Il 31 ottobre di trentuno anni fa moriva Federico Fellini lasciando in eredità il suo mondo universale di sogni e visioni. Una data che Rimini ha scolpita nel cuonel giorno dell'anniversario della scomparsa di Fellini, Rimini celebra il centenario di Mastroianni con unare e che quest’anno vuole ricordare con uno speciale omaggio al rapporto che il regista aveva con il suo amico e attore preferito Marcello Mastroianni, nel centenario della sua nascita. Con una carrellata di oltre 100 immagini tra foto di scena, scatti rubati sul set e qualche prezioso fotogramma, Rimini festeggia i 100 anni di Marcello Mastroianni rendendo omaggio non solo al suo talento e alla sua straordinaria simpatia umana ma al suo rapporto speciale con Federico Fellini. Giovedì 31 ottobre (alle ore 14, ingresso libero) viene inaugurata al Palazzo del Fulgor la mostra fotografica in cinque sezioni “Semplicemente Marcello. Il cinema, il fascino, lo stile di un antidivo di successo” mentre dalle ore 18 seguiranno due appuntamenti al Cinema Fulgor: un incontro che ricorderà l’attore attraverso una conversazione ricca di testimonianze e racconti e, a seguire, la proiezione del documentario realizzato da Fabrizio Corallo, anche autore del soggetto e della sceneggiatura con Silvia Scola. Il programma degli appuntamenti è proposto dal Fellini
“I giardini raccontano: Riccione, la Perla verde” torna a riaccendere un riflettore sul parco storico cittadino e a narrare la trama che svela gli edifici di pregio, nel corso di due passeggiate guidate da studiosi ed esperti, rese ancora più interessanti e piacevoli da momenti di spettacolo e intrattenimento. Si tratta di un progetto promosso dal Comune di Riccione in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e le realtà locali. L’iniziativa, ideata da Città Teatro, si propone di valorizzare il patrimonio naturale e culturale della città attraverso due passeggiate lente, pensate per i cittadini, i turisti e le scolaresche. L’edizione 2024 inizia domani, 29 ottobre, con il primo appuntamento riservato alle scuole medie. Quattro classi terze degli istituti comprensivi statali n. 1 e Zavalloni di Riccione, per un totale di oltre 100 ragazzi e insegnanti, parteciperanno a un itinerario che toccherà il parco degli Olivetani, il parco Chico Mendes e il parco della Resistenza. L’itinerario sarà arricchito da performance site-specific dei ragazzi della cooperativa sociale Cuore 21, sotto la direzione di Eleonora Gennari, con la partecipazione dell’attrice Francesca Airaudo. La seconda passeggiata, aperta a tutti, si svolgerà sabato 9 novembre (ingresso libero con prenotazione all’ufficio Iat a partire dal 31 ottobre, tel. 0541 426050,
Ieri sera, al teatro Astra, gremito in ogni ordine di posti, con Marco Guzzi a chiederci quale luogo della Terra sia ancora abitabile e se questo luogo sia un luogo fisico o non, invece, la nostra trans-formazione interiore. Nel Mondo ci sono 117 padroni e questi padroni, attraverso tutte le loro diramazioni e un'Informazione asservita e vigliacca, stanno cercando con ogni mezzo di rinviare quello che è già in atto: la crisi strutturale dell'Occidente con i suoi "valori" che ci dicono doversi salvaguardare. Ma quali sono questi valori? Quelli della chiacchiera vuota? Quelli della guerra? Quelli dei massacri in giro per il Mondo? Quelli che uccidono i Bambini di Gaza? L'oligarchia occidentale è ormai al lumicino e tenta disperatamente di sopravvivere e, per fare questo, usa tutta la potenza di fuoco di cui dispone fino a relegarci in casa, fino a provocare guerre.Ecco che allora dobbiamo trovare Luoghi di Libertà e Connessioni tra Individui liberi che impediscano il dispiegarsi di un disegno che pochi hanno ideato per tutti. Dobbiamo inventarci un altro modo di stare insieme, perché è solo con gli altri che ci si salva. Se restiamo monadi parte di un tutto complesso, ma isolate l'una dall'altra, siamo fregati.
Per una sera, al Cocoricò di Riccione, non sarà un famoso dj a intrattenere il pubblico, ma in consolle salirà una rappresentazione teatrale. Grazie alla magia del teatro e al genio del premio Ubu Tindaro Granata, per una notte la piramide di Riccione si trasforma in uno storico locale degli anni Settanta e ci riporta a vivere l’ultima esibizione live di Mina. Martedì 29 ottobre, alle 21, l’autore, attore e regista siciliano porta, infatti, in scena "Vorrei una voce", monologo teatrale da lui costruito attorno ai brani di quel concerto, cantati in playback. L’evento è organizzato dal Comune di Riccione grazie al Fondo per la promozione della legalità, disposto con decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Istruzione e del merito e con il ministro dell’Economia e delle finanze, 5 settembre 2023. Vorrei una voce approda al Cocoricò grazie a Riccione Teatro all’Osservatorio sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità della Provincia di Rimini, nell’ambito di una collaborazione, radicata da anni, innestata sul linguaggio teatrale come eccezionale veicolo per la promozione della legalità, per attivare un sentimento di necessità, di presa in carico personale dei problemi, di riflessione e rielaborazione. L'Osservatorio di Rimini è composto
Sugabrett: espressione gergale che definisce una sconfitta in modo inequivocabile e apparentemente definitivo: “L’ha avù un sugabrett!” (ha subito una brutta sconfitta!). Probabilmente questa parola nasce nel contesto di competizioni di ogni tipo: una partita a carte, una elezione politica, un impegno sportivo. Colui che usciva sconfitto era indicato come destinatario di un “sugabrett”. La parola allude alla fatica della competizione, al sudore (reale o figurato) che essa implica, infine al gesto del perdente che a testa bassa si allontana asciugando il cappello intriso dal sudore e dalla sofferenza della sconfitta. Ecco, egli ha subito un sugabrett, un’umiliazione moralmente devastante, un crollo della dignità personale. Attenzione, non è una semplice sconfitta in un gioco competitivo, è qualcosa di più e di più serio. E’ la certificazione della non idoneità della persona a quella competizione. Il gesto malinconico dello sconfitto che, fazzoletto in mano asciuga l’orlo del cappello, stimola il linguaggio popolare, ingigantisce lo spessore semantico della parola che tuttavia lascia sempre aperta la possibilità della rivincita. Beppe & Paolo Perchè non si perdano le parole e le frasi del nostro dialetto, inviatele, con o senza un vostro commento, a questo indirizzo di posta elettronica: redazione@chiamamicitta.it Oppure affidatele ad un piccione viaggiatore! (in apertura: ph @soozed)
Giovedì 24 ottobre ci ha lasciati Alberto Bargnani. Ricoverato da qualche giorno nell’ospedale di Brescia, quel matttino non si è destato. Il 28 ottobre avrebbe compiuto 88 anni. Alberto era poco conosciuto a Rimini, ma con la nostra città aveva un legame speciale, essendo diretto discendente della nobile famiglia “De Barignano”, modernizzata in “Bargnani”, che a Brescia, ad inizio Quattrocento, ha annoverato la presenza di Antonia, donna di Pandolfo Malatesta e madre di Sigismondo Pandolfo Malatesta e di Malatesta Novello da Cesena. Nella primavera dell’ormai lontano 1987, in un convegno storico tenutosi a Brescia, ho illustrato la figura di Antonia portando molti documenti inediti sulla sua persona, assai influente e stimata a Rimini, San Mauro e Bellaria fino a tutto il 1471, data della sua morte e sepoltura nella chiesa cittadina di S. Agostino. [caption id="attachment_493104" align="alignleft" width="2560"] Alberto Bargnani[/caption] In quella occasione ho conosciuto Alberto e siamo diventati amici. Ogni estate veniva in villeggiatura a Rimini e insieme ricordavamo i tempi passati. Qualche anno fa ho proposto e ottenuto l’intitolazione di una strada ad Antonia, alla quale è stata dedicata la stradina che corre sotto le mura fra la porta Montanara e Castelsismondo. La relativa cerimonia si è svolta in tono ridotto essendo
Il 26 ottobre, giornata conclusiva del festival Antico|Presente 2024, propone un viaggio culturale e artistico attraverso il mito, la percezione sensoriale nel mondo medievale e lo stile nell’età del Manierismo e a Rimini. Gli eventi iniziano alle 17 al Museo della Città con Barbara Castiglioni e Luigi Spina in Amore, Psiche e metamorfosi di Polifemo. Coordinati da Fabrizio Loffredo, i due studiosi parleranno dei loro libri incentrati sui miti antichi e sulla loro attualità. Alle 18.15, alla Gambalunga, ci immergeremo nell'affascinante mondo dell'arte medievale con Dall'immagine al corpo: l'arte medievale e i sensi, con Giacomo Confortin, Pasquale Fameli e Fabrizio Lollini che discuteranno del volume L’esperienza medievale dell’arte. Gli oggetti e i sensi di Herbert Leon Kessler, recentemente pubblicato in Italia da Officina Libraria. Confortin e Lollini, traduttori dell’opera, racconteranno con Fameli questo studio fondamentale e accompagneranno il pubblico in un percorso multisensoriale che, dalla rappresentazione alla ricezione, ridefinisce l’arte medievale come espressione totalizzante dei sensi. A chiusura della giornata, alle 21, la Biblioteca Civica Gambalunga ospiterà il direttore dei Musei Comunali Giovanni Sassu e il professore Giulio Zavatta (presente in video) per la conferenza Geografie dello stile: Vasari a Rimini (e non solo), che offrirà una lettura originale dell’opera di Vasari e
Luoghi della memoria, del silenzio e della preghiera, i cimiteri monumentali sono anche suggestivi musei all’aperto, grazie alle sculture a decoro delle sepolture e alle edicole gentilizie dagli stili architettonici più disparati. Con l’avvicinarsi delle giornate dedicate alla commemorazione dei defunti, il Comune di Rimini offre a tutti i cittadini la possibilità di partecipare all’iniziativa “Arte e Storia nella Città del Silenzio", due visite guidate – domenica 27 ottobre e venerdì 1 novembre - condotte dalla storica dell’arte Michela Cesarini (partecipazione gratuita su prenotazione) per omaggiare e ricordare cittadini riminesi che si sono distinte nel campo della ricerca storica e in quello della politica, della letteratura e in quello della medicina, della religione, dell’industria e delle arti. Fin dall’Ottocento, quando vennero istituiti in epoca napoleonica, furono in tutta Europa meta di letterati e cultori di belle arti, per il fascino dei monumenti sepolcrali e per le illustri personalità tumulate. Nel cimitero monumentale di Rimini non è raro imbattersi in turisti che omaggiano la tomba di Federico Fellini, collocata proprio all’ingresso dello storico edificio, consacrato nel 1813. Percorrendo il cimitero, dal famedio d’ingresso ai campi centrali, è possibile un incontro suggestivo con l’arte dei secoli scorsi e i personaggi che hanno segnato
Al grande regista Pupi Avati sarà assegnato il Premio Pascoli alla carriera. Promosso dall’associazione Sammauroindustria, che riunisce i principali imprenditori del paese natale di Giovanni Pascoli, il premio viene attribuito a discrezione della giuria a personaggi che si siano distinti nelle varie arti a livello internazionale sul poeta sammaurese. Negli anni passati è stato consegnato a esponenti della cultura mondiale dello spessore di Mario Luzi, Giovanni Giudici, Yves Bonnefoy, Adonis. La consegna del Premio Pascoli al regista è in programma domenica 3 novembre alle ore 16.30 a Villa Torlonia-La Torre a San Mauro Pascoli, luogo dall’alto valore simbolico per avere segnato la biografia di Giovanni Pascoli, ma anche per lo stesso Avati che proprio lì ha girato alcune scene del film “L’orto americano” presentato nell’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Sempre nel pomeriggio di domenica sarà presentato il libro da cui è tratto il film, con Avati in dialogo con Gianfranco Miro Gori. Pupi Avati ha sempre esternato la sua ammirazione per Giovanni Pascoli raccontando il sogno di realizzare un film su di lui. Motivo per cui la giuria l’ha scelto per questo importante riconoscimento, come spiega Gianfranco Miro Gori, ideatore del Premio Pascoli, nonché membro della giuria. “Pupi
Sono stati assegnati i premi di produzione legati al 57° Premio Riccione per il Teatro, che si si affiancano al concorso vero e proprio e offrono una seconda opportunità a tutti i finalisti, per favorire la rappresentazione delle opere presentate in concorso. In palio due importanti contributi economici, a parziale copertura delle spese di allestimento scenico. Il Premio Riccione per il Teatro è organizzato da Riccione Teatro, con il sostegno di: Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, ATER Fondazione, Comune di Riccione. Tutti i finalisti sono stati invitati a presentare un progetto di produzione dettagliato. La presidente di giuria Lucia Calamaro, insieme a Daniele Gualdi e Simone Bruscia (rispettivamente presidente e direttore di Riccione Teatro), ha valutato i meriti artistici e le concrete possibilità di rappresentazione, decretando i vincitori. Il premio di produzione principale, da 15.000 euro, è andato a Tolja Djokovic per il progetto collegato a Lucia camminava sola, già vincitrice del 57° Premio Riccione. Un contributo a sé, da 10.000 euro, è stato riservato ai finalisti del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, sezione under-30 del concorso. In questa categoria il premio di produzione è andato a Benedetta Pigoni, vincitore del Tondelli con 30 milligrammi di Ulipristal. Alla selezione del progetto vincitore
Per la seconda giornata del Festival del Mondo Antico attesi grandi ospiti. La manifestazione è organizzata dal Comune di Rimini - Assessorato alla Cultura - Musei e culture extra-europee, in collaborazione con la Società editrice “Il Mulino”, e si avvale del patrocinio della Regione Emilia-Romagna. Domani, alle 17, alla Biblioteca Civica Gambalunga - Sala della Cineteca, si terrà una conversazione sull’ultimo libro di Paolo Di Paolo, finalista al Premio Strega 2024 “Rimembri ancora. Perché amare da grandi le poesie studiate a scuola” (il Mulino). L’autore, insieme a Raffaella Pivi e agli studenti del Liceo Giulio Cesare di Rimini, esplorerà in un viaggio emozionante le poesie della nostra infanzia: da Leopardi a Montale, Di Paolo guiderà una rilettura sorprendente dei versi studiati a scuola, dimostrando come si possano rivelare nuove connessioni tra scrittura e vita attraverso la lente dell’età adulta. [caption id="attachment_492687" align="alignnone" width="683"] Paolo Di Paolo[/caption] Alle 18:15, sempre alla Biblioteca Gambalunga, sarà la volta di Maurizio Bettini e Aglaia McClintock, che dialogheranno su “Per un punto Orfeo perse la cappa e altre storie”. Il libro, ispirato a un noto proverbio, approfondisce l’antropologia del mondo antico. Bettini e McClintock analizzeranno il fallimento di Orfeo e altri miti classici, offrendo una riflessione su come questi racconti,
“Nell’oro della tua ombra luminosa. Il desiderio, il sogno, la visione”. E' questo il titolo della raccolta poetica che verrà presentato sabato 26 ottobre alle ore 17 al Centro Culturale Polivalente. Un omaggio all’insegnante, artista e poetessa cattolichina, Maria Teresa Codovilli, moglie dell’artista Augusto Gennari, deceduta ad aprile di quest’anno. Numerose e ispirate le sue raccolte, sin dagli anni ’90, impegnate – già nei titoli – a cogliere e cantare l'”itinerario circolare” del vivere e il rapporto umano tra corpo e anima; poesie che hanno meritato recensioni e consensi da parte di eminenti figure della nostra cultura, da Sergio Zavoli a Maria Luisa Spaziani, da Carlo Villa a Milo De Angelis. Il volume sarà presentato dal saggista e critico letterario Plinio Perilli, che dialogherà assieme a Gianfranco Angelucci, storico collaboratore del regista Federico Fellini e attuale direttore della Fondazione, e Annamaria Bernucci, storica e critica d’arte. Ad accompagnare nell’omaggio a Maria Teresa Codovilli, le letture di Raffaele Bersani. Il ricavato proveniente dalla vendita del libro sarà devoluto al reparto oncologico dell’Ospedale Cervesi di Cattolica. “È una raccolta con cui si vuole omaggiare Maria Teresa Codovilli, storica maestra che ha cresciuto generazioni di cattolichini e cattolichine nell’amore per la parola e per l’arte – spiega l’assessore