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Stefano Benaglia: "L’area era destinata ad ospitare anche dell’edilizia scolastica, che qui non è pervenuta e menzionata"

Caro Diario hai visto che a Rivabella devastano l’ultimo pezzo di verde per costruire un altro po’ di palazzine? Alla fine tutta la politica di preservare il suolo, di riconvertire l’esistente, di salvare identità e storia locale la fanno sparire sotto qualche tonnellata di cemento. Però, dicono che faranno il verde e gli alberi. Come alla Corderia di Viserba, dove lo slogan è “Vivi nel Verde, Vivi Felice” anche se poi di verde non c’è più niente, ma al suo posto un bel buco pieno di cemento armato fino ai denti, per far spazio all’ennesimo negozio di media superficie. In un solo colpo hanno eliminato alberi e inferto l’ennesimo attacco ai negozi di vicinato. Ah, hanno pure tombinato il fosso, tanto le bombe d’acqua mica ci sono dalle nostre parti. Vedremo se alla fine almeno il Vecchio Mulino verrà dato alla cittadinanza oppure succederà qualcosa sul più bello. Ti dicevo di Rivabella. Mi hanno raccontato che l’assemblea con l’amministrazione è stata molto tesa, ma tanto i progetti ci sono, le delibere anche e alla fine si farà tutto come da copione. Pensa che è un progetto che ha 24 anni, è del 1999 ed è arrivato ai giorni nostri con qualche modifica nel 2016. Sembra che

E' di queste ore la notizia che il Comune di Rimini avrebbe deciso un aumento dell'imposta di soggiorno. Tale decisione è stata motivata dal fatto che per mantenere i servizi della nostra città e per promuoverla a livello internazionale sono necessarie nuove risorse. Di fronte a tale condivisibile necessità due sono le possibilità : aumentare gli importi della tassa oppure ridurre l'evasione della stessa. La prima strada, quella che sembra sia stata scelta ,  ha come innegabile vantaggio di essere semplice, basta una delibera del consiglio comunale ed il gioco è fatto, oltre a garantire un aumento certo di gettito. Per soppesare la seconda è necessario valutare a quanto ammonta la succitata evasione quindi   un surplus di analisi e  un pò di numeri. Nel nostro Hotel incassiamo e quindi versiamo fino all'ultimo centesimo per cui l'ho preso come caso concreto su cui basare la mia stima. Il ragionamento è semplice : quanto incasserebbe il comune di Rimini se ogni camera d'albergo presente nel suo territorio rendesse come una del nostro Hotel ? La risposta è stata circa 12.737.000 euro. Sono andato a vedere ed ho scoperto che il Comune di Rimini per l'anno 2022 ha incassato circa 9.740.000 euro per cui sono venuti a mancare circa 3.000.000 di

Stefano Benaglia di ritorno da Spagna e Portogallo: "Esiste un valore turistico fatto di identità, di territorio, di rapporto con la clientela, ma soprattutto di esperienza che le piccole strutture possono offrire"

Caro Diario, sono tornato dalla mia vacanza tra Spagna e Portogallo con alcune considerazioni tra il nostro turismo e il loro. La prima cosa che salta all’occhio è come la globalizzazione abbia colpito in maniera chiara tutte le nostre città. Se faccio una fotografia a qualsiasi parte commerciale del lungomare, posso collocare quell’immagine in qualsiasi città turistica senza capire quale sia. Stessa cosa per le vie del centro storico, tutte uguali nei marchi e nei loghi delle grandi catene. L’unica distinzione la trovo nella parte del piccolo artigianato, cioè quelle le professioni uniche dei territori e nei prodotti tipici locali. I lungomari sono segnati in maniera inesorabile da strutture molto grandi e obsolete, figlie di un’era turistica votata alla massimizzazione degli alloggi da affittare, ma che oggi mostra i prezzi e l’estetica di un fine impero, più di una capitale del turismo. Il parco commerciale è fatto quasi interamente dai negozi-bazar, dai compro-oro, dai centri scommesse e dai kebab-pizza a poco prezzo. Resistono con dignità i ristoranti, quelli veri, che hanno saputo impostare una politica di identità forte e i locali che sanno differenziarsi gli uni dagli altri, creandosi una forte identità personale. In definitiva, la differenza tra Rimini, Huelva e

Competenza ,scrupolosità, e non di meno, per il rapporto umano  dimostrato fin dalla mia prima visita

Una lettera di Giorgio Giovagnoli alla dottoressa Francesca Raggi, all’infermiera Sabina Rossi e al direttore dell’AUSL per le cure ricevute. “Ritengo doveroso esprimere i miei più sentiti apprezzamenti nei confronti della dottoressa  Donatella Righetti per la sua competenza, scrupolosità, e non di meno, per il rapporto umano  dimostrato fin dalla mia prima visita. Ha compreso subito la mia pesante situazione dovuta a un dolore cronico nella fascia lombare e al nervo sciatico che coinvolge tutta la gamba sinistra. Dolore, che non mi da tregua da tre anni e che mi ha costretto a rimanere chiuso in casa, fatta eccezione delle volte in cui alcuni amici mi sono venuti a prendere per farmi uscire. La dottoressa Righetti si è attivata immediatamente per praticarmi tre infiltrazioni, l'ultima pochi giorni fa, che mi hanno procurato un calo del dolore, ogni volta, per una ventina di giorni. Ha già provveduto a inserirmi nella lista per un intervento di radiofrequenza. Tengo a far presente che la dottoressa Righetti è stata affiancata ogni volta dall'infermiera Sabina Rossi la quale ha dimostrato tutte le volte di essere una valida e gentilissima operatrice sanitaria. Approfitto anche per ringraziare il dott. Trebbi, che dopo una visita domiciliare, una piacevole sorpresa, mi ha tolto dal mio

Stefano Benaglia: "Vorremmo sapere dall’amministrazione tempi certi di intervento"

Continuano le rotture idriche in via Bruschi a Viserbella. L’ultima in ordine di tempo è quella fotografata: due rotture nello stesso punto nel giro di poche ore. Tutto è iniziato a metà settembre, quando la via è stata percorsa da numerosi camion che hanno transitato per due giorni svariate volte al giorno, mettendo a dura prova la tenuta dell’asfalto e della malandata linea idrica. Da allora non si contano gli interventi. Era arrivata anche la promessa di un cambio totale della linea, con la posa delle nuove tubazioni, ma ad oggi sono rimasti solo i tubi nuovi accatastati in un campo e sono stati portati via tutti i mezzi da lavoro. Non c’è una data di inizio lavori per la posa della nuova linea, e molto probabilmente a giorni una nuova perdita tornerà a bagnare l’asfalto, alla faccia della lotta allo spreco idrico. Vorremmo sapere dall’amministrazione tempi certi di intervento. PS: se e quando verranno fatti i lavori della nuova linea, sarebbe ora di riasfaltare tutta la strada, che è così da quarant’anni. Stefano Benaglia

Dopo poche ore è tornata al suo posto. Qualcuno ha pensato bene di riempirla di libri. E’ la risposta migliore

Caro Diario, sai che l’altra notte hanno devastato una delle nostre casette dei libri? L’hanno azzoppata e gli hanno rotto il vetro. Insieme a quella hanno tirato per terra un bidone. I soliti vandaletti di quartiere, quelli buoni a fare i grossi quando sono in gruppetto. L’abbiamo riparata subito e dopo poche ore è tornata al suo posto, acciaccata ma pronta. Qualcuno ha pensato bene di riempirla di libri. E’ la risposta migliore che possiamo dare a chi fa ste cose, perché ci troveranno li sempre al nostro posto a fare per il territorio. Anche se qualcuno non lo vorrebbe.   Sai, caro Diario, che l’altro giorno abbiamo segnalato alcune critiche all’amministrazione e di tutta risposta l’assessore ha risposto, a mezzo stampa, che sostanzialmente sono tutti attacchi pretestuosi fatti per la campagna elettorale 2027 e che quindi non hanno senso e non devono essere prese in considerazione da chi governa la città da tutta la sua carriera politica. Quella risposta ha dato luce a tutto: nonostante il mandato amministrativo duri 5 anni e siamo a 3 anni dalle elezioni future, la logica è sempre e sola quella elettorale. Con questa chiave si capisce tutta la politica degli ultimi anni: eliminare i corpi

L'articolata risposta di Marco Da Alto sull'autorizzazione commerciale in via Ugo Bassi

ASI riponde all'articolo di Maurizio Melucci in cui si contestava che la società proprietaria dell'area di via Ugo Bassi fosse in possesso di un'autorizzazione commerciale. Gentile signor Melucci, da una persona esperta come lei, già assessore all’urbanistica nella stagione in cui Rimini si è dotata di grandi superfici commerciali con protagonisti i marchi dominanti della distribuzione alimentare sul territorio, francamente mi sarei aspettato maggiore professionalità nella ricostruzione cronologica degli eventi e nell'informazione da rendere ai cittadini. Proprio perché ha esperienza e competenza. Proviamo anche noi a dare evidenza del percorso nella sua sequenza cronologica e corretta, secondo gli atti che le alleghiamo. 1 - il 18 gennaio 23 con prot. n. 0018359/23 l'ufficio commercio in sede fissa rilascia parere positivo alla richiesta di autorizzazione commerciale presentata dalla società Rimini Retail di proprietà di ASI; 2 - il 2 marzo 23 con nota dell'Avv. Inzaghi si prende atto del parere positivo dell'ufficio del commercio reso all'interno della conferenza dei Servizi (ultimo capoverso) a seguito dell’istruttoria compiuta, ove l'ufficio non rileva elementi ostativi al rilascio dell’autorizzazione commerciale (essendo del resto ormai decorsi i termini per la richiesta di integrazioni documentali). 3 - in data 4 aprile 2023 con protocollo N.0117253/2023 l'ufficio del commercio notifica il preavviso di rigetto, poi notificato

A breve verrà intitolata una piazza a Villaggio Nuovo

Gianfranco Pacassoni storico dirigente della sinistra a Villaggio Nuovo - Rivazzurra, presidente della locale casa del Popolo ricorda Anacleto Bianchi storico dirigente comunista della zona. E' deceduto dopo lunga malattia il 31 luglio del 1977 all'età di 73 anni. E' stato un fondatore del PCI a Rimini, perseguitato politico dirigente della Resistenza partigiana. "A breve sarà intitolata ad Anacleto BIANCHI la piazza antistante la fermata Marebello del Metromare. Dal momento della proposta di dedicare uno spazio ad un cittadino meritevole è passato un tempo più del dovuto per l’azione di “disturbo” di un ex assessore della precedente Giunta che, animato dal suo integralismo anticomunista, decise, purtroppo con successo, che non era opportuno intitolare uno spazio pubblico ad un comunista. E’ grazie alla sensibilità, della nuova Giunta nelle persone della Vice Sindaco Chiara Bellini e dell’Assessore Bragagni che la pratica ha ripreso il suo corso con esito positivo e a breve ci sarà la cerimonia con intitolazione della piazza ad Anacleto Bianchi. E’ innegabile che Anacleto Bianchi fosse comunista, o meglio…”comunista schedato espulso dal Lussemburgo, rientrato nel regno, pericoloso iscritto nel bollettino delle ricerche”…..e la sua storia è la testimonianza del valore di tanti comunisti che prima e durante la lotta di Liberazione, anche

“La sinistra ha regalato il tema della sicurezza alle destre ignorando che proteggere i più deboli”

Caro Diario, prima di scriverti il mio pensiero, vorrei mettere in chiaro con forza che sono a favore dei porti aperti e dell’accoglienza. È disumano lasciar morire le persone in mezzo al mare e il nostro girarci dall’altra parte equivarrebbe al silenzio dei tedeschi durante il nazismo, quando tutti sapevano e nessuno faceva nulla.   Me sarebbe menzognero negare che le nostre città, la nostra Rimini, viva un momento di enorme difficoltà dal punto di vista della sicurezza. L’elenco delle cose che non vanno, degli episodi spiacevoli e delle situazioni di degrado è talmente lungo che non voglio rifarlo qui, anche perché ne avevamo parlato la scorsa volta. Ma quello che più mi colpisce è l’atteggiamento generale che tutti noi abbiamo ormai assimilato e fatto nostro: l’indifferenza. È evidente come siamo ormai diventati ostaggio dei soprusi e pur di non trovare noie ci pieghiamo e adattiamo alla logica del più arrogante o dell’incivile. Abbiamo la certezza, ad esempio, che se un ragazzo fuma dove non dovrebbe e gli diciamo qualcosa, è quasi certo che saremo ricoperti di insulti o peggio. Se volessimo denunciare un crimine, la paura di ritorsioni ci frena a farlo e quindi il crimine rimane impunito. Questo perché esiste una percezione

Umberto Farneti: "Il professore di educazione fisica Pagnini era contrario al pallone e giocavamo di nascosto"

Mi unisco a tutti i cittadini che in questi giorni hanno tributato il giusto riconoscimento dovuto a Lorenzo Cagnoni, certamente tra i nostri pubblici amministratori quello più illuminato e sicuramente il più capace dal dopoguerra ad oggi e che ha realizzato opere davvero importanti ed anzi imponenti dotando la città di infrastrutture fondamentali per assicurare il suo sviluppo economico e sociale, per ricordare alcuni aspetti, sia pure minori della sua personalità, ma ugualmente interessanti e che mi piace ricordare, degli anni in cui ha frequentato il “nostro G. Cesare”. Siamo stati infatti coetanei e compagni di Liceo. Nell’ultimo anno il 1956/57, abbiamo fatto insieme parte della squadra di calcio del G.Cesare, messa su d’accordo con il preside e di nascosto del Professore di educazione fisica Eugenio Pagnini, ex olimpionico che era contrario al calcio e “predicava” la scherma ed il baseball ed abbiamo giocato un torneo con le rappresentative de Liceo Scientico Serpieri ed il liceo classico di San Marino vincendole tutte e due, e con L’Istituo tecnico Valturio, con cui abbiamo pareggiato. Umberto Farneti nella foto , da sinistra: in piedi: Umberto Farneti, Lorenzo Cagnoni, Nevio Monaco, Carlo Massani Accosciati: Piccioni e Michele Cortesi di Riccione, Umberto Baldino.

"Da pretesi giornalisti prestati alla politica diciarazioni che ci fanno annichilire"

Era luglio 2023, un gruppo di ragazzi appena maggiorenni ed un minorenne, insieme a due ragazze diciannovenni, escono da una discoteca; sono tutti amici o comunque si conoscono tra loro; una delle ragazze abbandona il gruppo, l’altra rimane e viene portata dagli altri sette ragazzi, verso la spiaggia, ove comincia la brutalizzazione. La ragazza non è sobria, ha bevuto più del dovuto e sul suo corpo, che non può opporre alcuna resistenza, si accaniscono tutti: “100 cani sopra un gatto…. perchè la carne è carne…” (così si esprime uno degli stupratori nel filmato successivamente fatto girare ad alcuni amici sulle chat). La ragazza viene poi abbandonata lungo la strada e soccorsa da alcuni passanti. Successivamente denuncia il fatto: coraggiosa, determinata, nonostante la tragedia che l’ha colpita, perchè uno stupro, specie se accade in un contesto “conosciuto”, tra persone cioè di cui ti fidi, oltre ad essere un reato gravissimo, è soprattutto una devastazione dell’intimità e della dignità della persona. Gli autori sono stati tutti arrestati e si spera avranno condanne esemplari e di lunga durata; tuttavia, nasce una riflessione immediata sia sui fatti, sia sul contesto culturale / politico che stiamo vivendo, con il dilagante approccio alla “rete” da parte dei giovani, spesso minorenni,

Per parlare di sicurezza ho deciso di scrivere una pagina di diario di una giornata tipo, passata ad incontrare persone

Per parlare di sicurezza ho deciso di scrivere una pagina di diario di una giornata tipo, passata ad incontrare persone. Il “Diario” può essere chiunque legge questo testo: un amico, un parlamentare, un Sindaco, un Prefetto…   Caro Diario, la mia giornata è iniziata al solito bar per la solita colazione. Si avvicina il barista che mi racconta che ieri sera, verso l’orario di chiusura, 6 ragazzotti divisi equamente in due gang, si sono affrontati a colpi di minacce, sputi e lancio di bottiglie. Ad un certo punto uno dei ragazzotti ha alzato la maglia sopra la cintura, mostrando il calcio di una pistola. Ovviamente il litigio si è risolto all’istante, senza fermarsi troppo ad indagare se fosse vera o finta. Al termine del racconto iniziano inevitabilmente le lamentele sul fatto che il territorio è abbandonato a sé stesso e questi ragazzi sono un vero problema.   Finita la colazione, salgo sul monopattino e vado a comprare il giornale in edicola. Qui l’edicolante mi racconta che la settimana scorsa una ragazza è stata portata via con l’ambulanza perché svenuta in seguito al troppo alcol ingerito. Ovviamente tutti sappiamo dove i minori possono comprare alcool a buon prezzo e a qualsiasi ora della