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Palazzo Chigi promette entro 4 mesi di definire i criteri sulla «non scarsità del bene» insieme alle regioni per poi varare una legge di riordino

Da una parte la mano tesa all’Europa per trovare un accordo sulla questione dei balneari, dall’altra la linea dura sulle gare. Nella lettera inviata ieri sera dal governo italiano alla Commissione europea in risposta alla procedura d’infrazione, Palazzo Chigi avverte: Non ci saranno gare fino alla fine del 2025. In un passaggio del documento viene ribadita la validità della mappatura delle coste e della norma inserita nella legge sulla concorrenza che prevede un blocco della messa a gara delle concessioni demaniali «in presenza di ragioni oggettive che impediscono la conclusione della procedura selettiva entro il 31 dicembre 2024». Per il governo per ora vale dunque la proroga tecnica prevista dalla normativa vigente, quindi niente gare fino a tutto il 2024 e non solo: fino al 31 dicembre 2025 nel caso in cui gli enti territoriali segnalino impedimenti oggettivi a concludere le procedure. Secondo il governo, bisogna completare il monitoraggio sulla scarsità della risorsa naturale, che attesterebbe una presenza di spiagge libere sufficiente eventualmente a limitare le gare in tali tratti di costa. Quindi una disponibilità a riordinare il settore, e a valutare come procedere ai rinnovi con procedure competitive, esiste ma solo in una fase due, cioè a monitoraggio concluso. Una

Sensibile riduzione dei prezzi relativi all’energia elettrica, al gas e agli altri combustibili dopo il forte incremento nel 2022

Rallenta la crescita dell’inflazione nel 2023 in provincia di Rimini; la variazione medio annua risulta inferiore a quella media nazionale e in linea con quella regionale. L’aumento riguarda tutti i capitoli di spesa, escluse le comunicazioni; all’interno del capitolo “abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili”, la cui variazione rimane positiva, occorre evidenziare la sensibile riduzione dei prezzi relativi all’energia elettrica, al gas e agli altri combustibili, dopo il forte incremento nel 2022. Il mese di gennaio rappresenta quello con il maggior incremento tendenziale mentre a novembre si rileva l’aumento più basso; con l’eccezione del mese di aprile, nel 2023 il trend mensile risulta costantemente in diminuzione fino a novembre, mentre si assiste ad una lieve risalita nel mese di dicembre. Queste, in sintesi, le principali dinamiche che emergono dall’analisi degli indici ISTAT dei prezzi al consumo per il capoluogo di Rimini, estendibili alla relativa provincia, elaborate dall’Ufficio Informazione Economica della Camera di commercio della Romagna. A livello nazionale, prosegue a dicembre la fase di flessione dell’inflazione, scesa a +0,6% da +11,6% del dicembre 2022. Nella media 2023 i prezzi risultano accresciuti del 5,7%, in netto rallentamento dall’8,1% del 2022. Tale andamento risente principalmente del venir meno delle tensioni sui prezzi

In Emilia-Romagna è provincia dove si sono denunciati più sinistri con colpa ma anche per i virtuosi i premi salgono del 34,6%

Brutte notizie per oltre 56.000 automobilisti emiliano-romagnoli; secondo l’Osservatorio di Facile.it tanti sono gli assicurati che, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2023, vedranno peggiorare quest’anno la propria classe di merito, con relativo aumento del costo dell’Rc auto. Il dato emerge dall’analisi di un campione di oltre 65mila preventivi raccolti in Emilia-Romagna su Facile.it tra novembre e dicembre 2023. Ma anche per gli automobilisti virtuosi le notizie non sono favorevoli se si considera che le tariffe Rc auto continuano a crescere; secondo i dati* dell’Osservatorio di Facile.it, a dicembre 2023 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Emilia-Romagna occorrevano, in media, 550,60 euro, vale a dire il 33,5% in più rispetto a dodici mesi prima. «La tendenza al rialzo non sembra mostrare segni di rallentamento», spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it. «L’inflazione, che nel nostro Paese rimane ancora su livelli elevati, gioca un ruolo chiave sia sul costo di riparazione delle auto sia sul costo medio dei sinistri, fattori che inevitabilmente pesano sull’aumento delle tariffe Rc auto. In un contesto caratterizzato da continui incrementi, quindi, confrontare le offerte presenti sul mercato è indispensabile per risparmiare e contrastare futuri rincari.». L’andamento provinciale A livello regionale il 2,22%

Francesca Lilla Parco eletta segretaria generale

“Desidero congratularmi con Francesca Lilla Parco per il suo nuovo incarico di segretaria generale della CGIL Rimini. Una donna che stimo per la passione e l’impegno che ha dimostrato ogni volta che abbiamo collaborato o ci siamo confrontate”. Questo il commento di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, per dare il benvenuto alla nuova segretaria, che prende il posto di Isabella Pavolucci, eletta nella segreteria regionale. Si tratta della terza donna a capo del sindacato riminese, dopo Meris Soldati e Isabella Pavolucci. “Sono sicura che la collaborazione e il dialogo con la Cgil continueranno in maniera proficua, come è sempre stato anche con Isabella Pavolucci, che ringrazio per la passione e la professionalità che hanno contraddistinto il suo mandato, durante il quale sono state numerose le occasioni di confronto e di lavoro insieme, ciascuna nel proprio ruolo”.  “Legalità, contrasto alla criminalità organizzata, superamento dei divari di genere sono alcuni dei temi che la nuova segretaria ha già posto tra le questioni al centro della sua agenda. Come esponente riminese della Regione Emilia-Romagna non mancherà il mio costante supporto nel lavoro su temi che anche per l’Assemblea legislativa sono strategici. Inoltre, nei prossimi mesi sarà fondamentale un confronto serrato sulle principali questioni

Sostituisce Isabella Pavolucci che è stata eletta in Segreteria regionale Emilia-Romagna

Francesca Lilla Parco è la nuova Segretaria generale CGIL Rimini, sostituisce Isabella Pavolucci, eletta in Segreteria CGIL Emilia-Romagna. La sua candidatura è stata presentata dal Segretario generale CGIL Emilia-Romagna Massimo Bussandri. Eletta dall'Assemblea generale del 16/1/2024, Francesca Lilla Parco nella storia di CGIL Rimini è la terza donna a ricoprire la massima responsabilità nella Camera del Lavoro, dopo Meris Soldati ed Isabella Pavolucci. 48 anni, laureata in Sociologia, Francesca Lilla Parco è stata operaia della Cooperativa Italcoop, per poi essere assunta dall’azienda FUZZI, storico maglificio di Cattolica, di cui è diventata RSU FILTEA (Federazione dei tessili CGIL) nel 2003. A novembre 2010 è entrata nella struttura FILCTEM-CGIL di Rimini, di cui è diventata Segretaria generale da Ottobre 2017. Dal 2016 al 2018 ha ricoperto incarichi in FILCTEM-CGIL Emilia-Romagna, anche in Segreteria. Dal 2019 in Segreteria confederale CGIL Rimini, dove fino ad oggi ha ricoperto l’incarico di Segretaria organizzativa. Nel suo intervento programmatico, tra i temi affrontati, Francesca Lilla Parco ha posto particolare enfasi alle questioni territoriali connesse a legalità, contrasto alla criminalità organizzata, situazione dei comparti industriale e del terziario, condizione sociale di lavoratori stagionali, pensionati e superamento dei divari di genere oltre al sostegno alla sanità pubblica territoriale. Ad Isabella Pavolucci, che ha tra l’altro retto

Per ricostruire ai fini previdenziali la porzione contributiva italiana per chi ha lavorato sia in Italia che a San Marino

Da quest’anno sarà attivata la collaborazione con il patronato INCA CGIL, prevista dall’accordo sulla doppia affiliazione CGIL/CSdL sottoscritto il 1° settembre 2022 con il suggello del Segretario Generale CGIL Maurizio Landini. Il servizio è particolarmente importante perché consentirà, a coloro che hanno lavorato in parte a San Marino ed in parte in Italia, di ricostruire la posizione contributiva italiana ai fini del computo complessivo, necessario per definire l’età di pensionamento e l’importo dell’assegno. Le modalità di accesso al servizio A decorrere dal prossimo martedì 6 febbraio dalle ore 14.30 alle 18.00, presso la sede della CSdL (Via 5 febbraio, 17, San Marino), sarà presente il personale INCA-CGIL di Rimini. Il servizio sarà attivo solo su appuntamento con prenotazione al numero telefonico 0549 962060 oppure inviando una e-mail all’indirizzo info@csdl.sm, indicando un recapito telefonico. Il servizio sarà rivolto a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, con precedenza a chi ha tessera 2024 CGIL o CSdL. Ai non iscritti CSdL verrà chiesto un contributo su base volontaria.    

Coopstartup è il bando per la nascita di nuove imprese in forma cooperativa

Quindicimila euro di premi per ogni nuova cooperativa realizzata, quattro progetti vincenti, attenzione particolare per le comunità energetiche e il mondo dello sport, grazie anche al patrocinio del Coni Emilia-Romagna: sono queste le novità della settima edizione del bando Coopstartup Romagna per la nascita di nuove imprese in forma cooperativa, promosso da Legacoop Romagna, Coop Alleanza 3.0,  Coopfond e Federcoop Romagna. Nelle prime sei edizioni Coopstartup Romagna ha investito più di 200 mila euro nei territori di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini per promuovere la creazione di nuove cooperative. In totale sono stati presentati oltre 150 progetti che hanno coinvolto 600 persone e hanno portato alla costituzione  di una ventina di nuove imprese. L'edizione terminata a dicembre ha visto premiati i progetti Coopabitare (Rimini), Togenergy (Faenza), Aidoru e Fabgames (Forlì). Le iscrizioni alla nuova edizione sono aperte dal 15 gennaio fino al primo aprile sul sito www.coopstartup.it/romagna (per informazioni è aperto il numero 0544 509512, anche Whatsapp). Le idee possono riguardare tutti gli ambiti settoriali e merceologici, in particolare quelli considerati dall’agenda 2030 dell’Onu. Sono previsti premi aggiuntivi per i progetti di Cooperative Sportive e di Comunità Energetiche Rinnovabili in forma cooperativa. Possono partecipare a Coopstartup Romagna tutti i residenti in Italia e nell’Unione

Il bando prevede per chi si candida tre prove (scritta, pratica, orale)

Funzione Pubblica CGIL organizza un ciclo di incontri per preparare i propri iscritti al concorso pubblico dell’AUSL Romagna per la copertura di quattro posti di Assistente amministrativo – area degli assistenti (ruolo amministrativo). Il bando, il cui termine di presentazione delle domande scadrà il 29 gennaio prossimo, prevede per chi si candida tre prove (scritta, pratica, orale) le cui date ed indicazioni logistiche saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 13 febbraio 2024, oltre che sui siti Internet istituzionali AUSL. I corsi di preparazione FP CGIL si terranno online con possibilità di registrazione e si svolgeranno in orario serale secondo un calendario che sarà comunicato ai partecipanti. Le lezioni saranno tenute da formatori esperti nelle materie oggetto delle prove di esame.

“I provvedimenti dovrebbero generare una spinta di +5,6 miliardi di euro alla spesa delle famiglie”

Taglio del cuneo e riforma del fisco ‘raddoppiano’ la crescita dei consumi. Secondo le stime di Confesercenti, i due provvedimenti dovrebbero infatti generare quest’anno una spinta di +5,6 miliardi di euro alla spesa delle famiglie, più della metà della crescita complessiva dei consumi prevista per il 2024 (+10,9 miliardi di euro).  “In questa fase, i consumi interni hanno dato un contributo fondamentale alla tenuta dell’economia, e sono il motore del rilancio – osserva Mirco Pari, direttore Confesercenti provinciale Rimini –. Per questo, riteniamo importante iniziare a considerare già ora come reperire le risorse che consentano di rendere permanente la riduzione del cuneo contributivo. Sarebbe auspicabile anche un’accelerazione della riforma fiscale: necessario, in particolare, detassare gli aumenti retributivi. Un intervento che darebbe una mano alla contrattazione e permetterebbe alle famiglie di recuperare più velocemente il potere d’acquisto perso a causa dell’inflazione”. Secondo le stime, nel 2024 le misure di decontribuzione e la rimodulazione delle aliquote di imposta faranno scendere la pressione fiscale di mezzo punto, dal 42,2% al 41,7%, mettendo a disposizione delle famiglie lo spazio necessario per un aumento dei consumi dell’1%, in rallentamento rispetto al 2023, ma comunque il doppio rispetto a quanto si sarebbe registrato in assenza di interventi.  “Una mancata

Il presidente Paolo Lucchi ha presentato i nuovi assetti con Valerio Brighi (CBR) vicepresidente: "Un riminese su 5 è nostro socio"

«Tempo scaduto e ben oltre i tempi supplementari. Sulla concessioni demaniali i più esposti in questo momento sono gli amministratori locali e le imprese del settore per colpa delle non scelte della classe politica». Così il  il presidente di Legacoop Romagna Paolo Lucchi: Che aggiunge: «Aspettiamo risposte urgenti da chi oggi ci governa e ieri ci tranquilizzava, anche se tranquillli non lo potevamo certo essere. Fatto sta che oltre il 2024 ulteriori proproroghe appaiono quanto meno difficili». E a chi prospetta un risultato delle elezioni europee che potrebbe portare a scenari dove nulla cambi, Lucchi ribatte: «Sarebbero scenari non seri. Noi preferiremmo avere regole certe e uguali per tutti, come servono a un settore bloccato da anni quanto fondamentale per l'economia del Paese». Le osservazioni di Paolo Lucchi sono arrivate durante la prsentazione del nuovo assetto organizzativo e direttivo di Legacoop nel territorio riminese. Valerio Brighi, presidente di Cooperativa Braccianti Riminese (CBR), è stato nominato nuovo vicepresidente di Legacoop Romagna. La carica di vicepresidente era rivestita in precedenza da Giorgia Gianni, che ha assunto la carica di responsabile provinciale dell’Associazione. Gianni prende il posto di Federica Protti, che è entrata nella cooperativa 134 con l’incarico di vicepresidente. Invariato il resto della “governance” di

Lo Stato incassa poco più di 3 milioni di euro su un giro d'affari di centinaia di milioni: tutti i canoni zona per zona

Sugli stabilimenti balneari i riflettori sono puntati da anni. In particolare il 2024 sarà un anno critico per i concessionari di spiaggia e per il turismo balneare italiano. Le ragioni sono semplici. Sentenze del Consiglio di Stato in adunanza plenaria hanno decretato che le concessioni sono tutte scadute il 31 dicembre 2023. Proprio oggi, 11 gennaio 2021, una sentenza del Tar Veneto (N. 00011/2024) ritiene “di uniformarsi ai principi già espressi dall’Adunanza Plenaria, i quali non risultano intaccati dalla recente pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione del 23 novembre 2023. Ciò in quanto la Corte di Cassazione ha annullato soltanto la decisione dell’Adunanza Plenaria n. 18 del 2021, non essendo stata invece oggetto di impugnazione la decisione n. 17 del 2021, la quale conserva quindi i propri effetti e la propria valenza nomofilattica". Pertanto, le concessioni sono scadute il 31 dicembre 2023. Vi è stata poi la polemica sulla diminuzione dei canoni in base ai parametri Istat del 4,5%. Ma vediamo quanto pagano i concessionari di canone a Rimini. Complessivamente le 410 concessioni di Rimini pagano al demanio 3.192.957,78 Euro. A queste concessioni vanno aggiunte quella della darsena (€170.443,60) e del Talassoterapico (€41.298,58). Vediamo nel dettaglio i singoli canoni. Iniziamo da Rimini Nord:   Come

I dati parlano al 2023 di pagamenti per 56 milioni di euro

Il Pnrr accelera la corsa degli investimenti comunali: a darne conto è un approfondimento del Sole 24 ore di oggi sulla base del primo consuntivo realizzato da Ifel, la Fondazione per la finanza ed economia locale istituita dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Secondo i dati riportati dal quotidiano economico, nel 2023 i pagamenti in conto capitale effettuati dai Comuni hanno raggiunto quota 15,82 miliardi, segnando un +34% rispetto all’anno precedente. L’effetto Pnrr sugli investimenti tocca anche il Comune di Rimini: i dati parlano al 2023 di pagamenti per 56 milioni di euro, somma più alta in termini assoluti degli ultimi sei anni, in aumento rispetto al 2022 del 12,55%. “Lo scarto tra l’aumento registrato per Rimini (+12,55) e  la media nazionale (+34%) si spiega guardando lo storico degli investimenti tra il 2018 e il 2023, prima dell’ ‘effetto Pnrr’ – spiega l’assessore al bilancio Juri Magrini – I numeri parlano infatti di un aumento medio nei sei anni del 18%, a testimonianza della volontà e della capacità dell’amministrazione di mantenere alta la quota di investimenti sul territorio. Questo è stato possibile perché prima ancora che si aprissero le opportunità offerte dal Piano, l’Amministrazione ha sempre mantenuto alta l’attenzione sulle fonti di