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Rassegna letteraria dedicata alla scoperta di scrittori e scrittrici di Cattolica. Otto libri per nove scrittori

Otto libri per nove scrittori, ma con una caratteristica in comune: sono tutti cattolichini. È il legame col territorio il cuore della nuovissima rassegna letteraria “Autori al centro”, ideata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Cattolica insieme con il Centro Culturale Polivalente, che debutta sabato 2 dicembre, alle ore 17, al Centro Culturale Polivalente. Primo “autore al centro”, Fabiana Gabellini, titolare di un atelier a Cattolica, con il suo volume dal titolo “Pubblicità: moda e guerra. Le Parole in Comune”, un saggio ironico sul mondo della comunicazione che riguarda l'arte, la moda, il cinema e il sociale, negli ultimi decenni di grande cambiamento di fine millennio, prima dell’avvento di social, influencer e digitale in genere.   “Cattolica è anche terra di scrittori – spiega l'assessore alla Cultura Federico Vaccarini –, di personalità poliedriche che, attraverso queste loro opere, ci accompagneranno in un viaggio letterario di crescita e di scoperta. Una rassegna che già alla sua prima edizione si presenta ricca e interessante di spunti e punti di vista unici e originali”. Prossimi appuntamenti: sabato 20 gennaio, ore 17, Silvio di Giovanni “Breve saggio su Federico Garcia Lorca ed il Lamento per Ignazio Sanchez Mejias"; Sabato 3 febbraio, ore 17, Luigi Rusconi, "Coriandoli"; 10 febbraio,

La Sig.ra Bona Lolli ha consegnato all'Archivio Panzini gli scritti dedicati a Clotilde Maraldi

Nei giorni scorsi, presso l'Archivio Panzini, l'Assessore alla Cultura Michele Neri ha incontrato la Sig.ra Bona Lolli, la quale ha donato al Comune di Bellaria Igea Marina alcune lettere originali che Alfredo Panzini scrisse nel corso della sua adolescenza a Clotilde Maraldi, primo amore dello scrittore. "Sono lieta di consegnare alla collettività alcune testimonianze dei rapporti della mia famiglia con l'autore. Il materiale era in origine custodito da mio nonno Alfredo Aleotti, nipote da parte di madre di Clotilde Maraldi. Le dono anche nel ricordo di mia madre Pina Aleotti Lolli, alla quale mi piacerebbe venisse intitolato il fondo": queste le parole della donatrice, a cui va il sentito ringraziamento dell'Amministrazione Comunale. Alcune delle lettere saranno esposte nell'ambito delle celebrazioni per il 160^ anniversario della nascita di Panzini.

Quarantasei disegni esposti provenienti dalla collezione di Daniela Barbiani

I primi pensieri, gli schizzi delle scenografie e dei costumi, l'ironia, la creatività di Federico Fellini, attraverso i suoi disegni intimi. Per la prima volta in Italia è esposta al Palazzo del Fulgor la mostra dedicata al “Fellini intimo: disegni e parole” che espone quaranta disegni di Federico Fellini realizzati tra il 1978 e il 1993 e provenienti dalla collezione di Daniela Barbiani, la nipote del maestro che è stata la sua assistente alla regia dal 1980 al 1993 negli ultimi suoi quattro film (E la nave va, Ginger e Fred, Intervista e La voce della luna). “La selezione dei quaranta disegni esposti – racconta Daniela Barbiani nell’occasione dell’inaugurazione della mostra – è rappresentativa di tutta la collezione dei disegni che Fellini mi regalò durante la nostra collaborazione durata fino al 1993. Rappresenta il suo mondo espressivo, il suo primo impatto con il film, il primo passo per entrare nel mondo creativo. Il disegno è stato sempre un momento fondamentale dell’arte di Fellini: la sua prima espressione diretta. Con noi era sempre molto aperto e affettuoso, un vero maestro senza volerlo essere”. I disegni esposti raccontano sia la preparazione del film, sia i momenti più intimi e spensierati al termine delle lavorazioni,

Finora raccolti per il Tmb oltre 2mila euro ma ne servono 18 mila entro dicembre

A Morciano il Tmub è ancora a rischio chiusura. La Fondazione Boccioni per impedire la definitiva chiusura del museo dedicato a Boccioni, ha promosso una raccolta fondi. Il Tmub è stato creato dalla stessa Fondazione il 19/06/2021, in via Pascoli n.15, a Morciano. La raccolta fondi è un Crowdfunding sulla Piattaforma Eppela al seguente link: https://www.eppela.com/projects/10584 oppure digitando su Google: “Eppela” e con la lente di ricerca, digitare “SOS Museo Boccioni”. Fino ad ora sono stati raccolti oltre 2mila euro, ma se non verranno trovati almeno ulteriori 18.000,00 (anche rispetto ai 35mila euro di partenza), entro fine dicembre, il museo chiuderà per sempre i battenti. Venerdì 1’ dicembre, si terrà a Morciano di Romagna, l’evento “Dentro il Futurismo” che prevede alle 19, una visita guidata gratuita al Museo Boccioni, e successivamente una cena al ristorante "Falsariga” con menù speciale di ispirazione Futurista. Nel costo di visita e cena insieme a 39 euro, sarà compreso anche un piccolo contributo per salvare il Museo Boccioni. Dettagli sulla pagina Facebook della Fondazione Boccioni e del ristorante Falsariga. “Consentiamo a noi ed ai ragazzi di beneficiare di Storia, Arte e Cultura. Il Museo Boccioni è l’unico al mondo che dona finalmente una Casa al celebre Artista

Il 2 dicembre a due giorni dalla sua festa nel Teatro Parrocchiale di Miniera a cura della Società di studi storici per il Montefeltro

Sabato 2 dicembre alle ore 15 presso il Teatro Parrocchiale di Miniera (Novafeltria) si terrà la giornata di studio della Società di studi storici per il Montefeltro dal titolo “Santa Barbara: storia, iconografía e devozione della patrona dei minatori”. L’importante appuntamento, reso possibile grazie al Parco Nazionale dello zolfo di Marche e Romagna e alla collaborazione dell’Associazione Minatori di Miniera e della Parrocchia di Miniera sarà l’occasione per approfondire e conoscere meglio la figura di Santa Barbara, la cui festa ricorre il 4 dicembre, patrona dei minatori, dei Vigili del Fuoco e, in generale, di chi lavora in situazioni di pericolo a rischio di scoppio e incendio Il convegno avrà inizio con i saluti di Mons. Andrea Turazzi, Vescovo di San Marino Montefeltro, del Prof. Carlo Evangelisti, Presidente del Parco dello Zolfo e dell’Avv. Lorenzo Valenti, Presidente della Società di studi storici per il Montefeltro. Si alterneranno quindi diversi relatori, le cui relazioni spazieranno fra temi come l’agiografia, il culto e la diffusione della devozione a Santa Barbara nel Montefeltro. Grazie al lavoro di miniera e alla provenienza dei minatori da varie località del territorio il culto a Santa Barbara ha radici antiche e consolidate: Alessandro Marchi, Carlo Colosimo, Pierluigi Nucci, Pietro Suzzi

Le 21 classi del Liceo G. Cesare-Valgimigli impegnate nel progetto, i cortometraggi finalisti in anteprima sabato 2 dicembre al Teatro degli Atti

La tavola imbandita per il banchetto di nozze, gli invitati chiassosi che circondano la sposa, poi il marito che la porta via in macchina verso una nuova vita: “Addio Gradisca”. Come farà a stare lontano dal suo Borgo? E’ agrodolce il finale di Amarcord con la Gradisca che sposa il carabiniere, rinunciando al sogno di gloria delle nozze con un divo hollywoodiano, facendo calare il sipario, come in 8 1/2, con una scena collettiva. Ma cosa sarebbe successo se Fellini avesse immaginato un finale diverso? A questa domanda hanno provato a dare risposta 21 classi del Liceo Cesare-Valgimigli coinvolte nel progetto “La mia città”, iniziativa promossa dal Ministero della Cultura con l’obiettivo di introdurre il linguaggio cinematografico e audiovisivo nelle scuole di ogni ordine e grado. In un 2023 denso di anniversari legati al mondo di Fellini (50 anni di Amarcord, 70 anni de I Vitelloni, 60 anni di 8 e mezzo, nonché i 30 dalla scomparsa del regista), il progetto “La mia città” è partito dalla volontà di far sentire gli studenti parte integrante del tessuto culturale della città a partire dall’immaginario del regista che ha reso celebre in tutto il mondo la “riminitudine” attraverso un percorso di alfabetizzazione e scoperta

Il musicista è membro e fondatore della band riminese “Funk Rimini” e suona con i “Rangzen”

Oggi, sabato 25 novembre, è uscito il nuovo singolo del cantautore riminese Enrico Giannini, dal titolo emblematico “ODIOMILANO”. La canzone è scritta, composta ed arrangiata da Enrico Giannini, con la collaborazione di Marco “Kino” Capelli (Drums) e Francesco Cardelli (Vocals). Il pezzo è stato registrato, editato e mixato presso “Synthposio - Rimini” da Francesco Cardelli. Si può ascoltare su tutti i portali digitali: Spotify e iTunes. Giannini è un cantautore che scrive, arrangia e canta le sue canzoni nate in casa. Brani variegati e personali che raccontano l’aspetto più intimo ed introverso della persona. Esegue live il suo repertorio, in gran parte ancora inedito, riportando la musica ad una dimensione più naturale ed umana. Pianista e tastierista, è membro fondatore della band riminese “Funk Rimini” dal 2016. Suona con i “Rangzen” dal 2006, cover band nota in tutta Italia, divertendosi a riproporre il vero sound rock inglese ed americano. Attualmente nei suoi live è accompagnato da: Francesco Cardelli (Chitarra, Basso, Voce) Gianluca Morelli: (Synth, Basso, Voce) Marco Kino Capelli: (Batteria, Samples) “Milano, da sempre, crea sensazioni contrastanti: le indubbie possibilità che offre ed il complicato rapporto con i suoi ritmi - spiega Giannini -; l’energia dirompente delle sue serate ed una voglia di arrivismo che costringe chiunque a correre,

L'assessore Morolli risponde all'interrogazione di Gioenzo Renzi (FdI): sfumate ipotesi studentato e Agenzia dogane, si spera di recuperare almeno l'esterno

Il futuro di Palazzo Lettimi è ancora tutto da scrivere. A quasi 80 anni dai bombardamenti che l'hanno ridotto in rovina, tutti i progetti per recuperare qualcosa di quella che fu la più splendida residenza nobiliare della città sono sfumati. “La prossima settimana effettueremo dei sopralluoghi all’edificio e al cortile di Palazzo Lettimi, per verificare le condizioni dello stabile e capire come procedere per l’utilizzo dell’area esterna. L’obiettivo è quello di poter ospitare iniziative di carattere culturale, nel solco dell’esperienza di qualche anno fa con Le Città Visibili”. Ad annunciarlo l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli in risposta ad una interrogazione del consigliere Gioenzo Renzi capogruppo di Fratelli d'Italia rispetto al progetto di riapertura al pubblico del giardino del palazzo del centro storico, attualmente inaccessibile. “Faremo prima di tutto delle valutazioni rispetto all’accessibilità e alla sicurezza degli spazi, in relazione con la Soprintendenza in quanto si tratta di beni oggetto di vincolo – spiega l’assessore Morolli – Sulla base degli esiti dei sopralluoghi valuteremo come procedere. L’idea è quella di proporre lo spazio esterno del Palazzo Lettimi come luogo per accogliere appuntamenti musicali, teatrali, in armonia e nel rispetto del particolare contesto in cui il palazzo si colloca per un pubblico numericamente

Venerdì 24 novembre un incontro sulla figura dell’artista e collezionista riminese Luigi Carlini

Torna in Gambalunga l’appuntamento con “Voci dai fondi. La Biblioteca raccontata”, rassegna dedicata alla presentazione di studi e ricerche su esemplari e documenti conservati nelle collezioni della Biblioteca. Una occasione per far conoscere il suo prezioso patrimonio storico-bibliografico e al tempo stesso valorizzare l’attività di studio dei ricercatori in quello scambio fecondo tra patrimonio e ricerca che rinnova valore alla nostra eredità culturale. Venerdì 24 novembre il giovane storico dell’arte Giuseppe Stefano Marchese, in dialogo con Annamaria Bernucci, porterà nuova conoscenza sulla figura dell’artista e collezionista riminese Luigi Carlini e sulle sue incisioni custodite nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Gambalunga. La firma di Luigi Carlini (1792-1833) su un centinaio di bellissime stampe conservate nelle collezioni gambalunghiane è stata a lungo la sola traccia della sua notevole attività di incisore. La sua personalità, ricostruita grazie ai numerosi documenti d’archivio ritrovati tra la Romagna e Bologna, svela uno scorcio di vita della Rimini di inizio Ottocento. Nato nel 1792, il giovane Luigi ricevette la prima formazione artistica nel ginnasio locale, per poi passare alla prestigiosa Accademia di Belle Arti di Bologna, seguendo le orme dei noti fratelli montescudesi Francesco e Giuseppe Rosaspina. I successi non tardarono ad arrivare, e il Carlini

Entrano ufficialmente a far parte del percorso museale permanente del Museo della Città due preziosi dipinti della fine del Settecento del pittore di origini riminesi Francesco Albèri. Le opere appartengono al periodo giovanile dell’artista e possono considerarsi tra le più antiche conosciute, databili entrambe al 1788. Sono acquisite grazie alla donazione di Bianca e Matteo Mattei Gentili, in memoria dei genitori Goffredo e Giovanna Mattei Gentili.   Sabato 25 novembre, alle ore 16 al Museo della Città, Pier Giorgio Pasini racconta le due opere di Francesco Albèri (1765-1836) giunte in dono grazie alla famiglia Mattei Gentili.   I due dipinti, ritenuti di “dichiarato interesse storico artistico” (ai sensi dell’art. 12 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), andranno ad accrescere il valore storico e culturale del Museo della Città, e, in particolare, contribuiranno sensibilmente a completare la sezione del Settecento e primo Ottocento, colmando l’assenza di opere di questo artista, assai noto ai suoi tempi anche per essere stato trattatista e docente di pittura di figura all’Accademia Clementina di Bologna.   Sarà Pier Giorgio Pasini a sottolineare l’importante donazione e a presentare le opere. Si deve infatti al grande studioso riminese, nel lontano 1979, la segnalazione della presenza in collezione privata in occasione dell’esposizione L’arte del

Dedicata al tema del diritto al cibo, l’opera rientra nell’ambito del progetto “D(i)ritti a tavola”

Le iniziative del progetto “D(i)ritti a tavola” tornano ad animare il territorio di Santarcangelo: è concluso, infatti, il murale dell’artista Marcello Di Camillo dedicato al tema del diritto al cibo, che ha preso forma sul muro lungo la via Emilia nei pressi del ponte sul fiume Uso. L’opera ritrae un bambino che, come fosse una pesca o un qualsiasi altro frutto, mangia la terra: un pianeta, il nostro, che a causa di un uomo dalle dimensioni enormi diventa quasi minuscolo: troppo piccolo e povero per la specie umana, che pian piano lo prosciuga. “Se consideriamo il mondo come un oggetto a nostra disposizione, da divorare in un morso, invece che un bene prezioso da preservare e tutelare per il futuro, e se da essere piccolo che fa parte di un delicato ecosistema l’uomo si erge a gigante che ha il totale controllo della Terra, allora il mondo non basterà a sfamare nemmeno una persona” spiega l’artista. Il diritto al cibo è un diritto universale, che ha a che fare sia con i temi della giustizia sociale sia con quelli dei consumi sostenibili e della lotta al cambiamento climatico. Anche in Italia si contano ormai da anni milioni di persone in stato di povertà

Lezione imperniata sul "grido della natura" e del suo rapporto con l'uomo dalla Grecia antica a oggi

Con la lectio di Ivano Dionigi si è chiuso il sipario ieri sera su Homo Homini Lupus, "un'edizione da incorniciare". Lezione imperniata sul "grido della natura" e del suo rapporto con l'uomo, dalla Grecia antica ad oggi partendo dal poema di Lucrezio. Lucrezio, dunque, coniatore di parole, perché deve dire "cose inaudite". Deve dire delle maschere da togliere alla Politica, alla Religione. Della necessità di smascherare, perché il disvelamento serve. Deve dire del progresso materiale che porta al regresso morale. L'invenzione del fuoco ha fatto gli uomini freddolosi. Deve dire dell'impossibilità che due individui si compenetrino fino a diventare uno, come si dice avvenga nell'atto d'amore. Deve dire di come la paura della morte porti l'uomo a provocare le guerre, ad accumulare fortune nell'illusione dell'immortalità e dunque del bisogno di liberarsene. Deve dire della Religione che va contro la Ragione ed è portatrice di mali indicibili (Agamennone arriverà a sacrificare Ifigenia, la figlia, per una delle cause più terribili: la guerra!) e del "clinamen", la leggera deviazione dal proprio percorso, necessaria agli uomini. [caption id="attachment_439254" align="aligncenter" width="454"] Ivano Dionigi[/caption] "Un grazie al pubblico per la grande partecipazione che rende possibile questa bella avventura del pensiero che dura da oltre 30 anni".