra a cui è sempre stato legato e che ne serberà il ricordo”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla notizia della scomparsa dell’ex ministro Giulio Santagata, nato a Zocca, nel modenese, consigliere politico del presidente Romano Prodi, due volte ministro. Negli anni Novanta aveva collaborato con la Regione all’aggiornamento del Piano Territoriale dell’Emilia-Romagna. “Giulio è stato un economista brillante, un uomo delle istituzioni, il cui impegno politico, e quell’instancabile volontà di innovare, lo hanno reso protagonista di numerose, importanti battaglie, non solo per il centrosinistra ma per il nostro Paese e l’Europa. A nome mio personale, della Giunta e di tutta la comunità emiliano-romagnola, esprimo cordoglio e vicinanza alla moglie Lalla, ai figli e a tutti i suoi cari”. "Con Giulio Santagata scompare uno dei fondatori dell'Ulivo e del Partito Democratico. Di Santagata, economista, parlamentare e ministro, mi ha sempre colpito la capacità di coniugare l’impegno civile con il rigore

Nella sua requisitoria il magistrato aveva segnalato la "frammentazione delle investigazioni" sui fratelli Savi che da poliziotti ne avrebbero saputo approfittare

"Non dico nulla perché, sentendomi ancora uomo delle istituzioni sarebbe assai irrispettoso, verso chi oggi sta rivalutando la vicenda, esternare valutazioni o peggio ancora giudizi. Come tutti ho assoluta fiducia negli inquirenti". Risponde così l'ex procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, pm che all'epoca della banda della Uno bianca coordinò l'accusa sui delitti bolognesi commessi dal gruppo criminale capeggiato dai fratelli Savi, condannati all'ergastolo. Giovannini, interpellato sulla riapertura delle indagini innescata da un esposto di alcuni familiari delle vittime, preferisce quindi non commentare: "Mi permetto solo di segnalare - aggiunge però - ciò che scrissi, ormai quasi trenta anni fa, nelle prime pagine della mia requisitoria". Nell'aula della Corte di assise Giovannini, il 7 aprile 1998, esordì sottolineando la necessità di "spaziare a 360 gradi nella galassia Uno bianca" e di "tentare di dare una risposta ai tanti interrogativi connessi ad un bagno di sangue efferato e troppe volte inspiegabile". "Diciamo subito - aggiunse poco dopo - che alcune domande non hanno trovato risposte completamente esaurienti". E non risparmiò alcune critiche alle indagini: "Non diremo mai, perché sinceramente non lo pensiamo, che non era difficile individuare i fratelli Savi e i loro complici prima del novembre 1994; "Dobbiamo però doverosamente osservare come da

Denuncia penale, 3mila euro di multa e sequestro del camion per un sessantenne bloccato dalla Polizia locale nel bagno 116

Alla guida di un furgone cassonato, carico di rifiuti edili, ieri sera un cittadino è stato sorpreso dalla Polizia Locale di Rimini mentre tentava di scaricare il carico abusivo in alcuni bidoni della raccolta differenziata presenti nell'area del bagno 116. Denunciati penalmente per reati contro il Codice dell'Ambiente il conducente e il proprietario del veicolo, a cui è stata notificata anche una sanzione di oltre 3000 euro e il sequestro del camion. Il fatto è avvenuto verso le ore 20,30 di ieri. Approfittando delle ore buie, un cittadino si è fermato con il suo autocarro all'altezza dell'area di spiaggia di Rivazzurra e ha iniziato a scaricare il contenuto presente nel cassone del camion, riempiendo i bidoni della raccolta differenziata presenti nell'area del bagnino 116. Un'operazione che, considerato il luogo e l'ora, ha insospettito gli agenti della squadra Giudiziaria, che stavano pattugliando le vie di Miramare e Rivazzurra e che hanno deciso di intervenire. Dal controllo è emerso che i materiali caricati, di cui l'uomo tentava di disfarsi, erano rifiuti non pericolosi ma provenienti evidentemente da un cantiere edile. Si trattava infatti di 6 sacchi grandi e diverso materiale sfuso, tra cui plastica, legno, ferro, carta, macerie e detriti vari, derivanti da

Gianni Giorgi è morto ad appena 59 anni ed era uno storico buttafuori

È scomparso ad appena 59 anni Gianni Giorgi, per tutti “Giannone”, buttafuori di lungo corso, esperto nella gestione della sicurezza degli eventi, specie nei locali. E infatti a ricordarlo è lo “storico” Barrumba con cui aveva intrapreso una collaborazione di lungo corso, così come al bagno 44 dove alla domenica, in estate, in tanti si ritrovano per ballare sulla spiaggia verso l’ora dell’aperitivo. In passato, in Romagna aveva lavorato anche al Pineta di Milano Marittima e in Sardegna in Costa Smeralda. “Ho lavorato sempre al tuo fianco, in quelle serate della Zangola di Madonna di Campiglio. Ricordo un Capodanno insieme sotto la neve, con Lele Mora, le letterine e tutti quelli che mi mandavi a controllare e proteggere. Ho avuto l’onore di sostituirti in quella famosa notte che solo io e te sappiamo. Feste Ferrari al Des Alpes al tuo fianco a controllare Schumacher e Barrichello. Ma il numero uno era solo il Giannone. Il regalo più grande me lo hai fatto tu con la tua amicizia, per questo ti sarò sempre grato. Fino a sabato dove per telefono mi dicevi che non stavi bene e che il mostro aveva ripreso il suo percorso”, lo ricorda l’amico Massimo. Giorgi è morto a

Boutique Casalini la più danneggiata, in due bar i ladri non sono riusciti ad entrare

[caption id="attachment_446790" align="alignleft" width="2040"] Il titolare del Gino's Bar mostra la vetrina colpita e il coperchio di tombin ancora a terra[/caption] Questa volta è toccato a Viserba, colpita nella notte da un raid con tre spaccate. Due bar e una boutique di alta gamma hanno subito danni considerevoli, tutti causati con l'ormai consueta tecnica del lancio di un tombino stradale. I titolari delle attività danneggiatsono stati chiamati alle cinque del mattino per constatare il danno e presentare denunce alla caserma dei carabinieri di Viserba. La Bottega Casalini, la nota boutique di via Dati 79, è stata la più colpita. Situata in pieno centro sul lungomare, a pochi metri da un altro locale danneggiato, il bar Biarritz di piazza Pascoli, la boutique ha subito danni significativi. I proprietari hanno spiegato che la porta di vetro è stata letteralmente sbriciolata da un tombino, ancora visibile all'interno del locale. Sembrerebbe che i malviventi abbiano agito con fretta, concentrandosi principalmente sulla cassa, trascurando abiti, borse e scarpe di valore. [caption id="attachment_446788" align="aligncenter" width="738"] La vetrina sfondata della boutique Casalini[/caption] [caption id="attachment_446791" align="aligncenter" width="2040"] Il coperchio di tombino usato per sfondare la vetrina della boutique Casalini[/caption] La spaccata al vicino bar Biarritz in piazza Pascoli èavvenuta anch'essa verso le cinque

Una francese 70enne stava pedalando in gruppo sulla Sp 49, colpita dal mezzo pesante morì sotto gli occhi del marito

Francoise Tessier, 70 anni, aveva perso la vita lo scorso 8 maggio in un incidente stradale a Sant’Ermete, in via Trasversale Marecchia. Travolta da un autocarro Iveco mentre pedalava con un gruppo di cicloturisti, Francoise è morta sotto gli occhi del marito e degli amici in vacanza con lei. Dopo quasi otto mesi dall'incidente, il pubblico ministero Luca Bertuzzi ha chiesto il rinvio a giudizio per il conducente del camion coinvolto nell'incidente, un italiano di 48 anni residente a Rimini, con l'imputazione di omicidio stradale. Le indagini condotte dalla polizia Locale dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia e le perizie effettuate dalla Procura di Rimini hanno delineato una sequenza di eventi che portano a una presunta negligenza del conducente del camion. Si ritiene che, nel tentativo di sorpassare il gruppo di cicloturisti, il camionista abbia violato le norme di sicurezza. Il sorpasso avvenne in una curva pericolosa a sinistra e in un'area di incrocio, con la visuale ostruita, senza aver preventivamente accertato la fattibilità della manovra. Durante il sorpasso, secondo la ricostruzione degli agenti, l'autocarro avrebbe invaso la corsia opposta, ignorando la segnaletica, e si sarebbe trovato costretto a rientrare bruscamente a destra quando un'auto stava arrivando. Questa manovra improvvisa ha causato l'impatto fatale

"Sicuramente è una giornata di dolore, però la notizia della riapertura delle indagini, anche speriamo con l'aiuto del nostro esposto, ci dà un po' di fiducia, perché siamo sempre più convinti che dietro la Uno Bianca c'erano altre persone che sicuramente sono ancora in giro". Lo ha detto Alessandro Stefanini, fratello di Otello, uno dei tre carabinieri uccisi 33 anni fa al Pilastro dalla banda criminale della Uno bianca, in occasione delle celebrazioni dell'anniversario, poco prima dell'inizio della messa a suffragio delle vittime nella chiesa di Santa Caterina in via Campana a Bologna. "Anche qui allo stesso Pilastro ci sono lati oscuri, uno di questi è che mio fratello e gli altri due ragazzi dovevano essere fermi alla scuola invece erano in movimento - spiega Stefanini - Questa cosa lascia qualche dubbio come se fossero stati adescati o chiamati da qualche parte e arrivati qui al Pilastro, dove purtroppo sappiamo quello che è successo". Rispetto al nuovo fascicolo di indagine contro ignoti aperto dalla Procura di Bologna in seguito all'esposto presentato a maggio da alcuni familiari delle vittime, "confidiamo in tempi abbastanza stretti e siamo disponibili a dare una mano alla magistratura per fare luce. Dovrebbero risentire alcune persone che sono fondamentali -