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La cittadina straniera era destinataria di un ordine di carcerazione per il reato di furto aggravato

Nella mattinata del 26 giugno, personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto una cittadina straniera poiché destinataria di un ordine di carcerazione per il reato di furto aggravato in concorso. Nello specifico, alle 9 circa, una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico è intervenuta in un hotel situato sul lungomare di Rimini sud, poiché ha rintracciato una donna, nei cui confronti andava eseguito un ordine di carcerazione per una pena di nove mesi di reclusione pendente dal 2014. Si appurava infatti che la straniera, insieme ad una connazionale, era stata condannata per aver attuato una serie di borseggi ai danni di cittadini e turisti nel comune di Pescara. Tra le altre si segnala una delle tecniche utilizzate. Le due complici erano entrate in un locale pubblico, con il pretesto di consumare alcune bevande, e mentre l’una si dirigeva verso un bagno privato, costringendo il titolare ad allontanarsi dal bancone, l’altra, approfittando del momento di distrazione, si appropriava dell’oggetto. La donna veniva accompagnata dagli agenti presso i locali della Questura e dopo ulteriori accertamenti veniva trasferita presso il carcere di Forlì.

La droga era custodita tra le pagine del passaporto. Aveva anche un coltello

L'ultima segnalazione da parte dei Carabinieri di Riccione è invece dal miglior teatro comico. Un uomo presentatosi presso la Stazione Carabinieri per denunciare lo smarrimento di un documento, estraeva dal proprio portafogli il passaporto e lo consegnava al Carabiniere in servizio il quale, con estrema sorpresa, consultandolo, constatava che, tra i fogli dello stesso, fosse custodita una bustina in plastica contenente della polvere rosa. La sostanza veniva sottoposta ad analisi, risultando cocaina rosa, e pertanto il 31enne veniva sottoposto, seduta stante, a perquisizione personale, venendo trovato in possesso anche di un coltello, che veniva sequestrato. Ovviamente, anche lo stupefacente veniva sequestrato ed il ragazzo, per questo, segnalato quale assuntore di stupefacenti alla locale Prefettura;    

Tutti giovanissimi e di origini straniere gli arrestati dai Carabinieri

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Riccione hanno potenziato la propria presenza sul territorio della Perla Verde e hanno dato luogo ad una serie di servizi specifici, dedicati alla prevenzione e al contrasto dei reati contro il patrimonio e contro la persona. Nel corso dei controlli, precisamente nella notte tra sabato e domenica, i Carabinieri hanno arrestato un 26enne nordafricano, in flagranza dei reati di furto con strappo, ricettazione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Lo straniero, infatti, è indiziato di aver strappato una collanina in oro dal collo di un turista diciottenne, mentre passeggiava sul lungomare di Riccione, nella notte tra sabato e domenica scorsi. Su segnalazione della vittima, i Carabinieri avviavano immediatamente e ininterrottamente le ricerche dell’autore del reato, rintracciando il 26enne presso la Stazione Ferroviaria di Riccione. Riconosciuto sulla base della descrizione fornita dal turista derubato, il giovane veniva fermato e condotto in caserma. Sottoposto a perquisizione personale, il soggetto nordafricano veniva trovato in possesso non solo della catenina del 18enne segnalante - al quale veniva immediatamente restituita -, ma anche di altre 5 catenine, ragionevolmente ritenute provento di precedenti azioni illecite, nonché di un quantitativo di hashish del peso di quasi 35

Nella notte appena trascorsa, i Carabinieri della Stazione di Rimini-Miramare hanno tratto in arresto in flagranza per l’ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale e inoltre deferito per ricettazione e tentato furto un uomo 39enne, poiché indiziato di un tentativo di furto all’interno di un bar di Rimini e di ricettazione di un motociclo rubato. In particolare, durante i consueti servizi di controllo del territorio, la pattuglia dei militari, alle ore 02.30 circa, transitando per un via della quartiere Bellariva, notava un soggetto che a bordo di uno scooter, dopo essersi accorto della presenza dei militari, iniziava ad allontanarsi aumentando sempre più di velocità. La pattuglia dei militari iniziava così un immediato inseguimento protratto per diverse vie cittadine, con l’uomo che, dopo aver tentato di abbandonare il ciclomotore, cercava di fuggire a piedi, venendo però immediatamente bloccato dai carabinieri. I controlli sul mezzo consentivano di verificare che lo stesso era stato oggetto di furto, in serata, alla legittima proprietaria e che, da quanto ricostruito dai militari operanti, il veicolo sarebbe stato utilizzato poco prima al fine di tentare di sfondare la porta di un bar ubicato in altra vicina via della zona dove un'altra pattuglia dei Carabinieri era intervenuta per sventarne

Resta in piedi l’accusa di omicidio volontario aggravato per il 29enne

E’ arrivata la perizia su richiesta dal Tribunale di Rimini e affidata al medico legale Loredana Buscemi, consulente tecnico super partes nel procedimento a carico di Klajdi Mjeshtri, il buttafuori di origine albanese di 29 anni, difeso dall’avvocato Massimialino Orrù, accusato dell’omicidio di Giuseppe Tucci, vigile del fuoco di 34 anni in servizio al distaccamento di Miramare, aggredito con una serie di pugni e calci all’esterno della discoteca Frontemare di Rimini, al termine di una lite scoppiata dentro il locale, tra il 10 e l’11 giugno del 2023. La perizia non lascia spazio a dubbi. “La morte del Tucci è in relazione causale diretta con Ia condotta posta in essere dall’imputato, rappresentata da meccanismi di offesa naturali che determinavano la rottura dell’arte vertebrale sinistra causa dell’emorragia subaracnoidea che portava al decesso”. La relazione della dottoressa Buscemi potrebbe avere dei riflessi sulla posizione di Mjeshtri, alla sbarra davanti al gup con la formula del rito abbreviato. Infatti viene rafforzata l’accusa di omicidio volontario aggravato, sostenuta dal pm Davide Ercolani. La perizia sarà ora oggetto di discussione nel corso della prossima udienza davanti al gup di Rimini, che si terrà il 18 settembre prossimo Foto di copertina Giuseppe Tucci  

Uno straniero di 26 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Novafeltria poiché gravemente indiziato di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale In particolare, l’intervento ha avuto luogo a seguito della segnalazione nel primo pomeriggio del 24 scorso al numero di emergenza 112 della Centrale Operativa della Compagnia CC di Novafeltria, da parte dei proprietari di un appartamento sito in Alta Valmarecchia con la quale riferivano di un uomo entrato all’interno del cortile della loro abitazione e che, vistosi scoperto mentre tentava di asportare una bicicletta, al fine di guadagnare la fuga col veicolo scavalcando il muro di recinzione, si scagliava contro uno dei possessori della casa, aggredendolo e procurandogli delle lievi lesioni refertate successivamente dai sanitari dell’Ospedale di Novafeltria. Una pattuglia dell’Arma di Novafeltria, in quel momento in servizio di controllo del territorio, è giunta rapidamente sul luogo indicato sorprendendo l’uomo mentre si accingeva a dileguarsi dall’appartamento segnalato. Alla vista dei militari, il giovane però, per guadagnarsi la fuga, ha cercato di aggredire i Carabinieri che  sono comunque riusciti a bloccarlo. A conclusione dell’attività, l’uomo - domiciliato in Alta Valmarecchia - è stato dichiarato in arresto con le ipotesi di accusa di rapina, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni dolose. Su

La notte scora, 26 giugno, personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto due ragazzi stranieri per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio in concorso. Gli stessi sono stati indagati in stato di libertà l’uno per il reato di ricettazione e l’altro per il reato di porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere. Durante il normale servizio di controllo del territorio dopo poco la mezzanotte, , una volante della Polizia di Stato, notava un gruppo di ragazzi stranieri, nella zona del lungomare Tintori, che aveva un fare sospetto. Durante l’identificazione i giovani risultavano, sin dal primo istante, insofferenti al controllo, iniziando ad innervosirsi ed agitarsi. Durante il controllo dei documenti, uno dei due cercava di disfarsi di alcuni oggetti, gettandoli a terra. Recuperati dagli agenti, il coltello a serramanico e sostanza stupefacente avvolta in un involucro di cellophane trasparente, venivano sequestrati. Veniva sottoposto a perquisizione personale anche l’atro ragazzo presente, che cercava di distanziarsi. Anch’egli veniva trovato in possesso di sostanza stupefacente, che occultava sotto i genitali, e nel marsupio si riveniva uno smartphone, bloccato e privo di sim-card. Inoltre venivano rinvenute diverse banconote di piccolo taglio, piegate in più parti, provento di

Subito arrestato grazie alle telecamere di videosorveglianza

  Nel pomeriggio del 21 giugno 2024, personale della Polizia di Stato di Rimini ha denunciato in stato di libertà un cittadino straniero per il reato di furto. Nello specifico, alle ore 19.30 circa, una volante della Polizia di Stato è giunta presso il Centro Commerciale “Le Befane” in quanto era stato segnalato un furto di una bicicletta elettrica che un ragazzo, precisamente un “rider”, aveva posizionato per poco tempo all’interno dell’area commerciale, in attesa di effettuare la consegna prevista. I poliziotti, si recavano nella “Control room” dell’Istituto di vigilanza presente all’interno del centro commerciale e mentre visionavano le registrazioni delle telecamere notavano un ragazzo che si avvicinava alla bicicletta elettrica, e poco dopo la trasportava all’ esterno. Gli agenti, riconoscevano il giovane, già noto alle forze dell'ordine e, diramando le ricerche alle pattuglie in servizio di controllo del territorio, individuavano, in zona Miramare, l’autore del furto che aveva con sé la bicicletta elettrica che veniva restituita al proprietario. In considerazione dei fatti accaduti, il soggetto straniero veniva denunciato in stato di libertà per il reato di furto e veniva altresì avviata, nei suoi confronti, la procedura per l’espulsione dal territorio nazionale.  

Il Gup del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini aveva concesso il rito abbreviato

Rinviato al 18 settembre l'inizio del processo per la morte di Giuseppe Tucci: il Gup del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini aveva concesso il rito abbreviato per Klajdi Mjeshtri, accusato di aver ucciso il vigile del Fuoco Giuseppe Tucci lo scorso 12 giugno davanti al Frontamare. Mjeshtri è il buttafuori 28enne di origine albanese accusato dell’omicidio del vigile del fuoco Giuseppe Tucci. I fatti risalgono al 12 giugno del 2023 quando Tucci, un vigile del fuoco di 34 anni, perse la vita dopo essere stato brutalmente picchiato da Mjeshtri nei pressi della discoteca Frontemare di Miramare. Il giudice ha evidenziato come i presupposti “di attualità e concretezza del pericolo” siano ancora presenti, sottolineando che le esigenze cautelari non sono venute meno nel corso del tempo. Mjeshtri è detenuto in carcere a Rimini dal 12 giugno, giorno dell’aggressione, e la vittima, originaria di Foggia e padre di un bambino, morì dopo ore di agonia successive al pestaggio. La vicenda ha avuto origine da uno screzio avvenuto all’esterno della discoteca, scatenato da una disputa legata a una ragazza.

E’ morto ieri il babbo dell'associazione riccionese, aveva 79 anni

Giuseppe Lo Magro se n’è andato dopo una lunga malattia. Il padre di Famija Arciunesa aveva 79 anni. Ieri, sulla pagina facebook dell’associazione un toccante post ha annunciato la sua scomparsa: "Ci ha lasciati dopo una maledetta malattia Giuseppe Lo Magro, per tanti anni e per sempre il “babbo” di Famija Arciunesa. Riccione gli deve tanto. A tutti noi Giuseppe ha trasmesso, senza salire mai in cattedra, l’amore vero e incondizionato per Riccione: la sua storia, il suo dialetto, i luoghi e i suoi personaggi. Un vero e proprio trascinatore ed in prima linea in una valanga di iniziative di solidarietà. Ci rimangono i suoi libri, la sua laboriosità ed il suo esserci sempre per la sua Riccione che ricorderemo per metterci sempre in gioco come ci ha insegnato. Oggi Riccione piange una bella persona capace di insegnarci ad amarla. “Arcioun at voj bèn” quante volte te lo abbiamo sentito dire… Un grande abbraccio a Lilly e a tutti i familiari. Ciao Beppe. Direttivo Famija Arciunesa. Lo Magro ha fatto parte di Famija Arciunesa per 30 anni, ricoprendo il ruolo di presidente per 18, lasciando solo nel 2019, rimanendo comunque all’interno di FA come socio. Era un insegnante di scuola media,

Bruzzone: «L’indagine guardi altrove»

Louis Dassilva è stato interrogato in Procura a Rimini per 8 ore. L'unico indagato per la morte di Pierina Paganelli che inizialmente pareva si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere ha invece parlato con gli inquirenti della squadra mobile e il sostituto procuratore Daniele Paci. Poche parole all’uscita dalla procura dopo la lunga giornata: «Sto bene» Bruzzone: «L’indagine guardi altrove». Incidente probatorio sui reperti Nei prossimi giorni verrà risentita la nuora della vittima, Manuela Dassilva, vicino di casa della donna trovata morta a Rimini, è arrivato questa mattina poco prima delle 10 in tribunale accompagnato dal suo avvocato Difensore Riario Fabbri, e dalla consulente Roberta Bruzzone. Non è ancora chiaro cosa abbia detto Dassilva ma sicuramente avrà puntualizzato alcuni affermazioni già rilasciate in passato quando era stato sentito solo come persona informata sui fatti. Solo al termine dell'interrogatorio si potrà capire se la sua posizione sia in qualche modo definita. In apertura di interrogatorio il procuratore Paci ha spiegato all'unico indagato quali sono le accuse, genericamente elencate a suo carico. Omicidio volontario con una serie di aggravanti esclusa la premeditazione. Probabilmente nel cambio di strategia difensiva che alla vigilia dell'interrogatorio doveva essere di nessuna collaborazione con la procura, la notizia diffusa ieri di un imminente nuovo

Appositi tavoli tecnici procederanno nei prossimi giorni ad un dettagliato esame di ogni singolo evento in programma

Anche per questo 2024 la provincia di Rimini ospiterà – assieme alle altre località costiere della regione – la Notte Rosa, celebre manifestazione che dal 5 al 7 luglio animerà il territorio provinciale con un fitto calendario di spettacoli, eventi, concerti, mostre, fuochi d’artificio ed altre occasioni di intrattenimento e festa. L’evento, di grande portata e notorietà, come ogni anno attirerà sulla costa riminese un ingente flusso di presenze e pubblico, rendendo necessaria una puntuale pianificazione tra tutti gli attori della sicurezza provinciale, i servizi pubblici e le istituzioni. Questi i profili presi in esame stamane dal Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, convocato dal Prefetto Rosa Maria Padovano ed a cui hanno preso parte il Questore, i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco, delle specialità delle Forze dell’ordine (Polizia Stradale, Ferroviaria, ROAN, Polizia di Frontiera), il Sindaco di Rimini, di Bellaria-Igea Marina, i rappresentanti dei Comuni di Cattolica, Misano Adriatico e Riccione, del Servizio 118, di ANAS e di Società Autostrade. Per una gestione ordinata della movida e la salvaguardia della pulizia e del decoro urbano, è stato convenuto assieme alle amministrazioni comunali il rinnovo delle principali misure adottate negli anni precedenti, quali