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Le scuole riminesi partecipano a progetti didattici che coinvolgono anche il Fellini Museum

In un anno ricco di ricorrenze felliniane, anche gli studenti sono stati al centro di alcuni progetti sperimentali che, a partire dalla poesia dell’immaginario felliniano, hanno acceso la creatività dei bambini e dei ragazzi, mentre la loro fantasia ha illuminato con nuovi colori e immagini il mondo del regista riminese. Nel corso dell’anno sono stati tre gli esperimenti didattici che hanno coinvolto il Fellini Museum, due rivolti ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado, il terzo ai ragazzi di terza e quarta superiore per un totale di oltre 600 studenti. A fine primavera si è concluso “Accademia delle arti” il progetto ideato e curato da Made Officina Creativa. Un laboratorio guidato da un team di oltre 30 professionisti, che ha accompagnato 250 studenti delle scuole Karis di Rimini e La nave di Forlì, alla scoperta del mondo del cinema, attraverso la figura di Federico Fellini. Il percorso ha condotto alla realizzazione di 7 cortometraggi che hanno affrontato le paure, i sogni e i problemi legati all’età dei protagonisti attraverso diversi generi: drammatico, comico, horror, documentario. Come il progetto precedente, anche “La mia città”, promosso dal Liceo Cesare-Valgimigli di Rimini, è stato realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per

Festeggia il ventennale il Premio Pascoli di Poesia promosso da Sammauroindustria, l’associazione pubblico-privato che raggruppa i principali imprenditori della moda calzaturiera internazionale (e non solo) del paese natale di Giovanni Pascoli. Dedicato infatti alla memoria di uno dei più grandi poeti della letteratura italiana tra due secoli, nelle edizioni passate ha visto la consegna del riconoscimento a personaggi dello spessore, per citare alcuni nomi, di Mario Luzi, Giovanni Giudici, Yves Bonnefoy, Adonis, Nelo Risi, Franco Loi, Mariangela Gualtieri, Maurizio Cucchi. Così come la partecipazione delle principali case editrici del panorama nazionale. Due le sezioni del Premio, in Lingua e Dialetto, entrambe del valore di 1000 euro. Quella in Lingua, promossa da Romagna Banca è aperta alle opere edite non prima del 1 maggio 2022; quella in dialetto (con testo italiano a fronte) è aperta alle opere pubblicate non prima del 1 maggio 2022. La partecipazione è gratuita. La giuria che vaglierà i lavori è composta da cinque esperti e studiosi di letteratura: Daniela Baroncini (Università di Bologna e Presidente dell’Accademia Pascoliana, presidente della giuria del premio), Franco Brevini (università di Bergamo e Milano), Gualtiero De Santi (università di Urbino), Gianfranco Miro Gori (saggista, poeta), Piero Meldini (scrittore). Il termine ultimo di partecipazione è

Sarà il maestro del linguaggio Stefano Bartezzaghi ad aprire, domani 5 novembre, la rassegna “Che cosa fanno oggi i filosofi? La filosofia in dialogo”. Appuntamento alle ore 17.00, al Centro Culturale Polivalente di Cattolica in Piazza della Repubblica, 31. Riso, comico, umorismo sono i temi su cui Bartezzaghi dialogherà insieme con il curatore della rassegna Claudio Paolucci, professore ordinario di Filosofia e Teoria dei Linguaggi presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna. Chi è Stefano Bartezzaghi? Già all’età di 9 anni incomincia a collaborare con tutte le principali riviste enigmistiche italiane, come autore e solutore di giochi. Si laurea all’Università di Bologna con una tesi in semiotica seguito dal professore Umberto Eco. Dal 1987 cura rubriche su giochi, libri e linguaggio. Collabora con il quotidiano La Repubblica con le rubriche “Lessico e Nuvole”, “Lapsus”, “Fuori di Testo” e con il settimanale L’Espresso con la rubrica di critica linguistica “Come dire”. È stato direttore di Golem, la prima rivista culturale italiana pensata solo per il web. Ha condotto rubriche radiofoniche su argomenti di linguistica per Radio Due e ha lavorato come consulente culturale alla direzione delle tre reti radiofoniche di Radio Rai. Sempre in qualità di consulente culturale, ha lavorato

Lezioni magistrali e presentazioni di libri a cura della Biblioteca Gambalunga

Dal 5 novembre al 10 dicembre 2023 torna a Rimini “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) con i libri”, la storica rassegna di lezioni magistrali e presentazioni di libri dedicata alla comprensione del mondo contemporaneo curata dalla Biblioteca Gambalunga. Gli incontri quest’anno si tengono la domenica pomeriggio alle ore 17 al Cinema Teatro Tiberio, in via San Giuliano 16. Nell'anno in cui Rimini si candida al titolo di Capitale italiana per la cultura per il 2026, la riflessione sarà dedicata al tema dell’identità culturale. Rimini è da due secoli nell’immaginario collettivo la città della spensieratezza, del divertimento chiassoso e artificioso. “Il peso della leggerezza” è il titolo del progetto per il 2023, con il quale indagare l’idea di “cultura” nelle discipline contemporanee partendo da questo tratto peculiare della nostra identità culturale. Per riflettere su che cosa significa oggi “cultura” e quale idea di identità culturale dobbiamo tenere come riferimento il fatto che Rimini è sempre stata città di confine, città di scambi e di mescolanze, offrendo a tutti con singolare naturalezza libertà e accoglienza. Sarà una predisposizione sufficiente verso l'”etica planetaria” a cui la filosofia contemporanea ci richiama? E qual è l'eredità culturale che le nostre istituzioni sono chiamate a trasferire alle future

Uno dei grandi direttori del panorama mondiale apprezzato dalle più importanti orchestre statunitensi ed europee

La Sagra Musicale Malatestiana ricorda con dolore la scomparsa di Yuri Temirkanov, uno dei grandi direttori del panorama musicale mondiale, apprezzato e cercato dalle più importanti orchestre statunitensi ed europee, inclusi i Wiener e i Berliner, oltre a essere stato l’anima musicale inconfondibile alla sua Filarmonica di Leningrado poi di San Pietroburgo, apprezzato da teatri e festival italiani che lo vollero alla guida di orchestre diverse sui loro palcoscenici, dal Teatro Regio di Parma all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di cui è stato direttore onorario. Appartiene all’olimpo assoluto della musica del Novecento, ricevendo coraggiosamente il testimone del Kirov dal leggendario Mravinskij, per trasferire all’Orchestra la poesia dei suoi movimenti scanditi dal volteggiare leggero di quella mano, senza bacchetta ma con un inseparabile anello d’oro. La Sagra Musicale Malatestiana deve a lui momenti memorabili, accompagnati da un’amicizia rinnovata ad ogni sua presenza nelle diverse edizioni riminesi, con quella sua dolcezza aristocratica e discreta incurante della sua grandezza, che metteva tutti a proprio agio anche quando le condizioni logistiche erano meno ortodosse rispetto a quelle dei più importanti teatri del mondo nei quali era solito dirigere. La Sagra lo ricorda, la prima di tante altre volte, nello splendore del Tempio Malatestiano nel 1987,

Da martedì 7 a giovedì 9 novembre (ore 21): con Sonia Bergamasco regia di Antonio Latella

“Una grande operazione civile e culturale, un manifesto teatrale che dà iniziò al teatro contemporaneo”. Esalta la straordinaria forza innovativa di un testo classico del teatro italiano Antonio Latella, che con La locandiera apre la stagione di prosa 2023-24 del Teatro Galli di Rimini. Dopo Chi ha paura di Virginia Woolf, Antonio Latella torna a dirigere Sonia Bergamasco (Premio Ubu 2022 come miglior attrice), protagonista dello spettacolo in scena da martedì 7 a giovedì 9 novembre (ore 21) che rilegge la commedia di Goldoni con lo sguardo attento e fuori dagli schemi di uno dei registi più affermati del panorama teatrale contemporaneo.   Latella dunque pone l’accento sulla straordinaria attualità del primo testo italiano in cui una donna è al centro della scena. Bergamasco dà voce e volto a Mirandolina, proprietaria di una locanda alle prese con le proposte amorose di conti e marchesi e con la misoginia del Cavaliere di Ripafratta. Vicende dove l’amore e la seduzione si intreccia con la perdita del controllo, la tendenza al dominio sull’altro, la rivendicazione della possibilità di scegliere e dell’autodeterminazione.   “Credo che Goldoni con questo testo abbia fatto un gesto artistico potente ed estremo, un gesto di sconvolgente contemporaneità – spiega Latellla nelle note di regia - Innanzitutto

Domenica 5 novembre festa di inaugurazione e a seguire il film "Callas-Paris 1958" di Tom Volf

Riparte domenica 5 novembre il cartellone cinematografico del Cinema Teatro Astra di Bellaria-Igea Marina, a cura di Approdi in collaborazione con associazione 4/Terzi Aps. A partire dalle ore 17 in programma una festa di inaugurazione che precederà la proiezione del film Callas – Paris, 1958 di Tom Volf (in replica martedì 7 novembre, ore 21). Distribuito da Nexo Digital e proiettato nelle sale italiane solo nelle giornate dal 5 all’8 novembre, come evento unico, il film è la versione a colori e restaurata in 4K di uno storico filmato che documenta il debutto di Maria Callas, la divina, all’Opera di Parigi il 19 ottobre del 1958. Il cartellone cinematografico dei prossimi mesi del Cinema Teatro Astra sarà illustrato nel pomeriggio di domenica dal direttore Sergio Canneto. Sarà anche l’occasione per lanciare la prossima edizione del Bellaria Film Festival, in programma dall’1 al 5 maggio 2024 con tante novità di cui sarà data qualche anticipazione. Il film Callas – Paris, 1958 viene riproposto in sala in occasione dei 100 anni dalla nascita di una delle più grandi cantanti liriche di tutti i tempi. Presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma, porta il pubblico nel cuore di quell’evento, proponendo immagini restaurate in 4K

Al Teatro Sociale andranno in scena "artisti dalle diverse poetiche e visioni sceniche"

"Apri il portone del teatro, quasi uguale agli altri affacciati sulla stessa via. Varchi la soglia e sei su un balcone che affaccia su un prato. Sono foglie o sono poltrone, questa platea di velluto e ombra? Alzi gli occhi, ecco la foresta del palcoscenico, fatto di legno, di tessuto, di luce e di parole. Il soffitto è aperto su una galassia, regno delle storie tra di qua e di là, tra la realtà e il sogno. Passato, futuro, presente, assente, s’incontrano in questo racconto sempre nuovo, a seconda della voce di chi lo racconta. Se cerchi bene, troverai una foglia d’oro. Di notte in teatro si vede meglio. Di giorno il teatro è pieno di stelle”. Rinnovata per un secondo anno la Direzione Artistica del Teatro Sociale di Novafeltria a Luca Serrani e Isadora Angelini, con il proprio gruppo Teatro Patalò, anche Compagnia in Residenza, che presenta oggi alla cittadina e alla stampa il programma culturale immaginato per la Stagione 23/24 sulla linea dell’esperienza costruita nel corso della prima stagione: “Abbiamo registrato quasi 1400 presenze di pubblico che ha incontrato più di 40 artiste e artisti di diverse discipline”. I Direttori Artistici, insieme agli altri componenti della compagnia, presentano una nuova

La rassegna filosofica misanese al cinema-teatro Astra

Misano: venerdì la nostra vita nella rete secondo il filosofo Paolo Ercolani  La nostra vita nella rete: come noi umani stiamo mutando e poi, automi e intelligenza artificiale, verso quale tipo di umanità ci stiamo avviando? Prosegue con grande partecipazione di pubblico la rassegna filosofica misanese Homo Homini Lupus - Riflessioni sull'umano. Venerdi 3 Novembre arriva a Misano il filosofo Paolo Ercolani  con una lezione dal titolo “Automi connessi: l'umano nella rete”. La generazione dei nativi digitali vive un paradosso enorme. La più social, quella con maggiori occasioni di relazionarsi col mondo e conoscere un grandissimo numero di persone grazie alla Rete, è anche quella in cui i ragazzi dichiarano di sentirsi soli, inadeguati ad affrontare la vita reale, costantemente sotto la pressione di schermi colorati che non smettono mai di ipnotizzarli, monopolizzando la loro attenzione e colonizzando la loro vita personale. Stiamo parlando della prima generazione di giovani nella Storia in cui la principale causa di morte è il suicidio. La logica commerciale che sottende il più grande business della contemporaneità, impedisce di cogliere tutta la portata di quello che è un problema grave. L’umano è sotto attacco a livello cognitivo, emotivo e relazionale, e la nostra si presenta come l’epoca

Da domani presso la Riccione Web radio di Viale Mantova

Continua il  laboratorio gratuito di scrittura rap, lingue e dialetto, con Stefano Word Serio per adolescenti e giovani, in collaborazione con gli insegnanti di Giocamusica e con Riccione Web Radio, che cambia giorno: non più il martedì ma il giovedì. È ancora possibile frequentare, già da giovedì 2 Novembre 2023 dalle 14.30 alle 16, gli ultimi incontri presso la Riccione Web radio di Viale Mantova.  Il progetto LABORATORIO SAN LORENZO, a cura  di Città Teatro,  fa parte delle iniziative di Rigenerazione e sicurezza urbana del Quartiere San Lorenzo-accordo di programma fra Regione Emilia Romagna e Comune di Riccione, Polizia Locale e Sicurezza Urbana.  Il laboratorio si prefigge di valorizzare attraverso una serie di incontri, i talenti dei giovani rapper riccionesi che vorranno affinare le tecniche e scoprire un po' della storia di questo genere musicale, ma sarà anche un modo divertente, per chi non ha mai approcciato la materia, di imparare a “creare” la propria musica utilizzando i mezzi molto semplici che già sono a disposizione e dei ragazzi: un cellulare e la propria voglia di raccontarsi.    RAP LAB IN SANLO - SENT CUM’E’ SBIONTA! (senti come scotta!) Nel quartiere di San Lorenzo la musica e la cultura hip-hop prendono vita. In questo corso si esplorera la storia

La zucca che diventa lanterna, i morti che ritornano, dolcetto o scherzetto: tradizioni anche romagnole ma dimenticate con l'eclissi del sacro

Sì, li andiamo a trovare i nostri morti, ma diciamolo: non più come qualche anno fa. La ricorrenza è ancora sentita e largamente rispettata, eppure si nota che la folla nei cimiteri è diminuita, le strade sopportano meglio gli ingorghi. E e poi "va bene andare a trovarli anche negli altri giorni", se poi davvero poi ci andiamo. Sappiamo tutto di questa festa, che in Italia cade fra Ognissanti e quella della Forze Armate a ricordo della vittoria nella prima guerra mondiale, commemorando quindi anche i caduti per la Patria. Non bastasse, perfino la moderna pratica dell'ora legale contribuisce a segnare ancora più bruscamente l'ingresso nell'inverno e nell'oscurità. Sappiamo quanto deve a precedenti riti pagani e in particolare ad Halloween. E infatti, nè la festa di Ognissanti del 1 novembre nè la Commemorazione dei Defunti del 2 risalgono al primo Cristianesimo. La prima divenne di precetto solo con il re franco Ludovico il Pio nell'835. Il decreto fu emesso "su richiesta di papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi", ma l'iniziativa venne da un sovrano germanico che regnava innanzi tutto su popolazioni celtiche. Allo stesso modo, la Commemorazione dei Defunti viene fatta risalire al francese Sant'Odilone di Cluny

Alessandro Serpieri fu uno scienziato, filosofo ed educatore dell’Ottocento

Nella mattinata di oggi, 31 ottobre, si è celebrato il Bicentenario dalla nascita di Alessandro Serpieri, alla presenza degli studenti, degli insegnanti e della Dirigente dell'Istituto Comprensivo Statale, del presidente Pro Loco, della dott.ssa Bizzocchi, responsabile della Biblioteca Gambalunga di Rimini, della Presidente dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna Emma Petitti e di alcuni referenti dell'Università di Urbino, in particolare il prof. Paolucci, segretario del Comitato, insieme al prof. Balsamini, che hanno coordinato tutti gli eventi del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bicentenario della nascita.   “Siamo davvero orgogliosi di essere all’interno di questo prestigioso gruppo composto da Comuni, Università e realtà davvero importanti a livello culturale e scientifico che si sono impegnati a celebrare e raccontare Alessandro Serpieri”.   Da un punto di vista storiografico, Serpieri può essere inquadrato nella categoria di studiosi dell’800 che parteciparono al mutamento in atto delle discipline scientifiche. In quel periodo infatti le discipline non venivano affrontate in maniera disgiunta, ma con continuità, per cui ogni studioso si occupava nella sua vita di varie tematiche ed ambiti del sapere. Alessandro Serpieri fu uno scienziato, filosofo ed educatore dell’Ottocento fu educato in famiglia da due sacerdoti, i fratelli Speranza. In seguito la sua istruzione fu affidata agli Scolopi del Collegio dei Nobili di