Archive

Prima che le nostre parole si perdano: una nuova rubrica aperta ai contributi dei lettori

Questa rubrica vuole raccontare di parole e frasi antiche, per molti oggi addirittura misteriose. Vuole farlo per non perdere la profondità e lo spessore di parole dialettali, usate per secoli da persone semplici e da comunità rurali. Non tocca a noi analizzare l’etimologia del dialetto riminese, ibridato dal monte e dal mare. Il nostro è un contributo affinché restino in circolazione parole che potrebbero andare perdute. Perderle significherebbe impoverire il linguaggio, quindi il pensiero, di cui ora disponiamo e di cui disporranno le future generazioni. Questo vuole anche essere un invito a chi conserva nella mente espressioni o parole dialettali significative. Sono un patrimonio da non perdere, inviatele, con o senza un vostro commento, a questo indirizzo di posta elettronica: redazione@chiamamicitta.it Oppure affidatele ad un piccione viaggiatore! Beppe e Paolo L'Infezna Letteralmente indica la personalità di qualcuno, l’impronta, il carattere, lo stile. Deriva da “effige”? Curioso il fatto che venga usata prevalentemente in senso negativo. Ciò che importa non è che qualcuno abbia l’infezna, ciascuno a modo suo un po’ di infezna ce l’ha, un po’ di infezna non si nega a nessuno. Importa invece segnalare e magari ironicamente deridere chi non ce l’ha! Perciò la nostra parola è quasi sempre accompagnata da espressioni tipo: