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L'assessore Morolli risponde a Gioenzo Renzi (FdI): "Raccolta Art Bonus ancora in corso, finora nessun bando del governo per finanziare"

Dal 2022 il sipario storico del Teatro Galli è custodito in uno spazio nell’ala moderna del Museo della Città, adeguatamente messo in sicurezza e soprattutto conservato adottando soluzioni tecnologiche e ambientali più efficienti. A riferirlo in consiglio comunale l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli, rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere Gioenzo Renzi, specificando che nel 2019 il sipario fu oggetto “di uno studio di fattibilità finalizzato a stabilire gli aspetti tecnici e le linee guida per un futuro progetto di restauro del Sipario Storico del Teatro di Rimini Amintore Galli. L’assessorato alla cultura scelse in quell’anno di perseguire la strada dell’Art Bonus per raccogliere fondi a sostegno del progetto di restauro, con un importo stimato in 320mila euro. una raccolta che tuttora resta aperta. In parallelo gli uffici hanno tenuto monitorato i bandi usciti negli ultimi anni per verificarne la compatibilità con l'attività di restauro, non escludendo alcuna possibile linea di finanziamento (anche PNRR per fare esempi concreti) ma purtroppo non sono stati pubblicati bandi per contributi avendo tale specifica destinazione. Auspico quindi che il consigliere in quanto esponente della maggioranza di governo possa anche farsi portavoce per richiedere canali di finanziamento a sostegno di questa tipologia di interventi”. “L’Amministrazione è ben consapevole

Da anni mi batto e arrabatto perché venga riconosciuto a Davide Pioggia il San Sebastiano d’argento

Vado a Coriano, la patria di Giovanni Antonio Battarra (1714-1789) con un carico prezioso: Stefano Pivato. Stefano è un mio amico dai tempi dell’Università: Urbino ci ha imprintati  ed è rimasta nel cuore. Sono mesi, anni, che mio nipote ha in testa un sogno: far diventare Tenuta Santini un luogo di incontro dove indagare sul mondo e combattere la cultura della semplificazione con la cultura della profondità. Protagonisti gli intellettuali di cui abbiamo assoluto bisogno. Il Fato ha voluto che arrivando in azienda fosse presente in carne ed ossa, il tuttologo, glottologo, immaginifico Davide Pioggia, per noi di Coriano la summa, il vertice il massimo di quello che oggi a livello di pensiero può esprimere il nostro paese. Se Stefano Pivato è stato insignito (era ora) del Sigismondo d’Oro, da anni mi batto e arrabatto perché venga riconosciuto a Davide il San Sebastiano d’argento. Ma la mia è una provocazione che cade nel deserto dell’indifferenza. Nemo propheta in patria. Ma noi rurali, non molleremo mai. Rurali sempre, Enrico Santini

La rassegna partirà l'11 aprile, ospiti Zerocalcare, i Tre allegri ragazzi morti, Maria Antonietta, Bressanini e tanti altri

Un’edizione piena di sorprese quella del Regina Fumetti Festival 2024 che si allunga di un giorno e si arricchisce di un evento unico che darà il via alla rassegna giovedì 11 aprile. Accanto ad ospiti del calibro di Zerocalcare, i Tre allegri ragazzi morti, Maria Antonietta, Bressanini e tanti altri, arrivano a Cattolica disegni, alcune tavole inedite e parte della produzione artistica legata all’erotismo di uno dei più grandi Maestri del fumetto, Andrea Pazienza. Questa mattina, nella conferenza stampa nella Sala delle Sirene – ridotto del Teatro della Regina, l'annuncio della sorpresa e svelamento del manifesto della mostra IL GIOVANE PAZ! Andrea Pazienza da Pescara e oltre, a cura di Milena Becci e Nicola Mattoscio, e in collaborazione con Fondazione Pescarabruzzo e CLAP Museum, che sarà allestita alla Galleria Comunale Santa Croce e inaugurerà il festival l’11 aprile, alle ore 17.30. A rivelare la sorpresa del Regina Fumetti Festival, l’Assessore alla Cultura Federico Vaccarini, la dirigente dei Teatri e servizi culturali Simonetta Salvetti, la bibliotecaria del Centro Culturale Polivalente Cristina Bambini, il direttore artistico di RFF Alessandro Baronciani, la direttrice del Museo della Regina e Galleria Santa Croce Laura Menin e la curatrice della mostra su Pazienza Becci. “Con l’inserimento della

Saranno “apprendisti ciceroni” i giovani del Liceo Statale A. Volta-F. Fellini e dell’Istituto alberghiero Savioli

In occasione delle giornate Fai di primavera 2024 di sabato 23 e domenica 24 marzo si aprono le porte di uno dei più emblematici luoghi storici di Riccione: il Grand Hotel di viale Gramsci. Saranno i giovani “apprendisti ciceroni” del Liceo Statale A. Volta-F. Fellini e dell’Istituto alberghiero Savioli di Riccione a fare da guida per scoprire il fascino e la storia del Grand Hotel, mentre per i soci FAI è in programma una visita pomeridiana condotta dall’architetto Andrea Serrau.   Lo storico albergo riccionese fu inaugurato nel giorno di ferragosto del 1929. All’epoca era considerato unico nel suo genere per quelle preziose caratteristiche di alta qualità ricettiva che offriva e che avrebbero attratto una classe di villeggianti sofisticata e contribuito a creare l’immagine della città come luogo esclusivo di vacanza. Dagli spazi che ospitavano il primo ospizio marino per bambini costruito nel 1877, il famoso Ospizio Amati-Martinelli, che fu l'iniziale passo della rivoluzione turistica riccionese, il celebre industriale lombardo Gaetano Ceschina costruì un edificio che desse lustro e aprisse nuove orizzonti nell'economia locale. Il progetto del Grand Hotel fu affidato all'architetto Rutilio Ceccolini che realizzò un maestoso edificio di stile classico, circondato da un parco, arricchito di arredi e di servizi di

Dedicato al poeta, scrittore e commediografo fondatore tra le altre della compagnia dialettale “E Teatre Rimnes”

Ieri sera sul palco del Cinema Teatro Tiberio è andata in scena la seconda edizione del Premio Guido Lucchini, ideato e promosso da Gruppo Icaro e realizzato in collaborazione con Daniele Lucchini, figlio del poeta, scrittore e commediografo riminese Guido Lucchini, fondatore tra le altre della compagnia dialettale “E Teatre Rimnes”. Il premio ha previsto 4 riconoscimenti: Compagnia teatrale, Autore teatrale, Zirudèla e Poesia dialettale. La prima a salire sul palco, premiata da Alice Parma, sindaca di Santarcangelo di Romagna, la compagnia teatrale e di arte varia “La Mulnela” di Poggio Berni, per la loro passione e dedizione nel portare avanti le tradizioni teatrali del passato, non solo intrattenendo il pubblico, ma anche educano e celebrando le ricche sfumature della nostra identità culturale attraverso il dialetto. Il premio per l’autore è andato al sammarinese Stefano Palmucci, perché con le sue opere è capace sempre di catturare, anche con grande attualità, l'essenza della vita quotidiana e dei personaggi della nostra terra. Dal 2010, il suo lavoro ha superato i confini regionali, conquistando il cuore del pubblico in tutta Italia e anche oltre. Grazie alla sua abilità nel trasformare le sfumature del dialetto locale in opere teatrali ha contribuito in modo significativo

Sabato 23 marzo presso la Sala del Consiglio Comunale

Un interessante confronto con relatori autorevoli sul tema della conservazione del patrimonio archivistico del Novecento, un approfondimento prezioso anche come chiave di lettura per quelli che saranno il futuro e la valorizzazione della ex Fornace: è quanto andrà in scena questo sabato, 23 marzo, a partire dalle ore 10.00 presso la Sala del Consiglio Comunale di Bellaria Igea Marina. Un convegno, rivolto a tecnici e addetti ai lavori ma comunque aperto a tutta la cittadinanza, promosso dall’AIPAI – Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, con il Patrocinio del Comune di Bellaria Igea Marina. Intitolato proprio “Archivi in Fornace”, l’appuntamento di sabato proporrà una conversazione e una riflessione che partiranno da alcuni cambiamenti chiave avvenuti il secolo scorso, con ripercussioni importanti in ambito archivistico: la necessità di ricorrere alla produzione industriale di carta con pasta di cellulosa, la successiva riproduzione automatica ed esponenziale di copie di documenti, infine la digitalizzazione e lo scoglio rappresentato dalla conservazione dei supporti originari. Si parlerà di tutto questo insieme al Dott. Paolo Buonora, già Direttore dell'Archivio di Stato di Roma, al Dott. Giancarlo Pelagatti, archivista della Deputazione Storia Patria Abruzzo, e all’Arch. Massimo Bottini, Consigliere nazionale di AIPAI; a fare gli onori di casa, il Sindaco Filippo

Anche all’Urp è attivo il servizio gratuito rivolti ai cittadini per imparare ad usare lo SPID o la CIE

Si allarga la rete civica di “facilitazione digitale” con un nuovo sportello attivo alla Biblioteca Civica Gambalunga. All’interno della Biblioteca Gambalunga (primo piano) il nuovo Punto Digitale Facile offre un servizio di facilitazione che si aggiunge all’analogo servizio già attivo presso l’URP di Piazza Cavour quale parte di un più ampio progetto di promozione della cultura digitale e di accompagnamento in un processo di graduale autonomizzazione nell’utilizzo dei dispositivi digitali. Lo sportello di facilitazione digitale è il primo di una rete di punti di facilitazione che di qui ai prossimi mesi saranno avviati e dislocati nelle diverse parti del territorio comunale. L’Amministrazione Comunale, condividendo con le diverse comunità istituzionali (Unione Europea, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Emilia-Romagna), la consapevolezza del rischio che la crescente digitalizzazione dei processi diventi un ulteriore fattore di esclusione sociale, s’impegna, con una pluralità di misure - l’attivazione degli Sportelli in primis - nella promozione della più ampia diffusione delle competenze digitali di base. Al Punto Digitale Facile presso la Biblioteca Civica Gambalunga si accede, preferibilmente su prenotazione, nei seguenti orari: lunedì: 08.30 - 11.30; martedì: 13.00 - 15.40; venerdì: 15.30 – 18.00; sabato: 08.30 - 10.30; Le prenotazioni sono raccolte in biblioteca all’Ufficio Reference e telefonicamente, al numero

L'inaugurazione è in programma domenica 24 marzo

Il cinema Fulgor esce dal suo spazio consueto e raddoppia. In vicolo San Bernardino, in centro storico a Rimini, nasce Fulgor Off, insieme a Primo Piano e Rimini Jazz Club. L’inaugurazione è in programma domenica 24 marzo alle ore 16. Tre realtà culturali si uniscono per avviare un nuovo percorso che fonde arte, cinema, musica e letteratura, con una serie di appuntamenti nei quali convergono differenti linguaggi espressivi. “È un luogo di incontro necessario, dove indagare sul mondo dell’arte e combattere la cultura della semplificazione con la cultura della profondità”, dicono le tre ideatrici del progetto, Elena Zanni del cinema Fulgor, Patrizia Pacia della galleria Primo Piano e Cristina Vitri dell’associazione Rimini Jazz Club. In programma per l'inaugurazione il concerto live dei Latin Tremors (Alessandro Altarocca al piano, Andrea Taravelli al basso, Filippo Mignatti alla batteria), trio che esplora le varie sfaccettature del latin jazz ispirato a Michel Camilo, Danilo Perez e Chick Corea, senza dimenticare ammiccamenti a contaminazioni più “nere” (funk, rithm‘n blues) o “contemporanee” (jungle, drum&bass), alla ricerca di una originalità espressiva che rielabora i modelli verso un proprio linguaggio. In contemporanea sarà possibile ammirare la mostra “Un voyage autour de ma chambre” di Giovanni Pallucchini (il vernissage con presentazione

Quest’anno "Itinerari Letterari" si divide in due sezioni. Una tra marzo e maggio e una estiva

Itinerari Letterari, la manifestazione, che da anni porta scrittori e artisti a San Giovanni in Marignano, cresce sempre più e in questo 2024 si divide in due sezioni: una prima, che si terrà tra marzo e maggio, completamente dedicata alla letteratura, e una estiva che si muoverà tra parole e note.   Il fil rouge che lega tutti gli appuntamenti ha suggerito il sottotitolo Turbolenze Generazionali, perché è di turbolenze che sembra esserci sempre più bisogno e il David Bowie della locandina riesce a collegare perfettamente il primo e l’ultimo incontro della lunga rassegna.   Si parte il 24 marzo in compagnia di Fabio Geda, prolifico e poliedrico autore di innumerevoli e indimenticabili romanzi che ruotano intorno al tema dell’adolescenza, uno dei periodi più turbolenti della vita che, a San Giovanni in Marignano, nella sede della nuova Casa della Cultura, vedrà Geda portare anche l’ultimo lavoro fresco di stampa, Song of Myslef, un viaggio nella varianza di genere. Pubblicato da Feltrinelli, questo libro è un vero viaggio condotto da uno scrittore e da un uomo, che si è sempre occupato di chi cresce, di attraversamenti e di frontiere; e anche di questo si parla, parlando di identità di genere. A dialogare e approfondire

E' l'unico luogo in provincia di Rimini su 52 in Emilia-Romagna visitabili gratuitamente sabato 23 e domenica 24 marzo

Il Grand Hotel di Riccione è l'unico luogo in provincia di Rimini che compare nell'elenco di quelli visitabili durante le giornate FAI d Primavera 2024, sabato 23 e domenica 24 marzo. "Riccione, una delle capitali storiche del turismo italiano - spiega la delegazione FAI di Rimini -  ha iniziato la sua ascesa nel settore dell'ospitalità a partire dalla seconda metà dell'800, trasformando a poco a poco se stessa, da un tranquillo borgo rurale affacciato sull'Adriatico a meta rinomata e sofisticata del turismo balneare. Il Grand Hotel di Riccione, sorto nel 1929, rappresenta uno dei punti di svolta qualitativi nello sviluppo del successo ricettivo della città. Dagli spazi che ospitavano il primo ospizio marino per bambini costruito nel 1877, il famoso Ospizio Amati-Martinelli, che fu l'iniziale passo della rivoluzione turistica riccionese, il celebre industriale lombardo Gaetano Ceschina, ha realizzato un edificio che desse lustro e aprisse nuove orizzonti nell'economia locale". Il progetto del Grand Hotel fu affidato all'architetto Rutilio Ceccolini che realizzò un maestoso edificio di stile classico, circondato da un parco, arricchito di arredi e di servizi di alta qualità con quattro piani adornati da terrazze, balconi, logge, ampie e luminose finestre. Le facciate di pietra artificiale sono abbellite da colonne con

Il ricavato degli spettacoli è stato donato alla Caritas per 6mila euro e alla Croce Rossa Italiana per mille euro

Una risata per regalare un sorriso a chi è meno fortunato: era questa la finalità benefica della rassegna di teatro dialettale “La sgrignarèla” organizzata dall’Associazione Famija Arciunesa e promossa dal Comune di Riccione. Obiettivo raggiunto in pieno grazie alle due donazioni che la storica associazione riccionese ha potuto effettuare con il ricavato delle rappresentazioni teatrali: la prima di 6mila euro, in accordo con tutte le parrocchie della città, per la Caritas interparrocchiale di Riccione, la seconda di mille euro per la Croce Rossa Italiana-Comitato di Riccione.   La rassegna, andata in scena alla Granturismo del Palazzo del turismo lo scorso gennaio e febbraio, ha proposto un divertente calendario proposto dalle migliori compagnia dialettali del territorio che ha riscosso un grande successo e ha permesso alla storica associazione di effettuare l’importante donazione a sostegno delle due associazioni di volontariato riccionesi che operano sul territorio.   Le donazioni, frutto del ricavato della rassegna teatrale, sono state consegnate dal presidente della Famija Arciunese Francesco Cesarini in occasione del pranzo di autofinanziamento della Caritas Interparrocchiale svoltosi domenica 17 marzo alla tensostruttura della Parrocchia San Martino di Riccione alla presenza della vicesindaca del Comune di Riccione, Sandra Villa. “Ancora una volta la città di Riccione ha risposto con

Presentato a Santarcangelo il libro di Rita Giannini "Il sorriso della terra”

“Tonino Guerra. Il sorriso della terra” di Rita Giannini, è il volume appena pubblicato da Pazzini che viene presentato giovedì 21, ore 20,30, alla Biblioteca Baldini di Santarcangelo, nel giorno in cui ricorre la morte del poeta, avvenuta il 21 marzo del 2012. Una biografia ampia e dettagliata figlia della vicinanza pluridecennale al maestro Guerra da parte di colei che ha lungamente collaborato con lui ed è sua biografa ufficiale. Come si legge nell’ultima di copertina “pochi autori rappresentano in modo diretto la loro terra come Tonino Guerra. Il mondo contadino gli è rimasto nelle rughe del volto, nel sorriso appena accennato, mai euforico, nel suo essere controcorrente senza urlarlo”. Un poeta soprattutto ma anche un artista eclettico che ha portato la sua poesia dentro a tutto ciò che ha fatto nel cinema, nella prosa, nel teatro, nell’arte figurativa, nel paesaggio. “Tutto quello che tocca lo trasforma in sogno: il suo dialetto nutre poesie che fan vivere i compagni di cella durante la prigionia nel campo di concentramento di Troisdorf; le sue sceneggiature diventano la storia del cinema italiano, con Fellini, Antonioni, Rosi, i Taviani e moltissimi altri grandi registi; Vittorini lo vuole nei suoi Gettoni; Pasolini, Bo e Contini sono