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"Accanto ai mostri sacri della macchina da presa segnalare quelle personalità e quelle situazioni che più di tutte stanno facendo del nostro Paese"

"Perchè non reintrodurre a Rimini il Premio annuale dedicato a Federico Fellini in cui, accanto ai mostri sacri della macchina da presa, non vengano segnalati e segnalate quelle personalità e quelle situazioni che più di tutte stanno facendo del nostro Paese, in questo periodo, un punto di riferimento della cinematografia mondiale più innovativa?". Michele Lari fresci di nomina ad assessre alla cultura lancia la sua idea. Permette Lari: "Nel prossimo triennio, a Rimini e su tutto il territorio provinciale, ci sarà da fare un grande lavoro sul tema cinema. E non sarà solo un lavoro di studio, ricerca e documentazione, avendo in Federico Fellini un motore attrattivo di livello assoluto e mondiale in termini accademici e scientifici. Dovrà essere anche un progetto di rete, in cui tutte le realtà territoriali che fanno cinema (e sono molte, straordinarie e importanti: dal Bellaria Film Festival al Nót Film Festival, dal La Settima Arte a Cartoon Club, da Amarcort ai Luoghi dell'Anima, sino a C-Movie Film Festival e Overtime) arrivino a condividere, nel rispettivo campo autonomo di azione e promozione, alcuni obiettivi comuni. Certamente tra questi, ad esempio, devono spartire un rapporto e delle relazioni con la Film Commission regionale". Dopo di che: "Ma ancora

Prima edizione subito esaurita, mercoledì 10 aprile alla biblioteca Gambalunga ne parlano l'autore Paolo Nessuno e Giovanni Tommaso Garattoni

“La riviera romagnola di anni passati… Se ti spingevi a nord, là, oltre i confini di Viserba, c’era lo Slego. Era una bella boccata d’aria fresca. C’erano personaggi vivi… reali”. Anche se molti racconti di “Slego (Not Slego)” sono ambientati a Rimini, non si tratta della classica lettura da ombrellone. È un libro che restituisce un’immagine vivida, ma anche cinica, della cultura riminese degli anni Ottanta. Attenzione però. Come afferma l’autore: “Non è un libro nostalgico. Anzi, racconta storie che accadranno la settimana prossima.” Per ascoltare un paio di storie e capire come lo Slego abbia potuto essere protagonista della scena underground degli anni ’80, l’occasione è quella offerta dalla biblioteca Gambalunga di Rimini, mercoledì 10 aprile alle 17:00. Le prime copie del libro sono andate subito esaurite e questa è la sua seconda edizione. Nel corso della rassegna “Libri da queste parti” ci sarà la presentazione del libro "Slego (not Slego)” con la presenza dell'autore Paolo Nessuno in dialogo con Giovanni Tommaso Garattoni (fondatore dello Slego) e Nicola Morganti (editore). Questo il commento di un lettore: “E’ un libro di uno scrittore riminese, ambientato negli anni Ottanta, allo Slego, che era questo locale di Viserba ricavato da una vecchia balera e destinato ad accogliere

In biblioteca la presentazione del libro pubblicato da Vallecchi

L’apertura al pubblico della Casamatta di piazza Balacchi nel giugno 2023 ha portato alla luce un racconto inedito e nuovo di un Medioevo santarcangiolese poco noto: anche grazie alla preziosa testimonianza del nuovo sito archeologico, oggi è possibile raccontare quel periodo storico a partire dai reperti, dall’architettura e dai documenti del tempo.   “Medioevo nascosto. Ricerche e studi su Santarcangelo tra XIV e XV secolo”, è il titolo del libro curato dallo storico e critico d'arte Alessandro Giovanardi, una pubblicazione targata biblioteca Baldini e Vallecchi Editore che sarà presentata giovedì 18 aprile alle ore 21 presso la biblioteca di Santarcangelo. Oltre all’editore, alla serata parteciperanno anche gli autori Alessandro Giovanardi e Giovanna Giuccioli.   Come spiega infatti lo stesso curatore nella presentazione del volume, l’occasione per questa pubblicazione “è offerta da un’importante scoperta archeologica che ha prodotto l’allestimento dovizioso, al centro della cittadina, di un sito facilmente accessibile e visitabile ed è sollecitata anche dalla necessità di mettere meglio in luce due capolavori dell’arte pittorica trecentesca, destinati da sempre al culto e all’ammirazione dei cittadini, ma certo meritevoli di maggiore attenzione”.   “Il libro perciò è dedicato, insieme, a una scoperta e a una riscoperta, ponendo in luce e in dialogo molti aspetti della stessa

Oltre alla Belvedere hanno aderito anche le scuole comunali dell'infanzia Piombino, Floreale e Mimosa che hanno visitato il Museo Etnografico Valliano di Montescudo

Venerdì mattina l'assessora ai Servizi sociali e alla Famiglia del Comune di Riccione, Marina Zoffoli, e la pensionata Amelia De Socio, hanno accolto i bimbi grandi della scuola dell’infanzia comunale Belvedere al Centro di quartiere Colle dei Pini vestendo i panni di due vere “azdore” romagnole. Con rasagnolo e farina, i bambini hanno messo le mani in pasta in quelle che sono le vere tradizioni culinarie della Romagna, a cominciare dalla piadina, che le due simpatiche “azdore” riccionesi  hanno voluto fare scoprire ai piccoli cuochi. L'iniziativa rientra nel “Progetto Riccione scuola beni naturali ambientali culturali” promossa dal Comune di Riccione e giunta quest’anno alla quarantesima edizione. Il progetto, che prevede diverse ambiti di approfondimento, è rivolto ai bambini delle scuole dell’infanzia e delle primarie di Riccione. L’esperienza didattica rientra nel Progetto “Riccione scuola beni naturali ambientali culturali” per l’area storia e antropologia. Le attività svolte sul campo hanno arricchito le ricerche con incontri preziosi all'interno di aziende agricole e botteghe artigianali che hanno coinvolto i bambini permettendo loro di scoprire il valore della cultura tradizionale. Le scuole di Riccione, con queste attività didattiche, hanno così aderito al progetto per l’area storia e antropologia che mette in contatto i bambini con le tradizioni, i mestieri

"Nuove storie, antiche meraviglie" coinvolge oltre un quarto del percorso espositivo: 14 nuove sezioni tematiche, 4 stazioni multimediali, più di 170 opere tra sculture, dipinti, medaglie e ceramiche

Il 13 aprile 2024 il Museo della Città “L. Tonini” riapre al pubblico le sezioni, ampiamente rinnovate negli spazi e arricchite nella proposta artistica e divulgativa, che vanno dall’Alto Medioevo al Quattrocento. Si tratta di un evento speciale non solo perché restituisce ai visitatori un segmento fondamentale della storia dell’arte riminese, ma anche perché ciò avviene a 100 anni dalla creazione della Pinacoteca, al tempo allestita presso l’ex convento di San Francesco, poi sede dell’intero Museo fino ai tragici bombardamenti del 1943-44. Un compleanno speciale, quindi, che il Comune di Rimini festeggia con quattordici nuove sezioni tematiche, 4 stazioni multimediali a contenuto diversificato, più di 170 opere tra sculture, dipinti, medaglie e ceramiche per raccontare le chiese paleocristiane del territorio, la Rimini della Pentapoli e quella Comunale, la grande stagione del Trecento fino al Quattrocento malatestiano. Nuove storie e antiche meraviglie: un profondo intervento di rigenerazione espositiva che coinvolge oltre un quarto del percorso del Museo. Inediti accostamenti, l’aggiornamento dell’illuminazione, l’integrazione con sistemi tecnologici rendono la visita di questa porzione del Museo un’esperienza più moderna e coinvolgente. Grazie al racconto, al tempo stesso cronologico e tematico, sono ora rievocate le storie, i luoghi, i personaggi e i protagonisti della Rimini che fu.

Una nuova settimana di eventi tra opera, musica, cultura, sport e manifestazioni fieristiche e congressuali a Rimini

Una nuova settimana di eventi tra opera, musica, cultura, sport e manifestazioni fieristiche e congressuali a Rimini. Al Teatro Galli, la Stagione d’Opera 2024 comincia con Turandot, l’ultimo capolavoro di Giacomo Puccini, di cui ricorre il centenario della morte, ispirato alla fiaba orientale di Gasparo Gozzi nell’allestimento immaginato da Giuseppe Frigeni che firma regia, scene, luci e coreografia. Dirige lo spettacolo Marco Guidarini sul podio dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini, con il Coro Lirico di Modena e del Teatro Municipale di Piacenza (dal 5 al 7 aprile). Il 5 e 7 aprile è protagonista la musica jazz con la rassegna di concerti nel nuovo spazio Fulgor Off, nato da una collaborazione tra Rimini Jazz Club, Primo Piano Art Gallery e Cinema Fulgor. Due gli appuntamenti di questa settimana: venerdì 5 aprile, Call For Jam, con Giovanni Benvenuti al sax, Michael Harding alla batteria, Mauro Mussoni al contrabbasso, Simone Migani al piano, e a seguire Jam Session; mentre domenica 7 aprile, Bird lives, dedicato a Charlie Parker, con Emiliano Pintori al piano, Simone La Maida al sax, Mauro Mussoni al contrabbasso, Andrea Grillini alla batteria. Sabato 6 aprile al centro commerciale Le Befane arriva un’ospite speciale, amata non solo dai bambini: Cristina D’Avena. Venerdì 5

Per la rassegna “Libri da queste parti”. In dialogo con Isabella Leardini

Ritorna la poesia nei pomeriggi letterari della rassegna “Libri da queste parti”, mercoledì 3 aprile alla Biblioteca Gambalunga , Sala della Cineteca, alle 17.30, con la presentazione del libro di Anna Paradisi “Ciò che resta della notte”, raccolta d'esordio vincitrice del premio "Ritratti di Poesia. Si stampi". Un racconto in versi sull’esperienza della maternità e lo strazio della perdita, quando un figlio decide di nascere senza respiro. Parole che ci raccontano le attese incompiute, la maternità che rimane dopo la sua negazione, quando la parola mamma ha quasi paura di uscire dalla bocca. E in una notte che sembra non aver fine Anna Paradisi guarda il vuoto e lo riempie, circondandosi anche di altre madri della tradizione biblica. Il corpo spezzato, arido e vuoto di suoni, si trasforma in custode d'amore: “

La mostra alle sale antiche della Biblioteca Gambalunga, Sale antiche 4 maggio – 28 luglio 2024

Nella quarta edizione della Biennale del Disegno (Rimini, dal 4 maggio al 28 luglio), emergono testimonianze mai esposte, o poco conosciute al pubblico, di straordinari disegni a soggetto naturalistico-ambientale. Raffigurano grotte, cascate o scorci impervi di valli, che anticipano, sin dagli ultimi decenni del Settecento, quelli che verranno chiamati i teatri “romantici” della natura. Parallelamente ai percorsi d’obbligo del Grand Tour, che prevedevano soggiorni nelle più importanti e storiche città, si sviluppa l’interesse per la singolare varietà di paesaggi e di natura offerti dalla penisola italiana. La mostra “Grotte, cascate e forre. Il Grand Tour della natura; dalla Calcografia Nazionale e dal fondo Piancastelli” viene allestita nelle Sale Antiche della Biblioteca Gambalunga, a cura di Massimo Pulini e Franco Pozzi. Come recita il sottotitolo, la mostra attinge da due grandi nuclei pubblici: uno romano e uno forlivese. Nella vasta raccolta conservata nella Calcografia Nazionale di Roma è presente un fondo di bellissimi disegni a grande formato, di fine Settecento e ancora anonimo. Sono fogli che raffigurano antri rocciosi, anfratti di boschi e scorci naturali dal forte impatto visivo, carte eseguite perlopiù a inchiostro bruno e molte di queste sembrano realizzate per una destinazione teatrale. Per raggiungere le città italiane, piene di storia e bellezza, si dovevano

Venerdì 5 aprile l'inaugurazione dei nuovi percorsi

Venerdì 5 aprile il Museo Storico Archeologico di Santarcangelo inaugura nuovi percorsi di visita che rendono fruibile il patrimonio attraverso la multisensorialità. Nell’occasione interverranno per l’Amministrazione comunale la sindaca Alice Parma e la vice sindaca con delega alla Cultura Pamela Fussi, per la Regione Emilia-Romagna la responsabile del settore Patrimonio culturale Cristina Ambrosini e la referente del servizio Accessibilità Silvia Ferrari, nonché la direttrice dei Musei comunali Elena Rodriguez. A seguire sarà possibile sperimentare l’esplorazione del nuovo percorso tattile, visitabile poi da sabato 6 aprile su prenotazione in tre turni di visita alle ore 16, 17 e 18. “L’accessibilità è la chiave alla base dei progetti ‘PassxMusas’ e ‘Met: Collezioni e tradizioni per tutti’, finanziati dal Pnrr con 418mila euro complessivi” spiega la vice sindaca Fussi. “L’intento di entrambi è infatti rendere i Musei comunali di Santarcangelo più accessibili e coinvolgenti, con interventi destinati non soltanto alle persone con disabilità ma a tutti, nel segno di una fruizione culturale più inclusiva e pensata per offrire anche a bambini e ragazzi occasioni nuove e diverse per scoprire il patrimonio culturale”. L’intervento che sarà inaugurato al Musas rientra nel progetto “PassxMusas”, finanziato dal Pnrr nell'ambito delle azioni per la “Rimozione delle barriere fisiche e

Oltre mille disegni provenienti da numerose istituzioni nazionali ed estere

Bastardilla, Hitnes, Ericailcane “Fino a qui ve la posso raccontare”. L’esposizione nasce da una “diversa” esperienza di vita in un villaggio nel cuore della Amazzonia colombiana. Dalla intensa convivenza nel villaggio, dal lungo viaggio e dallo straordinario ambiente naturale che li ha ospitati, gli artisti, tutti provenienti dal mondo “dell’arte pubblica o street art”, hanno sentito l’esigenza di raccontare, giorno per giorno, con i propri disegni la straordinaria esperienza, e i disegni sono stati raccolti in un “libro di viaggio” edito da D406 e Modoinfoshop. Progetto espositivo poco diffuso a causa del Covid, che approda dunque a Rimini in una forma pressoché inedita. Arricchita dagli scritti dell’antropologo/sociologo colombiano Marco Tobon, l’esposizione affronta il tema “ecologico” senza retorica e paternalismo, ponendo l’Uomo in posizione non di dominio, ma subalterna verso l’Ambiente Naturale, in una costante ricerca di possibile simbiosi. l disegni più numerosi e ispirati paiono essere quelli di Bastardilla, artista “di casa” (nata a Bogotà dove vive e lavora per buona parte dell’anno) molto sensibile alle tematiche ambientali e sociali, che ha rivolto il suo sguardo soprattutto sull’aspetto antropologico, concentrandosi dunque sugli abitanti del villaggio, ritratti e trasfigurati sulle pagine del suo taccuino. Bastardilla peraltro è già conosciuta a Rimini dove ha realizzato,

Il progetto intende promuovere la conoscenza della cultura romanì attraverso l’arte e lo spettacolo

All'interno del Seminario Don Oreste Benzi di Via Covignano 259 a Rimini, si terrà alle ore 18 lo spettacolo The Gipsy Marionettist, consigliato alle famiglie e adatto ai bambini; alla sera alle ore 21 verrà messo in scena Rom vs Tutti, pensato per un pubblico adulto e per i ragazzi delle scuole medie e superiori. Entrambi gli spettacoli sono opera dell’artista rom Rasid Nikolic. Durante gli spettacoli sarà possibile degustare aperitivi cucinati da donne di etnia Rom. La mostra multimediale “Romanipen, identità e storia della cultura romanì” sarà aperta all'interno del Seminario dal 4 al 6 aprile 2024 dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18, per accogliere visitatori e scolaresche: un viaggio che accompagnerà il pubblico alla scoperta della complessa e poco conosciuta identità e cultura della popolazione romanì. Seguendo le orme di un popolo senza confini, sarà possibile potrà conoscere e approfondire la storia di questa cultura millenaria e transnazionale: chi sono i Rom, gli stereotipi, il samudaripen, i mestieri, l’arte, i personaggi storici. E poi l'attivismo Rom, l'identità. Rašid Nikolić nasce nel 1989 in Bosnia da una famiglia mista di etnia Rom. Lo scoppio del conflitto in ex-Jugoslavia lo costringe assieme alla famiglia in un campo nomadi a Torino,

Grande successo per l’inaugurazione della mostra di street art visitabile fino al 5 maggio

Grande affluenza per il vernissage della mostra di street art "Incroci - Percorsi e Ibridazioni dal Writing al Contemporaneo", che ha richiamato a Verucchio tantissime persone per l’inaugurazione di domenica 24 marzo. Gli artisti del collettivo Segnali Urbani, Burla, Basik, Enko, Jato, Mozone, Reoh, Tomoz, e gli ospiti Chob e Mind, hanno accompagnato i visitatori alla scoperta del processo creativo che si cela dietro le opere esposte. Un viaggio nella street art, una riflessione sulla metamorfosi costante della libera arte di strada in un costante dialogo con il territorio. Incroci, promossa e organizzata dal Comune di Verucchio e dalla cooperativa Atlantide e curata da Segnali Urbani con il contributo critico di Gian Guido Grassi di stART Attitude, è visitabile fino al 5 maggio nel borgo storico di Verucchio. Si tratta infatti di un’esposizione ‘diffusa’ che si inserisce nei luoghi che formano il tessuto urbano coinvolgendo la Rocca Malatestiana e la ex Chiesa del Suffragio. Due luoghi dalla storia antichissima, due nuovi ‘contenitori’ e spazi espositivi che diventano un ponte tra l'arte tradizionale e le nuove forme di espressione e arricchiscono la vita culturale dell’intera comunità. [gallery columns="4" link="file" size="medium" ids="460174,460173,460172,460171"] “L’iniziativa non è una mera esposizione statica di opere d’arte, ma un vero