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"Nel nostro settore si lavora troppo? Non è così. E comunque penso che si debba uscire dalla logica del [sic] quanto si lavora": così si esprime la presidente riminese di Federalberghi P. Rinaldis. Allora atteso che se una categoria non trova dipendenti è problema loro e non di tutti, se non trovano stagionali una ragione ci sarà cribbio, o no? Eh noi dovremmo stracciarci le vesti perché la Rinaldis non trova dipendenti per i suoi alberghi? Quanto guadagna la Rinaldis e quanto una sua sguattera da camere se non lontano dal suo albergo (Rivabella) una cameriera rumena anni fa è andata in depressione a fine stagione e si è suicidata!!? E cosa dire del bisogna uscire dalla logica del quanto si lavora se assieme alla retribuzione è il fondamento fondante fondativo di 9 su 10 lavori? Come si può affermare una simile castroneria!!? E non si parla da anni decenni di lavoro gravemente sfruttato (non mi riferisco alla Rinaldis che conoscendo so che paga in zecchini d'oro)?? Evidentemente con l'inflazione galoppante nodi decennali vengono ora al pettine. Non ci vive più uno stagionale con queste retribuzioni non si possono più ingrassare (non me ne voglia la Rinaldis non c'è odio

Nonostante le numerose richieste di intervento ed una riunione dedicata con l’amministrazione di circa un mese fa, nulla sembra cambiare nella zona di Riccione alta. La gestione dell’ordine pubblico, e del degrado in occasione delle aperture dei locali è completamente fuori controllo. Traffico non gestito, sporcizia abbandonata ovunque, consumo smodato di alcol per strada, volumi senza limite. Se questa è la gestione e l’autorevolezza che l’amministrazione sa dare nei confronti di queste realtà dell’intrattenimento, il comitato dei residenti di questa zona è molto preoccupato. Preoccupato in vista dei prossimi weekend Pasqua e soprattutto dell’apertura del nuovo locale prevista per il 2 giugno. Come sempre non ci siamo mai posti come in conflitto con queste realtà, anzi devono esserci quali imprese portatrici di economia sul territorio e DNA della nostra città, ma come ogni impresa, se si vogliono definire tali, devono provvedere alla gestione del loro impatto sull’ambiente e sul territorio come ogni azienda seria e strutturata, nel loro caso devono provvedere alla gestione dei flussi di persone prima e dopo la serata, dell’ordine pubblico, e della viabilità. Ultimo ma non per importanza il grande problema di sicurezza di Riccione alta e l’oramai ingestibile viabilità ad alta velocità che insiste su Viale Abruzzi via

"Credo sia necessario tornare ad occuparsi attivamente dei territori, mettendo in campo una riforma della rappresentanza"

Caro Diario, hai visto il nuovo “Super Comitato”? E’ stato un passo importante per la partecipazione dei territori alla vita della città. Quello che più colpisce non è il fatto che le realtà locali si siano sedute attorno ad un tavolo comune per discutere delle problematiche, ma è il fatto che l’amministrazione non voglia aprire un dialogo con questa nuova realtà. Unirsi per coordinarsi è sicuramente una strategia di lotta necessaria, perché i singoli con tematiche locali possono entrare in contatto con altre identità specifiche e scambiarsi buone pratiche e informazioni.   Credo caro Diario che vivere un territorio sia fondamentalmente questo: esserci ogni giorno costruendo un’idea di comunità, portando avanti un’idea che fino ad ora è stata comunque una risposta ai bisogni del territorio. In questo momento di forte crisi di rappresentanza in molti tendono a parlare di territori, arrivando al punto di svuotare completamente questa parola talmente tanto viene abusata. Addirittura qualcuno si sta scoprendo ambientalista di destra pur di accaparrassi qualche titolo sul giornale o qualche voto nel futuro. Si scagliano contro le nuove costruzioni di Rivabella e la variante della statale 16, dimenticandosi che hanno sempre considerato i parchi pubblici solo luoghi di spaccio e che è stato

"Ho ricevuto due visite mediche, una radiografia, un'ecografia, una TAC e la somministrazione di antidolorifici"

Dal Pronto Intervento al CAU: Riflessioni e un'esperienza personale In termini reali (tolta l'inflazione generata principalmente dalla guerra) le risorse destinate ai servizi sociali stanno calando notevolmente e molte istituzioni -dalla scuola alla sanità- stanno facendo miracoli per assicurare comunque un buon servizio ai cittadini. Ciononostante alcune forze politiche disconoscono gli sforzi di ristrutturazione dei servizi e le criticano a prescindere dal reale; un cambiamento vituperato è stato ad esempio il passaggio deciso dall'AUSL Romagna del Pronto Intervento di Santarcangelo a CAU, Centro Assistenza e Urgenza. L'esperienza che sto per raccontare smentisce certe critiche. Venerdì scorso alle ore 9 ho dovuto far ricorso al CAU per una brutta caduta casalinga e in 5 ore totali ho ricevuto due visite mediche, una radiografia, un'ecografia e una TAC nonchè la somministrazione di antidolorifici e la pratica di dimissione alle ore 14 con -purtroppo per me- la certificazione di fratture e compromissioni costali. Tutti gentilissimi gli operatori sanitari. L'ambiente di quello che è comunque, al di là del nome, un efficiente ambito di pronto soccorso andrebbe forse reso meno “ospedaliero” con quadri alle pareti disegnati dai ragazzi delle scuole e musica di sottofondo. Gabriele Boselli

"Mercoledì 20 marzo ci sarà un’asta per realizzare dei parcheggi, ma noi non siamo invisibili"

Gli abitanti dell’area Forlani - ex area Hera - che si trova a ridosso di Casa Madiba Network pubblicano una lettera "perché nessuno sgombero e ulteriore violenza sia agita nei confronti delle persone in condizione di homelessness della nostra città." “Siamo gli abitanti dell’area Forlani, che da diverso tempo abitano all’interno dei capannoni abbandonati. Alcuni di noi lavorano come operai in fabbriche del territorio, altri come tuttofare in alcuni ristoranti del centro storico e della zona mare. Altri ancora provengono dal Pakistan e dall’Afghanistan, hanno presentato richiesta di asilo alla Questura di Rimini ma la Prefettura ci continua a far vivere in strada nonostante abbiamo diritto ad entrare nei progetti di accoglienza. In passato ci sono state anche alcune donne, lavoratrici del turismo. Non possiamo dire di vivere bene qui: abbiamo accettato quello che la strada ci ha dato e abbiamo cercato di migliorarlo e ci troviamo qui perché non abbiamo trovato altre soluzioni. Chi di noi non lavora in nero ha contratti precari e per affittare stanze ci vengono richiesti requisiti che non abbiamo, siamo persone non bianche, ed è difficile trovare una casa a Rimini. Dallo scorso anno abbiamo ricavato degli alloggi in alcuni spazi sicuri e ci occupiamo di tenere pulita e

Il documentario "Food for profit" di Giulia Innocenzi a Novafeltria: "Speculazione emotiva"

Ho visto il documentario "Food for profit" di Giulia Innocenzi a Novafeltria, sabato 16 marzo. Bello, emozionante, aggressivo. Stile Santoro. Stile Report. Ma quel disgustoso, continuo riferimento alle lobby, quale fossero elementi demoniaci, mentre invece sono legittime rappresentazioni di interesse, trasparenti strumenti democratici

La vicenda in Basilicata è esemplificativa del totale stato di confusione in cui versa il PD

La vicenda in Basilicata è esemplificativa del totale stato di confusione in cui versa il PD. Dopo aver di fatto accantonato le primarie, faccio notare che nel programma della Schlein le si prevedevano sempre e che lei stessa è arrivata alla segreteria grazie a questo strumento ed alla voglia di cambiamento delle persone, si è passato all'individuazione del candidato tramite accordi fra segreterie nazionali. Il primo candidato individuato è tal Angelo Chiorazzo imprenditore e fondatore insieme con il fratello Pietro della cooperativa Auxilium. Tale cooperativa si occupa di servizi socio sanitari (cure domiciliari, case di riposo, servizi ospedalieri, centri medici riabilitativi, accoglienza e integrazione degli immigrati ecc.) con un fatturato di diverse decine di milioni  milioni di euro nel 2022. Dato il suo campo di azione è evidente che in caso di elezione si avrebbe che il presidente della regione Basilicata avrebbe fra le sue controparti per organizzare il welfare  la propria cooperativa … il conflitto di interessi segnalato da Conte non sembra essere campato per aria (strano a dirsi ma per una volta mi sembra che abbia sollevato un problema reale). Proprio in forza a questa segnalazione il M5S pone un veto a Chiorazzo e cosa succede ? Non si riuniscono i partiti, non

Esiste un parallelo netto tra i borghi montani e le periferie urbane

Caro Diario, mi vorrei ricollegare al bellissimo servizio sulle cooperative di comunità trasmesso dalla rai. E’ evidente come l’impresa comunitaria montana sia stata la prima azione concreta di salvataggio dei territori dove la poca o scarsa attrattiva commerciale decretava la fine prima delle attività imprenditoriali e successivamente la fine della socialità urbana. Quello che forse non è ancora stato percepito fino in fondo è che esiste un parallelo netto tra i borghi montani e le periferie urbane. Sono entrambe legate a un filo comune di difficoltà economica, di mancanza di progettualità, di scarsa attrattività imprenditoriale e da pericoli di infiltrazioni malavitose. Prendendo ad esempio Rimini e portando sul campo l’esperienza di Pixel appare evidente come il modello comunitario sia una risposta ai bisogni di un territorio. Non “La Risposta”, in senso assoluto, ma una possibile strategia per aiutare i territori che in questo momento non vengono governati né dai cittadini e tantomeno dalle istituzioni. Perché è vero che ci troviamo di fronte ad un cambiamento epocale, non solo economico ma anche e soprattutto sociale, ma è necessario fare di tutto per governare questo cambiamento, realizzando confini ben chiari entro cui agire. Lasciare fare al “mercato” è stata una strategia che definire fallimentare

Lettera aperta al sindaco Sadegholvaad e agli assessori Frisoni, Montini e Morolli

Il Cominato di Santa Giustina ha inviato una lettera aperta al Sindaco ddi Rimini Jamil Sadegholvaad e agli Assessori Roberta Frisoni, Anna Montini e Mattia Morolli per lamentare il mancato confronto e l'assenza di ascolto su una lunga serie di temi, dalla nuova SS 16 alle opere nella frazione, dal Centro giovani agli odori del depuratore. Il testo della lettera: Inviamo la presente lettera aperta per fare chiarezza in merito al rapporto tra l'Amministrazione comunale e i cittadini che si occupano dei problemi concreti presenti sul territorio. In particolare il rapporto fra il Comitato di Santa Giustina e l'Amministrazione comunale. Leggiamo periodicamente sulla stampa locale che l'Amministrazione comunale vuole valorizzare la partecipazione dei cittadini e che su diversi temi ha puntualmente realizzato il necessario confronto. Per quanto ci riguarda possiamo affermare che sul tema del nuovo tracciato della SS. 16 non c'è stato mai alcun confronto con il Comitato di Santa Giustina. L'Amministrazione ha completamente ignorato la posizione del Comitato che sul nuovo tracciato ha manifestato fin dal 2013 la propria opposizione, con la petizione sottoscritta da oltre mille cittadini di Santa Giustina, le pubbliche assemblee, fino alla manifestazione del 10 giugno 2023. Una opposizione per impedire la devastazione del territorio operata dal nuovo

Far diventare via Coletti a senso unico sarebbe un grande miglioramento

Scrivo da semplice osservatore: il 1° marzo è stata giornata di delirio per i malcapitati bloccati nel traffico per andare in Fiera. Appunto osservando il blocco fra viale Principe Amedeo, viale Dardanelli e via Destra del Porto in direzione Monte e via Coletti in entrambe le direzioni mi è venuto spontaneo pensare ad un rimedio, che può essere più di un palliativo. I blocchi principali sono il semaforo del grattacielo e la piccola rotonda prima del Ponte della Resistenza. E naturalmente via Coletti. Dalle ore 8 alle 10 si potrebbe chiudere l’accesso a Rimini arrivando da Viserba ed obbligare a passare a monte del cimitero. Far diventare via Coletti a senso unico in direzione Fiera con velocità Max 30, sarebbe un grande miglioramento. Obbligare il flusso che proviene da viale Vespucci a prendere la Destra del Porto in questo modo saltando il nodo del semaforo del grattacielo e la rotonda successiva Il ritorno è meno problematico in quanto l’uscita non ha la stessa contemporaneità. È chiaro che questo richiede organizzazione, ma vale la pena valutare anche se solamente si dimezzano i tempi di percorrenza. Si tratta di fare uno studio, da cui emergeranno certamente aspetti critici, ma superabili. Confermo che l’aria era irrespirabile ed ognuno ha speso tanto tempo

Appello dei Sindaci dell’Unione Rubicone e Valmarecchia alla Regione

“L’associazione Utenti del Trasporto Pubblico (UTP), aderente ad Assoutenti, ha inviato il proprio sostegno all’appello dei sindaci dell’Unione Rubicone e Mare e della Valmarecchia sul problema delle fermate dei treni Regionali nelle stazioni di Gambettola, Savignano sul Rubicone e Santarcangelo di Romagna, appello che si ritiene debba essere prioritariamente rivolto alla Regione Emilia-Romagna, che è l'ente finanziatore e titolare del contratto di servizio con la società Trenitalia Tper. Proprio l’attuale programmazione regionale presenta carenze evidenti nell’area romagnola, con penalizzazione soprattutto dei centri meno popolosi, compresi quelli a vocazione turistica, che non possono usufruire di uno standard di servizio paragonabile a quello esistente in altre aree della Regione. A nostro parere la soluzione non deve prescindere dall’attuazione del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT), che sul triangolo Bologna/ Ravenna/Rimini (Pesaro) prevede un’offerta di servizi ferroviari integrati di livello superiore all’attuale. L’aspetto più deficitario del servizio al di fuori delle città capoluogo è senza dubbio la mancanza di collegamenti nelle ore centrali della mattinata, che riguarda sia la linea Bologna-Rimini che la ferrovia costiera, mentre in altri orari i treni sono talvolta mal distribuiti. Tra Forlì e Rimini i “Regionali veloci” solo in alcuni casi effettuano tutte le fermate; i treni di questa categoria, che lungo

"In Italia razze pericolose allevate e selezionate geneticamente per la guerra (!) o per combattimenti"

Azzannata da un pitbull senza guinzaglio: proverbialmente negli ambienti giornalistici si dice che un cane che morde un umano non è una notizia, mentre lo sarebbe un umano che morde un cane (!). Ciò premesso come battuta di spirito, il tema è molto serio. Amante dei cani anche io sono stato assalito e morso il proprietario è stato condannato per 'omessa custodia'. Eppure, tralasciando il problema tutto sommato tollerabile delle merde, ci sono due aspetti che saltano agli occhi e non v'è chi non veda. Non veda che il numero dei simpatici quattrozampe è centuplicato per esempio rispetto alla mia infanzia quando il cane o era da guardia da giardino tipicamente Pastore tedesco Boxer (cani forti ma equilibrati)