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Alla Redazione di CHIAMAMI CITTA’ In qualità di Segretario coordinatore dell’Associazione ARIES ed in merito all’articolo dell’avv. Giuliano Bonizzato apparso recentemente su Chiamamicitta.it a riguardo delle vicende della “liberazione” della statua bronzea di Cesare, chiedo di pubblicare le seguenti precisazioni a tutela della immagine pubblica della nostra Associazione e dei suoi componenti. Premesso che abbiamo sempre riconosciuta l’ importanza del dono del Rotary che a suo tempo pose generosamente rimedio ad un vulnus prodotto al patrimonio cittadino con il procurato esilio della statua nella Caserma Giulio Cesare ove è rimasta confinata per un settantennio fino al riconoscimento della sua proprietà in capo al Comune e la sua restituzione alla città, in particolare per l’impegno profuso dalla nostra Associazione per ottenere tal risultato, si prende atto con piacere che l’autore riconosce, finalmente e dopo anni, ciò che già storici dell’arte, esperti, e semplici cittadini sapevano e facevano notare quando si aveva occasione di trattarne: ossia, che la qualità della copia ”rotariana” non è paragonabile a quella della “copia originale”; nonostante si continui ad equivocare sui termini, ben può infatti il bronzo della fonderia Laganà qualificarsi come “copia originale” (rifacendosi alla figura retorica dell’ossimoro) mentre quella del Rotary , solo per  intendersi, resta e

Il settore turistico è in difficoltà. E' un dato oggettivo

Sempre più spesso, si assiste a dibattiti sulla location turistica, sull'offerta, sulle mancanze e sugli errori che penalizzano gli operatori del settore. Risulta tutto molto semplice se, a ragionare e a giudicare, lo si fa da spettatore e non da regista. Che il settore turistico sia in difficoltà è un dato oggettivo, ma ricercare ogni giorno nuove cause e ragioni a tali difficoltà non fa altro che alimentare nuove e sterili polemiche che non portano soluzioni. Va bene, possiamo mettere sempre meglio a fuoco le cause della crisi ma si deve soprattutto provare a proporre soluzioni attuabili nel breve – medio periodo. La stagione è iniziata con un tasso di occupazione basso, dovuto alle conseguenze dell'alluvione prima e al meteo poi. Eppure Rimini e la Riviera vengono indicate come una tra le mete italiane preferite. Basta seguire i post di Bonaccini per rendersene conto. Eppure, gli operatori riportano tutti altri dati che non sono coerenti con quanto pubblicizzato. L’ultima polemica è quella relativa alla Notte Rosa. Nonostante il nuovo format, non sembra aver portato il flusso sperato. E' davvero il format ad esser vetusto oppure sono altri i fattori ad incidere? La risposta di molti è “da rivedere”, ma rivedere in cosa? A mio giudizio quando

Luigi Garattoni ambientalista riminese chiede al sindaco chiarimenti sulla nuova piscina comunale

Spett.le direttore Durante l'assemblea che si è tenuta il   5 luglio scorso  a Viserba    presso il centro sociale 2000  con la presenza dell'intera giunta comunale ho posto al sindaco Jamil Sadegholvaad e all'assessore all'ambiente  Anna Montini 4 domande   riguardanti l'impatto ambientale e la piantumazione di alberature. 1 la realizzazione della piscina e l'insediamento residenziale alla nuova Corderia andranno a impermeabilizzare una grande fascia di territorio. Anche alla luce dei recenti eventi alluvionali che si sono verificati nella nostra regione ho chiesto se  è stata realizzata una valutazione di impatto ambientale della zona e quali interventi sono stati previsti onde evitare possibili allagamenti. 2 Ho chiesto al sindaco e presidente della provincia Jamil Sadegholvaad i tempi per la conclusione dei lavori della palestra del Valgimigli, il sindaco ha garantito il suo interessamento ma non ha saputo dire i tempi, ormai sono passati più di 5 anni dall'inizio dei lavori, gli studenti e gli insegnanti hanno pazientato anche troppo. 3 Per quanto riguarda il verde e la piantumazione di alberi ho chiesto all'assessore Montini che fine ha fatto il protocollo stilato con la società autostrade quando si è realizzata la terza corsia che come compensazione ambientale prevedeva la piantumazione e la manutenzione di

In questa estate anomala, dove ormai anche le ultime certezze sul nostro turismo sono messe in forte discussione, quello che più stona è il trattamento riservato all’opera primaria di rilancio della nostra offerta turistica: il nuovo e riqualificato lungomare. Costato la bellezza di oltre 18 milioni di euro e centro nevralgico della nuova Rimini Nord non viene tutelato come dovrebbe. Le telecamere all’ingresso, dopo un iniziale timore popolare ora vengono bellamente ignorate e quindi non assolvono più al loro ruolo regolatorio. Oltre i varchi e per tutta la ztl vige un clima di totale impunità: macchine che sfrecciano a velocità folli e spesso contromano, mezzi delle consegne parcheggiati ovunque che invadono la strada e la ciclabile, monopattini utilizzati in maniera impropria e pericolosa, stalli dedicati alla sosta completamente liberi di fronte a file di auto parcheggiate sulla ciclabile, navette di parcheggi privati che si trovano fuori dalla ztl che transitano a qualsiasi ora e si fermano sulla ciclabile per caricare e scaricare passeggeri. Da menzionare assolutamente i trenini turistici che, inquinando con i loro scarichi, causano disagi ai turisti e ai residenti che vorrebbero passeggiare in tranquillità. Questi sono solo alcuni dei numerosi eventi non visibili dalle telecamere di controllo degli

Un lettore preferirebbe un biglietto da visita più adeguato per chi arriva in città

Egregio direttore di Chiamamicitta.it Pochi giorni fa arrivato in stazione a Rimini sono andato alla stazione dei taxi. Con mia grande sorpresa ho visto che l’abbigliamento dei taxisti era a dir poco stravagante. Capisco il periodo di caldo, il dovere attendere, spesso sotto il sole, i clienti, dover guidare per le strade roventi. Capisco tutto. Tuttavia mi pare anche evidente che il servizio di taxi è uno dei biglietti da visita della nostra città. Il turista, il nostro ospite che arriva in stazione il primo servizio che trova è proprio il taxi. Non chiedo che l’abbigliamento dei taxisti sia come per gli autisti di auto con conducente (NCC) tante volte in giacca e cravatta ma almeno dignitoso e decoroso. Pantaloni lunghi e una camicia sarebbe già un bel passo in avanti. Non voglio fare il bacchettone e tanto meno il formalista ma Rimini deve curare ogni aspetto. Non so se nel regolamento dei taxi del Comune di Rimini è previsto anche l’abbigliamento dei conducenti. Forse sarebbe il caso di inserirlo ed in ogni caso fare appello ai taxisti per abiti consoni al servizio che svolgono. Giovanni De Luca - Rimini

I residenti chiedono anche più servizi di trasporto pubblico

Con la presente, si intende sollecitare l’attenzione del comune dopo l’ennesimo incidente avvenuto, per fortuna, senza gravi conseguenze, per l’intervento della messa in sicurezza dell’attraversamento da parte di pedoni e biciclette della Statale 16 da Via Osteria del Bagno. Dalla suddetta via il percorso per andare al mare o solo quello che serve ai ragazzi per raggiungere la fermata della linea 8 per potersi recare a scuola, è quello obbligato attraverso la Statale. La messa in sicurezza dell’attraversamento tramite semaforo ciclo-pedonale a chiamata, quindi, è diventato obbligatorio. Il numero dei ragazzi che usufruisce dei mezzi pubblici nella nostra via inizia ad essere sostanzioso e il fatto che bisogna attraversare la Statale per raggiungere la fermata dell’autobus e riattraversarla per poter tornare a casa, (dato che c’è solo quella a disposizione) ci sembra un motivo più che valido per muoverci e chiedere la sicurezza per i nostri figli in primo piano. Senza contare che di linee disponibili per gli spostamenti abbiamo solo la linea 8, con un mezzo a disposizione ogni ora o ora e mezza, con un’unica fermata a lato della Casa Cantoniera quindi, ci sembra altresì doveroso far notare che la zona è veramente poco servita a livello di mezzi pubblici. Per

Una abitazione e area abbandonata da anni crea problemi d'igiene

Spett.Le Direttore Chiamamicitta.it Le scrivo perchè a pochi passi dalla spiaggia, in piena zona turistica vi è una situazione di degrado in una abitazione privata, disabitata da anni. La zona è via Praga, vicino all’incrocio con via Pascoli, nella parte mare della strada. Da anni i residenti denunciano lo stato di abbandono, degrado, problemi sanitari di un lotto con annessa abitazione disabitata. L’area è completamente piena da piante che negli anni sono cresciute in modo caotico, depositi di materiali vari e ricettacoli per gatti randagi e topi. Nelle vicinanze oltre ad altre abitazioni vi sono anche alcune strutture ricettive. Nonostante le denunce non è mai successo nulla. Siamo al limite delle condizioni igienico sanitarie oltre al decoro della zona. Credo sia ora di intervenire da parte delle autorità competenti. Le leggi ci sono vanno applicate per il decoro della città. Giovanni Urbani - Rimini

Un albergatore di Viserbella: "Il governo non ci aiuta"

"La stagione turistica 2023 è partita nel peggiore dei modi. La catastrofica alluvione che ha colpito parte della Romagna ha avuto come effetto collaterale una pioggia di disdette. Nel mese di maggio nel mio albergo abbiamo avuto oltre il 50% di cancellazioni su prenotazioni inerenti a questo periodo e non credo siamo stati i soli a doverne fare i conti." E' l'inizio di una lettera che Daniele Ciavatti, alberagtore di Viserbella ha inviato al nostro giornale. Un'analisi diversa da quelle delle organizzazioni economiche ufficiali. Non risparmia neanche critiche al Comune sulla burocrazia e sull'innovazione alberghiera. La lettera "La stagione turistica 2023 è partita nel peggiore dei modi. La catastrofica alluvione che ha colpito parte della Romagna ha avuto come effetto collaterale una pioggia di disdette. Nel mese di maggio nel mio albergo abbiamo avuto oltre il 50% di cancellazioni su prenotazioni inerenti a questo periodo e non credo siamo stati i soli a doverne fare i conti." L’unica eccezione è stata il weekend del 2 Giugno dove per merito della fiera del wellness si è ottenuta una buona affluenza. Abbiamo passato un periodo con richieste di informazioni e preventivi praticamente a zero e solo attualmente si incomincia a intravedere un minimo di ripresa… Le persone ancora oggi

Buongiorno. mi chiamo Vandi Luca e sono residente a Viserba in Viale Anita Garibaldi n 20. Come ogni anno da quando è stata istituita la zona pedonale a Viserba , anche quest'anno con l'evento del festival del fitness, è iniziata la sosta selvaggia ed incontrollata delle auto a Viserba. Nelle via dove abito, come ben sapete, esiste un divieto di sosta permanente, con rimozione forzata, inoltre noi cittadini in questa via abbiamo quasi tutti un passo carraio, che in teoria dovrebbe non servire, visto il divieto, ma che comunque Paghiamo per poter USCIRE DA CANCELLO DI CASA. Nel mio caso è presente un passo carraio sul mio cancello ed anche sul cancello attiguo del mio vicino, ma l'inciviltà dei turisti e la sospetta mancanza di controlli, che ogni anno si dimostra, nel non provvedere nemmeno ad un'ispezione delle strade in questi periodi, che sapete bene essere piene di auto parcheggiate in divieto, in barba a chi con i tributi e le tasse prova a stare dalla parte del giusto

Egregio Direttore, Le scrivo in merito al pezzo “Alpini, cat calling e piropi” pubblicato su Chiamamicittà.it il 21 maggio. La voglio ringraziare perché leggendo questo illuminante saggio finalmente sono riuscito a chiarirmi le idee su alcune incredibili sentenze emesse dalla Magistratura relative a violenze perpetrate ai danni di alcune donne. Ora ho finalmente capito come mai la Corte di Cassazione qualche anno fa ha annullato una condanna a otto mesi comminata ad un uomo accusato di aver maltrattato la coniuge per tre anni. Il motivo dell’annullamento adesso mi è evidente: il “contesto”, la parolina magica indicata dall’autore del pezzo da Lei pubblicato a giustificazione di alcuni comportamenti tipicamente maschili. Il marito della povera signora, vessata per tre anni, non era manesco e dall’atteggiamento violento, si è trattato di un equivoco: non si era considerato il “contesto”

"Il progetto provocherà danni irreversibili dal punto di vista ambientale, presto una manifestazione pubblica a difesa dell'ambiente"

"Il progetto provocherà danni irreversibili dal punto di vista ambientale, presto una manifestazione pubblica a difesa dell'ambiente"

Spett/le Redazione,  Leggevo, riportato di recente sulla stampa, che sarebbe sfuggita a sua eccellenza il Prefetto Dott.sa Padovano la considerazione che la tragedia dell’alluvione che in questi giorni ha colpito la Romagna avrebbe risparmiato Rimini… “fortunatamente”.  Colgo l’occasione di questa affermazione, che mi rendo bene conto possa essere la prima cosa venuta in mente anche a tanti riminesi, per richiamare la attenzione e sottolineare invece il fatto che se Rimini in questi giorni così tristi e drammatici si è salvata da questo disastro immane che avrebbe potuto colpire anche la nostra città, questo è potuto accadere non per puro caso, non per fortuna bensì grazie alla capacità ed alle scelte lungimiranti effettuate dai suoi pubblici amministratori che nel corso del tempo hanno amministrato la città: se oggi la città cioè non è sott’acqua, dunque, è proprio a costoro, a questi riminesi e non alla buona sorte, che ne va riconosciuto il merito. Sottolineo tutto questo, perché se io sono tra coloro che non hanno mai risparmiato e non lesinano giuste critiche ai nostri pubblici amministratori in caso di scelte a mio avviso errate, ritengo che, in questa occasione, sia giusto e doveroso esternare un pubblico riconoscimento nei confronti di tutti coloro che nel