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I giovani presi sul fatto oppongono resistenza, uno con un coltello

Tre ventenni tunisini sono stati colti sul fatto dalla Polizia mentre stavano danneggiando tutte le auto in sosta che sono capitate loro a tiro lungo viale Regina Elena. Sono stati i residenti a dare l'allarme sentendo il fracasso dei finestrino e specchietti distrutti e così nelle prime ore del mattino di lunedì 19 dicembre la Polizia di Stato di Rimini ha proceduto nei confronti dei tre cittadini stranieri, di cui due sono stati tratti in arresto per i reati di Violenza o minaccia e Resistenza in concorso a Pubblico Ufficiale. Uno dei due giovani è stato anche Denunciato in stato di libertà per Porto d’armi atti ad offendere. I tre stranieri, inoltre, sono stati tutti Denunciati in stato di libertà per il reato di Danneggiamento aggravato. Lde chiamate alla Questura sono arruvte intorno alle  5.30; alcuni residenti di Viale Regina Elena riferivano che un gruppetto di giovani molto agitati stava danneggiando delle auto in sosta. Giunti sul posto i poliziotti hanno rintracciati i cittedini che li avevao chiamati, che nel frattempo si erano rifugiati negli androni dei palazzi poiché impauriti; sono stati loro a indicare la direzione di fuga dei giovani vandali. Gli agenti sono così riusciti a individuare il gruppetto in

Sul corpo di un 42enne sarà disposta l'autopsia

Un uomo di 42 anni è stato trovato morto in casa, in tarda mattinata, in un appartamento ad Uffogliano di Novafeltria, nel Riminese. La Procura della Repubblica ha disposto l'autopsia. Il 42enne di origine peruviana abitava da solo, non ha parenti in Italia e lavora in un'azienda della zona. A dare l'allarme è stato il padrone di casa, non avendo più notizie del 42enne sudamericano da almeno tre giorni. Temendo che potesse essergli successo qualcosa, ha pensato di allertare i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Novafeltria. Dopo aver scardinato la porta la macabra scoperta. Al momento l'ipotesi è quella di una morte per cause naturali, probabilmente un infarto. Il cadavere è stato trovato dal padrone di casa che non aveva notizie del 42enne da sabato, giorno probabile del decesso, e oggi si è deciso ad aprire la porta dell'appartamento dato in affitto. Il 42enne era in camera da letto e non vi sarebbero segni di presenza di estranei nell'appartamento. Sul posto per i rilievi e le indagini sono intervenuti i carabinieri di Novafeltria. Foto d'archivio

Nella mattinata di domenica 17 dicembre 2023, personale della Polizia di Stato di Rimini ha arrestato un cittadino italiano resosi responsabile più volte della violazione della misura cautelare a suo carico, ovvero del divieto di avvicinamento alla casa della madre e alla stessa donna. Nello specifico, alle ore 11:25 circa, una volante rintracciava il soggetto in questione, che in quel momento si trovava nell’abitazione della sua compagna ed in considerazione dei fatti accaduti veniva accompagnato in Questura, al fine di dare atto all’aggravamento della misura cautelare a suo carico.  

L'uomo è stato arrestato grazie all'espediente della vittima: ora è in carcere

Dopo i ripetuti maltrattamenti subiti dal marito, aveva deciso di filmarlo per immortalare le sue violenze domestiche, dopo averlo già denunciato alla Polizia. Un espediente che ha permesso agli agenti intervenuti dopo la lite di arrestare il coniuge ora in carcere con l'accusa non solo di maltrattamenti ma anche di violenza sessuale. Tutto è successo all'alba del 16 dicembre a Rimini. Il marito della vittima era rientrato a casa alle 3 di notte ubriaco e aveva iniziato ad inveire contro di lei. La donna ha così attivato la telecamera dello smartphone e lui tentando di afferrare il telefono, l'ha fatto cadere a terra per poi iniziare a schiaffeggiarla. Il telefono però ha registrato tutto, solo tracce audio sufficienti per convincere gli agenti che la donna era in pericolo. A chiamare la Polizia, tuttavia, era stato il marito violento. Gli agenti una volta arrivati a casa hanno ascoltato il racconto della vittima e visionato i materiali registrati con lo smartphone. Dai racconti è emerso anche che la donna aveva già denunciato il coniuge che in più occasioni, minacciandola l'aveva costretta a rapporti sessuali non consenzienti.  

Maxi operazione della Polizia Postale diretta dalla Procura di Venezia in 38 province

Due arresti a Rimini nell'ambito di una maxi operazione  diretta dalla Procura di Venezia e delegata dal Cncpo contro la pedopornografia online, che ha portati ad altri 26 provvedimenti cautelari  e 51 decreti di perquisizioni in 38 province. L’operazione, che ha visto impegnato uomini e donne della Polizia postale, ha consentito di arrestare per detenzione “di ingente quantità” di materiale pedopornografico 28 persone nelle province di Bergamo, Milano (due arresti), Pisa, Rimini (due arresti), Bologna, Cagliari, Ferrara, Napoli (due arresti), Pavia, Perugia, Roma, Sondrio, Venezia (due arresti), Pesaro, Ravenna, Torino (due arresti), Varese, Cremona, Messina, Palermo, Savona. Altre 23 persone sono state denunciate per diffusione e detenzione di materiale di pornografia minorile nelle Province di Bari (cinque indagati), Campobasso, Rovigo, Perugia, Cremona, Milano, Torino (due indagati), Verona, Catania. Roma (due indagati), Trapani, Caserta, Napoli, Parma. Gli arresti sono stati tutti convalidati e sono state operate 19 misure cautelari. Nel corso dell’indagine, condotta per oltre sei mesi dagli agenti della Polizia postale di Venezia sotto copertura su una nota piattaforma di messaggistica, “sono stati monitorati circa 130 spazi virtuali, all’interno dei quali erano presenti utenti pedofili da tutto il mondo che scambiavano migliaia di foto e video di abusi su minori, per

In settembre assieme anche ad alcuni minorenni aveva aggressione a freddo a due amiche, divieto di avvicinamento ai bar per un anno

Il Questore di Rimini ha emesso nei confronti di un ragazzo di origini straniere, resosi autore di un reato nei pressi di un locale pubblico, il provvedimento di divieto di accesso a tutti i bar e pub presenti nel comune di Rimini. Si tratta del cosidetto DACUR (divieto di accesso alle aree urbane) o Sadpo urbano in applicazione del D.L. nr. 14/2017, recentemente modificato dal decreto “Caivano”. Nello specifico, grazie all’indagine svolta da personale della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini, a seguito di querela sporta da una ragazza vittima del furto del proprio zaino, avvenuto durante una notte delo scorso settembre vicino a un locale pubblico situato nella  zona cantinette della vecchia Pescheria, si è risalito all’autore del reato. Insieme ad un gruppo di complici tra i quali anche alcuni minorenni, si era impossessato dello zaino della ragazza, dopo che questa in compagnia di un’amica era stata aggredita fisicamente senza alcun motivo da parte di alcuni componenti della banda. Denunciato alla Procura di Rimini per quel fatto, ed in considerazione dei suoi precedenti specifici, il Questore "per ragioni di sicurezza pubblica ed al fine di scongiurare la reiterazione di tale condotta delittuosa," con il provvedimento di prevenzione   ha imposto al ragazzo,

Attualmente al comando provinciale vi sono 34 soccorritori fluviali pronti a partire per tutto il territorio nazionale

Durante questi giorni si sta svolgendo in località Maiolo, un addestramento tecnico per manovre speleo alpino fluviale, con calata e recupero di gommone ed operatore da cavalcavia. Risulta fondamentale l'addestramento sul proprio territorio, per poterne usufruire durante il periodo emergenziale. All'addestramento è interessato tutto il personale già formato in precedenza tramite specifici corsi regionali. Attualmente al comando di Rimini vi sono 34 soccorritori fluviali, pronti a partire per chiamate di calamità su tutto il territorio nazionale. [video width="1920" height="1080" mp4="https://www.chiamamicitta.it/wp-content/uploads/2023/12/addestramento-VF-Valmarecchia.mp4"][/video]  

L'anziano si era accasciato per strada, dopo il soccorso è stato trasferito in condizioni critiche all'ospedale 'Infermi' di Rimini

Nella serata di ieri, domenica 17 dicembre, un uomo di 70 anni residente a Talamello è stato salvato da un infarto grazie all'intervento tempestivo di un vigile del fuoco, Davide Bartolini (nell'innagine in apertura), che si trovava casualmente in via Cà di Vico a Novafeltria. Il malore dell'uomo è avvenuto intorno alle 19 lungo la strada, vicino alla Marecchiese. Bartolini, vigile del fuoco di 45 anni con 14 di esperienza, ha immediatamente contattato il servizio di emergenza e iniziando immediatamente le manovre di rianimazione. La comunicazione costante con la centrale operativa è stata fondamentale per coordinare efficacemente l'arrivo del personale sanitario del 118 di Novafeltria. Dopo oltre 40 minuti di intensi sforzi, tra massaggio cardiaco e l'utilizzo del defibrillatore per ripristinare il ritmo cardiaco, il 70enne è stato stabilizzato. Successivamente, è stato trasferito in condizioni critiche all'ospedale 'Infermi' di Rimini, in codice rosso. Attualmente, il paziente è ricoverato in terapia intensiva nella sezione di rianimazione.  

Due uomini mascherati l'hanno attesa sul pianerottolo del condominio e poi trascinata in casa, razziati denaro, preziosi e il cellulare

A Rimini una donna di mezza età, vedova e residente al terzo piano di un condominio di via Dario Campana, è stata vittima di una violenta rapina sabato scorso verso le 17.30. Due uomini mascherati l'hanno attesa sul pianerottolo, afferrata e trascinata all'interno della sua abitazione dove è stata immobilizzata, imbavagliata e derubata del suo oro, contanti e cellulare. La vittima, fortunatamente, non ha riportato danni fisici gravi durante il quarto d'ora di terrore. La donna stava uscendo per fare la spesa quando è stata brutalmente aggredita da due indvidui con volti travisati da mascherina e cappellino, che hanno immediatamente bloccato ogni tentativo di reazione, tappandole la bocca con un fazzoletto. Mentre uno dei malviventi la minacciava con un cacciavite, l'altro razziava l'appartamento in cerca di preziosi nei cassetti e negli armadi. Dopo aver ottenuto quanto desideravano, i rapinatori hanno trascinato la donna in camera da letto e l'hanno lasciata legata. Fortunatamente, la vittima è riuscita a liberarsi sciogliendo i nodi, e ha immediatamente contattato la polizia. La Squadra Mobile di Rimini, guidata dal vice questore aggiunto Dario Virgili, ha avviato le indagini e acquisito i filmati delle telecamere nella zona, mentre la Procura ha aperto un fascicolo. Si sospetta che la

Il provvedimento era stato preso dal Comune nel 2019 perchè posizionata in un’area non conforme alle norme sulla distanza dai “luoghi sensibili”

"Senza una possibile delocalizzazione all’interno del territorio comunale i criteri distanziometrici non possono causare la chiusura di un’attività". Lo ha stabilito la prima sezione del Tar Emilia-Romagna, che ha accolto il ricorso di una sala giochi del comune di Riccione, alla quale era stata imposta la chiusura nel 2019 in quanto posizionata in un’area non conforme alle normative regionali sulla distanza dai cosiddetti “luoghi sensibili”: la norma del 2013, infatti, impone che ci siano almeno 500 metri a separare sale giochi e spazi come istituti scolastici, centri sportivi o, come in questo caso, edifici di culto. Lo riporta Agipronews, specificado che la parte ricorrente ha richiesto una “perizia di verificazione” rispetto ad una precedente indagine eseguita da un architetto per conto del comune, il quale aveva individuato nel territorio comunale una pressoché totale assenza di aree fornite di denominazione “d5”, adatte a ospitare “attività ricreative, sportive e di spettacolo ad elevato impatto”, confermando però l’effetto espulsivo in virtù “dell’esistenza di aree (seppur in zone periferiche), pur essendo esse incompatibili in concreto con l’attività di sala bingo gestita dalla ricorrente”. La verifica della parte ricorrente ha, di fatto, confermato l’assenza di aree idonee all’interno del Comune di Riccione, circostanza che ha spinto

Un uomo afferma di aver sentito voci di un litigio senza poter confermare che una fosse della 78enne uccisa

Il mistero attorno all'assassinio di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni brutalmente uccisa a coltellate nel suo condominio a Rimini, si infittisce con l'emergere di una nuova testimonianza. Quella sera del 3 ottobre, intorno alle 22.15, un residente del condominio ha sentito degli urla provenienti dal garage, aprendo una nuova prospettiva nelle indagini. La testimonianza, raccolta da Mattino 5 News, rivela che il testimone aveva le finestre aperte e ha udito un urlo che proveniva chiaramente dal garage. L'uomo riferisce che episodi di litigi tra bambini erano già stati uditi precedentemente nello stesso garage, ma questa volta qualcosa sembrava diverso. Il testimone sottolinea di aver sentito in precedenza una discussione animata, presumibilmente tra due donne. Anche se non può confermare che una di loro fosse Pierina, la voce gli era sembrata femminile. Poi un urlo straziante. Per il caso Paganelli non c'è nessuno iscritto nel registro degli indagati. I nomi che sono comparsi più frequentemente nelle ricostruzioni, molte delle quali in trasmissuni televisive coe questa di Canale 5, sono quelli di Manuela Bianchi, moglie di Giuliano, uno dei figli della vittima; Louis Dassilva, l'amante di Manuela; e Loris Bianchi, fratello di Manuela. Tutti e tre sono stati sottoposti a prelievi di DNA

Giunti in Emilia-Romagna 407 minorenni stranieri non accompagnati, nell'ultimo trimestre oltre il 50% di quest'anno

Sono 15.813 i migranti arrivati in Emilia-Romagna su disposizione del Viminale da gennaio 2022 (dati aggiornati al 30 novembre), di cui 3.502 nell'area metropolitana bolognese compreso il circondario imolese. Nell'ultimo trimestre si è registrato oltre il 50% degli arrivi totali di quest'anno. Su oltre 15.000 persone, 407 sono i minorenni stranieri non accompagnati. Da giugno 2023, in particolare, sono arrivate 6.843 persone (all'82% maschi). La lista dei territori provinciali recita Piacenza a 1.045 arrivi (di cui 24 minorenni), Parma a 1.644 (39), Reggio Emilia a 1.938 (40), Modena a 2.494 (60), Bologna a 3.502 (91), Ferrara a 1.301 (31), Ravenna a 1.372 (57), Forlì-Cesena a 1.337 (38), Rimini a 1.180 (27). La dimensione territoriale dei Cas (i Centri di accoglienza straordinaria individuati dalle prefetture) registra 1.667 posti attivati, in 63 diverse strutture. Sono i numeri diffusi oggi in prefettura a Bologna, dove si illustra il progetto Fami (Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-20) con focus sull'analisi dei flussi migratori dei richiedenti protezione internazionale e del nuovo portale MigraDataBo. Come spiega Anna Pavone, viceprefetto vicario di Bologna, si tratta di un "intervento che si realizza grazie all'iniziativa del Fami, Fondo asilo migrazione e integrazione, che ci consente di creare una banca dati con