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Il segretario di "Libera" spiega il suo progetto per la Repubblica e l'alleanza con il PSD

Matteo Ciacci, 34 anni (è nato il 5 maggio 1990), Segretario del partito sammarinese “Libera” dal suo congresso costitutivo nel novembre 2020. Tra i fondatori di Movimento Civico 10 nei primi anni dello scorso decennio, ne fu il coordinatore dal 2013 al 2017. Poi alle elezioni del 2019 partecipò alla nascita della lista elettorale “Libera” frutto dell’accordo di diversi movimenti politici (Movimento Civico10, Sinistra Socialista Democratica, Movimento Ideali Socialisti e Riforme e Sviluppo) poi trasformatosi in Partito nel novembre 2020. In Consiglio Grande e Generale dal 2016, nel 2018 (nel semestre dall’1 aprile all’1 ottobre) venne eletto Capitano Reggente: il più giovane capo di stato al mondo. Laureato in giurisprudenza a Urbino, giornalista. “Libera” alle elezioni dell’8 dicembre 2019 prese 2.964 voti, pari al 16,49% dei votanti, eleggendo dieci consiglieri. Ho fatto con lui una lunga chiacchierata sul suo partito, sulle aspettative per le elezioni del 9 giugno, sull’accordo con il PSD, sul dopo elezioni. Mi sia consentito un accostamento forse più comprensibile ai riminesi che ai sammarinesi: mi ha ricordato per l’irruenza, per l’eloquio, per il getto continuo di idee, di cose da fare, l’Andrea Gnassi di vent’anni fa quando era consigliere regionale, poi provinciale e poi Segretario del nascente Partito Democratico. Stessa

La candidata a sindaca: “Bindi ha disatteso tutti gli impegni, ora uscire dall'immobilismo e tornare al centro della vallata”

“San Leo è come la bella addormentata. Attende l’arrivo di un principe azzurro, o meglio di una principessa”. E’ così che inizia la mia chiacchierata con Elisabetta Vaccari, candidata a Sindaca del Comune di San Leo alle elezioni dell’8-9 giugno prossimo alla guida della lista civica “San Leo Democratica”. Tra il serio e il faceto è comunque chiaro da subito il giudizio assolutamente negativo sull’operato del Sindaco leghista Leonardo Bindi, alla guida della lista civica di centro-destra “San Leo Progetto Comune”. “Vogliamo prendere decisamente le distanze dai metodi e dall’operato degli attuali amministratori di maggioranza che, nonostante gli impegni assunti, hanno disatteso qualsiasi coinvolgimento dei cittadini e dei consiglieri. Noi vogliamo farci interpreti di un diverso stile di Amministrazione, capace di dare risposte concrete e di riavvicinare la politica alla vita reale e quotidiana di tutti, in un rapporto dialogante e trasparente”. San Leo è un piccolo comune di 2.800 abitanti, con un bilancio striminzito, pochi dipendenti, ma sicuramente una delle realtà comunali più importanti dell’alta Valmarecchia, se non altro per la sua storia, la bellezza del suo centro storico con la fortezza, il duomo e la pieve. Il lavoro fatto da ottobre 2023 ad oggi per unire le due precedenti liste d’opposizione

Bilancio, turismo lento e ambiente fra le priorità del sindaco che cerca la riconferma: "Oasi di Montebello deve tornare com'era"

Non è facile prendere atto che nel Comune di Poggio Torriana il centro-sinistra è riuscito a spaccarsi in tre liste. Difficile capire anche il perché. I programmi delle tre liste contengono molti punti in comune, Poggio Torriana nel 2024 festeggia i dieci anni della fusione avvenuta l’1 gennaio 2014 fra i comuni di Poggio Berni e Torriana a seguito di un referendum che ha visto un’ampia maggioranza di cittadini esprimersi per l’unione (oltre l’80% di SÌ) il 13 ottobre 2013. Ne è nato un comune che ha oggi circa 5.200 abitanti, con una grande estensione territoriale (ca. 35 kmq di territorio). Il Sindaco uscente, Ronny Raggini, in carica dal 2019, si ricandida alla guida della lista civica “Uniti a Poggio Torriana”, sostenuta dal PD. Gli si contrappongono Francesca Macchitella con la lista civica “Territorio e identità” (Macchitella è stata in Giunta con Raggini sino all’estate 2022) e Danilo Rinaldi con la lista civica “Volenterosi per Poggio Torriana” (Rinaldi è assessore uscente a Santarcangelo di Romagna con la Sindaca Alice Parma). A queste tre liste si deve aggiungere quella del centro-destra, sostenuta da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, “SiAmo Poggio Torriana” con candidata a Sindaco di Loretta Contucci (già consigliera comunale di minoranza

Invece il centrodestra si divide fra Roberto Baschetti che si ripresenta da solo e Fabio Fraternali sostenuto dai partiti

Qualcosa di sinistra. Questo è quello che a Verucchio si è riusciti a fare in questi ultimi mesi in vista delle prossime elezioni amministrative dell’8-9 giugno. A ottobre sono iniziati gli incontri fra le delegazioni della lista “Impegno Civico” guidata dalla Sindaca Stefania Sabba (in carica dal 2014 al 2024) e della lista “Verucchio domani” di Christian Maffei. Entrambe le liste si richiamavano ai valori del centro-sinistra, ma alle elezioni del 2019 si erano divise. La Sindaca Sabba era stata riconfermata con il 38,82% dei voti e 8 consiglieri; Maffei si era fermato al 27,10% e 2 consiglieri. La lista di centro-destra, “Immagina Verucchio”, guidata da Roberto Baschetti prendeva il 34,08% e 2 consiglieri. La ricomposizione delle due liste di centro-sinistra è avvenuta alla fine di febbraio di quest’anno, con l’annuncio della Sindaca Sabba che non si sarebbe ricandidata (nonostante la legge in arrivo che avrebbe consentito a Lei il terzo mandato) e al passo indietro compiuto da Maffei. Si decise di ricominciare da capo, tirando una riga sul recente passato: nome nuovo della lista (“Verucchio futura”), candidata Sindaca è stata indicata Lara Gobbi (negli ultimi cinque anni consigliera comunale della lista “Verucchio domani”). Avvocata civilista, 48 anni, sposata con due figli,

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