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Al via in 25 Comuni dell’Emilia-Romagna la terza stagione di “Sciroppo di teatro”, progetto di welfare culturale di Ater Fondazione

Al via la terza edizione di Sciroppo di teatro, progetto di welfare culturale di Ater Fondazione realizzato in collaborazione con gli assessorati alla Cultura, al Welfare e alla Sanità della Regione Emilia-Romagna. A partire dal prossimo 7 gennaio e fino al 7 aprile 2024, in 25 comuni dell’Emilia-Romagna, i bambini dai 3 agli 11 anni, assieme ai loro accompagnatori, potranno recarsi negli spazi teatrali con un voucher fornito dai 253 pediatri che operano nei comuni coinvolti e in quelli limitrofi, e assistere agli spettacoli programmati da Ater Fondazione pagando un biglietto di soli 3 euro. Sciroppo di teatro mette in programma 73 spettacoli di teatro per le famiglie, articolati in stagioni di tre appuntamenti in ciascuno dei teatri aderenti. I voucher sono già in distribuzione presso gli ambulatori dei pediatri mentre i primi sipari si apriranno il 7 gennaio a Longiano e Santarcangelo di Romagna. Il progetto, nato in Emilia-Romagna nella stagione 2021/22, è stato adottato dal circuito dei teatri di Roma e ha ispirato un progetto analogo del teatro stabile di Bolzano. “Il teatro ha un innegabile valore terapeutico - afferma l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori - e per i bambini e i ragazzi è senza dubbio un ricostituente per crescere meglio,

Il progetto a cura di Alexia Bianchi ha già ospitato trenta personaggi del territorio di Rimini che hanno raccontato la propria "Arte"

[video width="1280" height="720" mp4="https://www.chiamamicitta.it/wp-content/uploads/2023/12/TRAILER-NEW.mp4"][/video] A giugno 2023 Chiamamicittà.it ha rinnovato la sua veste grafica e, contestualmente, ha dato vita ad un nuovo progetto di video podcast: "ChiamamialleArti" è infatti la nuova rubrica a cura di Alexia Bianchi dedicata ai personaggi del mondo culturale della Provincia di Rimini. Ad oggi sono già 30 gli ospiti -  poeti, scrittori, attori, writer, artisti visuali, fotografi, letterati - che hanno raccontato ai microfoni di "ChiamamialleArti" la propria "Arte", la propria "chiamata" e la propria visione del futuro culturale. GLI OSPITI 2023 Sara Jane Ghiotti, Stefano Pivato, Sabrina Foschini, Filippo Sorcinelli, Marianna Balducci, Barbara Sirotti, JodyPinge, Lorenza Ghinelli, Silvia Camporesi, Paola Vannoni, Roberto Mercadini, Alessandro Bordoni, Isadora Angelini, Luca Serrani, Daniele Dainelli, Giovanni Ferma, Alessia Canducci, Alice Bigli, Sergio Canneto, Francesca Airaudo, Alex Gabellini, Barbara Martinini, Tamara Balducci, Riccardo Amadei, Samuele Sbrighi, Annalisa Teodorani, Davide Montecchi, Valentina Santandrea, Tomasz Kireńczuk, Chiara Raggi, Mila Fumini, Andrea Guerra, Marco Missiroli, Lia Celi. [gallery columns="4" link="file" size="medium" ids="443998,427909,420861,429464"] "Lo spunto nasce dal gruppo Facebook "ChiamataalleArti_Rimini" che ho creato nella primavera del 2020, in piena pandemia, - spiega Alexia Bianchi - con l'urgenza di rimanere in contatto e di continuare un confronto sulle tematiche culturali, anche se solo virtualmente. Il video podcast di Chiamamicitta.it

Progetto di Città Teatro finanziato dalla Regione, fra le voci anche quella di Ivano Marescotti mancato il 26 marzo

Propone cinque nuovi podcast originali di teatro in dialetto il terzo volume di Radiodrammi di Romagna, progetto di Città Teatro finanziato dalla Regione, con un parterre di grandi voci: Elena Bucci, Nicoletta Fabbri, Daniela Piccari, Roberto Mercadini, Gianni Parmiani, Lorenzo Scarponi, Francesca Airaudo. E Ivano Marescotti, mancato il 26 marzo, con le registrazioni audio di alcune delle sue dediche a Raffaello Baldini. "Un modo innovativo - commenta l'assessore alla cultura Mauro Felicori - per allargare a nuovi pubblici la fruizione del teatro e un impegno concreto a favore della salvaguardia e della valorizzazione dei dialetti". Nella nuova release dei podcast (radiodrammidiromagna.it) Elena Bucci, attrice e autrice più volte premio Ubu per il Teatro, insieme a Nicoletta Fabbri e Daniela Piccari dà voce a Zirudela par quatar, un florilegio di testi tratti dalle opere di Raffaello Baldini, Nino Pedretti e Giuliana Rocchi. Gianni Parmiani, attore e cultore del dialetto, propone Dialetcabaret, un menù di soggetti e situazioni surreali nato dalla mente di Gianni Nadiani. L'attore e autore Roberto Mercadini interpreta alcune pagine tratte da La Fondazione di Raffaello Baldini, con l'aggiunta di una propria poesia: S'u-t ch'a-t dega?, mentre l'autore bellariese Lorenzo Scarponi legge il suo E' canael, racconto di un'inaugurazione "all'italiana" di un canale,

Venerdì 29 dicembre alla Chiesa San Bernardino per la serie “Rimini in guerra 1943-1945”

Ottant’anni fa sulla città si abbatterono i disastrosi bombardamenti che in undici mesi la trasformarono in una città fantasma. Fra i bombardamenti più devastanti, quelli che la colpirono il 28, il 29 e 30 dicembre. “Rimini è oggi diventata una città morta: interrotte le comunicazioni ferroviarie, telegrafiche e telefoniche; spezzate tutte le tubazioni dell’acquedotto e le condutture elettriche ad eccezione della periferia a monte dell’aggregato urbano; reso difficile e in molte vie impossibile il transito dell’accumulo delle macerie e dalle voragini delle esplosioni; disorganizzati e paralizzati tutti i servizi pubblici9; cessato il commercio compreso in massima parte anche quello alimentare; distrutti quasi tuti i forni e posti in condizioni di non funzionabilità: sbandata la popolazione rimasta nella quasi totalità senza tetto, perché tutte le case delle zone colpite sono distrutte o gravemente lesionate o comunque inabitabili anche se apparentemente intatte”, scrisse il Commissario straordinario Ugo Ughi al Prefetto di Forlì il 2 gennaio, aggiungendo nella sua lunga comunicazione: “Io credo che poche Città d’Italia abbiano subito con più accanita violenza una simile quasi integrale devastazione”.  Tutta la città ne era stata investita, rimanendo senza luce, senza acqua; le vie di comunicazioni interrotte, e ovunque erano voragini e cumuli di macerie. La popolazione,

Al Fulgor prosegue la programmazione con i festeggiamenti per l'arrivo del 2024

I cinema Fulgor e Settebello diventano un regalo di Natale. Sono 3 infatti i pacchetti da mettere sotto l’albero con un diverso numero di ingressi al cinema: l’abbonamento Duo con 2 ingressi a 16 euro valido per Fulgor e Settebello per tutti i film in programmazione (non valido per le rassegne della domenica mattina ed eventi speciali); l’abbonamento Cinefili con 5 ingressi a 30 euro sempre valido per Fulgor e Settebello per tutte le rassegne cinefili del lunedì e del martedì sera (non valido per i film in programmazione, domenica mattina ed eventi speciali) e l’abbonamento Cinema con 10 ingressi a 60 euro valido per entrambi i cinema per tutti i film in programmazione (non valido per rassegne, domenica mattina ed eventi speciali). Al Cinema Fulgor prosegue la programmazione con i festeggiamenti per l'arrivo del 2024. Dopo il brindisi di mezzanotte alle 00:30 si terrà l'anteprima del film Il ragazzo e l'airone di Hayao Miyazaki (2023 | 124' | JP), ambientato in Giappone nella fine degli anni Trenta. "Il giovanissimo Mahito esplorando i dintorni della provincia rurale dove scopre una torre misteriosa che è un portale verso un altro mondo, con più di un legame tuttavia con la realtà, compresa la sua". Mentre la rassegna Cinebaby sabato

"Siamo una città che stimola il senso della scoperta, capace di far convivere tante diversità"

L'intervento  di Stefano Pivato in occasione della consegna del Sigismondo d'Oro. "Sindaco, vicesindaca, membri della giunta, consiglieri, autorità religiose civili militari e pubblico presente buon pomeriggio. Innanzitutto un ringraziamento per un riconoscimento che mi fa sentire debitore nei confronti della mia città. Nelle motivazioni appena lette si fa cenno alla curiosità come tratto distintivo della ricerca. La curiosità, come premessa della conoscenza, fa parte dei ferri del mestiere dello storico e certamente è debitrice dell’educazione familiare, dell’insegnamento dei maestri agli inizi della carriera, delle letture nel corso degli anni. Ma la curiosità si coltiva anche grazie all’ambiente nel quale si vive e si cresce. «Un paese ci vuole» ha scritto Cesare Pavese. Ci vuole certamente come luogo dell’anima, per evocare un luogo comune letterario. Ma ci vuole anche come realtà con la quale confrontarsi e dalla quale trarre interrogativi e ispirazioni. E la realtà nella quale ci troviamo ha fra i suoi tratti peculiari l’anticonformismo, la passione per l’insolito e l’indipendenza di giudizio: tutte caratteristiche che stimolano la curiosità. Rimini è una città che stimola il senso della scoperta. E questo perché la nostra città non sta dentro una categoria e un sostantivo oggi di moda: identità. Identità è un termine (alquanto razzista)

Ad aprire la serata un monologo in dialetto di Mauro Vannucci, in chiusura gli allievi del Conservatorio Lettimi guidati dal maestro Marco Bellini

E’ stato assegnato a Cartoon Club, la manifestazione riminese che dal 1985 è punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale del mondo comics, e al professor Stefano Pivato, accademico, storico e saggista, il Sigismondo d'Oro 20232, il riconoscimento civico che ogni anno viene attribuito ai riminesi che abbiano onorato la città di Rimini con la propria attività. [caption id="attachment_444551" align="alignleft" width="2322"] ©Riccardo Gallini /GRPhoto[/caption] La cerimonia di oggi pomeriggio al Teatro Galli è stata incorniciata da due momenti particolari: ad aprire la serata un monologo in dialetto omaggio a Rimini di Mauro Vannucci, in chiusura spazio alla musica e ai giovani con cinque trombettisti allievi del Conservatorio Lettimi, guidati dal maestro Marco Bellini. “E' un modo per ricordare la nostra candidatura a Capitale della Cultura per il 2026, con un dossier dal titolo insolito Vieni Oltre – ha esordito il sindaco - Dialetto e modernità, tradizione e contemporaneità, a segnare l'unicità di Rimini”. Come ormai tradizione, la consegna del riconoscimento è stata preceduta dal saluto di fine anno del Sindaco, Jamil Sadegholvaad. Il suo intervento: Buonasera a tutte e a tutti. Benvenuti. Benvenuto professor Stefano Pivato. Benvenuti amici di ‘Cartoon Club’. Benvenuti e grazie, a nome della Città di Rimini. Sarò breve, almeno spero, perché i festeggiati del

Nel cortile della biblioteca Gambalunga un suggestivo viaggio nel tempo con videoproiezioni fra passato e futuro

Un grande occhio nel cielo che apre le porte a nuove dimensioni ispirate ai simboli visivi della città. Sarà questo il filo conduttore di “Renovatio mundi”, il grande spettacolo di videomapping artistico e multimediale immersivo che, dalle feste di Natale, condurrà i visitatori del Teatro Galli verso il nuovo anno. Dal 23 dicembre e fino a capodanno, il soffitto del Teatro Galli si presenterà come un grande osservatorio che apre le sue porte a nuove dimensioni e ponti di conoscenza: un atto simbolico di apertura, come attraverso un grande occhio nel cielo, per immergere il pubblico in una nuova esperienza visiva ispirata alla ricca storia iconografica intrisa nel tempio Malatestiano di Rimini, una città che celebra archi e ponti come simboli di un'evoluzione verso dimensioni nuove e inesplorate. Emozione, creatività, sinergia sapiente di suoni luci e colori: la superficie architettonica della platea del Galli, salendo per tutti gli ordini di palchi fino al soffitto, sarà trasformata grazie alle nuove tecnologie in una installazione artistica multimediale che scolpisce l'esperienza visiva, trasformando le ombre dell'ordinario in una danza vibrante di prospettive inedite. La luce agisce come un mezzo di trasformazione, illuminando non solo il visibile ma anche il profondo, facendo emergere strati nascosti

Presentazione il 16 dicembre 2023 ore 17 biblioteca civica gambalunga, Rimini

Torna in libreria in una nuova ristampa l’edizione, curata da Piero Meldini, del ricettario del cuoco riminese Salvatore Ghinelli detto “e’ Gnaf”, pubblicato la prima volta a Milano nel 1928 con il titolo L'apprendista cuciniere. Manuale pratico per famiglie, ristoranti, alberghi, pensioni.   Salvatore Ghinelli, nato a Rimini nel 1873, dopo essersi perfezionato in diversi alberghi e sulle navi passeggeri, entrò al servizio della principessa di Venosa, intima di Gabriele d'Annunzio; fu più volte convocato alla Rocca delle Camminate a cucinare per Mussolini. Negli anni Venti aprì a Rimini un buon ristorante di tradizione, il "San Michele", meglio noto come "d'e' Gnaf”. Questo nomignolo che significa letteralmente “il Camuso”, “Quello col naso rincagnato”, un tempo popolare tra i riminesi, è oggi prevalentemente sconosciuto ai più. L’occasione della nuova uscita del libro, che sarà presentato sabato 16 dicembre alle 17 nella sala della Cineteca alla Biblioteca Gambalunga (via Gambalunga, 27), rappresenta dunque una buona opportunità per conoscere questo personaggio della Rimini del secolo scorso e, attraverso di lui, la cucina riminese di tradizione, attraverso la guida sapiente e ironica del curatore Piero Meldini, scrittore storico e saggista, che ha coltivato anche la storia dell’alimentazione e della cucina tra i suoi numerosi interessi di

Un incontro con i rappresentanti del mondo delle imprese, della pubblica amministrazione, della società civile e gli studenti

Oltre 200 persone, rappresentanti del mondo delle imprese, della pubblica amministrazione, della società civile e tanti studenti hanno affollato l'aula magna dell'Università di Rimini per l'incontro sull'intelligenza artificiale promosso dall'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.  Un confronto fra esperti voluto dalla presidente dell'Assemblea Emma Petitti, con ospite d'onore il professore Francesco Ubertini, presidente del Cineca, il Consorzio Interuniversitario formato da 117 enti pubblici. “L’intelligenza artificiale può aiutarci a vincere la sfida verso la transizione di una società più sostenibile - ha commentato Ubertini -. Va premesso che l'intelligenza artificiale non è intelligente, non nel senso che noi diamo all'intelligenza, quella umana. Ma le opportunità che offre sono straordinarie e i rischi vanno governati. Il punto di partenza non può che essere la consapevolezza, che viene attraverso la formazione. L’Europa ha fatto una scelta sostenuta dal nostro territorio, quella di finanziare la più grande infrastruttura pubblica: il supercomputer Leonardo. Il valore aggiunto di questo grande progetto è che è a disposizione della nostra comunità e non rischia di rimanere solo in mano ai privati. Un caso dove il valore pubblico è estremamente rilevante”. Tanti gli interventi. E tutti d'accordo nel condividere come le basi dell’intelligenza artificiale siano state poste da anni mentre ora ci

In chiusura di stagione la Sagra Musicale Malatestiana propone un “concerto eclettico tra classico e pop”

In chiusura di stagione la Sagra Musicale Malatestiana propone un “concerto eclettico tra classico e pop”, una serata di musica che spazia da Bach ai Metallica, da Morricone ad Ed Sheeran, in un programma senza confini. L’appuntamento è sabato 16 dicembre al Teatro Galli (ore 21) con la Rossini Cellos Orchestra diretta dai Maestri Claudio Casadei e Francesco Fontana per un concerto che attraversa i generi e che valorizza l'eclettismo dell'ensemble nato dall’unione delle classi di violoncello del Conservatorio Rossini di Pesaro. Nata nel 2019, la Rossini Cellos Orchestra rappresenta un “unicum” in Italia tra docenti e allievi di corsi avanzati. L’ensemble formato da 20 violoncellisti è un organico musicale originale e affascinante, in cui la potenza e la bellezza dei violoncelli si fondono in un'unica armonia, offrendo un suono ricco, intenso e avvolgente, che cattura l'attenzione dell'ascoltatore fin dalle prime note. Costituita da una selezione di talentuosi violoncellisti, l'orchestra di violoncelli si distingue per la sua sonorità profonda e vibrante, capace di creare un'atmosfera avvolgente in cui le diverse voci e timbri, si intrecciano in un tessuto sonoro unico, creando armonie potenti e suggestive. L'energia e la passione trasmesse dai musicisti si riflettono nell'intensità delle esecuzioni, rendendo ogni concerto un'esperienza emozionante

“Mestieri e botteghe riminesi del Quattrocento” pronto per la stampa, l'appello dello storico premiato con il Sigismondo d'Oro

Rimini ha maturato l’aspirazione a diventare capitale italiana della cultura 2026. L’obiettivo è senz’altro impegnativo; per raggiungerlo, credo vi sia una condizione prioritaria e indispensabile: la partecipazione, il coinvolgimento di ogni cittadino, che deve “sentire” quel traguardo come proprio. Deve formarsi un clima propizio, un moto corale, un impegno collettivo. Da ciascuno di noi deve scaturire uno spunto, una scelta, una iniziativa personale, operativa, che trovi origine nella nostra sensibilità, nel nostro bagaglio culturale, in ciò che sappiamo e possiamo fare; un apporto capace di inserirsi in un quadro più generale. Anch’io cercherò di fare la mia parte. Dato per scontato che fra le tematiche di cui fare tesoro rientrerà sicuramente l’epopea malatestiana, nei suoi molteplici aspetti artistici, economici e sociali; considerato che si è tanto e sempre parlato delle poche figure emergenti, lasciando totalmente in ombra la gente comune, i cittadini, i lavoratori, le donne, propongo la pubblicazione di uno studio dal titolo “Mestieri e botteghe riminesi del Quattrocento”. Il tema non è mai stato affrontato dagli storici, perché mancano le fonti utili ad approfondire facilmente questo tema. Da parte mia ho potuto svilupparlo e portarlo a compimento solo facendo tesoro dei materiali d’archivio raccolti in oltre 50 anni di ricerche,