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Venerdì 15 dicembre la presentazione alla biblioteca Baldini: "Ho sempre desiderato scriverlo"

Sarà presentato venerdì 15 dicembre alle ore 17 in biblioteca Baldini il volume "Santarcangelo di Romagna" di Rita Giannini, pubblicato da Pazzini Editore con il sostegno della Pro Loco di Santarcangelo e il patrocinio dell’Amministrazione comunale. A raccontare il volume, molto atteso, un ricco gruppo di ospiti insieme all’autrice: dopo i saluti della sindaca Alice Parma e del presidente della Pro Loco, Filiberto Baccolini, il presidente della Fondazione Culture Santarcangelo, Giovanni Boccia Artieri, introdurrà l’incontro che vedrà Rita Giannini dialogare con Pier Angelo Fontana, ricercatore e operatore culturale già direttore della biblioteca Baldini, il giornalista, scrittore e sceneggiatore Gigi Riva nonché l’editore Pier Giorgio Pazzini, con contributi musicali dal vivo di Mauro Menghini. “Ho da sempre desiderato scrivere un libro su Santarcangelo – spiega l’autrice – perché anche se non ci sono nata è la città che sento mia e a cui sento di appartenere. È stato il mio luogo di formazione e crescita, il mio riferimento linguistico, culturale e artistico. Ci ho lavorato, abitato e ho sofferto quando l’ho lasciata per trasferirmi altrove, ma l’amore è rimasto intatto e l’attenzione sempre viva e costante. Questo volume è per me un atto di gratitudine per tutto ciò che la città e la

Tre visite guidate con il direttore Giovanni Sassu alla scoperta di uno dei più grandi artisti del Seicento italiano

Il Museo della città partecipa a “Itinerari guerciniani”: 3 visite guidate per conoscere uno dei più grandi artisti del Seicento italiano, accompagnati dal direttore dei Musei Giovanni Sassu. Primo appuntamento il 13 dicembre In occasione della riapertura della Pinacoteca Civica ‘Il Guercino’ di Cento, il Museo della città ha predisposto un ricco programma di visite guidate, finalizzate a celebrare la figura del pittore barocco sotto vari punti di vista. Lo scorso 25 novembre, dopo 11 anni dalla chiusura causata dal terremoto del 2012, ha riaperto la Pinacoteca Civica “il Guercino” di Cento e per festeggiare questo evento, il Museo della Città “L. Tonini” e la Confraternita di San Girolamo e della SS. Trinità, aderendo all’invito dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, partecipano a ‘Itinerari guerciniani’, il progetto diffuso costituito da una serie di proposte, attività e percorsi per scoprire le opere di uno dei più importanti e influenti pittori italiani del Seicento, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1666), conservate nei numerosi luoghi sul territorio emiliano-romagnolo. Rimini aderisce all’iniziativa, promossa per primi dai Comuni di Cento e di Bologna, attraverso una mini serie di visite guidate condotte dal direttore dei Musei Comunali Giovanni Sassu. Si comincia mercoledì 13 dicembre e si prosegue con l’anno nuovo sabato

Brindisi con i 12 artisti che hanno esposto le loro opere per un anno al Palazzo del Turismo

Gran serata di conclusione per la mostra collettiva Avamposto, con il finissage in programma venerdì 8 dicembre dalle 18 al Palazzo del Turismo di Riccione (ingresso gratuito). L'evento vedrà ospiti per un brindisi con gli intervenuti e le autorità locali i 12 artisti di fama nazionale, che dallo scorso novembre, per 12 mesi, hanno esposto le loro opere a rotazione nella storica Farmacia dell'Amarissimo di viale Ceccarini. Max Marra, Umberto Mariani, Daniela Forcella, Ilaria Franza, Maurizio Ceccarelli, Mauro Pipani, Luca Giovagnoli, Angela Filippini, Tony Hassler, Walter Puppo, Daniele Ferroni e Giovanni Ronzoni, differenti per anagrafe e formazione, offrono con Avamposto la loro idea di contemporaneità tramite i linguaggi della pittura, scultura e fotografia. Il progetto artistico Avamposto ha voluto racchiudere testimonianze anticipatrici in un luogo, come la storica Farmacia dell'Amarissimo, che potesse offrire un incontro quasi casuale con l'arte, passeggiando o semplicemente percorrendo uno spazio aperto, come è appunto viale Ceccarini. A realizzarlo da un’idea di Angela Filippini, nella consapevolezza che l'arte debba avere uno spazio maggiore, è stata l'associazione “Amici dei Musei di Riccione e Valconca”, con il patrocinio del Comune di Riccione.

Spesa di 450.00 euro come per gli anni 2024 e 2025

Sarà anche per gli anni 2026 e 2027 la Fondazione Ravenna manifestazioni a gestire la produzione delle stagioni liriche al teatro Galli di Rimini. Per un importo di circa 450.00 euro come per gli anni 2024 e 2025. All'affidamento arriva il via libera questa mattina in commissione, con 19 voti favorevoli, tre contrari e sette astenuti, e l'amministrazione aggiorna sul percorso di accreditamento al ministero come teatro della tradizione. Un percorso che "può essere anche molto lungo, senza tappe predefinite e con requisiti di qualità per una serie di anni non definita". È un "elemento di vantaggio" l'affiancamento a un teatro tradizionale, quello ravennate, che ha già permesso di ottenere due contributi, regionale e ministeriale, per la produzione lirica, senza avere ancora ottenuto il riconoscimento e grazie a un "grande riscontro di qualità, nella critica, e di pubblico". Con il nuovo accordo con Ravenna manifestazioni si aggiungono due-tre titoli ogni anno con almeno due repliche per opera. (Agenzia DIRE)

Il palazzo del Fulgor inaugura la mostra Fellini/Trubbiani

Nell’anno speciale per il numero di anniversari felliniani (dai 70 anni de I vitelloni a 60 di 8½, dai 50 di Amarcord a 40 di E la nave va fino ai 30 dell’Oscar alla carriera e della scomparsa del regista), il palazzo del Fulgor inaugura la mostra Fellini/Trubbiani – E la nave va (1983-2023), promossa dal Fellini Museum di Rimini. L’occasione per celebrare i quarant’anni di uno dei film più grandiosi di Federico Fellini, raccontandolo però attraverso la storia di un incontro davvero straordinario, quello tra il regista e lo scultore Valeriano Trubbiani. Fellini, affascinato dalle opere di Trubbiani fin da quando le vide, per la prima volta, alla Biennale di Venezia del 1972 (che lasciò un segno anche nello scrittore premio Nobel José Saramago, come si legge nel lungo, intenso passo su Trubbiani del suo Manuale di pittura e calligrafia), trovò la giusta combinazione per coinvolgere l’artista in una serie di soluzioni scenografiche per il film del 1983. A Trubbiani venne dato l’incarico di occuparsi di tre cose: lo squarcio sullo scafo del transatlantico Gloria N., il rinoceronte ammalato e la corazzata austroungarica. La mostra presenterà una significativa scelta dei bozzetti e dei disegni di Trubbiani, oltre a una ricca serie

Dal 2020 investiti oltre 20 milioni di euro. dal Reddito di libertà al sostegno alla rete dei Centri antiviolenza

Dal 25 novembre, nelle città dell’Emilia-Romagna, è partita la campagna istituzionale della Regione per il contrasto alla violenza di genere. Nei pannelli ci sono i volti di operatrici e operatori dei centri antiviolenza e del mondo sociosanitario, psicologi, mediatrici e mediatori culturali. Accanto la frase della scrittrice e attivista statunitense, Audre Lorde, che dice: “Il nostro silenzio non ci proteggerà”. L’obiettivo è importante: dire a tutte le donne vittime di violenza che non sono sole, perché sul territorio regionale ci sono 23 Centri antiviolenza e 55 Case rifugio, dove lavorano professionisti e professioniste pronti ad aiutarle. A queste realtà si aggiungono anche 14 Centri per uomini autori di violenza. “Gli episodi di violenza a cui stiamo assistendo non sono esattamente un’emergenza. Piuttosto siamo davanti a un grave problema sociale che la Regione sta contrastando con azioni e investimenti, partiti nel 2020 nell’ambito del Piano triennale contro la violenza di genere, e che oggi sono sempre più forti e capillari”, ha spiegato l’assessora regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori, durante l’informativa in Assemblea legislativa sulle azioni messe in campo dalla Regione per il contrasto alla violenza di genere. “Si tratta di una rete di aiuti che coinvolge i centri antiviolenza, le istituzioni e

Il Laboratorio bellariese è stato protagonista nel corso della sessione pomeridiana

Il Laboratorio di Documentazione e Ricerca Sociale del Comune di Bellaria Igea Marina è stato selezionato come buona pratica nel contesto del seminario “Archivi e comunità: esperienze di didattica tra memoria, partecipazione e inclusione”, organizzato gli scorsi giorni da prestigiosi partner istituzionali presso la Mediateca “Giuseppe Guglielmi” di Bologna. Il Laboratorio bellariese è stato protagonista nel corso della sessione pomeridiana dedicata a “Comunità e costruzione partecipata della memoria”, presentato dalla Dott.ssa Jessica Andreucci del Servizio Beni e Attività Culturali.

Sulla duna che va dalla spiaggia libera al bagno 63 per tutto il periodo natalizio fino al 7 gennaio 2024

Oggi, sabato 2 dicembre, si sono riuniti in spiaggia per l'inaugurazione della mostra "L'Altra Stagione", sfidando il vento che ha caratterizzato questo pomeriggio invernale, non solo i tantissimi autori riminesi dei testi e delle fotografie esposte, e non solo i rappresentanti ed organizzatori del progetto, tra cui il presidente della Cooperativa Operatori di Spiaggia Rimini Sud Mauro Vanni e la direttrice della biblioteca Gambalunga di Rimini Nadia Bizzocchi, ma anche molti componenti della comunità riminese. La mostra sarà presente in spiaggia sulla duna che va dalla spiaggia libera al bagno 63, per tutto il periodo natalizio, esattamente da oggi fino al 7 gennaio 2024. Durante l’inaugurazione i partecipanti sono partiti dalla spiaggia libera, ed hanno percorso tutto il tratto di duna, ammirando tutta la mostra nel perfetto clima invernale ricreato in questo pomeriggio di dicembre.

L’8 dicembre il finissage alla presenza di tutti gli artisti

E’ stata inaugurata ieri al Palazzo del Turismo la mostra collettiva dei dodici artisti protagonisti del progetto Avamposto. Fino all’8 dicembre, dalle 16 alle 18, saranno visibili tutte insieme le opere che dallo scorso anno sono state messe in mostra ogni mese a rotazione alla Farmacia dell'Amarissimo di viale Ceccarini. L'ultimo giorno dell'esposizione, l'8 dicembre alle 18, si terrà il "Finissage" alla presenza degli artisti che saluteranno con un brindisi il pubblico intervenuto (l'ingresso è libero).   Gli artisti di fama nazionale che in questi dodici mesi si sono succeduti in esposizione, offrendo la loro idea di contemporaneità attraverso i linguaggi della pittura, scultura e fotografia, sono Max Marra (dicembre 2022), Umberto Mariani (gennaio 2023), Daniela Forcella (febbraio), Ilaria Franza (marzo), Maurizio Ceccarelli (aprile), Mauro Pipani (maggio), Luca Giovagnoli (giugno), Angela Filippini (luglio), Tony Hassler (agosto), Walter Puppo (settembre), Daniele Ferroni (ottobre) e Giovanni Ronzoni (novembre). La mostra del progetto artistico Avamposto ha voluto racchiudere testimonianze anticipatrici in un luogo che può offrire un incontro quasi casuale con l'arte, passeggiando o semplicemente percorrendo uno spazio aperto e accessibile, come è appunto viale Ceccarini. A realizzarlo da un’idea di Angela Filippini, nella consapevolezza che l'arte debba avere uno spazio maggiore, è stata l'associazione “Amici dei Musei

I concetti di identità, radici e tradizione sono al centro della lezione magistrale che si terrà domenica pomeriggio alle 17 alla sala Tiberio e avrà come ospite Marco Aime, uno dei più importanti antropologi italiani, da sempre lucido e critico osservatore dei movimenti profondi del nostro tempo, che al rapporto fra identità culturale e contemporaneità ha dedicato gran parte della sua ricerca. Entrati pesantemente a far parte delle retoriche pubbliche sovraniste e neo-nazionaliste, questi termini rischiano di dare vita a uno scenario, che non trova conforto nei fatti, ma agisce fortemente sul piano emotivo. "Identità", in particolare, è un concetto sempre in bilico tra aggregazione e discriminazione, una parola molto presente nel dibattito pubblico contemporaneo, diventando a tratti quasi un’ossessione: identità nazionale, identità regionale, identità locale, identità digitale, identità sessuale. Un concetto nobile ma al contempo facilmente malleabile: da un lato posto al centro di ogni progetto collettivo, dall’altro potenziale perno concettuale di discriminazioni e razzismi. Partirà da questi spunti la riflessione di Marco Aime per un’analisi delle parole e del loro uso, affichè queste non siano brandite come armi finalizzate a creare un nemico, usate solo per escludere e porre confini. Un viaggio attraverso la nozione di identità, centrato

20 panchine e 26 sguardi sul mare d’inverno: dal 2 dicembre al 7 gennaio

Cinquantaquattro artisti riminesi dell’immagine e della parola insieme per una straordinaria mostra collettiva dedicata a quella ‘riga blu’ a cui i riminesi più sentono di appartenere, il mare d’inverno. Lungo 3 chilometri di spiaggia, sulla duna rialzata di fronte all'orizzonte marino, l'omaggio poetico della comunità artistica alla città candidata a Capitale Italiana della Cultura per l'anno 2026. Nell’anno della candidatura della città a capitale della cultura con il titolo “Vieni oltre” e nell’anno dei primi cinquant’anni di Amarcord, il film che ha elevato Rimini a luogo dell’anima, prende avvio una iniziativa artistica diffusa e corale per una lunga passeggiata poetica 'sospesa'. 26 fotografi e fotografe e 28 scrittrici e scrittori, poetesse e poeti, hanno accolto l’invito a raccontare il loro “mare d’inverno”, quel mare che non è solo la quinta estiva più conosciuta, ma una forza che produce sogni e simboli. E’ nata così, quasi per gemmazione spontanea, questa mostra sulla duna, letteralmente en plein air: quasi tre chilometri di spiaggia illuminata, dalla ‘palata’ al bagno 63, lungo i quali si susseguono 46 stazioni di posta: 20 panchine e 26 plance dove riprendere fiato e ritrovare quella sensazione di toccare qualcosa di essenziale che tutti noi proviamo di fronte al mare d’inverno,

Sarà presentata al pubblico sabato 2 dicembre dalle 17.30 alla presenza degli artisti, “Analogia e Artificio, l’installazione che occupa (come di consuetudine a dicembre) la parete principale della Galleria Zamagni, quest’anno ad opera di due artisti che dialogano con i capolavori della storia dell’arte                            Quindici opere di Fabrizio Berti e altrettante di Zino riempiono la percezione dello spazio murale con talento, sperimentazione e colore in una condivisione emozionale.   “Analogia e artificio” impegna Berti e Zino in un’operazione in cui le grandi icone della storia dell’arte sono rivisitate amalgamandosi con le idee stilistiche e concettuali dei due artisti. Ne viene fuori un dialogo spiazzante e inatteso tra passato (anche prossimo) e presente, tra conoscenza e immaginazione, tra certezze e sorprese in grado di costruire un universo artistico fresco e giocoso al limite dell’azzardo costituito da trenta opere che convivono tra loro in armonia per tema e colore.   L’inconfondibile tratto di Berti semplifica, riduce, scarnifica i capolavori del passato esaltandoli nella dimensione cromatica e lineare, sospendendoli a un passo dalla demistificazione dell’originale ma sempre rispettoso dell’opera da cui trae la sua ispirazione.   Coerente al suo percorso di ricerca, Zino si muove all’interno di una matrice pop-metafisica facendo esplodere in migliaia di frammenti di Lego